Indicazioni/VSQ Damiano Previtali 04 marzo 2013 Rassina.

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Indicazioni/VSQ Damiano Previtali 04 marzo 2013 Rassina

“In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […] Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. […]” [Incipit: Indicazioni per il curricolo] PRIMA RACCOMANDAZIONE

In educazione non si raggiungono risultati quando la velocità e la tecnica contano più del tempo necessario e della sostanza -L’apprendimento è un’attività lenta -Spesso in educazione meno significa di più -Ogni persona ha bisogno del proprio tempo -Ogni apprendimento ha il momento giusto -Per valorizzare al meglio il tempo è necessario porsi finalità e priorità La stessa democrazia ha bisogno del tempo necessario per il confronto di opinioni, per il dibattito, per la formazione del consenso … la sua qualità è incompatibile con la fretta.

Nella nuova scuola … “Nella nuova scuola media i problemi partiranno - da considerazioni di carattere concreto -. Difatti la Carla quest’anno alla licenza ha avuto un problema moderno a base di caldaie: - Una caldaia ha la forma di una semisfera sovrapposta … ” Scuola di Barbina: Lettera a una professoressa. Ed. Libreria Editrice Fiorentina 1996, pag. 25.

I saperi

Ischia 2010 Damiano Previtali 10 PROVA NAZIONALE DI MATEMATICA Scuola secondaria di I grado classe III Signor Carlo D20.Il Signor Carlo scende dal tram all’incrocio di via Pietro Micca con via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi qui sotto il punto è contrassegnato da un asterisco).

Percorre 200 metri di via Bertola e all’incrocio con via 20 Settembre svolta a sinistra; dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge l’incrocio con via Pietro Micca. Da lì decide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca. Quanti metri all’incirca percorre al ritorno? □A.200 m □B.250 m □C.350 m □D.600 m Ischia 2010 Damiano Previtali 11

Esempio: ambito «Spazio e forma» (1) AREA DI UN CONTINENTE La figura illustra una carta geografica dell’Antartide

Esempio: ambito «Spazio e forma» (2)

Indicazioni per la correzione D2 Nota: nell’attribuire un codice a questa domanda, oltre a leggere cosa lo studente ha scritto nello spazio apposito, osservare attentamente anche la mappa per vedere quali disegni/ segni lo studente vi ha tracciato. Spesso lo studente non spiega bene a parole quello che ha fatto, ma potete trovare molte indicazioni osservando i segni tracciati sulla mappa. L’obiettivo non è di vedere se lo studente sa esprimersi bene, ma di capire come è arrivato a dare la sua risposta. Anche se non viene data nessuna spiegazione, ma dai segni sulla mappa si può capire cosa lo studente ha fatto, ciò va considerato come una forma di spiegazione.

L’allievo Ischia 2010 Damiano Previtali 15 Allievo “diligente” Risorse cognitive Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?- Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema (Non lo abbiamo trattato a scuola!) Belief system Le discipline sono chiuse - “edite” Allievo “competente” Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Legge la situazione e si chiede: - Come “trasformo” le cose che conosco in questa situazione nuova? La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e innovative (il desiderio della scoperta) Interdisciplinarietà ed apertura “all’inedito” Un modello di PROBLEM SOLVING matematico (Schoenfeld)

“Le capacità non-cognitive” - perseveranza, - motivazione, - gestione del rischio, - stima di sé, - capacità di autocontrollo, - coscienziosità e comportamento lungimirante James J. Heckman 2008, Nobel in Economic Sciences nel 2000

Un progetto educativo per la scuola del ventunesimo secolo è fatto di “quattro pilastri: imparare a essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme” (Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)

“ proponigli uno scopo, ma che sia grande”

Strumenti di lavoro 1.Dati prove Invalsi 2.Fascicolo “Scuola in chiaro” Strumenti di autovalutazione della scuola

In prospettiva 1.Fascicolo Scuola in chiaro 2. Dati prove Invalsi 3. Questionario scuola Strumenti di autovalutazione della scuola RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA/SULLA SCUOLA

QUADRO DI RIFERIMENTO 2.- elaborazione di un rapporto di autovalutazione - formulazione di un piano di miglioramento 1.analisi e verifica del proprio servizio sulla base di: -dati resi disponibili dal sistema informativo del Miur -rilevazioni sugli apprendimenti e elaborazioni sul valore aggiunto dell'Invalsi -ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola Ripreso da art. 6 del Regolamento sul Sistema nazionale di Valutazione: “procedimento di valutazione”; lettera a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche

Regolamento Snv (prima approvazione C. dei M. 24/08/2012) Art. 6: procedimento di valutazione a.Autovalutazione delle istituzioni scolastiche b.Valutazione esterna c.Azioni di miglioramento d.Rendicontazione sociale Art. 6: procedimento di valutazione a.Autovalutazione delle istituzioni scolastiche b.Valutazione esterna c.Azioni di miglioramento d.Rendicontazione sociale

LA CORNICE DI RIFERIMENTO Contesto e risorse Ambiente organizzativo Pratiche educative e didattiche Esiti formati ed educativi VINCOLI E OPPORTUNITA’ IMPATTI

ESITIINDICATORIDATISCUOLA Successo scolastico 1. Esiti degli scrutini (studenti ammessi alla classe successiva, per anno di corso) Scuola in chiaro Scuole secondarie I e II grado 2. Studenti diplomati per votazione conseguita all’esame Scuola in chiaro Scuole secondarie I e II grado 3. Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d’anno Scuola in chiaroTutte 4. Studenti trasferiti (in entrata e uscita) in corso d’anno Scuola in chiaroII ciclo Competenze e equità 5. Esiti delle prove INVALSI e confronto con i dati regionali e nazionali InvalsiTutte 6. Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile InvalsiTutte 7. Varianza interna alle classi e fra le classi InvalsiTutte 8. Alunni collocati nei livelli più bassi (1 e 2) sia in italiano sia in matematica InvalsiTutte Risultati a distanza 9. Risultati negli ordini di scuola a seguito Scuola in chiaroTutte 10. Esperienze lavorative e stage Scuola in chiaro II ciclo 11. Prosecuzione degli studi (diplomati che si sono immatricolati all’università) Scuola in chiaroII ciclo 12. Successo negli studi (crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di università) Scuola in chiaroII ciclo Gli ESITI nei DATI messi a disposizione