OLVIVA QUALIFICAZIONE DEL VIVAISMO OLIVICOLO:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CENTRO RETE QUALITA' UMBRA
Advertisements

Il Disegno Campionario
BENVENUTI ALL'ISTITUTO "PARETO"
Biotecnologie per il miglioramento delle produzioni agricole
Miglioramento genetico delle piante agrarie
Marcatori Molecolari Introduzione Marcatori proteici DNA
Per avere una utilità pratica un marcatore deve essere polimorfico
VALUTAZIONE DEI RISCHI
L. 499/99 - PROGRAMMI INTERREGIONALI
L. 499/99 - PROGRAMMI INTERREGIONALI
Azioni di innovazione e ricerca a supporto del Piano Sementiero (PRIS1): risultati definitivi del sottoprogetto a carattere generale Area tematica 1 ELABORAZIONE.
Piano Sementiero Nazionale per l’Agricoltura Biologica Presentazione dei risultati del primo anno di attività Miglioramento genetico ed ampliamento.
Fascicolo tecnico e dichiarazione di conformità
Misura 4.D) La progettazione e la realizzazione di sistemi di sistemi di controllo del rispetto delle norme di autenticità, qualità e commercializzazione.
La valorizzazione e il Trasferimento Tecnologico Luigi Carrino - Coordinatore Scientifico Dipartimento di Gestione e Coordinamento Incontro allOrdine degli.
Prof. Giuseppe De Mastro - Università degli Studi di Bari
Progettare per competenze
Lo standard professionale della figura di Acconciatore.
SHARKA: situazione in Basilicata e attività dell’Ufficio Fitosanitario
Censimento Informatizzato del Verde di Piove di Sacco
Caratteristiche e applicazioni
Polimorfismi, mutazioni e metodi per evidenziarli
Confindustria - Delegazione Ue1 Seminario Confindustria – Federexport Bruxelles, 11 luglio 2006 La riforma degli aiuti di Stato – le novità sul de minimis,
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI A SUPPORTO DELLA DEFINIZIONE DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 24 novembre 2006.
Società Italiana di Citologia VALUTAZIONE DI CONCORDANZA CON L’AUSILIO DI SET DI IMMAGINI DIGITALI G. Tinacci M.P. Cariaggi M. Confortini A. Foggi F.
1 Firma Elettronica E’ un insieme di dati in forma elettronica utilizzati come metodo di identificazione informatica. E’ la Firma informatica più debole.
CREAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI PER LA PROPOSTA DI UNA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ DELL’ARIA STATO DI AVANZAMENTO LAVORI 16 ottobre 2006 PROGETTO SP02.
Assetto professionale della funzione Sicurezza sul Lavoro in ambito ATTA 9 ottobre 2007.
Maria Giuseppina Magnano di San Lio Funzionario Direttivo SIAS Sicilia Orientale - Catania PSR Sicilia IMPRONTE Riscoperta ed utilizzazione dei.
II Fase di Attuazione La linea 2: il riuso delle soluzioni di e-government Roberto Pizzicannella Area Innovazione Regioni ed Enti Locali - CNIPA Forum.
Forum PA – Roma 12 maggio PEC – Un nuovo servizio per tutti - C. Petrucci Posta Elettronica Certificata Un nuovo servizio per tutti ing. Claudio.
II Fase di Attuazione La linea 2: il riuso delle soluzioni di e-government Roberto Pizzicannella Area Innovazione Regioni ed Enti Locali - CNIPA ROMA -
AGROBIOTECNOLOGIE NEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI ED IL CONFLITTO USA - UE.
L. 499/99 - PROGRAMMI INTERREGIONALI PROGRAMMA "SVILUPPO RURALE" SOTTOPROGRAMMA "INNOVAZIONE E RICERCA" D.M. n del 23/12/03 Qualificazione del Vivaismo.
ILLUSTRAZIONEE GESTIONE STRATEGICA DEL PROGETTO PROGETTO DI RICERCA “CENTRO DI RICERCA APPLICATA PER L’INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO NEL SETTORE.
Test genetici nella investigazione e commercio di specie protette
Le norme ISO 9000 ed il Manuale della Qualità
