Sul campo … l Cam 2 Cam1. Elementi di fisica biomeccanica per l’analisi dello sci di fondo Tra la teoria e la pratica.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il moto rettilineo uniformemente accelerato
Advertisements

LHC: un progetto didattico
I lanci. generalità i lanci consistono nel lanciare un particolare attrezzo il più lontano possibile nel rispetto delle norme del Regolamento Internazionale.
Lavoro di una forza A cura di Orsola Paciolla.
Dinamica del manipolatore
Esercizi di dinamica.
GETTO DEL PESO Modello fisico del getto del peso.
Principio di conservazione della quantità di moto
Le interazioni fondamentali :
Cinematica: moto dei corpi Dinamica: cause del moto
MECCANICA (descrizione del moto dei corpi)
Applicazione h Si consideri un punto materiale
MECCANICA Corso di Laurea in Logopedia
Un corpo di massa m= 0.5 kg, che si muove su di un piano orizzontale liscio con velocità v=0.5 m/s verso sinistra, colpisce una molla di costante elastica.
Velocità media Abbiamo definito la velocità vettoriale media.
Un proiettile di massa 4.5 g è sparato orizzontalmente contro un blocco di legno di 2.4 kg stazionario su una superficie orizzontale. Il coefficiente di.
G. Pugliese, corso di Fisica Generale
La quantità di moto La quantità di moto di un sistema di punti materiali si ottiene sommando le quantità di moto di ciascun punto materiale Ricordando.
Dinamica dei sistemi di punti
Consigli per la risoluzione dei problemi
ELEMENTI DI DINAMICA DELLE STRUTTURE
Dinamica del punto materiale
N mg La reazione Vincolare
Dinamica del punto materiale
Le cause del moto: la situazione prima di Galilei e di Newton
G.M. - Edile A 2002/03 Appli cazio ne Si consideri un punto materiale –posto ad un altezza h dal suolo, –posto su un piano inclinato liscio di altezza.
G.M. - Informatica B-Automazione 2002/03 Estensione della conservazione dellenergia ai sistemi di punti materiali Se tutte le forze interne ed esterne.
FLUSSI GEOSTROFICI E DINAMICA DELLA VORTICITA’
Lezione 4 Dinamica del punto
Pg 1 Agenda di oggi Agenda di oggi Le tre leggi di Newton Come e perchè un oggetto si muove? Dinamica.
Il movimento VELOCITÀ VS. TEMPO.
© Copyright - Consoli – Trinaistich - Astorina
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA (Leggi di Newton)
Esempio Un disco rigido omogeneo di massa M=1,4kg e raggio R=8,5cm rotola su un piano orizzontale alla velocità di 15cm/s. Quale è la sua energia cinetica?
Il Movimento Cinematica.
Diagramma di corpo libero
Un pendolo composto e’ costituito da un asticella rigida
Velocita’ La velocita’ istantanea ad un determinato istante e’ il tasso di incremento o decremento della posizione di un corpo in quell’istante Essendo.
PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA
Meccanica I moti rettilinei
LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica:
Dinamica: le leggi di Newton
Le forze e il movimento C. Urtato
LE FORZE E IL MOVIMENTO.
Il moto armonico Palermo Filomena.
Moto di un proiettile Il moto di un proiettile è il moto di un peso che viene lanciato in aria obliquamente. Il lancio di una palla da baseball, da golf.
LEZIONE 3 Istituto d’Istruzione Superiore
Bormio IL METODO 2 La ricostruzione tridimensionale Vittorio Terzaghi Bormio, 26 giugno 2008.
Esempio 2 Consideriamo una molla attaccata al soffitto con un peso agganciato all’estremità inferiore in condizioni di equilibrio. Le forze esercitate.
Prof. Francesco Zampieri
Esercizi (attrito trascurabile)
Fisica: lezioni e problemi
Moto smorzato esponenzialmente:
MOTO circolare uniforme
7. Le forze e il movimento (I)
6. I principi della dinamica (II)
IL MOTO dei CORPI.
1 Lezione IX seconda parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
I PRINCIPI DELLA DINAMICA
1 Lezione VI – seconda parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
1 Lezione IX – quarta parte Avviare la presentazione col tasto “Invio”
1 Lezione VI Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Dinamica del moto circolare uniforme Perché un corpo si muove di moto circolare uniforme?
I PRINCIPI DELLA DINAMICA
Il Moto. Partendo da una quesito assegnato nei test di ingresso alla facoltà di medicina, si analizza il moto di un oggetto.
Cinematica del punto materiale Studia il moto dei corpi senza riferimento alle sue cause Il moto è completamente determinato se e` nota la posizione del.
Transcript della presentazione:

