1 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO D.G.S.P.C. Le Linee Guida dell’OCSE e l’internazionalizzazione sostenibile PATRIZIA BARATTO ANCONA 27 LUGLIO 2007.

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1 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO D.G.S.P.C. Le Linee Guida dell’OCSE e l’internazionalizzazione sostenibile PATRIZIA BARATTO ANCONA 27 LUGLIO 2007

2 Temi principali dell’intervento Il Punto di Contatto Nazionale (PCN) Le “Linee Guida dell’OCSE destinate alle Imprese Multinazionali” Le “Linee Guida dell’OCSE” e lo Sviluppo Sostenibile I nuovi strumenti di self-assessment dell’OCSE per l’internazionalizzazione consapevole

3 Il Punto di Contatto Nazionale (PCN) italiano

4 Punto di Contatto Nazionale (PCN) Origine Adesione del Governo italiano alla “Dichiarazione OCSE sugli investimenti internazionali e le imprese multinazionali” ( ) Obiettivo Diffusione delle “Linee Guida dell’OCSE destinate alle Imprese Multinazionali” (Allegato I alla Dichiarazione), quali strumento internazionale per la promozione del processo di Sviluppo Sostenibile e l’adozione di comportamenti socialmente responsabili Collocazione istituzionale MiSE – DGSPC in ragione del ruolo istituzionale di coordinamento e di indirizzo delle politiche per le attività imprenditoriali (L. 273/2002 e Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 30 luglio 2004)

5 39 PCN OCSE nel mondo PCN

6 Comitato PCN Direttore Generale DGSPC Segretariato PCN + eventuali esperti esterni PCN - Organizzazione “….geometria variabile…” Principi OCSE: Visibilità Accessibilità Trasparenza Responsabilità Equivalenza funzionale

7 PCN - Attività Da organismo di divulgazione delle Linee guida dell’OCSE e sostegno alla loro adozione A organismo di promozione del “Sistema Italia” e implementazione di percorsi di crescita condivisi e sostenibili Seminari ed workshop Formazione e informazione Sponsorizzazione e patrocinio di eventi Promozione di iniziative di internazio.ne Esecuzione di approfondimenti tematici Evasione delle richieste di intervento Scambio con gli organismi della RSI Partecipazione al network dei PCN

8 Le Linee Guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali

9 Le Linee Guida dell’OCSE Obiettivi Garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile per le generazioni future, basato sul rispetto di norme comuni in tema di diritti umani, diritti dei lavoratori, ambiente, trasferimento tecnologico, consumo Contenuto Raccomandazioni rivolte dai Governi OCSE alle imprese multinazionali. Enunciano principi e norme volontari per il comportamento responsabile delle imprese nell’adempimento delle leggi applicabili (I versione: 1976 – attuale versione: 2000) Natura Raccomandazioni non obbligatorie che non si sostituiscono alle leggi né sono ad esse superiori. Gli Stati firmatari si sono impegnati a promuoverle ed ad incoraggiarne l’uso.

10 Le LG dell’OCSE - ambiti Profilo territoriale Non sussistono limiti spaziali Sono destinate a tutte le imprese operanti nei territori dei Paesi firmatari, o a partire da tali territori, ed ovunque le stesse esercitino la loro attività (Concetti e principi, 2) Profilo soggettivo Non sussistono limiti soggettivi Sono dirette alle imprese multinazionali, prescindendo dalla specifica struttura organizzativa, ma si rivolgono anche alle PMI (sebbene abbiano capacità inferiori alle GI) (Concetti e principi, 5) ed a partner commerciali, fornitori e catene di sub-fornitura (Principi generali, 10) I più ampi possibili…

11 Le LG dell’OCSE - contenuti Parte I Comportamenti e modalità operative Parte II Procedure di attuazione (struttura ed attività degli organismi strumentali alla diffusione applicazione delle Linee Guida dell’OCSE) Parte III Commenti (ragioni e finalità delle singole raccomandazioni) Concetti e principi - Principi generali Divulgazione delle informazioni Occupazione e relazioni industriali Ambiente Lotta alla corruzione Interessi del consumatore Scienza e tecnologia Concorrenza Fiscalità

12 Le LG dell’OCSE - esempio Focus: Occupazione e relazioni industriali Rispettare il diritto dei dipendenti all’associazionismo sindacale Contribuire all’effettiva abolizione del lavoro minorile Contribuire all’eliminazione del lavoro forzato ed obbligatorio Non discriminare in base a razza, colore, sesso, religione, opinione politica, cittadinanza o estrazione sociale, salvo che ciò non contribuisca a promuovere le pari opportunità Fornire informazioni idonee ad avviare accordi collettivi ed a consentire ai lavoratori di farsi un’opinione esatta e corretta delle prestazioni dell’impresa Assicurare la salute e la sicurezza dell’ambiente lavorativo Assumere personale locale Cooperare con i sindacati e le autorità locali per attenuare gli impatti negativi delle decisioni aziendali (es. chiusura dello stabilimento), informandoli tempestivamente

