Attività d’analisi dei gruppi CDF di UD e TS Massimo Casarsa Sez. INFN di Trieste Trieste, 8 Febbraio 2005 ► Attività del Gruppo di Udine: M.P. Giordani, G. Pauletta, M. Rossi, L. Santi. ► Attività del Gruppo di Trieste: S. Belforte, M. Casarsa, A.M. Zanetti. Sommario:
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 2 Trigger Dileptonico per Ricerche di Fis. Esotica M.P. Giordani, G. Pauletta, M. Rossi, L. Santi ► Responsabilità del gruppo CDF-Udine: disegno, aggiornamento e validazione. ► Proposta: trigger strutturato in tre categorie: alta ridondanza massimizza efficienza per leptoni con P T >4 GeV/c; leptone+traccia e leptone inclusivo incrementano accettanza; campioni di calibrazione (da leptone inclusivo) contenuti nei dati. ► Motivazione: svariati processi esotici caratterizzati da più leptoni a basso P T ; trigger inclusivo di basso P T non realizzabile (limitazioni di banda). 2 leptonileptone + traccialeptone inclusivo (4GeV+4GeV)(8GeV+8GeV)(12GeV) ► Parte del sistema di acquisizione di CDF da autunno 2003.
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 3 Trigger Dileptonico per Ricerche di Fis. Esotica M.P. Giordani, G. Pauletta, M. Rossi, L. Santi ► Monitoring e validazione: potenzialmente complicato: elevato numero di trigger path; variabili di monitoring ~ purezze di selezione dei singoli leptoni. ► Criterio 1: confronto fra trigger path diversi possibile grazie alla ridondanza che caratterizza il trigger. ► Criterio 2: stabilità temporale instabilità = sintomo di modifiche nel trigger o di problemi. Modifica nel metodo per calcolare E T elettrone: η da traccia invece che da cluster e.m.
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 4 SUSY: produzione di coppie di gaugini M.P. Giordani, G. Pauletta, M. Rossi, L. Santi pb Benchmark point (a) m ½ = 180 GeV m 0 = 100 GeV A 0 = 0 tan = 5 > 0 ► In particolare: chargino-neutralino: segnatura molto netta a collisore adronico; fornirebbe prova convincente dell’esistenza di SUSY; spettro in P T moderato: → leptoni prodotti in decadimenti a catena; → condizionato da gerarchia dei gaugini (parametri di SUSY). ► Per questo segnale: σ∙BR~100fb ► Simulazioni hanno stimato in almeno 20÷30% il beneficio sull’accettanza derivante dall’utilizzo del nuovo trigger dileptonico: obiettivo di CDF-Udine è di avviare un’analisi in tale direzione.
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 5 BR e A CP del canale B K Teoria: Decadimento charmless adronico: b sss. Nel MS il contributo dominante è dato dal pinguino gluonico. Calcoli di QCDF prevedono: Motivazione: Informazioni su V ts. Sensibile a nuova fisica oltre il MS. Dati: 180 pb 1 raccolti col trigger adronico di CDF: eventi con vertici secondari spostati rispetto alla beamline (due tracce di P T >2 GeV/c e d 0 >120 m). B+B+ K+K+ M.Beneke e M.Neubert, Nucl. Phys. B675 (2003) 333 A CP = BR = ( 5 ) × 10 6 12 4 Selezione: Ricostruiti vertici secondari a tre tracce con M invariante compatibile col B . Il segnale è evidenziato con tagli sul vertice ( 2, L xy ) e sulla cinematica del decadimento (P B, d B, P K soft, d K soft ). M. Casarsa
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 6 BR = [ 7.6 1.3(stat.) 0.7(syst.) ] 10 6 (B K ) (B K ) A CP = (B K ) (B K ) = 0.08 0.17(stat.) (syst.) 0.03 8 ev. B K fondo comb. b X B f 0 (980)K B K 0 Metodo: Yield e A CP estratti da un fit unbinned col metodo di maximum likelihood estesa: M KKK, M KK, elicità della , dE/dx. Il BR è misurato relativo al B J/ K . Efficienze stimate da MC. Risultato: BR e A CP del canale B K ► Errore sistematico dominato dall’incertezza sulla modelizzazione delle funzioni del fit e sulle efficienze (nel caso del BR). ► In fase di pubblicazione su PRL. PDG: 0.03 0.07 PDG: ( 9.3 1.0 ) 10 6 M. Casarsa
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 7 Ottimizzazione di B s D s [K 0 K ] Motivazione: Uno dei golden channel per la misura del mixing del B s : decadimento adronico completamente ricostruito precisa determinazione del tempo proprio ( c M B L xy /P T ); la carica del D s fornisce il sapore del B s che decade; difficile ridurre il fondo fisico del B 0. Dati: 240 pb 1 del dataset adronico. Ricostruzione: Viene ricostruito il K 0 in K , viene aggiunta al vtx una traccia nell’ipotesi di massa K. Se la M invariante risulta compatibile con un D s, si cerca un’altra traccia che dia col D s un B s. Selezione: Tagli sulle variabili dei due vtx ( 2, L xy, D xy ) e sulle grandezze cinematiche delle particelle coinvolte (P T, d 0 ) rigettano il fondo combinatorio e i decadimenti del B parzialmente ricostruiti. M. Casarsa
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 8 ► Rimane nella regione del segnale un fondo irriducibile da B 0 D [K ] , che viene rigettato, tagliando su M K si perde anche il 45% del segnale, ma S/B da 0.90 a Ottimizzazione di B s D s [K 0 K ] ► I tagli sono ottimizzati massimizzando S/ S+B. ICHEP 2004 ► Work in progress: aggiungere ulteriori 120 pb 1 ; usare il PID (dE/dx + ToF) per rigettare il fondo dei B 0 ; migliorare S/B integrando nell’analisi gli hit del L00 e la determinazione del vtx primario evento per evento. S/B = 1.3 M. Casarsa
Trieste, 8 Febbraio 2005M. Casarsa 9 Skimming del dataset adronico Problematica: Il dataset raccolto col trigger adronico è costituito da oltre file, 13 TB, corrispondenti a 450 pb 1. Processare questo dataset per l’analisi di singoli canali rappresenta un’impresa sempre più ardua: elevato tempo di CPU ( 10 giorni con 200 CPU a disposizione); difficoltà tecniche d’accesso ai file simulaneamente da molti utenti; bookkeeping di migliaia di job; un’analisi in genere richiede piu processamenti (nuove calib., nuovi allin., bachi). Soluzione: Creare dataset terziari dedicati a singoli canali (skimming). ► Abbiamo sviluppato un tool per produrre e mantenere dataset terzari ridotti: creare il dataset ridotto delle dim. desiderate; concatenare a 1 GB i file skimmati e salvarli su nastro o disco per ulteriori processamenti; mantenere aggiornato il dataset ridotto man mano che nuovi dati sono acquisiti. S. Belforte, M. Casarsa, Gruppo di Padova