La Siria: L'indipendenza dalla Gran Bretagna fu riconosciuta a partire dal 1946 A seguito dell'indipendenza si ebbe un periodo di instabilità, costellato.

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La Siria: L'indipendenza dalla Gran Bretagna fu riconosciuta a partire dal 1946 A seguito dell'indipendenza si ebbe un periodo di instabilità, costellato da numerosi cambi di governo e tredici colpi di stato, il primo dei quali nel 1949 a seguito della sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1948, cui fece seguito l'effimera unione con l'Egitto nella Repubblica Araba Unita (1 febbraio 1958 - 28 settembre 1961)

La Siria dopo l’indipendenza Anche la Siria, come, l’Iraq fu dominata negli anni ‘50 dal partito Ba’th Fin dall’inizio si mostrò molto vicina all’Egitto di Nasser e ai movimenti del panarabismo Nel 1958 fu fondata la Repubblica Araba Unita (RAU) sotto l’egida dell’Egitto La RAU FU UN FALLIMENTO PERCHE’ L’EGITTO PRETESE DI SVOLGERE UN RUOLO ASSOLUTO: LA CAPITALE ERA AL CAIRO E IL PRESIDENTE ERA LO STESSO NASSER. NASSER, INOLTRE, PRETESE DI IMPORRE LE SUE SCELTE SU TUTTO IL TERRITORIO

Lo scioglimento dalla RAU e i nuovo Ba’th Il Ba’th, che aveva sperato di essere la longa manus dell’Egitto in Siria si trovò senza potere (Nasser aveva deciso di sciogliere tutti i partiti) Nel 1961 un colpo di Stato recise i legami con l’Egitto Il colpo di Stato del 1963 riportò al potere il partito Ba’th che si era notevolmente radicalizzato e vedeva in Israele il nemico principale Il Ba’th non riuscì, però, a resistere ad un latro colpo di Stato nel 1966 che portò al potere la sinistra del Ba’th di Atassi (l’ufficiale che guidò il colpo fu Hafez Asad) Questo partito era molto diverso dal Ba’th : innanzitutto le minoranze religiose , anche tribali, assunsero crescente potere (alawiti e drusi in primis)

Le caratteristiche del Ba’th Vicinanza al socialismo e all’Unione Sovietica Il presidente Atassi rafforzò i suoi legami con la guerriglia palestinese di Al Fatah Forte propaganda anti-israeliana Ruolo chiave nelle guerre arabo-israeliane (in territorio libanese) La Siria resterà per molto tempo in Libano con le proprie milizie e sarà accusata dell’omicidio di Hariri

La Siria degli Asad Con un secondo colpo di Stato interno al partito Baʿth, il 13 novembre 1970 prese la guida del paese Hāfiz al-Asad, a cui è succeduto nel luglio 2000 il figlio, Bashār al-Asad. Hafiz al-Asad ovviamente la conservazione dei privilegi alla classe militare da cui egli stesso proveniva. I bilanci dello Stato le riservarono quindi ampie risorse finanziarie, mentre l'Unione Sovietica assicurava alla Siria tutto il materiale militare e le relative tecnologie di cui essa credeva di aver bisogno Ḥāfiẓ al-Asad operò continuamente per assicurare la preminenza politica alla setta alauita cui egli stesso apparteneva, e gli alauiti furono posti in tutti i meccanismi più vitali dell'amministrazione civile e militare della Siria la concentrazione di potere nelle mani di un gruppo religioso che non raggiungeva il 10% della popolazione significò che gli altri gruppi fossero esclusi dal potere statale, che gestiva monopolisticamente importanti settori strategici dell'economia siriana. Tutto ciò non poteva che creare tensione e la potenziale esplosione di acute forme di dissenso. Molti sunniti conservatori considerano gli alauiti come una setta eretica allontanatasi dall'Islam e sono insofferenti del fatto di essere governati da politici "non-musulmani".

