“Alessandro Serpieri”

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Transcript della presentazione:

“Alessandro Serpieri” Liceo Artistico “Alessandro Serpieri” Anno scolastico 2010/2011 STORIA DELL’ARTE La CIVILTA’ ROMANA non nasce dal nulla ETRUSCHI Nel 509 il RE di ROMA TARQUINIO (di origine etrusca) viene cacciato da Roma  inizia la ROTTURA POPOLAZIONI ITALICHE prof. Fabio Scarpulla ARTE ROMANA – le origini 1

Tiberio Caligola Claudio Nerone Fondazione di ROMA 29 a.C.-14 d.C. Impero Ottaviano Augusto Periodo dei “7 RE” Casa Giulio-Claudia Tiberio Caligola Claudio Nerone latini Romolo Numa Pompilio Tullo Ostilio Anco Marzio Tarquinio Prisco Servio Tullio Tarquinio il Superbo Casa Flavia Vespasiano Tito Domiziano etruschi Eletti “per adozione” Nerva Traiano Adriano Di ROMA abbiamo una DATA di NASCITA: 21 APRILE 753 a.C. 753 a.C. FONDAZIONE 753-509 a.C. SETTE RE (4 latini – 3 etruschi)  GOVERNO = RE + SENATO (patrizi) 509 a.C. cacciata di TARQUINIO il SUPERBO  REPUBBLICA = divisione dei poteri: 2 CONSOLI, il PONTIFEX MAXIMUS + MAGISTRATI (solo patrizi, in seguito allargata ai plebei), poi le ASSEMBLEE e il SENATO [espansione romana [PROVINCE], guerre puniche, galliche, conquista del mediterraneo] [lotte anche cruente tra DEMOCRATICI e ARISTOCRATICI]  nascono i CAVALIERI (plebei arricchiti) che pretendono di governare - 48-44 a.C. DITTATURA di GIULIO CESARE  dopo le IDI di MARZO: GUERRA CIVILE Augusto/Marcantonio (31 a.C. battaglia di Azio) 29 a.C. INIZIO dell’IMPERO con OTTAVIANO AUGUSTO (24-14) Famiglia GIULIO-CLAUDIA Famiglia FLAVIA ELETTI PER ADOZIONE Famiglia ANTONINA fino a COMMODO (muore nel 192 d.C.) ucciso da NARCISSO (e non da MASSIMO DECIMO MERIDIO…)  Inizia la lenta decadenza, grandi imperatori come CARACALLA, SETTIMIO SEVERO e COSTANTINO 509 a.C. Repubblica Casa Antonina Antonino Pio Marco Aurelio Commodo 48-44a.C. Dittatura Giulio Cesare 192 d.C.

COLLEZIONISMO ECLETTICO i ROMANI e l’ARTE COLLEZIONISMO ECLETTICO Materiale PREZIOSO Oggetto RARO Opera di un MAESTRO PONTI STRADE ACQUEDOTTI Per i Romani le discussioni filosofiche dei greci e l’arte fine a se stessa erano inutili, anzi dannose e portavano a rilassatezza di costumi, almeno in un primo tempo. POI, con la RICCHEZZA derivante dalle GUERRE e dalle CONQUISTE, con i GIOELLI d’ORO e soprattutto l’ARTE ELLENISTICA che fu PORTATA dopo la CONQUISTA della MACEDONIA (194 a.C.) e della GRECIA (146 a.C.) Portò al COLLEZIONISMO ECLETTICO, oggetti di varia provenienza, PREZIOSI, RARI opere di MAESTRI riconosciuti ma quasi si “vergognavano” della loro nuova sensibilità CICERONE nel processo a VERRE (accusato di FURTO come governatore della sicilia) faceva finta di non ricordare il nome di Policleto anche SENECA (artisti dispensatori di lusso), PLINIO, poi PRUDENZIO, fino a S. AGOSTINO – tutti denigravano l’arte (o fingevano) PERCHE’ il CARATTERE del CITTADINO ROMANO era SOBRIO, PRATICO, UTILITARISTICO  OPERE “UTILI” PONTI, STRADE, AQCUEDOTTI, tecniche MURARIE, FOGNE, ecc Tecniche MURARIE Architettura “civile” Localizzazione di alcune architetture romane: ANFITEATRI, ARCHI e TEATRI

Il SISTEMA TRILITICO architrave piedritti Con i ROMANI cambia la CONCEZIONE dello SPAZIO Per i GRECI era il SISTEMA TRILITICO Per i ROMANI è il SISTEMA ARCHIVOLTATO piedritti

Tempio di Nettuno, Paestum, c. 450 a.C.

