Macroeconomia VI ESERCITAZIONE

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Macroeconomia VI ESERCITAZIONE Capitolo 13: Inflazione e disoccupazione Capitoli 5 e 12: Modello Mundell-Fleming, cambi fissi e flessibili Confronto tra cambi flessibili e cambi fissi.

Curva di Phillips: multiple choice – cap.13 La curva di Phillips rappresenta la relazione negativa tra: a) Inflazione ed inflazione attesa. b) Reddito aggregato e disoccupazione. c) Inflazione e disoccupazione. d) Inflazione e reddito aggregato. Sol. c Nel paese di Stabilia le autorità monetarie temono particolarmente l’ inflazione. Il tasso d’inflazione attuale è del 5%. Se il tasso di sacrificio a Stabilia è 5, la percentuale di cui deve diminuire il Pil in un anno per portare l’inflazione ad un tasso dell’1% è a) 0.8%. b) 1.25 %. c) 20 %. d) 25 %.

Curva di Phillips: multiple choice – cap.13 La moderna curva di Phillips stabilisce che il tasso d’inflazione dipende da tre elementi. Da quali dei seguenti NON dipende? a) L’offerta di moneta. b) L’inflazione attesa. c) La disoccupazione ciclica. d) Gli shock di offerta. Sol. a Se l’inflazione attesa aumenta, la curva di Phillips a) si sposta verso l’alto. b) si sposta verso il basso. c) diventa più ripida. d) diventa più piatta.

Inflazione e disoccupazione: multiple choice – cap.13 L’idea che, nel lungo periodo, l’economia ritorna ai livelli di prodotto e di disoccupazione descritti dal modello classico è detta a) ipotesi del tasso naturale. b) isteresi. c) aspettative razionali. d) fallimento del coordinamento. Sol. a L’isteresi è l’effetto della storia su a) inflazione attesa. b) tasso di sacrificio. c) inflazione ciclica. d) tasso naturale di disoccupazione. Sol. d

Inflazione e aspettative: multiple choice – cap.13 L’approccio che assume che le persone utilizzino in modo ottimale tutte le informazioni disponibili per prevedere il futuro è detto a) tasso di sacrificio. b) inflazione attesa. c) aspettative adattive. d) aspettative razionali. Sol. d

Modelli di offerta aggregata: multiple choice – cap.13 Quando il salario nominale è fisso, se il livello dei prezzi aumenta, il salario reale A. diminuisce. B. rimane invariato. C. aumenta. D. aumenta e poi diminuisce Sol. A Nel modello dei salari vischiosi, il reddito devia dal suo tasso naturale a causa di A. variazioni inattese dei salari nominali. B. variazioni attese del livello dei prezzi. C. variazioni inattese del livello dei prezzi. D. variazioni attese del salario reale. Sol. C

Modelli di offerta aggregata: multiple choice – cap.13 Nel modello dei salari vischiosi, si ipotizza che l’occupazione sia determinata A. dall’equilibrio tra offerta e domanda di lavoro. B. dall’offerta di lavoro. C. dalla domanda di lavoro. D. dal livello del salario nominale. Sol. C Il modello dei salari vischiosi predice che A. l’occupazione diminuisce quando il salario reale cala. B. l’occupazione cresce quando il salario reale diminuisce. C. l’occupazione non varia quando il salario reale diminuisce. D. I salari reali rimangono stabili. Sol. B

Es. Curva di Phillips Supponete che in un’economia la curva di Phillips sia: Qual è il tasso naturale di disoccupazione? Tracciate graficamente le relazioni che intercorrono tra inflazione e disoccupazione nel lungo e nel breve periodo. Quanta disoccupazione ciclica è necessaria per ridurre l’inflazione di 5 punti percentuali? L’inflazione è al 10%. La banca centrale desidera ridurla al 5%. Descrivete due scenari che permettano di raggiungere l’obiettivo.