L’assetto istituzionale L'attuale costituzione è stata adottata nel 1973 Affida al partito Ba'th un ruolo di guida nella società e nello Stato. La forma dello Stato è repubblicana Il Presidente della Repubblica è il segretario generale del partito Baʿth e il capo del Fronte Progressista Nazionale (alleanza di 10 partiti legali egemonizzata dal Baʿth) ed è approvato per un mandato di 7 anni tramite un referendum Ha il potere di: nominare i ministri, i funzionari pubblici e i vertici militari dichiarare guerra, legge marziale, amnistia promulgare leggi (soggette a ratifica del Consiglio Popolare eletto ogni 4 anni, salvo in caso di emergenza) emendare la costituzione Il potere esecutivo è retto da un Primo Ministro mentre il potere legislativo viene esercitato dall'Assemblea del Popolo, costituita da 250 membri eletti a suffragio universale generalmente ogni quattro anni. Dal colpo di stato del 1963 è in vigore la legge marziale, che sospende la maggior parte delle garanzie costituzionali (e aumenta i poteri del presidente), ufficialmente motivata dallo stato di guerra con Israele e dalla minaccia del terrorismo

Bashar Asad Alla morte del padre nel 2000, Bashar ereditò la presidenza anche se la legge stabiliva un'età minima di 35 anni per assumere la carica. Diventato presidente senza avere alcuna esperienza politica, secondo alcuni osservatori sarebbe manovrato da appartenenti alla vecchia cerchia di collaboratori del padre, anche se Bashar al-Asad ha promesso riforme economiche e politiche sin dalla sua ascesa al potere EVENTI: - Nonostante le relazioni tese con Israele, Bashar al-Asad ha invitato lo Stato ebraico a una ripresa delle conferenze di pace sulla questione delle Alture del Golan Ha anche appoggiato Saddam Hussein prima dell'invasione dell'Iraq nel 2003 Ruolo incerto anche nell’assassinio di Hariri

Focus: le alture del Golan Durante la guerra dei sei giorni Israele conquistò: il deserto del Sinai (Egitto) la Striscia di Gaza (Egitto) la Cisgiordania con Gerusalemme Est (Giordania) le Alture del Golan (Siria)

L’ambiguità Bashar Bashar al-Asad è in rotta di collisione con le leadership dei paesi filo-americani e filo-israeliani sui seguenti punti: il sostegno politico ed economico, come pure di armamenti, al partito libanese degli Hezbollah; la protezione e il sostegno del movimento palestinese Ḥamās, il cui maggior rappresentante vive in Siria; l'inflessibile ostilità mostrata verso Israele; sempre più vicino all’Iran di Ahmadinejad Leader apparentemente moderno, istruito, spesso ben accolto dalle potenze occidentali

Cosa accadrà in Siria? disoccupazione crescente e sempre più diffuso nella fascia della popolazione tra i 20 e i 30 anni, consistente crescita demografica di fronte a cui i vari governi si sono ritrovati impreparati carenza di politiche redistributive dovute per di più alla corruzione fagocitante e al clientelismo dei ceti dirigenti RIVOLTA POPOLARE

La Siria come l’Egitto? Si perché si tratta della rivolta dei giovani stanchi di un governo corrotto No perché le élites militari sono alawite e sanno bene che, in un contesto di frammentazione confessionale e sociale come è quello della Siria, se il governo dovesse cadere, la loro setta religiosa sarebbe duramente ostracizzata da qualsiasi futuro governo

La Siria come la Libia? Quali prospettive future? Dibattito in classe

Tunisia Dal 1881 al 1956 la Tunisia, pur formalmente retta dal Bey, è soggetta al protettorato francese. Nel 1881 viene firmato il Trattato del Bardo: la Francia, già da 50 anni installata in Algeria, batte sul tempo le mire dell'Italia La resistenza anticoloniale dura per tutti i 75 anni di dominazione francese, alimentata dal partito liberale costituzionale (Hizb al-Hurr al-Dusturi) Nel 1954 il primo ministro francese si impegna a riconoscere l'autonomia tunisina. Tahar Ben Ammar del Destour diviene Gran Vizir di Tunisi. Solo nel 1956 la Tunisia viene dichiarata indipendente Alle elezioni dell'8 aprile il Néo-Destour ottiene il 95% dei voti: Bourghiba del Néo-Destour diviene Primo Ministro e nel 1957 diviene presidente della Repubblica.