ARCO - VOLTA Nel SISTEMA ARCHIVOLTATO – ARCO e VOLTA – i SOSTEGNI si FONDONO con la COPERTURA  È un sistema UNIFORME, CONTINUO e SOLIDO Nell’ ARCO i vari CONCI si SORREGGONO l’UN l’ALTRO e sono tutti INDIRIZZATI verso un CENTRO di CURVATURA

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

Schema e nomenclatura dell’arco CONCI = elementi di PIETRA SAGOMATA (concio di CHIAVE o di SERRAGLIA) GIUNTI = LINEE RADIALI che separano i CONCI PIANO di IMPOSTA = LINEA da cui si INIZIA a COSTRUIRE l’ARCO INTRADOSSO/ESTRADOSSO = LINEE CURVE che DELIMITANO l’ARCO (LAT. entro il dorso/fuori dal dorso) PIANO alle RENI = zona dove si CONCENTRA la SPINTA, luogo della possibile ROTTURA ARCHIVOLTO o GHIERA = PARTE in FACCIATA, VISIBILE, dell’ARCO Schema e nomenclatura dell’arco

I CONCI si posizionano in modo che i GIUNTI CONVERGANO verso il CENTRO dell’ARCO detto A TUTTO SESTO

ACCORGIMENTI COSTRUTTIVI – PER EVITARE GRANDI SPESSORI di MALTA ARCHI CONCENTRICI, che corrono paralleli fino a dare l’apertura voluta MATTONI RASTREMATI, di sezione trapezoidale

- INTERCLUSIONE di BLOCCHETTI di PIETRA SAGOMATA tra i mattoni - Impiego di STRUTTURE MISTE, con conci di pietra lavorati a cuneo

COSTRUZIONE dell’ARCO CENTINA + altri elementi LIGNEI di ARMATURA Si posizionano i vari CONCI, e per ultimo quello in CHIAVE (che “chiude”) L’ARCO ora REGGE, e si può DISARMARE

COSTRUZIONE dell’ARCO – SI POSSONO USARE ANCHE DEI MATTONI “PROVVISORI” CENTINA + altri elementi LIGNEI di ARMATURA Si posizionano i vari CONCI, e per ultimo quello in CHIAVE (che “chiude”) L’ARCO ora REGGE, e si può DISARMARE

Schema tridimensionale di una volta “a botte” La VOLTA È un tipo di COPERTURA ARCHITETTONICA Formata da una SERIE di ARCHI AFFIANCATI in PROFONDITA’ Schema tridimensionale di una volta “a botte”

La VOLTA a BOTTE “ANULARE” Usata per coprire SPAZI RETTANGOLARI Generata da un ARCO (DIRETTRICE) che TRASLA lungo due RETTE PARALLELE (GENERATRICI) Se le generatrici sono inclinate  SCALE  ANULARE: le DIRETTRICI sono due CIRCONFERENZE CONCENTRICHE

La VOLTA a CROCIERA Data dall’INTERSEZIONE di DUE VOLTE a BOTTE con le generatrici sui lati dell’ambiente da coprire

Data dall’INTERSEZIONE di DUE VOLTE a BOTTE con le generatrici sui lati dell’ambiente da coprire

La VOLTA a PADIGLIONE Come la CROCIERA è FORMATA dall’INTERSEZIONE di DUE VOLTE a BOTTE  MA qui le LINEE di IMPOSTA sono sui LATI OPPOSTI dell’AMBIENTE da COPRIRE

Come la CROCIERA è FORMATA dall’INTERSEZIONE di DUE VOLTE a BOTTE  MA qui le LINEE di IMPOSTA sono sui LATI OPPOSTI dell’AMBIENTE da COPRIRE

La CUPOLA Superficie di ROTAZIONE, generata da una SEMICIRCONFERENZA che RUOTA intorno ad un ASSE

