IL LINGUAGGIO DEI SIMBOLI percorso didattico CLASSE II H I.I.S. “PIERO MARTINETTI” CALUSO anno scolastico 2010/2011 maria giovanna negrone casciano IdR
COSMOGONIE E COSMOGENESI
Creazione nel mito Κοσμός = cosmo realtà armoniosa, ordinata Καός = caos realtà disarmonica, confusa Dio creatore = Demiurgo Attività = fare, produrre. In greco: ποιέω. E’ interessante osservare che nelle rappresentazioni delle cosmogonie, in particolare nel mito greco, il mondo veniva rappresentato dalla figura geometrica del cerchio, ad indicare così il ripetersi ciclico degli eventi.
CREAZIONE NELL’ EBRAISMO E CRISTIANESIMO Cosmogenesi = Origine e fine del cosmo Dio creatore = Parola di vita Attività creatrice = chiamare all’ esistenza dal nulla. In ebraico: Ba’rà. Nella cosmogenesi il cosmo è rappresentato da una semiretta, cioè la storia è orientata verso un fine ultimo, una meta finale.
Per orientarci… SIMBOLI SEGNI Esempio: segnale stradale. Il segno contiene ciò che significa. Esempio: segnale stradale. Significati = freccia che indica direzione; divieto di sosta o di transito. Il simbolo esprime il legame tra un elemento materiale ed un significato ulteriore. Dal greco συμβάλλω = tenere insieme, unire. Esempio: Acqua Per un bimbo = giochi Per una casalinga = pulizia Per un chimico = molecola Per chi non vuol decidere = lavarsene le mani.
SIMBOLI RELIGIOSI Categorie Simboli matriziali = legati al mondo materno 1 nascita/morte Simboli ponerologici = legati al mondo del male 2 (lupo, notte), serpente, diavolo, mostro marino Simboli di elevazione = indicano ascesa, salita, crescita 3 montagna, cielo Simboli teofanici = riguardano Dio 4 Elementi primordiali: aria, acqua, terra, fuoco SIMBOLI RELIGIOSI Categorie
SIMBOLI BIBLICI Categorie Simboli mitici = riguardano i miti 1 Dio come vasaio, vignaiolo (Gn 2,7; Ger 2,21) Simboli naturali = presi dalla natura 2 Io sono la luce del mondo (Gv 8,12) Simboli topografici = esprimono un luogo 3 Traversata del deserto da parte degli Ebrei (Es 15,22) Simboli relazionali = riguardano le relazioni 4 Dio padre e madre (Os 11; Is 66,13) Simboli figurativi = sono archetipi, modelli, per riferirsi a Dio 5 Dio come re e come pastore (Salmi 93 e 80) SIMBOLI BIBLICI Categorie
I simboli DELLE NOSTRE FESTE! Amici, conoscenti, genitori, festeggiato: PERSONE serenità, felicità, allegria, divertimento: MOMENTO DI RELAX Pizza, dolci, birra, nutella: CIBO Luci, musica, doni: STRUMENTI/ORIGINALITA’ Incontro, ringraziamento: OBIETTIVO?! I simboli DELLE NOSTRE FESTE!
