Principi Contabili Internazionali a.a

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Principi Contabili Internazionali a.a. 2014-2015 Le caratteristiche del bilancio IFRS Compliant (IAS 1, 10 e 21)

IAS 1, § 7 – I documenti di bilancio Stato patrimoniale finale ed iniziale (escluso per il primo periodo di attività) Conto dei profitti e delle perdite (dal 1° gennaio 2009 sostituito dal conto dei profitti e delle perdite complessive, con inclusione delle variazioni di attività e passività rilevate direttamente a patrimonio netto) Prospetto delle movimentazioni del patrimonio netto (ridotto alle variazioni di capitale intervenute con gli azionisti dal 1° gennaio 2009) Rendiconto finanziario Note esplicative in merito alle politiche contabili adottate e alle informazioni supplementari richieste dagli altri principi IAS Financial review assimilabile alla relazione sulla gestione quale documento non obbligatorio a corredo del bilancio e contenente indicazioni in merito a: illustrazione dei principali fattori di influenza sulla situazione economico finanziaria dell’impresa (ivi compresi gli effetti della variabilità ambientale e le modalità di risposta dell’impresa ai suddetti condizionamenti) struttura delle fonti di finanziamento e obiettivi in termini di composizione della struttura finanziaria risorse non rilevate in bilancio

IAS 1, § 15-24 Fair presentation Rappresentazione adeguata (fair presentation) della situazione patrimoniale, della situazione finanziaria e del risultato economico attraverso il bilancio Presupposti per giungere alla fair presentation : Rispetto delle definizioni, dei criteri di rilevazione e dei caratteri qualitativi delle informazioni indicati nel framework Utilizzo di criteri di fedele rappresentazione delle operazioni Applicazione dei principi IFRS (IFRS Compliance) e delle ulteriori informazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo Applicazione delle disposizioni dello IAS 8 sulle politiche contabili Deroghe obbligatorie dagli IFRS in nome della fair presentation (criterio meno stringente della versione precedente dello IAS 1) Informazioni sul principio derogato natura della deroga e attestazione della IFRS Compliance con riferimento a tutti gli altri principi IAS-IFRS effetti della deroga su situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico N.B. La deroga da un principio IFRS non può riguardare solo la specifica impresa e non altre per fattispecie analoghe poichè in tal caso vi è una presunzione semplice (rebuttable presumption) che l’applicazione del principio derogato porti comunque alla fair presentation e a cogliere gli obiettivi del bilancio stabiliti ne framework

Struttura e contenuto dello Stato patrimoniale Struttura basata sulla distinzione fra attività e passività correnti/non correnti con evidenziazione degli interessi di minoranza Distinzione delle attività e delle passività in base all’appartenenza al ciclo operativo aziendale (tempo medio intercorrente fra l’acquisto dei fattori produttivi e l’incasso delle dei ricavi di vendita) o al criterio di liquidità-esigibilità se più significativo Divieto dei compensi di partite salvo espressa deroga in un principio IAS-IFRS (IAS 1 §§ 32-35) Attività correnti Passività correnti Attività destinate al realizzo entro il normale ciclo operativo aziendale Passività da estinguere entro il normale ciclo operativo aziendale Attività detenute a scopi speculativi Passività detenute a scopi speculativi Attività destinate al realizzo entro 12 mesi Passività da estinguere entro 12 mesi Cassa e disponibilità equivalenti non vincolate per un periodo > 12 mesi Obbligazioni non differibili oltre i 12 mesi successivi Attività non correnti Passività non correnti Attività residue (immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie) Passività residue (debiti a medio lungo-termine)

Osservazioni sulla struttura dello Stato patrimoniale Attivo di SP Osservazioni sulla struttura dello Stato patrimoniale Presenza di cross-references alle note esplicative Suddivisione delle attività fra correnti e non correnti Comparazione con la stessa voce dell’esercizio precedente e dati in migliaia di €

Osservazioni sulla struttura dello Stato patrimoniale Continua Osservazioni sulla struttura dello Stato patrimoniale Presenza di cross-references alle note esplicative Suddivisione delle passività fra correnti e non correnti Comparazione con la stessa voce dell’esercizio precedente e dati in migliaia di €