Elementi di fisica biomeccanica per l’analisi dello sci di fondo Tra la teoria e la pratica

Sul campo … l Cam 2 Cam1

Il sistema di riferimento spaziale. z x y 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 Griglia tridimensionale teorica Modello sciatore a 23 punti Parametri Coordinate (x,y,z)

Digitalizzazione dei frame. Camera 1 Frame 1 Frame 5 Frame 10 Frame 15 Camera 2

Riproduzione cinematica tridimensionale..

Analisi cinematica dell’accelerazione 2,6 2,8 3,0 3,2 3,4 3,6 3,8 4,0 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 Time (s) Velocity (m/s) Oestensen

In relazione alla spinta dei bastoncini e degli sci 2,6 2,8 3,0 3,2 3,4 3,6 3,8 4,0 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 2,0 Time (s) Velocity (m/s) Oestensen Bastoncino dx Sci destro Sci sinistro Bastoncino sx accelerazione decelerazione

Forze agenti Forza peso Attrito viscoso Attrito radente Forza di reazione sci

Ipotesi sulle forze - 600 N - 10 N +150 N + 136 N - 50 N + 63 N 500 N

Lo sciatore “subisce” una decelerazione di 0,7 m/s Risultante delle forze Per la seconda legge di Newton il moto dello sciatore è determinato dalla sommatoria di tutte le forze agenti. Componente orizzontale Componente verticale + 63 N – 10 N – 50 N – 44 N = - 41 N Sempre per il secondo principio della dinamica F = ma a = F/m a = - 41 N / 60 kg = - 0,7 m/s 2 Lo sciatore “subisce” una decelerazione di 0,7 m/s

+ 498 N + 136 N – 600 N = 34 N a = 34 N / 60 kg = + 0,7 m/s 2 Lungo la direzione verticale si riscontra un’accelerazione di 0,7 m/s (indipendente dall’attrito viscoso e radente). Tuttavia tale analisi è circoscritta a un istante di tempo t,in quanto l’analisi delle forze mediante l’applicazione delle leggi di Newton si riferisce a un singolo momento. Per estendere il concetto a un intervallo di tempo t + t è sufficiente ripetere il calcolo istante per istante tenendo conto della variazione delle forze.

Scomposizione forze a) b) c) d) Forza bastoncini. Componente verticale. Forza bastoncini. Componente orizzontale. b) Forza di reazione degli sci. Componente verticale. c) Forza reazione degli sci. Componente orizzontale. d)

Forze e componenti in relazione della spinta dei bastoncini a) Prima parte spinta (forza massima,componente verticale preponderante) Accelerazione verticale Decelerazione orizzontale (propulsiva) b) Parte intermedia (forza in calo,componente orizzontale preponderante) Decelerazione verticale Accelerazione orizzontale (propulsiva) c) Parte finale (forza vicina all’annullamento) Influenza bassa sullo spostamento

In conclusione … I grafici illustrano chiaramente come la risultante delle forze, sia lungo la direzione orizzontale sia lungo quella verticale, dia origine a un moto ondulatorio. Questo testimonia ulteriormente ciò che avevamo già riscontrato attraverso un analisi esclusivamente cinematica. In particolare si osserva un decremento dell’accelerazione nell’intervallo che intercorre tra la parte finale della spinta di un bastoncino (ad esempio il bastoncino destro) e l’inizio della spinta dell’altro bastoncino (sinistro),che coincide con la parte iniziale della forza di reazione dello sci (destro) .All’opposto,l’accelerazione incrementa nella fase intermedia della spinta dei bastoncini,che corrisponde alla fase finale della forza di reazione dello sci (sinistro). Quindi per cercare di ridurre al minimo l’energia muscolare necessaria allo spostamento è necessario cercare di ridurre il più possibile la variazione di velocità del centro di gravità.