la festa religiosa Carattere comunitario: è condivisa dalla comunità Carattere periodico: è scandita dal calendario Carattere rituale: presenta cerimonie e riti Carattere ludico: si esprime attraverso la condivisione del cibo (banchetto) e della danza/musica (gioco) la festa religiosa
Feste ebraiche Pasqua Pentecoste Capanne Feste di pellegrinaggio (Es 23,17;Dt 16,16-17) SABATO Festa cultuale (Es 20,11;Dt 5,15) Feste ebraiche Esempio appunti di m. giovanna negrone casciano
Tutto il creato è immerso nell’ armonia della Parola La creazione GEN 1,1-31 Dio disse: questa frase ricorre 10 volte, rinvio alle 10 Parole? la coscienza morale dell’ uomo Parola di vita Tutto il creato è immerso nell’ armonia della Parola Esempio appunti di m. giovanna negrone casciano
IL RIPOSO DI DIO Gen 2,1-3 Settimo giorno: riposo di Dio Giorno di festa, di riposo in Dio Gen 1,27: l’ uomo e la donna immagine di Dio, collaboratori di Dio Collaborazione basata sulla fiducia profonda, intima, personale Progetto di collaborazione L’ uomo e la donna sono collaboratori di Dio nel rispetto dell’ ambiente, del creato, della vita
LA TENTAZIONE GEN 3,1-6 Il serpente nella cultura orientale è simbolo della fecondità e sessualità Sapiente = astuto. Conosce, sa come ingannare l’ umanità “diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male” (GEN 3,5) la tentazione di essere Dio Peccato: errore di prospettiva, fallire la meta, il bersaglio Disobbedienza: Gen 3,6 Disarmonia: Gen 3, 8-19 Idolatria: ridurre Dio a un idolo, ossia ad una immagine
L’ arco: da strumento di guerra a strumento di pace L’ ARCOBALENO GEN 9,1-17 Il diluvio universale = mito, ossia racconto elaborato. Riferimento al mito di Ghilgamesh, dffuso in Medioriente Le catastrofi naturali: l’ autore biblico offre una risposta universale al problema del caos, del disordine, della disarmonia. L’ arca: esprime la necessità di ritrovare l’ equilibrio Dio: “vide, fu dispiaciuto, se ne addolorò in cuor suo, disse” (Gen 6,1-7) Noè: “era un uomo giusto, integro tra i suoi contemporanei, e camminava con Dio” (Gen 6,9) L’ arcobaleno: “Poi (Dio) disse: Questo è il segno dell’ alleanza che pongo tra me e voi (…), io pongo il mio arco nelle nubi ed esso sarà un segno di alleanza fra me e la terra (Gen 9, 12-13) L’ arco: da strumento di guerra a strumento di pace
LA RIVELAZIONE La chiamata di Abramo GEN 12,1-7 Rivelazione = Re-velare, togliere il velo del mistero a. Dio si fa conoscere b. l’ uomo intuisce l’ unicità di Dio (MONOTEISMO) rispetto alla molteplicità degli dei (POLITEISMO) La conoscenza sarà progressiva, a tappe. ABRAMO intuisce: questa intuizione riguarderà la comprensione di Dio e della Sua promessa. Da Abramo, il POPOLO D’ ISRAELE ne farà esperienza tra infedeltà e ritorno a Lui. Lettura: “Abramo, l’ uomo della speranza”, dal libro di testo: S. Bocchini, Nuovo Religione e Religioni. Volume Unico, EDB, Bologna 2008, p. 140.
LA RIVELAZIONE IL DECALOGO ES 20,1-17 Le 10 Parole, fondamento della cultura occidentale I diritti del 1789: Libertà, Uguaglianza, Fraternità La Dichiarazione ONU (1948): il primato della dignità della persona Lettura: “Mosé, verso la libertà”, dal libro di testo: S. Bocchini, Nuovo Religione e Religioni. Volume Unico, EDB, Bologna 2008, p. 140.
la rivelazione IL vitello d’ oro ES 32,1-35 DIO: Desiste dall’ ira, ricordando la promessa fatta ai Padri Mosé: il Mediatore Il vitello d’ oro: immagine falsa di Dio (idolo)
LA RIVELAZIONE I Profeti: dal cuore di pietra al cuore di carne ES 32,1-35 “Porrò a mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo “(Ger 31,33) Profeta = colui che parla in nome di Dio; non sempre viene ascoltato dal popolo. Perché? Il popolo resta chiuso alla Parola di Dio; Il popolo non comprende il linguaggio del profeta: si costruisce un’ idea, un’ immagine di Dio; tuttavia… Il popolo può cambiare il proprio modo di pensare e di agire, si converte e ritorna a Dio: la dimensione ebraico-cristiana della festa!