Esempio di Schema di SP ATTIVO PASSIVO ATTIVITA’ NON CORRENTI Immobili, impianti e macchinari Investimenti immobiliari Avviamento Altre attività immateriali Partecipazioni Altre attività finanziarie Imposte differite attive PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo Riserva da rivalutazione Altre riserve Utile/perdita esercizi precedenti Utile/perdita dell’esercizio PASSIVITA’ NON CORRENTI Obbligazioni Debiti verso banche (a lungo) Altre passività finanziarie Fondi per rischi e oneri Fondi relativi al personale Imposte differite passive ATTIVITA’ CORRENTI Crediti commerciali e altri Rimanenze Lavori in corso su ordinazione Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide PASSIVITA’ CORRENTI Debiti verso banche (a breve) Debiti verso fornitori Debiti tributari

il prospetto delle variazioni del patrimonio netto (IAS 1) Fino al 31.12.2008 variazioni positive o negative di capitale derivanti dai rapporti con gli azionisti variazioni del patrimonio netto iniziale e finale dell’esercizio derivanti dall’effetto sul PN di cambiamenti di principi contabili o di correzioni di errori di contabilizzazione (IAS 8 revised); variazioni del patrimonio netto iniziale e finale diverse dai rapporti di finanziamento con gli azionisti che non sono state imputate a conto economico (molto più rilevanti nel sistema IAS-IFRS per la presenza di variazioni di valore dei beni per le fluttuazioni nel fair value quando le stesse sono imputate direttamente a PN). Dall’1.01.2009 Le variazioni sub-3 vengono rappresentate anche nel conto economico complessivo (comprehensive income statement)

Prospetto Var. PN ‘09 variazioni positive o negative di capitale derivanti dai rapporti con gli azionisti variazioni del patrimonio netto iniziale e finale dell’esercizio derivanti dall’effetto sul PN di cambiamenti di principi contabili o di correzioni di errori di contabilizzazione (IAS 8 revised);

Struttura e contenuto del Conto Economico Fino al primo gennaio 2009 opzione fra due strutture scalari a seconda del tipo di impresa e di fattori storici e di settore Conto economico con classificazione dei costi per natura Conto economico con classificazione dei costi per destinazione cioè tramite allocazione dei costi all’interno dei processi aziendali in cui le risorse sono utilizzate (ad es. costi del venduto, costi amministrativi, costi commerciali) Obbligo in questo caso di dare informazioni di riconciliazione sulla natura dei costi Eliminazione (IAS 1 revised) dell’area dei componenti straordinari in quanto originati dalla normale attività di gestione del rischio dell’impresa e fonte di classificazioni arbitrarie (IAS 1, BC 14-18). In entrambe le strutture, si deve indicare il risultato di pertinenza di terzi (bilancio consolidato) i dividendi distribuiti ai soci durante il periodo amministrativo ed il correlato ammontare unitario (info non richiesta dal 1° gennaio 2009)

Esempio di Conto economico (per natura) 31/12/2006 31/12/2007 Ricavi 13.483 [38] Altri proventi 11.381 [41] Totale ricavi e proventi operativi 24.864 Acquisti di materie prime e servizi esterni (8.822) [42] Costi del personale (5.100) [43] Altri costi operativi (9.336) [44] RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI (EBITDA) 1.606 Ammortamenti (742) [45] Altri accantonamenti e svalutazioni (607) [46] RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 257 Proventi finanziari 1.071 [51] Oneri finanziari (241) [52] Rettifiche di valore delle attività finanziarie (151) [53] RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 936 Imposte sul reddito del periodo (470) [56] Imposte differite - Utile (Perdita) del periodo 466