Andrea Rosati, LGS - Crema Il Laboratorio Gruppi Sanguigni, un Supporto agli Allevatori Andrea Rosati.
AVVISO Il materiale riportato in queste diapositive è di esclusiva proprietà del Prof. Liborio Stuppia. La pubblicazione.
DIAGNOSTICA CHIMICA PER LA AUTENTICITA’ ALIMENTARE Dott. ssa Mara Miglietta BIOTEC – AGRO C.R. Enea - Trisaia.
La Fondazione Consulenti per il Lavoro. è l’Agenzia per il lavoro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Aut. Min. n , del.
Gruppo di lavoro “Legno Arredo” Metodi e strumenti per l’eco-innovazione nel settore legno arredo L’approccio del “Laboratorio LCA & Ecodesign” di ENEA.
9.3 Sicurezza e qualità alimentari
La biodiversità in viticoltura
PONa3_00016 RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR SUSTAINABLE AGRICULTURE AND FOOD IN MEDITERRANEAN AREA PONa3_00016 RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR SUSTAINABLE.
MAPPATURA DEI FLUSSI DISTRIBUTIVI NEL SETTORE FLOROVIVAISTICO febbraio 2008.
Le analisi morfocolorimetriche dei semi per la valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari della Sardegna.
AGRICOLTURA ESTENSIVA
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI RILIEVI TOPOGRAFICI E AGGIORNAMENTO DEI DATI CATASTALI DEI BENI DELLO STATO - INCONTRO CON.
Le nuove biotecnologie per ogm non OGM
Progettazione, disegno e analisi di 24 marcatori molecolari per la selezione assistita nelle specie cerealicole COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI.
Concetti di base. Per biodiversità si intende l'insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati Il termine.
CENNI DI MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE PIANTE ARBOREE FORESTALI E DA USO PAESAGGISTICO Il miglioramento genetico delle essenze arboree forestali o da alberature.
Produzione Integrata del pomodoro in coltura protetta: nuovi materiali e strategie ecocompatibili FINAGRICOLA SCARL Viale Spagna, Zona Industriale
FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI.
Clonaggio funzionale Clonaggio posizionale Conoscenza proteina Malattia genetica Determinazione sequenza amminoac.Mappatura genetica con marcatori polimorfici.
Applicazione del sistema di qualità 1 L’auditor prende atto dello stato di funzionamento e manutenzione delle infrastrutture, ma non è necessario che richieda.
Origini e diffusione della talassemia in Sardegna. Un progetto di ricerca integrata. Borgognini Tarli SM*, Buffa R**, Canci A*, Floris G**, Floris R**,
Mezzi genetici Delle specie di funghi conosciute il 10% colonizzano le piante; Solo 200 sono pericolosi fitopatogeni; D’altra parte oltre
GLI ARCHIVI E IL WEB Gli istituti archivistici sono presenti sul web con modalità e strumenti diversi e con una pluralità di progetti e iniziative che.
La valorizzazione delle privative varietali : l’esperienza SICASOV Roma, 4 maggio 2016 Dott. Stefano Barbieri Responsabile Italia SICASOV.
TEST GENETICI  test per identificare il genotipo consulenza genetica (ricerca di mutazioni patologiche, analisi di marcatori per gene tracking) analisi.
Dati statistici sui risultati della selezione La gestione delle azioni di Partenariati Multilaterali Leonardo da Vinci Seminario Progetti Approvati Annualità.
Eterosi o lussureggiamento degli ibridi
PARTE SPECIALE 2 - METODI DI SELEZIONE
Biologia Cellulare e Biotecnologie Genetica vegetale Sezioni Aree disciplinari Biochimica e Fisiologia Genetica e Biologia Molecolare Genetica Quantitativa.
IL RAPPORTO TRA DENOMINAZIONE VARIETALE E MARCHIO D’IMPRESA Innovazione in agricoltura La protezione delle nuove varieta’ vegetali per la competitivita’
Transcript della presentazione:

OLVIVA QUALIFICAZIONE DEL VIVAISMO OLIVICOLO: ISTITUTO DI GENETICA VEGETALE, PERUGIA Luciana Baldoni OLVIVA QUALIFICAZIONE DEL VIVAISMO OLIVICOLO: CARATTERIZZAZIONE VARIETALE, SANITARIA E INNOVAZIONI NELLA TECNICA VIVAISTICA AZIONE 1: 'Caratterizzazione molecolare e morfologica' LOCOROTONDO, 6 Luglio 2006

Il patrimonio genetico dell'olivo in Italia AZIONE 1 Il patrimonio genetico dell'olivo in Italia L’olivo annovera il germoplasma più ricco tra tutte le specie coltivate   Le cultivar italiane ufficialmente censite sono 395 (schedario olivicolo suppl. G.U. 5/94) Quelle riportate da Bartolini et al. (1998) sono 538, pari al 42% del patrimonio varietale mondiale Tuttavia il numero di cultivar di interesse ai fini produttivi e quindi oggetto di moltiplicazione e commercio di piante sul mercato nazionale e mondiale è circoscritto ad alcune decine

Le norme per la commercializzazone del materiale di propagazione Il materiale vegetale d’olivo deve soddisfare i requisiti sanitari e genetici imposti dalle direttive UE sulle condizioni minime per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione (Conformitas Agraria Communitatis-CAC, Dir. n. 92/34 del 28 aprile 1992, e Dir. n. 93/48 del 23 giugno 1993). A tal fine occorre disporre di strumenti in grado di identificare e certificare il genotipo. L’impiego di tecnologie di analisi molecolare ha dimostrato di poter stabilire il livello di variabilità intervarietale e di caratterizzare le cultivar esaminate.

Il Progetto OLVIVA si propone di: AZIONE 1 Il Progetto OLVIVA si propone di: Sviluppare tecnologie biomolecolari in grado di stabilire con certezza l’identità delle varietà di maggiore interesse per l’olivicoltura e il vivaismo delle Regioni coinvolte nel Progetto* Risolvere i casi di sinonimia Fornire strumenti analitici per la certificazione genetica del materiale di propagazione. *Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna

Le cause della confusione sulla consistenza e distribuzione AZIONE 1 Le cause della confusione sulla consistenza e distribuzione del patrimonio varietale Varietà locali Varietà cosmopolite Varietà migranti Confusione dovuta a casi di: sinonimia (Frantoio-Raggiola, ecc.) omonimia (Ogliarola, Dolce, ecc.) toponimia (Cellina di Nardo', Rosciola di Rotello, ecc.) morfonimia (Pendolino, Tonda, ecc.) Cultivar, Ecotipi locali, Genotipi rari, Selvatici Cloni? Popolazioni varietali?

Perche' e' necessaria la caratterizzazione molecolare Le tecniche biomolecolari, svincolate dalle condizioni ambientali, dall'età dell'albero e dal tessuto prelevato, rappresentano oggi il mezzo più potente di caratterizzazione varietale. Attraverso le tecniche di identificazione biomolecolare sarà possibile associare a ciascuna varietà un codice numerico identificativo. Le informazioni derivanti dal progetto troveranno utili applicazioni per la certificazione del materiale vivaistico, per la rintracciabilità della composizione varietale degli oli monovarietali, DOP, e IGP e per la tutela del germoplasma locale.

AZIONE 1 Obiettivi Caratterizzazione e genotipizzazione molecolare e morfologica delle principali varietà di olivo di interesse produttivo e vivaistico per le Regioni coinvolte nel Programma Identificazione delle relazioni genetiche tra le varietà delle diverse Regioni e soluzione dei casi di sinonimia e omonimia Sviluppo di una piattaforma diagnostica per il riconoscimento rapido dell’identità delle varietà di olivo più importanti Certificazione variatale di piante madri e materiale vivaistico destinato al commercio

Stato dell’arte della ricerca AZIONE 1 Stato dell’arte della ricerca Nonostante la disponibilità di strumenti efficacissimi e l’impegno di numerosi laboratori, la caratterizzazione delle varietà italiane ha sofferto del mancato coordinamento tra i diversi gruppi, comportando: l’impossibilità di comparazione tra i dati ottenuti, casi di duplicazione di lavori mancanza di informazioni su varietà molto importanti.

Identificazione varietale Impiego di un set COMUNE comune di marcatori molecolari Impiego di un set COMUNE di caratteri morfologici e fenologici

Marcatori microsatellitari (SSR) AZIONE 1 Marcatori microsatellitari (SSR) Tra i marcatori disponibili in letteratura si ritiene che i microsatelliti (o SSR, Simple Sequence Repeats) siano i più rispondenti per le finalità perseguite dal Progetto. Per l’identificazione varietale gli SSR rappresentano, in questo momento, i marcatori più affidabili e altamente ripetibili, oltre che facili da applicare. Diversi gruppi hanno già selezionato in olivo alcune decine di microsatelliti particolarmente polimorfici e informativi (Carriero et al., 2002; Cipriani et al., 2002; Sefc et al., 2000). Alcuni di questi microsatelliti sono stati testati per la caratterizzazione di alcune varietà di olivo (Bandelj et al., 2002; Belaj et al., 2004), per la costruzione di mappe genomiche e studi di paternità (de la Rosa et al., 2003; de la Rosa et al., 2004), per l’analisi di relazioni tra specie affini (Rallo et al., 2003) e per la rintracciabilità degli oli di oliva (Pasqualone et al., 2004; Testolin e Lain, 2005).