Il governo di Bourguiba Sotto la presidenza di Bourguiba fu avviato un vasto piano di riforme destinate a dare avvio alla sovranità nazionale e a modernizzare la società tunisine, attraverso la diffusione dell'insegnamento e la promulgazione del Code du statut personnel (Codice dello statuto personale). Con il nuovo codice venne molto ridimensionato il potere dei capi religiosi, pur restando l'Islam la religione di Stato (il presidente della Repubblica deve essere di religione musulmana). Le donne ebbero accesso ad uno status assolutamente inusitato per il mondo arabo (divieto della poligamia, legalizzazione dell'aborto), che, ad esempio nel caso dell'aborto, superava all'epoca perfino quello di cui godevano le donne francesi. nel 1978 Bourguiba avviò un cambio di rotta nella sua politica: riallineò il paese alle posizioni anti-israeliane prevalenti nel mondo arabo, criticando gli accordi di Camp David La Tunisia fu sede della Lega araba e successivamente dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina nel momento in cui questa fu costretta ad abbandonare il Libano dall'intervento militare israeliano

Il governo di Ben Alì È stato il secondo presidente della Repubblica di Tunisia dal 1987, succedendo ad Habib Bourguiba. Il suo mandato, protrattosi per più legislature, si è concluso dopo 23 anni, il 14 gennaio 2011, quando un crescendo di proteste popolari, iniziate nel 2010 ha indotto Ben Alì ad abbandonare il potere

Caratteristiche del regime Il nuovo leader proseguì la politica filo-occidentale del predecessore. Sotto la sua presidenza l'economia tunisina nel 2007 si è classificata al primo posto in termini di competitività economica In termini di libertà, le organizzazioni non governative e i media stranieri hanno regolarmente criticato la sua politica in materia di diritti umani, l'inclinazione verso la dittatura, compresa la repressione dei suoi oppositori, e gli attacchi alla libertà di stampa. Il suo regime è stato anche caratterizzato da una generalizzazione della corruzione, La sua fortuna personale, stimata in cinque miliardi di euro, depositati in conti esteri o investiti nel settore immobiliare, sarebbe soprattutto il risultato di appropriazione indebita effettuata durante i 23 anni della sua presidenza. Il partito di Ben Ali, il Raggruppamento Costituzionale Democratico (RCD), erede del Partito Socialista Destouriano, ha dominato la scena politica nazionale dal 1987 al 2010 (nel 1999 Ben Ali impose una riforma costituzionale che abolì ogni limite di durata alla carica presidenziale, permettendo la sua rielezione nel 2004 con il 94,5% dei consensi)

E ora? Dopo la caduta di Ben Alì potrebbe essere l’era di En Nahda Gannouchi, movimento di matrice islamista che guarda ormai più all'esperienza dell'Akp turco che alla Fratellanza musulmana, dalla quale pure deriva http://www.youtube.com/watch?v=18yD_WU64OE Dibattito in classe

