Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Aspetti normativi e istituzionali sulle Pari Opportunità.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
30 marzo 2011 La valorizzazione di genere come fattore strategico di sviluppo economico, organizzativo e soggettivo VALORIZZAZIONE DI GENERE COME FATTORE.
Advertisements

Politiche di genere e formazione: un progetto finanziato
LA CARTA EUROPEA PER LUGUAGLIANZA E LE PARITA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE LA CARTA EUROPEA PER LUGUAGLIANZA E LE PARITA DELLE DONNE E.
Le Consigliere di Parità della Provincia di Piacenza
IL LAVORO FLESSIBILE TRA PART TIME E CONGEDI PARENTALI di Gabriele OLINI Ufficio Studi CISL 6 aprile 2000.
1 BasicCare-Incentivi-Ristorazione Più tempo per fare i papà Il ruolo degli uomini come soggetti di cambiamento nel conciliare la vita lavorativa e familiare.
I piani di azione positiva triennale. Si parlerà di: Le Consigliere di parità La figura, i compiti e le relazioni con gli altri organismi di parità nazionali.
Il service-point della conciliazione.
Le tre grandi sfide delle P.P.A.A. per la qualità del lavoro*: 1. La prima: rendere attrattive le amministrazioni pubbliche per i talenti migliori. 2.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 5 – STABILIZZAZIONE CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI a cura di Antonio.
Ufficio Studi Imprenditrici e imprese femminili in Toscana Fabio Faranna Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Firenze, 27 ottobre 2006.
REGOLAMENTO 1081 DEL RELATIVO AL FSE E RECANTE ABROGAZIONE
TITOLO VIII TCE Occupazione (inserito dal Trattato di Amsterdam 1997) Art. 125 Gli Stati membri e la Comunità si adoperano per sviluppare una strategia.
Art. 137 (ex art. 118) TCE 1. Per conseguire gli obiettivi previsti all'articolo 136, la Comunità sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti.
Chi sono è che fanno le Consigliere di Parità
\ \ | / (_) o000O O000o POLITICHE del LAVORO Analista Progettista Vincenzo Occhipinti Misure di promozione allinserimento.
Lo stato dellarte nella professione Uno sguardo alle cifre Commissione pari opportunità Roma, 29 luglio 2008.
MATERNITÀ - PATERNITÀ CONGEDI PARENTALI
COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE Strategia comunitaria in materia di parità tra donne e uomini Priorità
L A CULTURA DELLA CONCILIAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI : PRASSI ED ESPERIENZA Piacenza 17 aprile 2013 Le politiche di conciliazione in ambito nazionale ed.
1. Termine apparso nei documenti ufficiali dellU.E. allinizio degli anni 90: una equilibrata relazione tra vita familiare e vita professionale. Le misure.
LEZIONE 6 MISURE DI PREVENZIONE.
Una rete di Comuni per diffondere i Comitati Pari Opportunità e avviare i Piani di Azioni Positive Una rete di Comuni per diffondere i Comitati Pari Opportunità
Articolo 9 Legge 53/2000 Le opportunità offerte dall’art. 9 della legge 53/2000 ad un anno dalla riforma Francesca Pelaia Presidenza del Consiglio dei.
Modulo Pari Opportunità
Povere donne... Attente al portafoglio Retribuzioni senza parità Commissione pari opportunità Roma, 9 dicembre 2008.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Centri per l’istruzione degli adulti (dPR n. 263 del 29 ottobre 2012)
L'Iniziativa Comunitaria Equal. L'Iniziativa comunitaria Equal: Nasce nell'ambito della Strategia Europea per l'Occupazione E’ cofinanziata dal Fondo.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Che cosa significa ottica di genere Perché ottica di genere
Politiche sociali e politiche delle pari opportunità nell’Unione Europea prof. Alisa Del Re Parte terza Le istituzioni di parità in Italia.
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
TUTELA COSTITUZIONALE ART. 37 DOPPIA ANIMA: TUTELA DIFFERENZIATA TUTELA PARITARIA 1.
Il principio di non discriminazione
Il Documento Unico di Programmazione
La conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni Agenzia per l’Italia Digitale Roma, 27 maggio 2015.
Giovanna Indiretto - Puglia- Marzo 2004 L’evoluzione delle politiche di pari opportunità e del mainstreaming di genere nella programmazione dei Fondi strutturali.
A cura della Task Force DPO Sintesi delle modifiche e integrazioni in chiave di genere accolte nella revisione di metà periodo del POR Sicilia 2000/2006.
Torino, 5 Ottobre 2009 Il Programma dell’intervento Dott. Giorgio Risso – Responsabile CPI Settimo Torinese.
Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-
La conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni Enrica Massella Ducci Teri Roma, 27 maggio 2015.
FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE IMPRESE COOPERATIVE
Gianna Zappi – CSR Manager ABI Roma, 17 giugno 2011 iDEE, Associazione delle Donne del Credito Cooperativo Banche, CSR e gender gap: stato dell'arte e.
LA CONSIGLIERA DI PARITÀ é presente al livello provinciale, regionale nazionale a livello nazionale é nominata con decreto del Ministro del lavoro e della.
La conciliazione vita-lavoro
TUTELA DEI MINORI E DELLE DONNE
BENESSERE ORGANIZZATIVO NEL SSN E CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO RUOLO DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA BUONE PRASSI DI CONCILIAZIONE VITA LAVORO IN SANITA’
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
Responsabilità genitoriali e conciliazione: il quadro legislativo vigente e le misure promozionali Francesca Pelaia Dipartimento politiche per la famiglia.
Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Daniela Rignelli Potenza 15 marzo 2005.
Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Daniela Rignelli Campobasso 16 novembre 2005.
SIGNIFICATO E STORIA DELLE PARI OPPORTUNITA’:
Valorizzazione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo 11 giugno 2015, Roma Antonia Ballottin.
Comitato di sorveglianza POR FSE Firenze 08 maggio 2015 Rapporto Annuale di Esecuzione 2014 Maurizio De Fulgentiis.
Comitato pari opportunità Poste Italiane Intervento Consigliera di parità regionale Antonella Barillà.
23/5/ Bari, Sala Convegni Camera di Commercio Macroarea Work-life balance Rapporteuse Tiziana Corti Ufficio Garante di genere – Regione Puglia.
Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità.
Agevolazioni allo start up Le opportunità per chi vuol partire in proprio Il Comune di Venezia: Con il patrocinio: Municipalità di Venezia, Murano e Burano.
Città di Albano Laziale Comitato Unico di Garanzia.
SOLVIT in COMUNE Progetto di informazione – formazione DIPARTIMENTO POLITICHE COMUNITARIE ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI ITALIANI SCUOLA SUPERIORE DELLA.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
Incontro Formativo | Mercoledì 18 Maggio 2016 | sede Consiglio Provinciale CDL - VITERBO Gli ammortizzatori sociali e le altre prestazioni della bilateralità.
Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Giovanna Indiretto Cosenza 2 marzo 2005.
Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Occupazione Obiettivo competitività regionale e occupazione.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
Le Pari opportunità nel Fondo Sociale Europeo e nella strategia per l’occupazione.
Aspetti normativi e istituzionali sulle Pari Opportunità
Transcript della presentazione:

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Aspetti normativi e istituzionali sulle Pari Opportunità

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Aspetti normativi e istituzionali sulle Pari Opportunità In sintesi  Legge n.1204 del 30 dicembre 1971  Legge n.903 del 9 dicembre 1977  Legge n.125 del 10 aprile 1991  Legge n.215 del 25 febbraio 1992  D.P.C.M. del 27 marzo 1997  D.L. n.61 del 25 febbraio 2000  Legge n.53 del 8 marzo 2000  D.L. n.196 del 23 maggio 2000  Legge n.30 del 14 febbraio 2003  Legge costituzionale n.1 del 30 maggio 2003

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.1204 del 30 dicembre 1971 Finalità Introdurre elementi di tutela a favore delle lavoratrici madri  Lavoratrici interessate  Divieto di licenziamento  Esonero da determinati lavori  Astensione obbligatoria  Astensione facoltativa  Sostituzione lavoratrici assenti  Riposi giornalieri

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.903 del 9 dicembre 1977 Finalità Introdurre elementi di parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro Recepimento:  artt.3 e 37 Costituzione italiana  art.119 Trattato di Roma  Direttive comunitarie anni ’70 – ‘80

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.903 del 9 dicembre 1977  Parità di retribuzione per prestazioni uguali o di pari valore  Parità nell’accesso al lavoro, all’orientamento, alla formazione, all’aggiornamento professionale  Parità nell’attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e nell’avanzamento di carriera  Diritto di rappresentare l’impresa

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.903 del 9 dicembre 1977 … inoltre  Divieto di lavoro notturno  Astensione obbligatoria delle lavoratrici per adozione/affidamento preadottivo  Astensione, in alternativa e date certe condizioni, per il padre lavoratore, anche se adottivo/affidatario

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.125 del 10 aprile 1991 Finalità “… favorire l’occupazione femminile e … realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, anche mediante l’adozione di misure, denominate azioni positive per le donne, al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità.”

