Le grandi idee della Fisica Moderna Luigi Benussi.

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Transcript della presentazione:

Le grandi idee della Fisica Moderna Luigi Benussi

2 Le leggi fondamentali della natura sono leggi di probabilità, non leggi di certezza La M.Q. è una teoria chiara e quantitativa : le probabilità possono essere calcolate esattamente indefinita e indeterminata : posso conoscere solo la probabilità che accada qualcosa, mai ciò che accadrà Probabilità

3 Dov’ è la novità rispetto al lancio della moneta ?? La probabilità è :  d’ignoranza nel mondo macroscopico (fisica classica)  intrinseca alla struttura fondamentale della natura nel mondo microscopico Non importa con quanta precisione conosco le condizioni iniziali: è (in linea di principio) impossibile prevedere quando decadrà l’atomo di H Probabilità

4 Solo comportamento temporale ?? NO 1.Probabilità relativa dei modi di decadimento Esempio: decadimenti più frequenti del mesone K + K +    +  (63.43 %)   +  0 (21.13 %)   +  +  - (5.58 %)  e + e  0 (4.87 %)   +   0 (3.27 %)   +  0  0 (1.73 %) Probabilità

5 1.Probabilità d’urto urto tra particelle  distribuzione di probabilità per l’angolo di deflessione delle traiettorie  concetto di sezione d’urto 1.Effetto Tunnel probabilità  0 per il superamento di una barriera classicamente impenetrabile (e.g. decadimento  dei nuclei) Probabilità N part. deflesse / s N part. incidenti / (cm 2 · s)  = =

6 Non ogni aspetto della natura è probabilistico (e.g. massa delle particelle stabili è definita in modo preciso) La probabilità di un evento può essere cosí prossima a 0 (1) che l’evento può considerarsi impossibile (certo) - effetto tunnel macroscopico : P  vita media protone > 1.6 x anni L’aspetto probabilistico del mondo microscopico è reale o nasce da una struttura della materia più profonda e ancora misteriosa ?? Nessuno lo sa Probabilità

7 Chimica del XIX secolo   2 leggi di conservazione: massa & energia T.R. : conversione m  E  legge di conservazione della massa-energia M.Q. : struttura matematica per trattare m  E - particella instabile  decadimento spontaneo - particella stabile  annichilazione con anti-particella Annichilazione & Creazione E = mc2E = mc2

8 2)  0   +   Processi di annichilazione 3) e + + e -   +   Processi di decadimento N.B. – 2 & 3 : conversione completa m  E - m finale < m iniziale Annichilazione & Creazione (decadimento  dei nuclei) 1) n  p + e - + e -

9  Processi d’urto p + p  p + n +  +  p +  0 + K + N.B. –  m iniziali <  m finali : il surplus di massa è creato a scapito dell’energia cinetica delle particelle iniziali Eliminazione legge di conservazione di m  particelle stabili non sono indistruttibili: mondo instabile ?? NO Annichilazione & Creazione nell’angolo di universo in cui viviamo c’è molta materia e poca antimateria

10 Mondo microscopico: onde e particelle appaiono come aspetti differenti della stessa cosa  Onda come Particella: effetto fotoelettrico Onde & Particelle metallo luceelettroni luce monocromatica  elettroni di energia definita

11 luce composta di quanti (fotoni) tutti di energia h  aumento intensità = aumento n. fotoni  aumento n. elettroni Onde & Particelle Einstein(1905)  Particella come Onda  fenomeni d’interferenza Davisson & Germer (1927): esperimenti di interferenza e diffrazione con fasci di elettroni

12 N.B. – Luce : effetti diffrattivi solo se apertura fenditura  Onde & Particelle

13 Particella possiede massa localizzata in un punto  dimensioni finite caratterizzata da E Onda priva di massa diffusa nello spazio  dimensioni mal definite caratterizzata da: {ampiezza A, lunghezza d’onda, frequenza } Similitudine: trasporto d’energia tra 2 punti (anche se le particelle lo possono fare con velocità diverse a seconda della loro energia) ?? Onde & Particelle

14 de Broglie: ad ogni particella di massa m ed impulso p (= mv) corrisponde un’ onda con m = 80 kg con velocità v = 5 km/h (  1.4 m/s)  6 x m elettrone nell’atomo di H : v  3 x 10 6 m/s  2.4 x m  particella  dimensioni atomo  onda Onde & Particelle  h p

15 Principio d’Indeterminazione Onda di probabilità  distribuzione di probabilità relativa alla posizione dell’elettrone  concetto di funzione d’onda  (x) dell’elettrone: Non localizzabilità implica una relazione tra le accuratezze con cui è possibile determinare posizione ed impulso di una particella descritta dal Principio d’Indeterminazione (Heisenberg) x p ≥x p ≥ h 2π2π Probabilità che l’elettrone si trovi nell’intervallo (x,x+dx) = |  (x) | 2 dx h=

16 L’atto di misura perturba sempre ed in modo definitivo lo stato di un sistema: l’osservatore è parte del sistema complessivo P. d’I.  impossibile conoscere contemporaneamente e con precisione arbitraria posizione & velocità di una particella:  x  0   p  ∞ i.e. o in modo + raffinato e + rigoroso Allo stato di un sistema non corrispondono posizione e velocità definite: questi concetti classici non possono coesistere nel mondo microscopico Principio d’Indeterminazione