...Es. Curva di Phillips (a) Il tasso naturale di disoccupazione è il tasso in corrispondenza del quale il tasso di inflazione è uguale al tasso di inflazione atteso. In questo caso il tasso di inflazione atteso è dato dal tasso di inflazione effettivo del periodo precedente. Ponendo il tasso di inflazione corrente uguale a quello del periodo precedente, otteniamo u=0,06. Il tasso naturale di disoccupazione è del 6%.

...Es. Curva di Phillips (b) Nel breve periodo l’inflazione attesa è uguale al tasso di inflazione del periodo precedente. Di conseguenza, la relazione tra inflazione e disoccupazione nel breve periodo è rappresentata dalla curva di Phillips, la cui pendenza è –0,5 e passa per il punto in cui l’inflazione è uguale a quella dell’anno precedente e u = 0,06. Nel lungo periodo l’inflazione attesa è uguale all’inflazione effettiva: il prodotto e l’occupazione sono dunque uguali ai rispettivi livelli naturali. La curva di Phillips di lungo periodo è perciò verticale in corrispondenza di un tasso di disoccupazione del 6%.

...Es. Curva di Phillips (b)

...Es. Curva di Phillips (c) La curva di Phillips mostra che, per potere ridurre l’inflazione, la disoccupazione deve essere superiore al tasso naturale del 6% per un certo periodo di tempo. Possiamo scrivere la curva di Phillips nella forma: π – π-1 = 0,5(u – 0,06) Poiché l’obiettivo è di ridurre l’inflazione di 5 punti percentuali, dobbiamo imporre π – π-1 = –0,05. Inserendo questo valore nel lato sinistro dell’equazione precedente otteniamo: –0,05 = –0,5(u – 0,06) Risolvendo per u, otteniamo: u = 0,16 Pertanto, per ridurre l’inflazione di cinque punti percentuali, è necessario che il tasso di disoccupazione ciclica aumenti di 10 punti percentuali all’anno rispetto al tasso naturale del 6%.

...Es. Curva di Phillips (d) Uno scenario possibile è quello caratterizzato da un tasso di disoccupazione molto elevato per un breve periodo di tempo: per esempio, un tasso di disoccupazione del 16% per un solo anno. In alternativa, potremmo avere un basso livello di disoccupazione ciclica distribuita su un lungo periodo di tempo. Per esempio, un tasso di disoccupazione dell’8% per 5 anni. In entrambi i casi l’inflazione scenderebbe dal 10% al 5%, ma a velocità differenti.

Ripasso: Modello Mundell-Fleming Breve periodo: P = P* fissi ; e = ε Piccola economia aperta Perfetta mobilità dei capitali IS-LM in economia aperta IS*: Y=C(Y-T)+I(r*)+G+NX(e) LM*: M/P = L(r*,Y) r = r*

Esercizio 1 Cosa può provocare un aumento del tasso di interesse mondiale? In un modello MF con tassi di cambio flex cosa accade a Y, e e NX a fronte di un aumento di r*? In un modello MF con tassi di cambio fissi cosa accade a Y, e e NX a fronte di un aumento di r*?

Es.1: Aumento del tasso d’interesse estero Il tasso di interesse mondiale è determinato dall’equilibrio tra risparmio e investimenti a livello mondiale. Qualsiasi fenomeno che riduca il livello di risparmio mondiale o aumenti la domanda mondiale di investimenti fa aumentare il tasso di interesse mondiale. Nel BP inoltre, con prezzi fissi, qualsiasi fenomeno che faccia aumentare la domanda mondiale di beni o riduca l’offerta mondiale di moneta determina un aumento del tasso di interesse mondiale. La conseguenza per una piccola economia aperta è una fuga di capitali e un deprezzamento della valuta nazionale.