Algeria: la dura libertà coloniale Per proteggere la propria penetrazione commerciale iniziata nel XVI secolo, la Francia occupò Algeri nel 1830, per poi estendere gradualmente il suo dominio nonostante l'ostilità della popolazione. La resistenza fu guidata da Abd el-Kader, che si oppose all'invasione fino al 1847, mentre solo nel 1879 la sottomissione degli indigeni si poté considerare conclusa. il malcontento si condensò in opposizione politica. Nel 1954 fu fondato il Comitato Rivoluzionario per l'Unità e l'Azione (CRUA), che il 1 novembre dello stesso anno scatenò la rivolta armata, guidata dal FNL. Gli anni successivi furono sanguinosi, avviando una vera e propria Guerra d'Algeria De Gaulle chiese al Parlamento di accettare l'inevitabile indipendenza algerina. Preso quindi contatto con il governo provvisorio della repubblica algerina (GPRA), guidato da Ferhat Abbas, avviò nel 1961 i negoziati, che si conclusero nel marzo 1962 con il preannuncio a Evian dell'indipendenza, ratificata con un referendum il 1 luglio dello stesso anno.

Il dopo liberazione Nel 1963 Ben Bella venne eletto presidente della repubblica mentre veniva varata una Costituzione che conferiva al capo dello stato ampi poteri e poneva le premesse per la creazione di una sorta di regime a partito unico dominato dall'FNL. Nel 1965 il governo civile fu abbattuto da un golpe guidato da Boumedienne, che consegnò il governo del paese agli alti dirigenti dell'FNL e dell'esercito

Il sistema istituzionale Il nuovo regime manifestò una tendenza accentratrice dell'economia, nazionalizzando nel 1971 il settore petrolifero e lanciando la riforma agraria affiancata a leggi sull'autogestione delle imprese e all'avvio dell'industria pesante Sul piano istituzionale, lo stato di emergenza fu superato solo dopo un decennio. Nel 1976 venne adottata una nuova costituzione e Boumedienne divenne Presidente della Repubblica. L'anno successivo fu eletta l'assemblea dei deputati, seppur su lista unica L’Algeria si autodefinisce una repubblica presidenziale democratica, anche se il ceto militare ha una grande influenza. Il presidente ha tutti i poteri.

Nel 1988 dopo una serie di dimostrazioni popolari contro le politiche economiche, si rafforza e acquista una posizione di privilegio il FNL (Front National de Liberation). Nel 1989 viene approvata la legge per la nascita di nuovi partiti ; nasce il FIS - Fronte Islamico di Salvezza che vince la prima tornata delle elezioni del giugno 1990, ma alla seconda tornata l’esercito interviene. Fa seguito una serie di massacri condotti dalla frangia armata del FIS e dal gruppo radicale GIA (Gruppo Islamico Armato) Seguirono anni di lotte e restrizioni alle libertà civili; Il 16 novembre 1995 Zéroual vinse le elezioni presidenziali ma sorpresa, l'11 settembre 1998 annunciò le dimissioni. Le elezioni presidenziali del 15 aprile 1999 videro la vittoria di Abdelaziz Bouteflika, tuttora presidente.

MAROCCO Si tratta di uno stato caratterizzato dal “regime familiare” Dal 1956 ad oggi la dinastia di Hassan II

LIBIA All'inizio del XX secolo l'Italia, in base a un progetto di espansione coloniale, intraprese una guerra con l'impero turco per la conquista della regione. Nel 1912 la Turchia, sconfitta, fu costretta a riconoscere la sovranità dell'Italia e a ritirare le sue truppe. L'insediamento italiano si scontrò con una forte resistenza locale culminata, nel 1923, nella rivolta dei senussi, una confraternita religiosa musulmana delle aree desertiche della Cirenaica Coloni italiani si stabilivano in Libia, fino a costituire il 13% della popolazione nel 1939. Nel gennaio 1943 la Libia venne occupata dalle truppe degli Alleati Col Trattato di Pace del 1947, la Gran Bretagna amministra Tripolitania e Cirenaica, e la Francia il Fezzan, in gestione fiduciaria delle Nazioni Unite

