DEMOCRAZIA ED EGUAGLIANZA Enrica Chiappero-Martinetti Università di Pavia Milano, 15 marzo 2015
Thomas Piketty, The capital of XXI century, 2014 Richard Wilkinson and Kate Pickett, The spirit level: why equality is better for everyone, 2010 ( Daron Acemoglu and James Robinson Why Nations fail. The origins of power, poverty and prosperity, 2012 Vittorio Emanuele Parsi. La fine dell’uguaglianza. Come la crisi economica sta distruggendo il primo valore della nostra democrazia, 2012 Milano, 15 marzo 2015
IN COSA CONSISTE IL LAVORO DI PIKETTY Analisi della diseguaglianza nella ricchezza patrimoniale e nella distribuzione personale dei redditi, dal 18° secolo al 2010 in 20 paesi. Come il tasso di crescita dell’economia influenza la formazione del capitale e della diseguaglianza, tenuto conto della diversa dinamica del tasso annuo di rendimento del capitale r e del tasso annuo di crescita del prodotto/reddito nazionale g Merito principale: ha riportato al centro del dibattito economico e politico il tema della diseguaglianza e della sua perpetuazione tra generazioni attraverso la trasmissione ereditaria delle diverse forme di capitale fisico, finanziario e umano. Milano, 15 marzo 2015
TESI DI PIKETTY Se r > g (se il rendimento del capitale supera il tasso di crescita del prodotto) il capitale cresce più rapidamente del prodotto e dei salari e rende conveniente all’imprenditore trasformarsi in rentier Se r > g in misura significativa «i patrimoni ereditati dal passato si ricapitalizzano più in fretta rispetto all’andamento del processo di produzione e dei redditi». I ricchi diventano sempre più ricchi => capitalismo “patrimoniale”; NB: la divergenza tra r e g non solo aumenta la diseguaglianza nella distribuzione del reddito ma costituisce un freno alla crescita Se il tasso di crescita della popolazione e della produttività è relativamente debole, i patrimoni accumulati nel passato assumono per loro natura un valore considerevole, potenzialmente smisurato, e destabilizzante per le società interessate Milano, 15 marzo 2015
Tesi (2) Se si riduce la partecipazione al processo di formazione del capitale umano da parte di una quota significativa della popolazione si riduce la mobilità sociale. Se la concentrazione del capitale raggiunge livelli assai elevati, potenzialmente incompatibili con i valori meritocratici e i principi di giustizia sociale che costituiscono il fondamento delle nostre moderne società democratiche, dalla democrazia si scivola verso l’oligarchia patrimoniale. =>In un sistema caratterizzato dal capitalismo patrimoniale”, “il passato divora il futuro”
Milano, 15 marzo 2015
Figura 4
Figura 14
Milano, 15 marzo 2015
SOLUZIONI PROSPETTATE DA PIKETTY 1.se l’origine delle diseguaglianze è nella crescita del rapporto K/Y, allora bisogna tassare di più K (o il suo rendimento, r) per evitare che si generino dinastie patrimoniali imposte progressive sul reddito, sul patrimonio e sulle eredità. 2.Imposta globale, per evitare che l’imposta sul patrimonio sia elusa portando K all’estero (utopia?) 3.difesa e rafforzamento dello stato sociale Milano, 15 marzo 2015
RELAZIONE TRA DISEGUAGLIANZA E DEMOCRAZIA SECONDO PIKETTY La crescita economica a livello globale sta rallentando. La diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza continuerà a crescere. Le tensioni sociali non potranno che crescere Per rimediare in maniera pacifica alla crescente tensione sociale occorre introdurre una tassazione sulla ricchezza che porti gettito fiscale ai governi da reinvestire sulle classi più povere Le società democratiche hanno bisogno di favorire serie discussioni su quali siano le migliori strategie da intraprendere Una società più equa è alla base di un’economia più efficiente e dinamica oltre che la condizione necessaria per l’esistenza di una società democratica. Milano, 15 marzo 2015
Wilkinson & Pickett (2010) Milano, 15 marzo 2015
Acemoglu e Robinson 2012 Quale relazione tra diseguaglianza e democrazia? -l’elettore mediano -evidenza empirica contrastante Milano, 15 marzo 2015
V.E. Parsi (2012) Grazie all’uguaglianza le società moderne occidentali hanno fondato due istituzioni fondamentali per una “società aperta”, in contrasto con una società di privilegi 1.La democrazia politica di massa 2.L’economia di mercato fondata sui consumi di massa => Middle class democracy Milano, 15 marzo 2015
Oggi non è più così; democrazia e mercato travolti dai loro difetti; il movimento nella direzione dell’uguaglianza è sempre minore e l’azione politica si è arrestata (arresa?) di fronte all’azione economica (solitudine del mercato) In assenza di correttivi il mercato diventa un vero e proprio moltiplicatore di diseguaglianza Ma “senza uguaglianza la libertà si chiama privilegio” Milano, 15 marzo 2015
Grazie per l’attenzione!