Es.1: aumento di r* in un regime di cambi flessibili Tassi di cambio flex: Y aumenta, e diminuisce (deprezzamento) e NX aumenta. La IS si sposta a sinistra poiché un tasso di interesse più alto riduce I(r*). La curva LM si sposta verso destra poiché un maggiore tasso di interesse tende a ridurre la domanda di moneta. Y e Y1 e1 A e2 B Y2

Es.1: Continua Poiché l’offerta di saldi monetari reali M/P è fissa, un tasso di interesse più alto provoca un eccesso di offerta di saldi monetari reali. Per riportare in equilibrio l’economia il reddito deve crescere: la domanda di moneta aumenta finché l’eq. non è di nuovo raggiunto. Y e Y1 e1 A e2 B Y2

Es.1: Variazioni di e ed NX In seguito all’aumento di r* , e si deprezza perché l’aumento del flusso netto di capitali (S-I) fa aumentare la domanda di valuta estera relativamente a quella di valuta nazionale, per cui la moneta nazionale perde valore rispetto a quella estera. Il deprezzamento di e rende i beni nazionali più competitivi. Le esportazioni aumentano e le importazioni diminuiscono. Di conseguenza NX aumenta.

Es.1: aumento di r* in un regime di cambi fissi c) Bisogna contrastare la tendenza al deprezzamento con una politica monetaria restrittiva:Y diminuisce, e invariato e NX invariato. Y e La IS si sposta a sinistra perché un tasso di interesse più alto riduce I(r*). La curva LM si sposta verso sinistra in seguito all’intervento della BC che deve contrastare la spinta verso il basso di e con una diminuzione dell’offerta di M. e Y2 Y1

Politica fiscale in economia aperta Gli effetti della politica fiscale in economia aperta dipendono dal regime del tasso di cambio. Cambi flessibili Cambi fissi e e LM* LM1 LM2 IS2 e2 IS1 e1 e* IS2* IS1* Y* Y1 Y2 Y Cambi flessibili: politica fiscale INEFFICACE, i suoi effetti sulla domanda aggregata sono compensati da una variazione opposta delle esportazioni nette. Cambi fissi: politica fiscale EFFICACE, la Banca Centrale per mantenere inalterato il tasso di cambio deve far variare l’offerta di moneta in modo “accomodante” rispetto agli obiettivi della manovra fiscale.

Politica monetaria in economia aperta Cambi flessibili Cambi fissi LM2* LM e LM1* e e1 e* IS* e2 IS Y Y2 Y Y1 Y* Cambi flessibili: politica monetaria EFFICACE, la variazione dell’offerta di moneta produce dei cambiamenti sul reddito, alterando il tasso di cambio (e NX),anche se r = r*. Cambi fissi: politica monetaria INEFFICACE, completamente subordinata al mantenimento del tasso di cambio fissato. Si perde uno strumento di politica economica.

ESERCIZIO 2 Modello di Mundell-Fleming. Sia data una piccola economia aperta che opera in regime di tassi di cambio flessibili. Descrivete e discutete i cambiamenti del livello aggregato di output Y, del tasso di cambio nominale e, e del saldo delle partite correnti NX in seguito a: a) un aumento della spesa pubblica. Commentate; b) una politica monetaria restrittiva. Commentate; c) una diminuzione della fiducia dei consumatori che induce una diminuzione della spesa e un aumento del risparmio. 2° PARTE, cambi fissi: d)effetti di un aumento della spesa pubblica; e) una politica monetaria espansiva; f) una diminuzione della fiducia dei consumatori.

Es.2: Aumento della spesa pubblica LM* e2 e2 e1 e1 IS2* IS1* NX2 Y* NX1 NX Y e aumenta Y invariato NX diminuisce

Es.2a: Commento IS si sposta a destra per l’aumento di G. Y tende ad aumentare e r interno ad aumentare, ma l’afflusso di capitali fa aumentare la domanda di valuta nazionale, quindi e sale (si apprezza), mentre Y rimane invariato. NX diminuisce perchè in seguito all’apprezzamento del cambio i prodotti nazionali sono meno competitivi e diviene vantaggioso acquistare beni esteri. L’aumento di G quindi è compensato da una diminuzione di NX, Y non varia.