La Libia di Re Idris Nel 1950 l'Assemblea nazionale, composta in uguale numero da delegati della Cirenaica, della Tripolitania e del Fezzan, si riunì a Tripoli e designò l'emiro Sayid Idris el-Senussi quale sovrano di un regno federale. il 24 dicembre re Idris 1951 I proclamò l'indipendenza del Regno unito di Libia e infine, nel febbraio dell'anno seguente, si ebbero le prime elezioni. Nel 1953 il paese aderì alla Lega araba e nel 1955 divenne membro delle Nazioni Unite Negli anni Cinquanta il paese avviò una serie di relazioni con i paesi occidentali; in primo luogo con la Gran Bretagna cui, in cambio di aiuti economici, venne permesso di mantenere alcune basi militari sul territorio libico, e poi con gli Stati Uniti

L’era Gheddafi Il 1 settembre 1969 un colpo di stato degli Ufficiali Liberi contro re Idris, instaura un governo provvisorio presieduto da Muammar el-Gheddāfī (allora un fervente nasseriano) http://www.youtube.com/watch?v=uuUppxLmFvs

Evoluzione storica e politica Gheddafi si ispira prima al panarabismo nasseriano, poi a una sorta di crociata contro l’occidente Il nuovo governo nazionalizza tutte le imprese di estrazione petrolifera nonché tutti i possedimenti italiani in Libia e chiude le basi inglesi e americane In politica estera, la Libia rivoluzionaria appoggia i movimenti di liberazione nazionale (primo fra tutti l‘OLP) e in genere i governi dei paesi arabi e islamici ostili alla presenza occidentale (per questo nel corso della storia la Libia è stata accusata di numerosi attacchi terroristici) Gli USA, sotto la presidenza Reagan, tentano di rovesciare il regime La Libia “risponde” con l’attentato al volo Pan Am 103 Lockerbie (Scozia) questo porta nel 1988 all'embargo delle Nazioni Unite contro la Libia Le sanzioni ONU vengono revocate nel 2003 ma solo nel 2006 vengono ripristinate le relazioni con USA. Gli Stati Uniti rimuovono la Libia dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo e annunciano la completa normalizzazione delle relazioni bilaterali

Focus: I rapporti USA-Libia Vista la posizione di Gheddafi totalmente anti-occidentale e vicina ai gruppi terroristici, Reagan decise di colpire il colonnello Gheddafi, considerato un vero e proprio sponsor del terrorismo. Si trattava di rispondere a un attentato che il Raìs aveva organizzato a Berlino, quando era saltata in aria la discoteca La Belle, in cui persero la vita alcuni militari americani. Il 15 aprile dell’86 ci fu l’attacco: dalle basi britanniche in Scozia si levarono in volo 45 aerei che in 12 minuti sganciarono 232 bombe e 48 missili. Incredibilmente Gheddafi si salvò, ma morì una sua figlia adottiva, oltre a una decina di civili Ci fu davvero un’azione italiana per salvare Gheddafi?

Il caso Lockerbie 21 dicembre 1988: a bordo del Boeing 747 della 'Pan Am', in volo tra Londra e New York, esplode una bomba. L'aereo precipita sulla cittadina scozzese di Lockerbie. Muoiono 259 persone a bordo e undici a terra.   13-14 novembre 1992: Abdel Basset Al Megrahi e Al-Amin Khalifa Fahima, due libici sospettati di essere agenti dei servizi di sicurezza, vengono incriminati negli Usa e in Gran Bretagna. Contro di loro è aperta un'inchiesta e ne viene chiesta l'estradizione.   31 marzo 1992: l'Onu impone un embargo aereo e militare contro la Libia, dopo aver chiesto invano la collaborazione di Tripoli.   29 gennaio 1994: la Libia ribadisce il suo rifiuto ad estradare due sospetti Il caso è ancora irrisolto. Hillary Clinton ha chiesto che sia riaperta l'inchiesta sulla vicenda Lockerbie.