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.125 del 10 aprile 1991 Azioni positive … quale strumento per combattere le discriminazioni dirette ma, soprattutto, le discriminazioni indirette Onere della prova … sulla insussistenza della discriminazione basata sul sesso

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.125 del 10 aprile 1991 Ambiti d’intervento delle azioni positive  Accesso alla formazione e al lavoro, anche autonomo e imprenditoriale  Progressione di carriera  Diversificazione delle scelte professionali  Inserimento in settori in cui le donne sono sottorappresentate  Promozione della riorganizzazione nei luoghi di lavoro, sia per promuovere la posizione delle donne che per agevolare la ripartizione delle responsabilità tra i sessi

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.125 del 10 aprile 1991 Chi può promuovere un’azione positiva  Il Comitato nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici  I Consiglieri di parità domiciliati presso gli uffici del lavoro e dell’occupazione  I centri per la parità e le pari opportunità a livello nazionale, locale, aziendale  I datori di lavoro pubblici e privati  I CFP  Le OO.SS. nazionali e territoriali

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.125 del 10 aprile 1991 I Consiglieri di parità  sono componenti delle commissioni regionali e provinciali per l’impiego  sono nominati dal Ministro del lavoro e delle previdenza sociale, oggi Ministro del Welfare  nell’esercizio delle loro funzioni, sono pubblici funzionari  possiedono sede, attrezzature, personale, … per l’espletamento delle loro funzioni

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.215 del 25 febbraio 1992 DPR 314 del 28 luglio 2000 Finalità “… promuovere l’uguaglianza sostanziale e la pari opportunità per uomini e donne nell’attività economica imprenditoriale.”

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.215 del 25 febbraio 1992 DPR 314 del 28 luglio 2000 Obiettivi  Favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile, anche in forma cooperativa  Promuovere la formazione imprenditoriale e la professionalità delle imprenditrici  Agevolare l’accesso al credito per le imprese femminili  Favorire la qualificazione e la gestione delle imprese familiari da parte di donne  Promuovere la presenza delle imprese femminili nei comparti innovativi

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.215 del 25 febbraio 1992 DPR 314 del 28 luglio 2000 Beneficiari  Società cooperative e di persone con almeno il 60% di donne  Società di capitali con almeno i 2/3 delle quote al femminile e i cui organi di amministrazione siano almeno per i 2/3 donne  Imprese individuali gestite da donne  Soggetti diversi che promuovano formazione, consulenza, assistenza tecnica e manageriale in ambito imprenditoriale, che coinvolgano almeno un 70% di donne

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.215 del 25 febbraio 1992 DPR 314 del 28 luglio 2000 Spese ammissibili  Avvio di nuove attività e acquisto di attività preesistenti (impianti generali, macchinari e attrezzature, software, opere murarie, studi di fattibilità, innovazione di prodotto, innovazione tecnologica e organizzativa, …)  Acquisizione di servizi reali per aumento produttività, innovazione organizzativa, ricerca di nuovi mercati, gestione e commercializzazione, sviluppo di sistemi di qualità, …

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.P.C.M. del 27 marzo 1997 Finalità Assumere gli obiettivi strategici della Conferenza di Pechino G.1. Acquisizione di poteri e responsabilità (empowerment) H.1. Integrazione del punto di vista di genere nelle politiche governative (mainstreaming) H.3. Analisi dei dati e valutazione di impatto

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.P.C.M. del 27 marzo 1997 B.4. Formazione a una cultura della differenza di genere F.5. Politiche di sviluppo e di promozione dell’occupazione F.2. Professionalità e imprenditorialità femminile F.6. Politiche dei tempi, degli orari e dell’organizzazione del lavoro C.1 - C.5. Prevenzione e tutela della salute D.1. – D.3. Prevenzione e repressione della violenza E.1. – E.4. Cooperazione e relazioni internazionali

