Conto economico Evidenzia i proventi e i costi di competenza dell’esercizio e il risultato economico conseguito Ha una struttura scalare in modo da evidenziare.

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Conto economico Evidenzia i proventi e i costi di competenza dell’esercizio e il risultato economico conseguito Ha una struttura scalare in modo da evidenziare alcuni risultati intermedi Componenti positivi e negativi del reddito sono classificati in base alla loro natura

Il risultato della gestione (A – B) è il risultato della gestione caratteristica dell’ente Si riferisce sia alla gestione istituzionale che alla gestione dei servizi a domanda individuale In A) sono iscritti i proventi caratteristici (tributari, da trasferimenti, da servizi pubblici, ecc) In B) sono iscritti i costi caratteristici (per il personale, per acquisti di materie e beni di consumo, per servizi, per godimento beni di terzi ecc.)

Risultato della gestione (A – B) C) Proventi e oneri da aziende speciali partecipate ---------------------------------------------------------- = Risultato della gestione operativa (A – B +/ – C) Comprende il risultato caratteristico più gli interessi sui capitali di dotazione più o meno gli utili o le perdite derivanti dalle società partecipate dall’ente e da aziende speciali Seguono poi la gestione finanziaria D) proventi e oneri finanziari e la gestione straordinaria E) proventi e oneri straordinari

In caso di risultato negativo non vi è obbligo di copertura o ripiano dello squilibrio economico La contabilità economica ha un valore prettamente conoscitivo di supporto alle verifiche di efficienza della gestione dell’ente Diversamente dalla contabilità finanziaria non ha valore autorizzatorio

Il conto economico può essere ottenuto con due diversi strumenti: Il prospetto di riconciliazione con il quale le annotazioni che hanno impatto sull’aspetto economico della gestione avvengono solo a fine esercizio Con un sistema di contabilità generale applicato al metodo della PD che consente di rilevare le operazioni dal duplice punto di vista finanziario ed economico concomitantemente al loro svolgimento

Il prospetto di conciliazione è allegato al conto economico – art- 229 tuel Bilancio finanziario preventivo annuale Conto del bilancio Prospetto di conciliazione Conto economico Conto del patrimonio

Il collegamento fra valori finanziari e valori economici avviene attraverso rettifiche e integrazioni Gli accertamenti misurano i proventi Gli impegni misurano i costi I proventi e i costi da iscrivere nel conto economico devono però essere di competenza dell’esercizio. Un costo è di competenza dell’esercizio se nell’arco dello stesso esercizio ha trovato il suo correlativo provento / ricavo; il principio della correlazione vale similmente per i proventi

Le operazioni compiute durante la gestione danno luogo tre diverse situazioni: Gli accertamenti e gli impegni misurano proventi e costi interamente di competenza dell’esercizio Gli accertamenti e gli impegni già rilevati misurano proventi e costi in parte di competenza degli esercizi futuri Alcuni proventi / costi sono economicamente maturati ma la loro rilevazione finanziaria avverrà in esercizi futuri

Il passaggio dai valori finanziari ai valori di competenza economica dell’esercizio avviene mediante assestamenti: Integrazioni calcolo di ratei, accantonamenti fondi rischi e oneri, TFRL … Rettifiche- calcolo di risconti, rilevazione di rimanenze, capitalizzazione di costi pluriennali Ammortamenti calcolo delle quote di costi pluriennali da imputare all’esercizio

I ratei misurano la quota di provento /costo di competenza dell’esercizio 1/10 31/12 1/04 Fitto da pagare posticipatamente ogni 6 mesi 6 000 euro; 3 000 euro rateo passivo I ratei sono elementi del patrimonio  conto del patrimonio I costi o i ricavi da essi misurati / integrati fanno parte del reddito  conto economico

I risconti sono quote di costo /provento da rinviare all’esercizio futuro 1/07 31/12 1/07 Premio di assicurazione di 12 000 euro pagato annualmente l’1/07 Risconto attivo = 6 000 euro Il risconto è un elemento del patrimonio- conto del patrimonio Il costo (o provento) da esso rettificato fa parte del reddito - conto economico

Le rimanenze di magazzino rappresentano costi di acquisto per beni non consumati che daranno la loro utilità nell’esercizio futuro I beni in rimanenza fanno parte del patrimonio - conto del patrimonio, in quanto di utilità futura I costi di acquisto devono essere rettificati per l’importo attribuito alle rimanenze -- conto economico, si esprimono i costi di competenza NB: Nel conto economico appare solo la variazione delle rimanenze (EI – RF) con segno + oppure –

Gli ammortamenti nella contabilità economica esprimono la parte di valore di beni a utilità pluriennale di competenza dell’esercizio. L’ammortamento è consentito a partire dall’esercizio di entrata in funzione o di utilizzo dell’immobilizzazione Nel conto economico  quota di costo di competenza dell’esercizio (B 16) Nel conto del patrimonio  le immobilizzazioni (beni strumentali ) sono esposti al netto del fondo ammortamento che ne rettifica il costo di acquisizione

Area dei componenti straordinari Plusvalenze / minusvalenze: derivano dalla vendita di immobilizzazioni e, diversamente dalle imprese, negli enti locali sono sempre da considerarsi elementi straordinari. PLUS se il prezzo di vendita > del valore contabile MIN se il prezzo di vendita < del valore contabile NB: Valore contabile = costo di acquisizione – fondo ammortamento

Conto del patrimonio art. 230 comma 2 tuel Il patrimonio degli enti locali è costituito dal complesso di beni e dei rapporti giuridici attivi e passivi di pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione e attraverso la cui rappresentazione contabile e il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale

Operativamente il conto del patrimonio è determinato contemporaneamente al conto economico attraverso il prospetto di conciliazione o attraverso sistemi complessi di scritture contabili applicati al metodo della PD È parte integrante del rendiconto e deve essere quindi redatto annualmente in sede consuntiva

Struttura del conto del patrimonio ATTIVO A) Immobilizzazioni Immateriali Materiali Finanziarie B) Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide C) Ratei e risconti PASSIVO Patrimonio netto netto patrimoniale netto da beni demaniali B) Conferimenti C) Debiti D) Ratei e risconti

I beni del patrimonio pubblico vengono distinti in base alla loro natura in: Beni demaniali immobili e universalità di beni art 822 e 824 codice civile ( …il lido del mare, i porti, i fiumi … le strade, gli acquedotti, gli immobili di interesse storico- culturale .. le raccolte dei musei..) Beni patrimoniali disponibili e indisponibili, immobili e mobili art. 826 del codice civile (edifici destinati a sede degli uffici pubblici con i loro arredi, e gli altri beni destinati a un pubblico servizio)

Criteri di valutazione per i beni acquisiti successivamente al D Criteri di valutazione per i beni acquisiti successivamente al D.lgs 77/1995 Beni demaniali : al costo Terreni, fabbricati e beni mobili: al costo Crediti e debiti : al valore nominale Censi, livelli e enfiteusi : capitalizzazione della rendita al tasso legale (determinazione del valore attuale) Rimanenze art. 2426 del codice civile

Il patrimonio netto si determina come differenza tra l’attivo il passivo. PN = A – P Esso è un fondo di valori misurato in un certo istante (31/12) che comprende il risultato economico dell’esercizio. Se il risultato economico è positivo il netto aumenta; Se negativo il netto diminuisce Deficit patrimoniale  P> A