Un primo set di SSR proposto AZIONE 1 Un primo set di SSR proposto Scegliere un set di circa 20 SSR In linea di massima viene indicato l’elenco dei potenziali marker SSR utilizzabili: Locus DCA-17 UDO-43 DCA-18 DCA-09 GAPU-103 GAPU-89 EMO-90 GAPU-71B DCA-04 DCA-16 DCA-14 DCA-15 DCA-05 UDO-09 DCA-13 GAPU-45 DCA-07 EMO-13 GAPU-71A UDO-39

AZIONE 1 Proposta di un protocollo comune per lo sviluppo di un set di marcatori molecolari utili alla definizione, caratterizzazione ed identificazione delle varietà di olivo italiane. Costituzione di una rete di laboratori; Raccolta e catalogazione dei dati molecolari disponibili su germoplasma coltivato e spontaneo; Sviluppo di una piattaforma diagnostica per il riconoscimento rapido dell’identità delle varietà di olivo più importanti; Realizzazione e gestione di un data-base comune.

Azioni necessarie AZIONE 1 Screening, su un numero ristretto (circa 20) di cultivar, di SSR previamente identificati in olivo per selezionare un set di 15-20 SSR, sulla base dell’efficienza di discriminazione (numero di alleli, grado di eterozigosi, numero di loci, ecc.); Selezione di 20-25 SNP previamente identificati e verifica della loro applicabilità alla caratterizzazione varietale (locus singolo, grado di eterozigosi, ecc.); Sviluppo di protocolli per la comparazione dei dati ottenuti da laboratori diversi, uso di varietà comuni come marker di riferimento (Frantoio? Picual?), ring test, ecc.); Validazione dell’identità genetica delle varietà presenti nelle collezioni ufficiali mediante analisi comparata; Determinazione della variabilità intra-varietale (tra cloni) mediante analisi molecolari supplementari; Costituzione di una banca dati contenente le informazioni bio-molecolari, fenologiche ed agronomiche delle varietà di olivo che rappresenti uno strumento di consultazione per la descrizione varietale, anche ai fini della certificazione genetica del materiale vegetale.

1.1 Caratterizzazione molecolare Scelta di 200 varietà da sottoporre ad analisi; Raccolta dei campioni da fonte qualificata; Distribuzione ai diversi laboratori ed estrazione del DNA; Analisi molecolare di tutti i campioni mediante un set di circa 20 marcatori microsatellitari; Validazione dei risultati mediante verifica del grado di ripetibilità del metodo molecolare adottato con ring-test tra i laboratori partecipanti; Analisi dell’efficacia discriminante dei marcatori usati, del grado di similarità genetica fra le cultivar e valutazione della presenza di eventuali casi di sinonimia ed omonimia; Assemblaggio dei profili molecolari, parametri morfologici e agronomici salienti e definizione di una ‘carta d’identità’ varietale; Creazione di un database mediante trasferimento su supporto informatico di tutte le informazioni derivate dal Progetto.

1.2 Definizione di un protocollo comune AZIONE 1 1.2 Definizione di un protocollo comune per la caratterizzazione morfologica delle varietà di olivo Raccolta del materiale vegetale (foglie, frutti, fiori, ecc.) dalle stesse piante di cui al punto precedente. Analisi dei parametri morfologici più discriminanti. Assemblaggio dei profili molecolari, parametri morfologici e agronomici salienti e definizione di una ‘carta d’identità’ varietale per descrivere ciascuna cultivar sul piano genetico e fenotipico Creazione di un database mediante trasferimento su supporto informatico di tutte le informazioni derivate dal Progetto da rendere disponibili alla comunità scientifica e al mondo produttivo tramite la realizzazione di un sito Web dedicato.

PIANO TEMPORALE DELLE ATTIVITÀ AZIONE 1 PIANO TEMPORALE DELLE ATTIVITÀ I ANNO Scelta delle varietà. Raccolta dei campioni per analisi molecolare. Estrazione del DNA. Raccolta del materiale vegetale. Valutazione delle reazioni all’inoculazione artificiale di Verticillium dahliae. II ANNO Analisi molecolare. Analisi dell’efficacia discriminante dei marcatori. Analisi della similarità fra cultivar. Analisi dei parametri morfologici. Valutazione della resistenza alla malattia. III ANNO Validazione dei risultati. Realizzazione carta di identità varietale. Selezione di piante di olivo dotate di elevata resistenza a V. dahliae Realizzazione database.