Es.2b: Politica monetaria restrittiva LM2* e LM1* e e2 e1 IS* NX2 NX1 Y2 Y1 NX Y diminuisce e aumenta NX diminuisce Y

Es.2b: Commento Essendo r = r*, a fronte della diminuzione di M è necessario che Y si riduca perchè l’equilibrio sul mercato della moneta sia mantenuto. L’afflusso di capitali dall’estero fa apprezzare il tasso di cambio e, rendendo meno competitive le merci nazionali e più vantaggiose le importazioni. Di conseguenza NX si riduce.

Es.2c: Diminuzione della fiducia dei consumatori LM* e e1 e1 e2 IS1* e2 IS2* NX2 NX1 Y1 NX Y invariato e diminuisce NX aumenta Y

Es.2c: Commenti IS si sposta a sinistra per la diminuzione dei consumi. Y tende a diminuire e ci sono pressioni per l’abbassamento di r interno: r si abbassa? NO perché la fuga di capitali fa diminuire la domanda di valuta nazionale, quindi e diminuisce (si deprezza), mentre Y resta invariato. NX aumenta perché in seguito al deprezzamento del cambio i prodotti nazionali sono più competitivi e diviene più costoso acquistare beni esteri. La diminuzione di C è compensata da un aumento di NX, mentre Y non varia.

Es. 2d): Aumento della spesa pubblica LM1 LM2 e* IS2 IS1 Y1 Y2 Y NX Y aumenta e è fisso NX invariato

Es.2d: Commenti L’aumento di G provoca un aumento di Y. La IS si sposta verso destra. Questo spinge il tasso di cambio ad apprezzarsi, ma, trovandoci in un regime di cambi fissi, la Banca Centrale interverrà aumentando l’offerta di moneta in modo che e rimanga invariato. Le NX dipendono solo da e, quindi, se il tasso di cambio non varia, non si modificano.

Es.2e: Politica monetaria espansiva b) In un regime di cambi fissi la politica monetaria è completamente subordinata all’obiettivo di mantenimento del tasso di cambio. Un aumento dell’offerta di moneta provocherebbe una svalutazione. e LM e* IS Y* Y Y

Es.2f: Diminuzione della fiducia dei consumatori LM2 LM1 e* IS1 IS2 Y diminuisce e è fisso NX invariato Y NX Y2 Y1

Es.2f: Commenti La diminuzione della spesa fa spostare la IS verso sinistra. Y diminuisce. Questo produce una spinta al deprezzamento di e. La Banca Centrale deve diminuire l’offerta di moneta per compensare gli effetti sul tasso di cambio della fuga di capitali e mantenere e invariato. Le NX dipendono solamente da e, quindi non variano.

ESERCIZIO 3 Qual è l’effetto su reddito aggregato, tasso di cambio e saldo delle partite correnti (esportazioni nette) di: i nuovi modelli Toyota inducono i consumatori a preferire automobili estere ? In un regime di cambi flessibili? In un regime di cambi fissi?

Es. 3: Shock in Economia Aperta. Aumento esogeno delle importazioni In cambi flessibili NX(e) si riduce, perchè, a parità di tasso di cambio, i consumatori aumentano la domanda di beni d’importazione. La IS si sposta in basso. Il tasso di interesse tende a ridursi, ma la diminuzione della domanda di valuta nazionale dovuta alla fuga di capitali porta alla diminuzione del tasso di cambio. Y e e1 e2 Il tasso di cambio si deprezza. e < 0, Y = 0, r = r* Y1

Es 3: Shock in Economia Aperta. Aumento delle importazioni In cambi fissi la BC interviene spostando la LM. L’offerta di M diminuisce per evitare che e si deprezzi. Il tasso di cambio non varia. Y e e1 e2 La maggiore domanda di importazioni peggiora il Saldo delle Partite Correnti Y2 Y1 e = 0, Y < 0, r = r*, NX<0

ESERCIZIO 4 Qual è l’effetto su reddito aggregato, tasso di cambio e saldo delle partite correnti (esportazioni nette) di: l’ introduzione dei bancomat riduce la domanda di moneta? In un regime di cambi flessibili? In un regime di cambi fissi? La minore domanda di moneta implica un eccesso di offerta di moneta (quindi equivale ad un espansione monetaria).

