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Transcript della presentazione:

ACQUA IL 90% DI ME, DI TE, DELLA VITA! Istruzioni: cliccare su “Presentazione diapositive” (barra in alto), cliccare su “visualizza presentazione”,vai avanti con la freccia verso il basso, sulla tastiera. i

Istituto Comprensivo di Orbetello Scuola Elementare di Orbetello Scalo 2003 :anno dell’acqua: Noi vogliamo che sia sempre l’anno dell’acqua, perché tutti si impegneranno a risparmiare questo bene prezioso, denunceranno sprechi, insegneranno ai più piccoli, ma anche agli adulti, che è necessario essere più attenti nell’uso dell’acqua: migliorare si può! Gli alunni.

POESIA Des Menschen Seele gleicht dem Wasser vom Himmel kommt es zum Himmel steigt es, und wieder nieder zur Erde muss es, ewig wechselnd. Simile all’acqua è l’anima dell’uomo. Viene dal cielo, risale al cielo, di nuovo scendere deve alla terra in perpetua vicenda. Goethe

Storia dell’acqua, storia dell’uomo. Come è nato questo mondo? Gli uomini primitivi si ponevano questa domanda e non sapevano trovare una risposta,allora i Poeti narrarono loro una leggenda. “Prima vi era il Caos, massa confusa dove

regnavano le tenebre, dal Caos balzarono fuori due esseri potenti che dettero vita a d esseri mostruosi e forti, tra questi c’era anche Oceano, senza limiti, gremito di prodigi e di mostri.” Così nelle verdi valli della Grecia, i Poeti pastori narravano l’origine del mondo e degli dei agli uomini semplici che non potevano concepire le grandi forze e le leggi primordiali della Natura. E l’acqua?, vi chiederete. L’acqua sarà sempre protagonista della storia dell’uomo.

Ecco allora che leggiamo alcune imprese di Ulisse, delle sirene e dell’ira del dio con il tridente, di Scilla e di Cariddi, osserviamo bellissime immagini della Mesopotamia, dell’Egitto, del mare dei Fenici e degli Etruschi e riusciamo a capire che l’acqua ha determinato la nascita e lo sviluppo delle civiltà e ha condizionato la vita dei popoli. Conoscere l’acqua sotto questo aspetto ha contribuito ad interessare gli alunni e a mantenere viva la motivazione ad apprendere.

Studio del Fiume: l’Albegna Cosa si deve fare per studiare il corso di un fiume? Per prima cosa ci dobbiamo porre alcune domande: dove si trova?Come ci arriviamo? Cosa portiamo con noi?Procuriamoci una cartina topografica.

SENSAZIONI…da non perdere Fai scorrere l’acqua tra le dita,siediti vicino al fiume, chiudi gli occhi e ascolta i suoni dell’acqua, senti il suo profumo, cerca tra i tuoi pensieri almeno quattro parole che descrivano le sensazioni che provi.

Prova anche tu. Cerca alcuni oggetti che si trovano vicino al fiume o nel fiume, raccoglili e spiega ai tuoi compagni perché li hai raccolti: cosa hanno di speciale? Si trovano in altri ambienti? Descrivi ciò che hai raccolto: si può “repertare” anche giocando! Hai trovato una piuma? Ti dirà che tipo di uccello è passato di lì.Hai trovato un’impronta? Peccato non avere un po’ di gesso e un recipiente: avresti potuto fare un calco! Hai trovato ciottoli? Perché sono così lisci?

Cosa altro hai raccolto sulle rive del fiume? Pigne, legnetti, gusci vuoti di chiocciola conchiglie, resti di piccoli animali: cosa ti dicono questi reperti? Noi abbiamo scoperto molte cose: eravamo vicino alla foce del fiume, che si getta nel M. Tirreno (resti di alghe, di conchiglie e di granchi);da lì erano passati gabbiani, folaghe, aironi e, sicuramente, dei passeri ( impronte, penne) ; nella macchia vicino al fiume di sicuro vivono conigli selvatici e volpi (escrementi); abbiamo raccolto un sasso vicino alla riva, c’era un a patina verdastra:

Al microscopio osserviamo che sono alghe; abbiamo visto diversi insetti, tra cui le utili coccinelle dai sette punti, e abbiamo raccolto dei licheni che ci hanno rivelato che il nostro ambiente non è inquinato. Prova anche tu: ti servono due tappi di sughero e l’aiuto dei compagni; 1) lancia un tappo in mezzo al fiume e, prendendo dei punti di riferimento sulla riva, calcola quanto tempo impiega a percorrere un certo tratto di fiume (applica la formula : velocità = spazio: tempo); 2) ripeti con il secondo tappo che dovrai lanciare vicino alla riva. Annotare e discutere. Prova anche tu: osserva i depositi del fiume: limo,

sabbia, ciottoli, massi: quali di questi hai raccolto? Dove li hai raccolti come era la corrente del fiume? ( veloce, media, lenta); L’acqua era limpida o opaca?Discutere, fare ipotesi,disegnare, fare foto… La biodiversità è data dal numero di specie che vivono in un determinato habitat.

Più forme di vita troviamo, più il nostro ambiente è sano.Per valutare la BIODIVERSITA’ c’è, fra i tanti, un semplice sistema, dovrai però lavorare con i compagni più grandi, se sei ancora in prima o in seconda!Il METODO S.C.I.( Indice di Confronto Sequenziale)dello studioso CAIRNS.10 ragazzi raccolgono nel fiume 25 campioni di esseri viventi ciascuno e li mettono nei contenitori, altri10 ragazzi raccolgono nella zona vicino alle rive del fiume altri 25 campioni ciascuno e li mettono nei contenitori.Alla fine della raccolta prendono tutti gli esseri viventi che hanno trovato e li registrano su un grande foglio: per la registrazione si usano solo

due simboli: X e O, il simbolo si cambia solo se l’essere vivente che si estrae è diverso dal precedente. Più numerosi sono i cambi, maggiore sarà la diversità ( biologica). Puoi informarti, per saperne di più, a noi è bastato questo lavoro per capire che il fiume Albegna ha un gran numero di specie ed è, quindi,sano. Non dimenticare di rilasciare gli esseri viventi raccolti. Si possono fare simili osservazioni andando a “visitare” un fosso o un canale agricolo: vedrete quante cose scoprirete! Si possono chiedere aiuti, suggerimenti e collaborazione ad alunni di scuole lontane dalla nostra, nel nostro territorio ma anche

in altre regioni: da queste esperienze nascono sempre buone abitudini verso la ricerca, lo studio e l’approfondimento. COS’ALTRO? Quest’anno abbiamo continuato il nostro lavoro sul “ riuso- riciclo”. Praticamente abbiamo riusato ogni foglio di carta, di sacchettino della colazione, di avanzi delle fotocopie, di cartoncini: ne faremo oggetti nuovi per il mercatino di fine anno; abbiamo riusato i bicchieri e i bicchierini di plastica per fare le decorazioni a Natale e a Carnevale, sono stati utilizzati più volte per la pittura, per gli stampini..

Non si trova più una bottiglia di plastica: i compagni di quinta hanno insegnato anche ai più piccoli come creare oggetti fantastici con le bottiglie vuote, ritagliate, riscaldate e modellate: loro hanno realizzato un meraviglioso presepe che potrete ammirare alla mostra di Arteambiente, al Cassero di Grosseto, dal 20 maggio prossimo. Con tavolette, cartoncini avanzati, cannucce delle bibite, bicchierini di plastica noi alunni di seconda, di terza e di quarta abbiamo realizzato la strumentazione per il nostro “ Laboratorio Meteo”, così sono nate banderuole, pluviometri anemometri,

bussole rudimentali, ma funzionanti, clessidre e orologi. Gli alunni di prima hanno riusato di tutto: contenitori del sapone, calze di nailon e vecchi cerchi ( se vedeste che racchette!), vasetti e cartoni da imballaggio, con cui hanno costruito strumenti per la motricità, per la matematica e per la musica, hanno riusato gli avanzi di paste, riso, farine, colori a tempera per realizzare originali elaborati polimaterici insieme ai bambini della scuola dell’infanzia! Insomma abbiamo lavorato tanto e continueremo a farlo, raccontiamo in famiglia le nostre esperienze e cerchiamo di coinvolgere

anche gli Enti Locali, soprattutto il Comune, per quanto riguarda accorgimenti da prendere per il risparmio di gasolio, energia elettrica e acqua. Insieme si può Insegnante Coordinatore Maria Ronzini