Le Supernovae Se una nana bianca ha massa M > 1.44 M(o) , la pressione elettronica di Fermi prodotta dalla repulsione di Pauli non riesce a fermare il.

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La Fine di una Stella Supernovae e stelle di Neutroni (Evoluzione Stellare Parte VIII)

Le Supernovae Se una nana bianca ha massa M > 1.44 M(o) , la pressione elettronica di Fermi prodotta dalla repulsione di Pauli non riesce a fermare il collasso gravitazionale: la materia si neutronizza. Il neutronio collassa rapidamente fino alla produzione della pressione di Fermi che causa l’intensa radiazione che genera l’esplosione stellare. L’esplosione causa la fusione di nuclei più pesanti del ferro. I detriti della supernova sono gli elementi che compongono il nostro S.S. Una supernova emette la quantità di luce emessa da un’intera galassia, la luce si affievolisce e scompare in qualche anno lasciando una nube di gas in espansione. Al centro della SN può restare una stella di neutroni rotante (pulsar). L’esplosione di una supernova è un evento piuttosto raro: si stima che nella nostra Galassia esplodano in media 3 supernovae al secolo. Molte di più se si considerano le SN extragalattiche. L'esplosione libera nello spazio interstellare gas ad altissima temperatura, fortemente ionizzato, raggi cosmici; gli elettroni liberi e gli ioni portano con se' un intenso campo magnetico. Se attorno alla supernova c'e del gas interstellare, il materiale espulso lo comprime e viene rallentato a sua volta; il gas interstellare viene riscaldato ed emette radiazione. Il gas in espansione assume via via una struttura a filemanti e a strati sottili, sfilacciati. Il resto di supernova emette radiazioni di vario tipo: ottiche, radio, infrarosse, ma anche X e gamma. Anche quando esso si è raffreddato, emette radiazione di sincrotrone, causata da un rapido moto degli elettroni liberi attorno alle linee del campo magnetico del gas. L'emissione X viene invece prodotta nell'interazione degli ioni e degli elettroni col gas interstellare. Le ultime due supernovae esplose nella nostra Galassia sono quella del 1572, nella costellazione di Cassiopeia, e quella del 1604 in Ofiuco. Le supernovae sono ben visibili tuttavia anche in galassie esterne, anzi rappresentano uno dei migliori modi per stimarne la distanza. Alcune supernovae sono entrate nella storia dell'astronomia. Molto nota e' quella esplosa nel 1054, che fu osservata dagli antichi astronomi della Cina e che fu così luminosa da essere visibile per un po' di tempo anche durante il giorno. Il residuo di quella supernova costituisce oggi la Nebulosa del Granchio, detta cosi per la sua struttura tentacolare. Un altro resto di supernova e' quello noto come Cygnus Loop (anello del Cigno, nell'omonima costellazione), residuo di una stella esplosa circa 50.000 anni fa, che ancora emette uno spettro a righe di emissione. Il ruolo delle supernovae nell'evoluzione delle galassie e' fondamentale, non soltanto pesche esse arricchiscono il gas interstellare di elementi pesanti, ma anche perchè, attraverso una compressione dello stesso gas, inducono la formazione di nubi dense e quindi di nuove stelle.

SN 1994D

Supernova nella Crab Nebula

Onde d’Urto da Supernova

Supernova 1997 A

SN93J La curva di luce della supernova SN93J, rappresentata in 5 bande spettrali

Limite di Chandrasekhar Quando stelle con massa superiore a 1,4 masse solari, esauriscono la loro fonte di energia nucleare, esse devono continuare a contrarsi sino ad un formato molto più piccolo di quello di una nana bianca, formando una stella di neutroni o un BN.

Le Stelle di Neutroni Si formano durante le fasi evolutive finali di una stella con massa compresa tra 1.44 e 3 volte la massa del Sole. Ad esaurimento della fase termonucleare la stella collassa mentre gli strati esterni si espandono. La stella non riassume la configurazione di equilibrio di nana bianca come accade a stelle più piccole. Il collasso prosegue, i protoni si fondono con gli elettroni formano un “gas di Fermi” di neutroni a densità (1013 - 1014 g/cm3). La pressione dei neutroni sostiene la stella. Le stelle di neutroni non emettono luce propria, perciò non sono “visibili” ma danno luogo al fenomeno delle pulsar. L’ emissione avviene in banda radio, ottica, ultravioletto, X e gamma con lo stesso periodo. L’emissione è a spese dell’energia della stella che rallenta progressivamente la rotazione.