CALCESTRUZZO = LEGANTE + INERTE + ACQUA Le TECNICHE MURARIE CALCESTRUZZO = LEGANTE + INERTE + ACQUA CEMENTO CALCE SABBIA GHIAIA OGGI CALCE POZZOLANA SABBIA FRAMMENTI di coccio e pietre ROMANI “Dopo la cottura della calce si ottiene la malta mescolandola con la sabbia in queste proporzioni: disponendo di sabbia di cava, tre parti di sabbia e una di calce; utilizzando sabbia di fiume o di mare, due parti di sabbia e una di calce. Questa è la migliore dosatura. Se si vorrà poi aggiungere alla sabbia di fiume o di mare un terzo di frammenti di coccio passati al setaccio, la composizione della malta sarà ancora migliore” Vitruvio, De Architectura, libro II I Romani inventano il CALCESTRUZZO, o almeno qualcosa di MOLTO SIMILE  VITRUVIO descrive la MALTA e parla anche della POZZOLANA… CALCESTRUZZO moderno: LEGANTE (cemento o calce), INERTE (sabbia e ghiaia), ACQUA Come CEMENTO usavano la CALCE, e la POZZOLANA – materiale di origine vulcanica – da POZZUOLI Come INERTE usavano GHIAIA, FRAMMENTI di PIETRA e LATERIZIO quando l’ACQUA EVAPORA, avviene una REAZIONE CHIMICA (l’ossido di calcio che c’è nella calce si lega con l’anidride carbonica dell’aria e diventa carbonato di calcio… praticamente MARMO) e l’impasto diventa un BLOCCO COMPATTO e RESISTENTE GRAZIE al CALCESTRUZZO i Romani realizzano le grandi COPERTURE a VOLTA e a CUPOLA, anche su SPAZI MOLTO VASTI ma anche MURI RESISTENTI e di RAPIDA COSTRUZIONE: il MURO a SACCO >>> “In natura esiste anche un tipo di polvere che ha meravigliose qualità. La si può trovare nella regione di Baia, nella campagna dei municipi che circondano il monte Vesuvio. In unione con calce e pietre, essa non solo consolida ogni edificio, ma rende saldi anche i moli che si costruiscono sott’acqua Vitruvio, De Architectura, libro II

Il MURO a SACCO - Opus Caementicium Il MURO a SACCO si realizzava COSTRUENDO due PARAMENTI MURARI con una INTERCAPEDINE all’interno dell’intercapedine si GETTAVA l’IMPASTO CEMENTIZIO – calce, pozzolana, sabbia e frammenti e si saliva via via fino all’altezza voluta

“opera incerta” : muro realizzato con PIETRE PICCOLE e di FORME SVARIATE “opera reticolata” : muro realizzato con ELEMENTI di forma PIRAMIDALE affogati nel calcestruzzo, con le basi inclinate di 45°  RETICOLO

“opera listata” : muro realizzato disponendo PICCOLI BLOCCHI di PIETRA di forma PARALLELEPIPEDA della STESSA ALTEZZA per filari ORIZZONTALI “opera di mattoni” : muro di qualsiasi tipo, ma realizzato con il PARAMENTO ESTERNO in MATTONI CRUDI. Se i mattoni sono COTTI il muro è OPUS LATERICIUM

“opera a spiga” : muro realizzato disponendo le pietre o i mattoni a 45°, invertendo l’inclinazione ad ogni filare (anche “a spina di pesce”) “opera mista” : muro realizzato con più tecniche, oppure se vengono impiegati contemporaneamente PIETRE e MATTONI

OPUS INCERTUM OPUS INCERTUM

OPUS RETICOLATUM OPUS RETICOLATUM

OPUS VITTATUM (o testaceum, o latericium se fosse di mattoni…)

OPUS MIXTUM OPUS MIXTUM

LA CITTA’ ROMANA strade N cardo ponti acquedotti fognature decumano archivi E O magazzini I Romani erano un popolo PRATICO, e l’interesse generale veniva sempre prima di quello dei singoli  OPERE PUBBLICHE e MILITARI Strade – Ponti – Acquedotti – Fognature – Archivi – Magazzini – Mercati – Terme – Basiliche  TIPOLOGIE (legate alla funzione)  Sono descritte da VITRUVIO mercati terme basiliche S

N E O S

Assetto della struttura ORTOGONALE di Pavia

Impostazione della CENTURIAZIONE romana presso Padova Il territorio veniva suddiviso in appezzamenti regolari, le CENTURIE  CENTURIAZIONE Impostazione della CENTURIAZIONE romana presso Padova