17 Principio d’Indeterminazione Piccolo tempo d’esposizione Grande tempo d’esposizione forma SI - velocità NO forma NO - velocità SI

18 Relazione d’indeterminazione anche tra le variabili fisiche energia e tempo  p = m  v  x = v  t conoscenza accurata dell’istante in cui avviene un evento (  t piccolo)  conoscenza imprecisa della sua energia (  E piccolo)  E  t ≥ h Principio d’Indeterminazione

19  L’aspetto probabilistico sembra essere l’essenza ultima delle leggi fondamentali della natura  La fusione dei concetti di onda e particella richiedono l’abbandono di alcune idee classiche: Onda: rinuncia all’idea di un mezzo materiale che vibra e fornisce supporto alla propagazione Particella: rinuncia all’idea della localizzabilità onda - particella  campo quantistico Conclusioni

20 Processi tra particelle: diagrammi di Feynman x t H*H* H  t x e+e+ e-e-   diseccitazione atomo H e + e -    Inclinazione linea d’universo rispetto asse t = velocità della particella Vertice   particella cessa di esistere e nello stesso punto dello spaziotempo ne nascono altre Interazioni tra Campi

21 Fisica ClassicaFisica Quantistica e-e- e-e- elettroni si avvicinano  mutua repulsione  rallentati e deviati t x e-e- e-e- e-e- e-e- e - emette   cambia velocità e - assorbe   cambia velocità Azione a distanza Interazione = scambio del  Interazioni tra Campi

22 Interazione base non è tra i 2 e -, ma tra ciascuno di essi ed il   sostituisco azione a distanza con l’idea di interazione locale: e - localmente (i.e. dove si trova) interagisce con il  ruolo chiave dei vertici Problema: nei vertici è impossibile conservare allo stesso tempo energia ed impulso *  il  in volo tra i vertici non può essere reale !! particelle virtuali *conservazione simultanea di E e p  cos  e  > 1 !! Particelle Virtuali

23 Cos’è una particella virtuale ??  indulgenza nella legge di conservazione di E è consentita una violazione di entità  E della legge di conservazione dell’energia, purché duri per un tempo Particelle Virtuali  E  t ≥ h  t ≤ h EE Esempio : spazio percorso dal fotone in  t:  E = 1 MeV h = 7 x MeV s  t = 7 x s c  t ≈ 2 x m

24 Immagine moderna delle interazioni e - libero non è inerte: continuamente emette e riassorbe (entro il  t consentito dal P.d’I.) dei  virtuali che percorrono distanze tanto maggiori quanto minore è la loro energia, ma che non sono reali (quindi rivelabili) Ogni elettrone è circondato da una nuvola fotonica 2 elettroni che si avvicinano: scambio dei fotoni delle rispettive nuvole  repulsione Particelle Virtuali

25 Esempio : interazione nucleare (Yukawa) x t p n n p ++ p  n +  + n p p n -- n  p +  + p (n) 00 p (n)  n (p) +  0 m  = 140 MeV  durata violazione energia nei vertici < 5 x s  raggio nuvola pionica minore di : c  t = 1.5 x cm Particelle Virtuali

26 N.B. - interazione e.m. completamente diversa: m  = 0  E  può anche essere nulla  nuvola fotonica può estendersi fino a distanza infinita !! Come conseguenza del P.d’I. il raggio d’azione di una interazione è tanto maggiore quanto più piccola è la massa della particella scambiata Raggio d’Azione R ≈ 1 m c 2

27 Violazione (temporanea) della conservazione di E  possibili tutti i tipi + complicati di stati virtuali Esempio : diagrammi di Feynman per l’elettrone 0v0v 2v2v 4v4v 6v6v Stati arbitrariamente complicati: unico vincolo è che in ciascun vertice sia conservata la carica elettrica Diagrammi di Feynman

28 Problema formidabile Ogni diagramma va calcolato per ogni possibile localizzazione nello spazio-tempo di ciascun vertice  in particolare, anche il caso in cui emissione e riassorbimento della particella virtuale avviene nello stesso punto, i.e. per una distanza tra i vertici = 0 grafico divergente Esempio : diagramma con “cappio” Infiniti (=  )

29 Rinormalizzazione (Feynman, Schwinger, Tomonaga) : dimostrazione matematica che per ogni diagramma +  ne esiste uno che vale -   nella somma si elidono N.B. – è sensato considerare d = 0 ?? per distanze cosí piccole la gravità diviene importante  la geometria cambia QED (Quantum ElectroDynamics) Rinormalizzazione

30 P.d’I.  “danza” delle particelle virtuali anche nello spazio vuoto Esempio : diagrammi di vuoto della QED e-e- e+e+ … e se “accendiamo” interazione nucleare p n ˉ -- Vuoto Quantistico

31 Una scatola vuota non è mai vuota: lo impedisce il P.d’I. tutte le particelle note (con tutte le energie possibili) nello stato virtuale sono presenti nel vuoto fisico Lo stato di vuoto è quello a cui compete la minima energia possibile Annichilazione di particelle fornisce energia E al vuoto fisico  particelle virtuali promosse nello stato reale tipo di particelle create dipende da E e dal tipo di particelle annichilate, i.e. da leggi di conservazione Vuoto Quantistico