Quali sono i partner coinvolti? AZIONE 1 Quali sono i partner coinvolti?

AZIONE 1 Scelta delle varietà da caratterizzare (fase comune a tutte le azioni) La definizione del numero di varietà su cui sviluppare le attività del progetto si è basata sui seguenti parametri: Numero di varietà richieste dal bando Produzione oleicola media delle Regioni interessate dall’intervento Numero di varietà riportate in letteratura per ciascuna varietà

Protocollo comune per la caratterizzazione morfologica Raccolta del materiale (foglie, frutti, fiori, ecc.) dalle stesse piante impiegate per la caratterizzazione molecolare. Analisi dei parametri morfologici più discriminanti: verranno inclusi quelli usati per il Catalogo Mondiale delle Varietà di Olivo (COI, 2000): Foglia (lunghezza-larghezza-forma-curvatura); Infiorescenza (lunghezza-numero fiori/infiorescenza); Frutto (peso-forma-simmetria-diametro-posizione apice-posizione base-umbone- numero e dimensioni delle lenticelle); Endocarpo (peso-forma-simmetria-superficie-numero solchi fibrovascolari-terminazione apice). Messa a punto della tecnologia di acquisizione di immagini digitalizzata e l’analisi computerizzata dei parametri morfometrici. Tale caratterizzazione sarà condotta di concerto con le UO che si occupano della caratterizzazione molecolare delle varietà di olivo. Particolare interesse rivestono le informazioni sugli aspetti di biologia fiorale e di fruttificazione, maturazione dei frutti, fasi fenologiche, qualità dell’olio, capacità rizogena delle talee, suscettibilità ad avversità biotiche ed abiotiche.

Definizione di una ‘carta d’identità’ varietale AZIONE 1 Definizione di una ‘carta d’identità’ varietale Realizzazione di un database con tutte le informazioni disponibili Profili molecolari e parametri morfologici e fenologici salienti verranno assemblati e organizzati al fine di descrivere ciascuna cultivar sul piano genetico e fenotipico. Tutte le informazioni derivate dal Progetto verranno trasferite su supporto informatico e rese disponibili alla comunità scientifica e al mondo produttivo tramite la realizzazione di un sito Web dedicato.

Risultati previsti AZIONE 1 Individuazione di genotipi e varietà che manifestano una forte potenzialita' per il recupero e la valorizzazione nelle aree olivicole delle Regioni interessate dall’intervento; Realizzazione di una banca dati di cultivar di olivo caratterizzate con marcatori molecolari in grado di soddisfare i requisiti di identità varietale richiesti dai disciplinari di produzione del materiale vivaistico certificato e quelli di garanzia di qualità dei prodotti D.O.P; Verifica delle caratteristiche di resistenza alla verticilliosi di ecotipi locali, varietà commerciali e portainnesti; Definizione di un metodo di fingerprinting adottabile a livello nazionale per identificare in modo univoco l’appartenenza di un genotipo ad una determinata varietà; Disponibilità di un numero definito e comune di descrittori morfologici stabili per tutte le cultivar analizzate; Chiarimento dei casi di sinonimia ed omonimia; Realizzazione di una carta di identità varietale per il materiale oggetto delle attività; Definizione di procedure univoche per i controlli di certificazione varietale. Sviluppo di una mappa genetica di popolazioni ottenute da programmi di miglioramento genetico.

AZIONE 1 Prodotti Rilascio di un set di marcatori molecolari in grado di distinguere le varietà di olivo di maggiore interesse commerciale. Dati molecolari validati in grado di produrre un ‘passaporto’ per ciascuna varietà. Caratterizzazione molecolare, morfologica, fenologica ed agronomica delle varietà di maggiore interesse. Banca dati molecolare. Sviluppo di una piattaforma tecnologica avanzata per la certificazione genetica del materiale vivaistico. Schede di caratterizzazione varietale/clonale, approntate secondo quanto previsto nel disciplinare di certificazione del materiale di propagazione, per il riconoscimento delle Fonti Primarie caratterizzate nel Sistema Nazionale di Certificazione. Sito disponibile world-wide-web con tutte le informazioni relative alle più importanti varietà per i vivaisti, gli operatori del settore olivicolo-oleario e i ricercatori.