La santità è la nostra piena maturità. Solo in essa ci realizziamo. Quanto più ci identifichiamo con Dio, tanto più siamo “noi stessi”. La nostra essenza è essere immagine di Dio. Ernesto Cardenal Matteo 5, 1-12a Solennità di Tutti i Santi
Gesú segnala i percorsi che conducono alla felicità vera. 1 Vedendo le folle, Gesú salì sul monte, si pose a sedere, e si avvicinarono a Lui i suoi discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: Chiesa delle Beatitudini Gesú segnala i percorsi che conducono alla felicità vera. Non è legge, né codice, né norma morale: è Vangelo, annuncio gioioso degli atteggiamenti necessari per seguire Gesù ed essere autentici discepoli. Gesú ci confida il suo segreto più prezioso: il cuore del Padre. Ascolta e medita perché le Beatitudini sono per te.
3 Beati i poveri in spirito Perché di essi è il Regno dei cieli. Le persone che cambiano il progetto del possedere con quello del condividere quanto sono e quanto hanno, sono felici. Gesú interviene nella loro vita riempiendola della sua abbondanza,
4 Beati gli afflitti, perché Dio li consolerà 5 Beati i miti, perché erediteranno la terra. Quando non si impone il proprio benessere, ma si possiede il desiderio sincero e efficace di condividere e aiutare gli altri, si elimina la causa di tante sofferenze originate dall’egoismo individuale e sociale. Cosí la terra diviene un bene comune a cui tutti partecipano.
Dov’é tuo fratello? Da dove viene questa fame e sete? Donde vengo, io? 6 Beati quelli che hanno fame e sete di fare la volontà di Dio, poiché Dio li sazierá. Dov’é tuo fratello? Da dove viene questa fame e sete? Donde vengo, io? Qual é la causa della mia sete? Come do sollievo alla sete altrui?
7 Beati i misericordiosi, perché Dio avrà misericordia di loro. Non si tratta di misericordia come sentimento, ma come atteggiamento che, imitando Dio, dà un efficace aiuto a chi è nel bisogno. A nessuno manchi alcunché, tutto sia a disposizione di tutti.
8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Chi ha il cuore puro pensa il bene e vuole il bene per tutti, ha fiducia e non giudica, sa vedere il mistero delle cose, delle persone e, soprattutto, di Dio. Dio è una profonda e constante esperienza nella sua vita.
9 Beati i costruttori di pace, saranno chiamati figli di Dio. In una società dove tutti sono disposti a prestare aiuto, a condividere e dove nessuno fa cattivi propositi contro altri, si realizza pienamente la giustizia e si crea la felicità per tutti.
10 Beati quelli che sono perseguitati perché fanno la volontà di Dio, perché di essi è il Regno dei cieli. La persecuzione è l’inevitabile conseguenza della scelta per il Regno. Essere perseguitati è il segno chiaro di essere entrati nel progetto di Gesú, nel regno di Dio. Chi deve affrontare la persecuzione riconosce davvero Dio come Re.
11 Beati voi quando vi perseguiteranno e vi insulteranno, e diranno contro di voi ogni calunnia per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande sarà la vostra ricompensa nei cieli; così, infatti, perseguitarono i profeti prima di voi. Chi vive in pace in armonia con il sistema stabilito, deve domandarsi seriamente se fa parte o no del regno di Dio. La persecuzione è promessa di felicità.
Il discepolo ha piena fiducia in Dio (è povero in spirito), Le beatitudini ci presentano gli atteggiamenti fondamentali del discepolo di Gesú. Il discepolo ha piena fiducia in Dio (è povero in spirito), “compatisce” la sofferenza altrui (quelli che piangono), mantiene, come Gesú (Mt 11,30), un comportamento amabile con tutti (i miti), cerca e lavora con forza affinché regni la giustizia anche in questo mondo (chi ha fame e sete di giustizia). Apre il cuore e la vita ai bisogni dei poveri (i misericordiosi), E’ coerente e integro nella sua vita (i puri di cuore), Procura di portare la pace come conseguenzia della giustizia, (i creatori di pace). Tutto ciò potrà dare occasione alla persecuzione di chi non vuole riconocere i diritti degli altri ( perseguitati per la giustizia). Le Beatitudini sono la nostra “magna carta”. Come possiamo fare perché questa “magna carta” non sia lettera morta, dimenticata nel profondo di un pozzo dove nessuno la va a cercare?
Ha percorso centinaia di chilometri di deserto per portare la sua “utopia” nella terra promessa. Il sogno irrealizzato; i piedi umiliati. Beati i Poveri! Il volto che manifesta tante sventure. Depressione, tendenza al suicidio. L’aspetto non rabbuiato; il pensiero, oscuro. Beati quelli che piangono! La donna, sempre la donna. Fa lavori che nessuno vuol fare. Mani che girano la mola; l’occhio che guarda i figli con preoccupazione. Beati gli umili! I giovani. In vari posti, per un volontariato più generoso. Polvere nei capelli; un percing in qualche parte del corpo. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia! Infermiere vicino all’infermo. Non si attribuiscono meriti, ma sono attente. Sguardo d’angelo; cuori che curano. Beati i misericordiosi! Un handicappato, vive in un garage che lo accoglie. Il corpo curvato da un lato; emette suoni gutturali. Beati i puri di cuore! Assistente sociale, dove più c’è bisogno. Ascolto attento; parola di conciliazione. Beati i creatori di pace! Odono voci accusatrici. Non sono tranquilli. Occhi preoccupati; anima divisa. Una parola terribile: schizofrenia. Beati i perseguitati! Marian Baqués. "En aquest temps". Abadia de Montserrat. 2007. Páginas 76 - 77.