Corso di Antropologia Culturale a.a

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Transcript della presentazione:

Corso di Antropologia Culturale a.a. 2014-2015 PERCORSO II SCIAMANESIMO 27NOVEMBRE 2014 1

MONDO SUPERIORE MONDO DI MEZZO Uomini MONDO INFERIORE Divinità benevole: ajyy (aj= creare) Spiriti-signori: Ičči Spiriti del mondo inferiore MONDO DI MEZZO Uomini MONDO INFERIORE Spiriti degli antenati, spiriti ostili 2

Le celebrazioni di Ysyach

Ysyach XVIII-XIX secolo: Ysyach estivi (sciamani “bianchi”) e invernali (sciamani “neri”) Cerimonie di propiziazione di tutti gli spiriti, propiziazione ciclo produttivo annuale (allevamento) 4

Sciamani e altri specialisti Sciamani “professionali” (definizione di M.Czaplicka, 1914) o “neri” = legati ai culti venatori estranei ai clan ojuun Sciamani “familiari” o “bianchi” = Legati all’allevamento, culto più recente e maggiormente contaminato, membri del clan Guaritori, indovini, osteopati, “extrasens” Cerimonie comuni, cerimonie per la caccia, divinazione, guarigione Cerimonie di propiziazione delle forze della natura, della fertilità, dei clan AZIONE NEL MONDO DEGLI SPIRITI PER RISTABILIRE L’EQUILIBRIO IN QUELLO TERRENO 5 5 5

«Più ideale che reale, più sognato che vissuto» (Hamayon) SCIAMANESIMO “BIANCO” A CAVALLO TRA IL XIX E IL XX SECOLO «Più ideale che reale, più sognato che vissuto» (Hamayon) Bianco associato al cielo e alle divinità protettrici ajyy = Potenza e superiorità, nuovo ordine del mondo, fondamenta per creazione di una nazione sola Si intensifica ripartizione tra bianco/nero = bene/male

Volontà di mantenere lo sciamanesimo, a condizione di trasformarlo GLI SCIAMANI “BIANCHI” ERANO SCIAMANI A TUTTI GLI EFFETTI? Sciamani “bianchi” cantavano le invocazioni SOLO alle divinità protettrici, avevano un tamburo e una mazza ( a volte) ma non “viaggiavano” nei tre mondi, non avevano contatti con il mondo inferiore e “nero”, popolato dagli spiriti degli animali, vegetali e defunti 1 Volontà di mantenere lo sciamanesimo, a condizione di trasformarlo Sciamano “nero” rimane l’unico ad essere realmente presente nella pratica popolare

UN POTLATCH NELLA SIBERIA ORIENTALE 8

Il Potlatch Insieme di pratiche ostentatorie secondo cui un capo villaggio accumulava e ri-distribuiva beni (pesca) per affermare il proprio status sociale 9

Potlach: meccanismo di adattamento culturale: cosa significa? Chi aveva una buona annata di pesca vendeva il ricavato per comprare coperte, canoe, pezzi di rame: beni di ricchezza durevole Accumulo di questi beni ed elargizione a chi veniva invitato al potlatch Risorse naturali cambiavano ogni anno Potlach come collegamento economico tra villaggi: ricchezza a chi in quel momento non ne aveva, prestigio che garantivano nei momenti sfavorevoli lo stesso trattamento (ricevere doni) 10

Il cavallo in Jacuzia, prima dell’avvento del regime sovietico, era una parte importantissima nella vita quotidiana degli Jacuti La sua carne era consumata sia in forma cotta (bollita o stufata), sia cruda (fegato = vitamine) 11

Il latte di cavallo in Jacuzia era (ed è) particolarmente importante per una bevanda, il kumys I crini erano utilizzati per confezionare cappelli, tappeti, decorazioni che ornavano i recipienti per le bacche e per altri generi alimentari 12

Il cavallo era un aiuto per lo sciamano “bianco”(rappresentazione degli spiriti), se ne serviva anche per fabbricare il suo costume 13

Il rituale kydaa (liberazione dei cavalli) veniva effettuato da un capoclan (somiglianze con il potlatch dei Kwakiutl) 14

Con la caduta del regime sovietico il cavallo è tornato ad occupare un posto di rilievo nella società jacuta, ma oggi il suo ruolo è più simbolico che reale 15

L’apprendistato dello sciamano Iniziazione in sogno e incontro con uno spirito in particolare: la “madre-animale” 16

Fine dell’apprendistato = far volare ritualmente la propria anima Acquisizione di uno spirito-adiutore o elettore VIAGGIO nel mondo degli spiriti “prestito” di forme animali per il viaggio 17

Similitudini tra Ivan lo scemo e lo sciamano Ivan lo scemo (Ivan durak), personaggio del folklore russo dai tratti sciamanici. È un trickster: personaggio comune a molti miti di diverse parti del mondo. E’ un buffone, pasticcione, sporco, volgare, ma allo stesso tempo ha caratteristiche da eroe culturale: inventa il fuoco

Lo sciamano e Ivan lo scemo Ivan durak (dur, durman = stramonio Idea del letargo, sonnolenza Stupidità di Ivan = qualcosa che gli manca, mancanza iniziale Durante il suo percorso, Ivan acquista la capacità di parlare con gli animali

Padre morente: donatore, maestro nel caso dello sciamano Cavallo magico: dono ma anche similitudine con acquisizione di spiriti