Es.4: riduzione della domanda di moneta in cambi flessibili In cambi flessibili la LM si sposta a destra inducendo un deprezzamento del cambio Y e e1 e2 Il tasso di cambio diminuisce: NX= (S-I) > 0 Y1 Y2 e < 0, Y > 0, r = r*

Es.4: riduzione della domanda di moneta in cambi fissi In cambi fissi la BC deve “accomodare” la minore domanda di moneta per mantenere costante il tasso di cambio. Y e e1 e2 Tutte la variabili Macroeconomiche sono invariate tranne: M < 0 Y1 e = 0, Y = 0, r = r* , NX= 0

Esercizio 5 Modello Mundell-Fleming (cap 12). Rispondete alle domande utilizzando anche i grafici, commentando che cosa state facendo e argomentando le risposte in maniera dettagliata. Un piccola economia aperta opera in regime di tassi di cambio fluttuanti (o flessibili). Descrivete e discutete i cambiamenti del livello aggregato di output Y, del tasso di cambio nominale e, e del saldo delle partite correnti NX in seguito a: un aumento delle imposte. Commentate; un’operazione di politica monetaria espansiva. Commentate; un aumento del premio per il rischio.

Es.5: Aumento delle imposte LM* e1 e1 e2 e2 IS1* IS2* NX1 NX2 NX Y* Y e diminuisce Y invariato NX aumenta

Es.5: Commento IS si sposta a sinistra per l’aumento di T. Y diminuisce e r interno tende a diminuire, ma il deflusso di capitale fa diminuire la domanda di valuta nazionale, quindi e cala (si deprezza), mentre Y rimane invariato. NX aumenta perchè in seguito al deprezzamento del cambio i prodotti nazionali sono più competitivi e diviene vantaggioso per gli acquirenti esteri comperare beni nazionali.. La diminuzione dei consumi è compensata da un aumento di NX, Y non varia.

Es.5: Politica monetaria espansiva b) LM1* e LM2* e e1 e2 IS* NX1 NX2 Y1 Y2 NX Y aumenta e diminuisce NX aumenta Y

Es.5: Commento Essendo r = r*, a fronte dell’aumento di M è necessario che Y aumenti perchè l’equilibrio sul mercato della moneta sia mantenuto. La fuga di capitali fa deprezzare il tasso di cambio e, rendendo più competitive le merci nazionali e meno convenienti le importazioni. Di conseguenza NX aumenta.

Es.5: Il premio per il rischio Per sostenere il rischio che il paese debitore faccia bancarotta a causa di fattori politici o economici i creditori richiedono un maggiore interesse: premio per il rischio. Le equazioni del modello di Mundell-Fleming diventano: LM* : IS* :

Es.5: Aumento del premio per il rischio LM1* LM2* e1 e1 IS1* e2 e2 IS2* NX1 NX Y* NX2 Y e < 0, M = 0 Y > 0, r > 0 NX > 0

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Tutte le seguenti affermazioni sul modello di Mundell-Fleming, nella versione con reddito aggregato Y e tasso di cambio e sugli assi, sono vere ECCETTO: Il tasso di interesse è fisso al livello prevalente sul mercato internazionale. La curva LM* è verticale perché il tasso di cambio non determina le equazioni di domanda e offerta di moneta. La curva IS* è inclinata negativamente perché una riduzione del tasso di cambio stimola gli investimenti. L’intersezione delle curve IS* ed LM* determina il tasso di cambio di equilibrio. Sol. c