Struttura e contenuto del Conto economico Da 1.01.09 Comprehensive income Statement (Conto del reddito complessivo): Revisione dello schema di conto economico con aggiunta delle variazioni di elementi patrimoniali connessi alla gestione operativa (non più segnalati nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto). Due possibili opzioni di presentazione: 1. Prospetto unico a 2 sezioni [n. 1 Income statement (IS), n. 2 Comprehensive Income (CI)] 2. Due prospetti distinti con il risultato di conto economico ante 2009 come riga iniziale del prospetto del Comprehensive income statement Problematiche: 1. Le riclassificazioni da una sezione all’altra del prospetto (caso n . 1) o dei prospetti (caso n . 2) in caso di cessione degli elementi attivi o passivi rivalutati o di rettifiche di valutazione (IAS 1. 92) Esempio: In 20X1 si rivaluta un’attività finanziaria disponibile per la vendita da 1.000 a 1.200. La rivalutazione di 200 è iscritta nella sezione comprehensive income. In 20X2 l’AF viene venduto per 1.300 e per questo motivo si rileva la plusvalenza di 300 nella sezione IS e lo scarico della rivalutazione da OCI per 200 2. I dividendi distribuiti sono indicati nel prospetto delle variazioni di PN

Osservazioni sulla struttura del conto economico Prospetto n. 1 Presenza di cross-references alle note esplicative Comparazione con la stessa voce dell’esercizio precedente e dati in migliaia di € Evidenziazione del risultato delle discontinued operations Evidenziazione di ulteriori voci di dettaglio Evidenziazione interessi di minoranza Evidenziazione degli utili per azione

Osservazioni sulla struttura del conto economico complessivo Prospetto n. 2 Indicazione delle variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto per disposizione dei principi contabili Indicazione dell’effetto fiscale delle variazioni

Gli altri prospetti di bilancio: il rendiconto finanziario (IAS 7) Finalità del prospetto: fornire informazioni utili agli utilizzatori per rappresentare i flussi finanziari in entrata ed in uscita di un’impresa in modo tale da consentire adeguate comparazioni di tipo spaziale con imprese differenti e temporale per verificare i trend di medio-lungo periodo. Nozione di flusso finanziario oggetto di rappresentazione: variazioni di disponibilità liquide, quali ad esempio la cassa e i depositi a vista (cash), nonchè di investimenti a breve termine altamente liquidi perchè convertibili in importi di denaro di ammontare determinato e soggetti a rischi non significativi di cambiamenti di valore (cash equivalents). Origine dei flussi finanziari operating activities: gestione operativa aziendale quale insieme di attività finalizzate alla rilevazione dei ricavi dell’impresa diverse da quelle di investimento e finanziarie. Investment activities: acquisizione e cessione di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e di investimenti diversi da cash equivalents Financing activities: gestione finanziaria cioè variazioni dell’ammontare del capitale proprio e/o di quello di credito conseguenti alla politica di finanziamento dell’attività dell’impresa I cash equivalents sono investimenti a brevissima scadenza (al massimo tre mesi) ed escludono investimenti in strumenti finanziari.

Modello di rendiconto finanziario IFRS compliant

IAS 21 – Trattamento Contabile dei tassi di cambio Ambito del principio: trattamento nel bilancio dell’impresa delle operazioni espresse in moneta diversa da quella di conto conversione di gestioni estere da includere nel Bilancio dell'impresa conversione delle poste di un bilancio per presentazione del bilancio di esercizio o consolidato in una moneta diversa da quella funzionale o di conto Definizioni: 1. moneta di presentazione (presentation currency): qualsiasi moneta in cui si scelga di redigere un bilancio di esercizio o consolidato IFRS compliant 2. moneta funzionale (functional currency): Moneta operativa prima per l’impresa o moneta del primo ambiente economico di riferimento per la stessa Criteri di individuazione della functional currency Moneta di riferimento per la fissazione dei prezzi di vendita dei prodotti o dei servizi Moneta del paese con il maggiore influsso giuridico e competitivo sulla fissazione dei prezzi di vendita Moneta di riferimento per la fissazione dei costi di acquisto, per l’approvvigionamento di risorse finanziarie o per i risultati dell’attività ordinaria