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.L. n.61 del 25 febbraio 2000 Finalità Effettuare un riordino sulla normativa riferita al lavoro a tempo parziale (recepimento direttiva 97/81/CE sul lavoro a tempo parziale

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.L. n.61 del 25 febbraio 2000 Alcuni punti significativi:  Tempo parziale orizzontale/verticale  Lavoro supplementare  Parità di trattamento rispetto al tempo pieno  Permeabilità tempo pieno/tempo parziale e viceversa

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.53 del 8 marzo 2000 Articolazione Capo I - Principi generali Capo II - Congedi parentali, familiari e formativi Capo III – Flessibilità d’orario Capo IV – Ulteriori disposizioni a sostegno della maternità e della paternità Capo V – Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.104 Capo VI – Norme finanziarie Capo VII – Tempi delle città

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.53 del 8 marzo 2000 D.L. n.151 del 26 marzo 2001 Con riferimento alla tutela:  Flessibilità del periodo di astensione obbligatoria  Estensione del diritto di astensione dal lavoro, da parte di madri e padri, per la cura dei figli  Non obbligo di lavoro notturno  Definizione delle aventi diritto all’indennità e introduzione dell’assegno di maternità

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.53 del 8 marzo 2000 Ulteriori elementi innovativi  Congedi formativi (conseguimento obbligo, titolo di studio superiore e universitario, formazione continua, …)  Flessibilità d’orario di lavoro (part time, telelavoro, orario flessibile, orario concentrato, sostituzione del titolare d’impresa o del lavoratore autonomo, …)  Organizzazione dei tempi delle città (orari servizi pubblici e privati, adozione di piani territoriali degli orari, costituzione di banche del tempo, …)

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.L. n.196 del 23 maggio 2000 Le Consigliere / i Consiglieri di parità:  rilevano squilibri di genere, promuovono azioni positive e verificano i risultati della realizzazione di azioni positive  promuovono la coerenza delle politiche sulle pari opportunità a livello territoriale  sostengono la predisposizione di politiche attive del lavoro e ne promuovono l’attuazione  collaborano con le direzioni provinciali e regionali del lavoro e con gli organi politici locali preposti allo sviluppo del mdl

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.L. n.196 del 23 maggio 2000 Le Consigliere / i Consiglieri di parità:  sostengono la diffusione e lo scambio di prassi  sono organizzate/i in una rete nazionale  vedono riconosciuto un monte ore mensile retribuito per la loro attività e un’indennità per le eventuali ore di impegno in eccedenza  attingono, per le attività svolte, ad un Fondo nazionale ripartito in base ad indicatori oggetti

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 D.L. n.196 del 23 maggio 2000 Con riferimento alle azioni positive … il D.L. … richiede che entro il 31 maggio di ogni anno il Comitato elabori il programma-obiettivo con l’indicazione delle tipologie di progetti di azioni positive finanziabili nell’anno, la tipologia dei soggetti ammessi, i criteri di valutazione.

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.30 del febbraio 2003 Elementi di pari opportunità:  art.1 - sostegno e sviluppo dell’attività lavorativa femminile e giovanile e reinserimento dei lavoratori anziani; - ridefinizione del regime del trattamento dei dati riferito all’incontro tra domanda e offerta di lavoro che prevede il divieto assoluto per gli operatori pubblici e privati … di preselezione dei lavoratori in base a … sesso, …, stato matrimoniale, famiglia, gravidanza

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.30 del febbraio 2003 Elementi di pari opportunità:  art.2 - valorizzare l’inserimento o il reinserimento al lavoro delle donne, particolarmente di quelle uscite dal mdl per ragioni familiari e che desiderino rientrarvi - rafforzamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e valutazione …, anche in relazione all’impatto sui livelli occupazionali femminili

Elena Murtas Puglia Marzo 2004 Legge n.30 del febbraio 2003 Elementi di pari opportunità:  art.3 - adozione di norme per promuovere il ricorso a prestazioni a tempo parziale, quale tipologia contrattuale idonea a favorire l’incremento del tasso di occupazione e, in particolare, del tasso di partecipazione delle donne, dei giovani e dei lavoratori con età superiore ai 55 anni  art.4 - previsione di tutele a presidio della dignità e della sicurezza dei collaboratori, con particolare riferimento a maternità, …