Economia aperta: multiple choice – cap.12 In una piccola economia aperta con tassi di cambio flessibili, la politica fiscale è inefficace perché: È spiazzata dalla politica monetaria. Il tasso di cambio rimane invariato. Una caduta delle esportazioni nette spiazza qualsiasi aumento della spesa pubblica o dei consumi. Il tasso di cambio aumenta nella stessa misura del tasso di interesse. Sol. c In una piccola economia aperta con tassi di cambio flessibili, un’espansione monetaria ha i seguenti effetti, ECCETTO: Riduce il tasso di interesse. Accresce il livello del reddito di equilibrio. Riduce il tasso di cambio. Determina un aumento delle esportazioni nette. Sol. a

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Restrizioni al commercio sono inefficaci sul reddito in regime di cambi flessibili per il seguente motivo: Le esportazioni nette aumentano ma gli investimenti si riducono. L’aumento del cambio spiazza l’incremento iniziale delle esportazioni nette. La caduta delle importazioni è pari all’aumento delle esportazioni. Tutte le risposte precedenti sono corrette. Sol.b Una manovra fiscale espansiva in regime di cambi fissi: Forzerebbe la BCE ad aumentare l’offerta di moneta per prevenire l’apprezzamento del tasso di cambio. Indurrebbe un incremento del reddito reale. Sposterebbe le curve IS* e LM* verso destra. Tutte le risposte precedenti sono corrette Sol. d

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Se il cambio corrente yen-euro (ad esempio, 200 yen per euro) è superiore al cambio fissato dalla BCE (ad esempio, 150 yen per euro) allora gli arbitraggisti possono trarre profitti dalla seguente operazione: L’acquisto di yen sul mercato estero dei cambi per rivenderli in seguito alla BCE. L’acquisto di yen dalla BCE per rivenderli in seguito sul mercato estero dei cambi. L’acquisto di euro sul mercato estero dei cambi per rivenderli in seguito alla BCE. Nessuna delle risposte precedenti è corretta. Sol.a (compro 200yen a 1euro, li rivendo a 1,3 euro)

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Se una svalutazione riduce il valore della valuta: La curva LM* si sposta a destra, e sia le esportazioni nette sia il reddito aumentano. La curva LM* si sposta a destra, le esportazioni nette si riducono e il reddito aumenta. La curva LM* si sposta a sinistra, e sia le esportazioni nette sia il reddito si riducono. Sia la IS* che la LM* si spostano a destra. Sol.a Una politica commerciale restrittiva attuata in regime di cambi fissi: Ha le stesse conseguenze che se venisse attuata in regime di cambi flessibili. Aumenta il livello di equilibrio del reddito nazionale. Sposta la curva IS* a destra e la curva LM* a sinistra, sul grafico . Causa una svalutazione. Sol. b

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Una politica commerciale restrittiva attuata in regime di cambi fissi: Ha le stesse conseguenze che se venisse attuata in regime di cambi flessibili. Aumenta il livello di equilibrio del reddito nazionale. Sposta la curva IS* a destra e la curva LM* a sinistra, sul grafico . Causa una svalutazione. Sol.b Considerate una piccola economia aperta. Quali delle seguenti cause implica un deprezzamento della valuta nazionale? un aumento della domanda estera di beni nazionali un aumento della spesa pubblica una riduzione delle imposte una fuga di capitali all’estero nessuna delle precedenti Sol.d

Economia aperta: multiple choice – cap.12 Nel modello di Mundell-Fleming: Le politiche fiscali e monetarie avranno efficacia maggiore sul reddito nazionale in regime di cambi fissi. Le politiche fiscali e monetarie avranno efficacia maggiore sul reddito nazionale in regime di cambi flessibili. Le politiche fiscali avranno efficacia maggiore sul reddito nazionale in regime di cambi fissi, mentre le politiche monetarie saranno più efficaci in regime di cambi flessibili. Le politiche fiscali avranno efficacia maggiore sul reddito nazionale in regime di cambi flessibili, mentre le politiche monetarie saranno più efficaci in regime di cambi fissi. Sol.c