Assetto istituzionale Il governo di Gheddafi vuole configurarsi come una terza via tra la democrazia e il socialismo sovietico Secondo la Costituzione del 1977, l'ordinamento dello stato libico è un unicum: la Libia non è una repubblica ma una "Jamāhīriyya" ("regime delle masse"), nella quale non vi è separazione dei poteri I partiti politici sono vietati dalla legge; non esistono sindacati né diritto di sciopero; il potere giudiziario non esiste in forma autonoma: la giustizia è amministrata dai comitati popolari mediante corti sommarie I principi sono espressi nel libro verde , un testo pubblicato in lingua araba nel 1975 da Gheddafi, diviso in : Parte politica: l'autorità del popolo Parte economica: il socialismo Basi sociali della terza teoria universale

Focus: I rapporti italo-libici Rapporti difficili a causa del passato coloniale Con Gheddafi gli italiani furono cacciati e loro proprietà confiscate – solo rapporti con Eni Il momento più teso fu nel 1986 con il lancio di un missile vicino Lampedusa come ritorsione libica per gli attacchi americani a Tripoli e Bengasi La normalizzazione è storia recente. La Libia si è impegnata, con una lettera indirizzata al Consiglio di Sicurezza (2003), a non partecipare direttamente o indirettamente alla commissione di atti di terrorismo internazionale e ha dichiarato altresì di rinunciare al programma per la costruzione di armi di distruzione di massa L’accordo più importante (che segue altri accordi “minori”) è quello del 2008, che prevede molti oneri economici per l’Italia (es: 250 milioni di dollari annui – per 20 anni- per realizzare infrastrutture)

La Libia oggi… Rivolte popolari, intervento dell’ONU, futuro del raìs…. Dibattito in classe

TURCHIA: tra Occidente e Medio Oriente Turchia membro della NATO più della metà degli investimenti esteri in Turchia proviene da paesi europei; l’Ue è il principale partner commerciale di Ankara (nel 2007 l’interscambio commer-ciale è stato di 129 miliardi di dollari Basi militari americane in territorio turco Medio Oriente: Iraq:investimenti turchi nel sud del paese. Nei prossimi cinque anni l’Iraq appalterà progetti di infrastrutture per un valore di 180 miliardi di dollari Siria: cooperazione in materia di gestione delle acque dove.Mediatore per la restituzione da parte israeliana delle alture del Golan alla Siria in cambio della pace. Iran: accordi energetici (anche per gasdotti ecc.)

TURCHIA Repubblica parlamentare dal 1923 Presidente: Abdullah Gül Fautore delle riforme democratiche necessarie per l'ammissione nell'Unione Europea Primo ministro: Recep Tayyip Erdoğan (AKP) Espressione dell’islamismo

Un nuovo ruolo della Turchia nel sistema internazionale Paese del Medio Oriente a prevalenza musulmana con un governo musulmano ma candidato nell’Ue: potrebbe essere un mediatore per la pace in Medio Oriente? Negli ultimi anni, però, ci sono disaccordi interni al popolo turco su un ingresso in Europa Anche l’Ue (Popolazione e Stati membri) non sono entusiasti dell’ingresso della Turchia La Turchia è sempre più vicina al Medio Oriente politicamente ed economicamente ma all’Europa (solo economicamente)

TURCHIA: tra Occidente e Medio Oriente Turchia membro della NATO più della metà degli investimenti esteri in Turchia proviene da paesi europei; l’Ue è il principale partner commerciale di Ankara (nel 2007 l’interscambio commer-ciale è stato di 129 miliardi di dollari Basi militari americane in territorio turco Medio Oriente: Iraq:investimenti turchi nel sud del paese. Nei prossimi cinque anni l’Iraq appalterà progetti di infrastrutture per un valore di 180 miliardi di dollari Siria: cooperazione in materia di gestione delle acque dove. Mediatore per la restituzione da parte israeliana delle alture del Golan alla Siria in cambio della pace. Iran: accordi energetici (anche per gasdotti ecc.)