Differenze da conversione di operazioni espresse in moneta estera Attività e passività di natura monetaria (diritti a ricevere o obblighi a consegnare un determinato numero di unità monetarie, ad es. cassa, debiti e crediti) Rilevazione iniziale: tasso di cambio alla data di svolgimento operazione Rilevazione di bilancio: tasso di cambio alla data di riferimento bilancio e conseguente rilevazione a conto economico delle differenze Attività e passività non monetarie Attività e passività diverse dalle precedenti Rilevazione iniziale: tasso di cambio alla data di svolgimento operazione tasso di cambio alla rilevazione iniziale se valutate al costo (cambio storico) tasso di cambio corrente alla data di determinazione fair value se così valutate nella moneta estera con trattamento contabile identico a quello della posta di riferimento

Differenze di cambio relative alla conversione di gestioni estere Nozione di gestione estera (foreign operation): Entità autonoma (controllata, collegata o joint venture) o interna all’impresa (filiale, stabile organizzazione all’estero) con sede in un paese con moneta funzionale diversa da quella dell’impresa che redige il bilancio Trattamento differenze cambio su attività e passività monetarie G.E. Bilancio di esercizio: imputazione della differenza rispetto al valore di rilevazione iniziale a conto economico 2. Bilancio consolidato: imputazione della differenza all’interno di una specifica posta di patrimonio netto da stornare all’atto della cessione dell’investimento netto nella gestione estera.

Differenze da cambiamento della moneta di presentazione dei bilanci Conversione delle attività e passività dello stato patrimoniale Utilizzo dei cambi di riferimento fra moneta di conto e moneta di presentazione alla data di riferimento del bilancio Conversione dei componenti positivi e negativi di reddito in base al cambio della data di svolgimento delle transazione, con possibilità di utilizzo di un cambio medio di periodo, ove esso sia una ragionevole approssimazione dei tassi di cambio alla data di effettuazione delle operazioni. Trattamento delle differenze di traduzione Imputazione delle eventuali differenze di traduzione (es problemi di quadratura fra l’utile di esercizio risultante dal conto economico e quello indicato nello stato patrimoniale) ad incremento o diminuzione del patrimonio netto. Lo IAS 29 invece disciplina la redazione del bilancio di imprese residenti in paesi aventi un tasso di inflazione straordinario nella moneta di conto del paese medesimo, nonché il trattamento delle eventuali differenze di conversione derivanti dalla presentazione del bilancio in altra divisa. 1. Bilancio redatto nella moneta di conto interessata dall’inflazione straordinaria (cioè superiore al 100% annuo per tre anni consecutivi) Il valore delle attività e delle passività deve essere convertito in base al potere di acquisto della moneta di conto a fine esercizio e quindi devono essere rivalutate per tener conto del maggior valore nominale derivante dalla svalutazione della moneta, lo stesso deve avvenire con riferimento alle voci di comparazione riferite all’esercizio precedente. Le differenze da rivalutazione sono imputate a conto economico. 2. bilancio redatto con moneta di conto diversa da quella dell’economia iperinlazionata: in tal caso l’impresa è esentata dal ricalcolo dei valori alla data di riferimento del bilancio, a patto che la stessa non sia la valuta di riferimento per le variazioni della valuta inflazionata. 3. bilancio redatto in moneta di presentazione diversa da quella iperinflazionata dopo la riespressione delle poste a valori correnti: utilizzo dei criteri visti in precedenza per la conversione dei bilanci in moneta di presentazione diversa da quella di conto.

IAS 10 – Fatti accaduti dopo la data di riferimento del bilancio Eventi favorevoli o sfavorevoli accaduti fra la data di riferimento del bilancio e la data di approvazione del progetto di bilancio Adjusting events: Eventi determinanti una modifica in condizioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e quindi una rettifica dei valori di bilancio Esempi: esito di un processo che conferma la presenza di una obbligazione alla data di riferimento del bilancio Informazioni in merito a perdite durevoli di valore di elementi dell’attivo prevedibili anche alla data di riferimento del bilancio (es. fallimento di un cliente) Determinazione post 31.12 del valore di acquisto di determinate attività Determinazione di retribuzioni dei dipendenti commisurate a utili di esercizio Non-Adjusting events Eventi indicatori di condizioni sorte dopo la fine dell’esercizio e quindi non implicanti modifiche dei valori di bilancio Diminuzione del valore di mercato di una determinata partecipazione (perchè non prevedibile alla data di riferimento del bilancio)