Francesco Orilia A.A I Semestre

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Transcript della presentazione:

Francesco Orilia A.A. 2009-2010 I Semestre Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A. 2009-2010 I Semestre

Lez. 25 30/11/09

Avvisi Ho messo in rete "il linguaggio dell'ontologia analitica" Ai fini dell'esame finale: indicare prima dell'esame gli articoli scelti (si può anche scegliere il cap. su Castaneda). Una delle domande sarà: esporre l'articolo X tra quelli scelti. Vi sarà poi qualche domanda a risposta multipla oppure che esige una risposta molto breve. Vedremo alcuni esempi. Argomenti: dibattito Meinong-Russell e questioni trattate nella seconda parte del corso

Criteri per l'identità sincronica Se x e y hanno le stesse proprietà, allora x = y (identità degli indiscernibili, Leibniz, Platone?) Se x e y hanno (sono?) lo stesso sostrato (sostanza, particolare spoglio) allora x = y (Aristotele? Locke?, Bergmann, Armstrong) Se x e y hanno la stessa essenza individuale, allora x = y (Plantinga) Se x e y sono nello stesso luogo allo stesso tempo, allora x = y (coincidenza spazio-temporale, Locke) Se x e y hanno le stesse parti, allora x = y (essenzialismo mereologico, Chisholm (non per le persone), Lewis) Castañeda: distinguere tra ciò che fa di un individuo un individuo e tra ciò che rende un individuo distinto dagli altri individui Si veda Varzi pp. 71-74

Wiggings e il criterio spazio-temporale Vedi Varzi pp. 88-94 Si consideri un albero T e l'aggregato di molecole di cellulosa W che lo costituiscono Occupano la stessa regione di spazio Non hanno gli stessi criteri di identità nel tempo: T, ma non W, sopravvive alla perdita di alcune molecole Ergo, T W anche se occupano la stessa regione Ergo, il criterio spazio-temporale va così riformulato: Se x e y sono nello stesso luogo allo stesso tempo e sono dello stesso tipo, allora x = y

Lez. 26 2 Dic. 2009

La storia del gatto Tibbles Questo è un puzzle che Wiggins attribuisce a Geach, il quale lo ha elaborato a partire da un caso discusso nei Sophismata di Guglielmo di Sherwood ((1190 – 1249), Sophisma 6) e noto anche agli stoici (Varzi, p. 93) Nella foto: Peter Geach e la moglie Elisabeth Anscombe

il puzzle di Tibbles t1: Tibbles (con la coda) sta sul tappeto Tib = Tibbles - la coda Tibbles Tib t2: Tibbles perde la coda T3: Tibbles (senza la coda) sta sul tappeto (1) Tibbles = Tib? Oppure (2) Tibbles Tib? A favore di (1): Tibbles non ha più la coda e sembra esserci solo un gatto nel tappeto A favore di (2): Tibbles ha la proprietà di aver perso la coda, mentre a Tib, in un certo senso, non è successo niente.

Secondo Wiggins, dobbiamo dire che Tibbles e Tib sono diversi e sono in grado di occupare lo stesso luogo allo stesso tempo perché sono di tipo diverso: gatto e parte di gatto Questo punto di vista è esplicitato ancora meglio da Lowe: a t3 Tib è ancora una parte di Tibbles, ma una parte che lo costituisce interamente (una parte "impropria")

Lowe vedi Varzi p. 95 Vi sono diversi tipi di oggetti composti (fatti di parti): oggetto collettivo: una semplice somma di oggetti, anche disconnessi (per es. il naso di Berlusconi + un orecchio di Napolitano, ma anche la coda di Tibbles + il resto di Tibbles) aggregato: una somma di oggetti connessi (es., un mucchio di sabbia) oggetto integrale: un ente composto, costituito da parti, ma in grado di sopravvivere alla rimozione sostituzione di una parte (es., un gatto o una sedia)

Identità relativa Invece di sostenere che in uno stesso luogo possono esservi due oggetti di tipo diverso, si potrebbe sostenere che l'identità è relativa ad un tipo (una proprietà "sortale", per esempio, cavallo, e non "di massa", come acqua) Es.: x a t1 è lo stesso albero di y a t2 Ma x a t1 è un composto di molecole di cellulosa diverso da y a t2 La relatività dell'identità è sostenuta da Geach (Varzi, p. 113) e altri lo hanno seguito Per es. Zemach, criticato nell'art. di Lowe

Identità relativa A me sembra un artificio verbale "x è lo stesso F di y" equivale a "x è F & y è F & x = y" Mi sembra meglio accettare l'idea che due enti di tipo diverso possano trovarsi in uno stesso luogo

Lez. 27 4/12/09

Lewis David Kellogg Lewis (28 settembre 1941 – 14 ottobre 2001) è stato un filosofo statunitense. Viene considerato uno dei maggiori filosofi analitici della seconda metà del Novecento. Nacque negli Stati Uniti, dove insegnò per tutta la sua carriera (presso l'UCLA ed in seguito a Princeton) pur mantenendo dei rapporti privilegiati con la comunità filosofica australiana. È noto per la sua teoria del realismo modale, ma sono notevoli i suoi contributi anche in filosofia del linguaggio, filosofia della mente, metafisica, epistemologia, e filosofia della logica.

David Lewis Princeton 26 May 1990 "I am an old fashioned analytic metaphysician, in pursuit of hypotheses about what things are the elements of being, and about how all else may be reduced to patterns of these elements. I am notorious for claiming that these elements must include many that are merely possible, no part of this world that we ourselves live in, but none the worse for that. Apart from that, I am philosophically conservative: I think philosophy cannot credibly challenge either the positive convictions of common sense or the established theses of the natural sciences and mathematics".

Lewis v. Varzi, p. 107 Lewis accetta l'idea che esistono "fusioni mereologiche non ristrette" (per es. il naso di Clinton + la coda di Tibbles) Ma ritiene che ciò non comporta un impegno ontologico aggiuntivo perché un oggetto è identico alla somma delle sue parti Per es., il terreno e i sei lotti di cui è composto sono esattamente la stessa cosa (Varzi, p. 109) Però Lewis ammette che non si tratta di vera identità ma solo di qualcosa di simile. Ritorna il vecchio problema dell'uno e dei molti: i lotti sono molti e il terreno uno (p. 112), ergo c'è una differenza

Critiche a Lewis Ma allora non si può negare che le fusioni (o somme) comportano impegno ontologico, nel momento in cui "quantifichiamo" su di esse (altrimenti dobbiamo rinnegare il criterio di impegno ontologico di Quine) Inoltre, se vediamo un albero come niente di più della fusione delle sue parti, trascuriamo il modo in cui queste parti sono connesse tra di loro

Max Black: critica all'identità degli indiscernibili Varzi , p. 75 Black ci invita a considerare un universo con due sfere identiche Lo scopo è mostrare che due oggetti potrebbero avere in comune persino le proprietà relazionali NB: viene presupposta una teoria relazionale dello spazio

Identità diacronica (Orilia cap. 14) Persistere: permanere (endure) vs. protrarsi/perdurare (perdure) (v. anche Lewis in Varzi p. 206) Tridimesionalismo (Strawson, Chisholm 1970 per le persone in un primo): identità stretta Quadrimensionalismo (Quine, Chisholm 1971 per le persone): genidentity (Orilia n. 4, 202) tra parti (fasi) temporali Sequenzialismo tridimensionalista (accettato per gli oggetti materiali composti in Chisholm 1971) Sequenzialismo quadridimensionalista (accettato gli oggetti materiali composti in Chisholm 1970 e Chisholm 1976 (Varzi p. 134))