Le autorità indipendenti nel rapporto fra Stato ed economia Cenni storici
Lo Stato sociale e l’intervento pubblico nell’economia Fra i compiti dello Stato: Favorire l’occupazione e i profitti, attraverso la garanzia dello sviluppo economico; provvedere alla redistribuzione di tali benefici a vantaggio della collettività
segue I modi di intervento pubblico: manovra finanziaria; sostegno all’industria; iniziativa economica dello stesso Stato (nazionalizzazioni ed assunzioni singolari, programmazione economica)
segue Effetti del modello: Sovrapoliticizzazione dell’economia irretimento dei poteri in una trama di negoziazioni e concessioni particolaristiche ai singoli gruppi di interesse Inefficienza e spreco di risorse causati dalla burocratizzazione dell’economia
segue la reazione: Negli anni ’80: Ritorno al mercato e smantellamento dello Stato sociale; (il caso della Gran Bretagna e della Francia) - Necessità di restaurare l’ottocentesca neutralità
segue problema: La cd deregulation e le privatizzazioni escludono il controllo pubblico dell’economia? In merito alla cd neutralizzazione dell’economia
Il caso italiano La vicenda delle imprese pubbliche Attività economica al servizio della collettività La scelta delle forme dell’impresa privata, con l’acquisto di quote azionarie in società commerciali, gestite da enti pubblici economici (economicità e fini sociali)
segue Lo smarrimento dei motivi della scelta dell’impresa pubblica: A) con l’esperienza delle partecipazioni statali si delinea l’indipendenza degli enti di gestione rispetto alle direttive governative
segue B) sulla programmazione: - Fin dall’inizio messa in discussione la stessa capacità della legge di piano di vincolare le altre leggi e conferire razionalità all’intervento economico pubblico e di vincolare l’attività degli imprenditori privati.
segue Al fondo dello smantellamento dei poteri dirigistici: la giurisprudenza comune e costituzionale: Profitto minimo (es. sul controllo dei prezzi) pari dignità dell’iniziativa economica privata ed altre libertà costituzionali
segue ricerca nella Costituzione delle “controspinte” all’espansione dell’intervento pubblico nell’economia limiti alle attività esercitabili dai pubblici poteri Stato sociale e rispetto dei limiti di compatibilità finanziaria
segue “economia mista” = “economia di mercato” adesione alla Comunità europea: adesione ai principi del primato della libera concorrenza (contro il cd dirigismo)
segue “spontanea rivolta del mercato contro l’amministrativizzazione dell’economia”: Sostegno nella prevalenza del diritto comunitario rilettura dell’art. 41 della Costituzione
segue l’evoluzione dei cd ordinamenti sezionali: Il concetto di “ordinamento sezionale”: Ordinamento costituito da una pluralità di imprese sottoposte alla direzione ed al controllo da parte dei pubblici poteri (creazione di un’autorità ad hoc con poteri di disciplina del settore contraddistinto dalla rilevanza pubblicistica dell’attività)
Segue problema: come soddisfare il principio di legalità? Natura tecnica delle regole da adottare; Natura dell’autorità di settore quale organo dello Stato Es: CONSOB : potere regolamentare (i regolamenti erano adottati con d.P.C.M.)
segue poteri autoritativi giustificabili solo con la sussistenza dell’interesse pubblico; interesse imputabile allo Stato-governo a tali organi: es. Banca d’Italia Organi “costituzionali”? Passaggio alle autorità amministrative indipendenti
segue Alla CONSOB : potere regolamentare non più “vestito” con un d.P.C.m. Autorità amministrative ad alto tasso di imparzialità
segue il mercato deve solo essere “regolato” e la regolazione deve essere realizzata mediante l’estraneazione del potere politico dalla gestione dei vari settori La trasmigrazione della sovranità in materia economia in favore dell’ordinamento comunitario Poteri “neutrali” e Costituzione