13 Le Linee Guida dell’OCSE e lo sviluppo sostenibile

14 Sviluppo Sostenibile “Lo sviluppo che soddisfa i bisogni delle persone esistenti senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro bisogni. Il soddisfacimento della qualità della vita mantenendosi entro i limiti della capacità di carico (carrying capacity) degli ecosistemi che ci sostengono“ Lo sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l’operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi" Rapporto Burtland, 1987 ONU WCED (World Commission Environment and Development )

15 LG dell’OCSE e Sviluppo Sostenibile Le Linee Guida dell’OCSE intendono favorire il processo di Sviluppo Sostenibile, sia direttamente sia per il tramite di imprese e Governi: Le Linee Guida mirano a valorizzare il contributo apportato dalle imprese multinazionali allo sviluppo sostenibile (Prefazione, 1) Le imprese multinazionali hanno l’opportunità di attuare politiche esemplari volte ad assicurare la coerenza fra obiettivi sociali, economici ed ambientali (Prefazione, 5) Le Linee Guida chiariscono le aspettative condivise dai Governi dei Paesi aderenti sul giusto comportamento delle imprese e costituiscono un punto di riferimento per le imprese (Prefazione, 7) Il comune proposito dei Paesi aderenti alle Linee Guida è di stimolare il contributo positivo che le imprese multinazionali possono apportare al progresso economico, ambientale e sociale e di minimizzare le difficoltà che possono derivare dalle diverse operazioni (Prefazione, 10)

16 Perché le Linee Guida dell’OCSE? Vantaggi diretti Autovalutazione delle performance aziendali Benchmarking ed individuazione delle migliori prassi Benefici derivanti dall’adozione di comportamenti responsabili (valorizzazione degli intangible assets) conoscenza, know-how e coinvolgimento delle risorse umane riduzione di costi operativi (malattie, infortuni, sanzioni ambientali) apprezzamento dei titoli maggiore disponibilità degli interlcoutori reputazione Numerose imprese nazionali hanno dimostrato che il rispetto rigoroso di norme e principi di comportamento aziendale responsabile può dare impulso alla crescita (Prefazione, 6)

17 Perché le Linee Guida dell’OCSE? Vantaggi derivanti dall’operato del PCN Partecipazione alle iniziative di internazionalizzazione responsabile (2006 – Giordania, Israele, Marocco, Turchia) Formazione ed informazione Ricorso a reti e contatti, istituzionali e non, anche per la soluzione di problemi che sorgono all’estero Esclusione dalle richieste di intervento In caso di presunta violazione delle Linee Guida dell’OCSE chiunque ne abbia interesse può attivare il PCN per ripristinare il loro rispetto (cd. “attuazione in circostanze specifiche”). Il PCN in tal caso: verifica la fondatezza della richiesta e la buona fede del richiedente convoca le Parti coinvolte per acquisirne il parere istruisce debitamente la richiesta di intervento propone alle Parti il raggiungimento di un accordo Se le Parti non raggiungono un accordo il PCN emette una raccomandazione e favorisce l’accesso delle stesse a procedure consensuali, non contenziose

18 I nuovi strumenti di self- assessment dell’OCSE per l’internazionalizzazione consapevole

19 Gli strumenti OCSE per la internazionalizzazione consapevole Convenzione sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali (1997) Impegno degli Stati e delle imprese nel prevenire e reprimere il fenomeno della corruzione diretta verso paesi firmatari e terzi per evitare distorsioni alla concorrenza internazionale Policy framework for investment (2005) Creazione delle condizioni ottimali per l’attrazione degli investimenti esteri, lo sviluppo degli investimenti domestici e l’attuazione di un processo di sviluppo sostenibile OECD Risk Awareness Tool for Multinational Enterprises in Weak Governance Zones (2006) Meccanismi e sistemi volti a tutelare le imprese che investono in zone caratterizzati da Governi deboli, instabili e non democratici

20 Policy framework for investment Frutto di concertazione fra più di 50 Governi ed organizzazioni imprenditoriali e non profit, è articolato in 10 capitoli: Investment policy, investment promotion and facilitation, trade policy, competition policy, tax policy, corporate governance, corporate responsability, human resource development, infrastructure and financial services, public governance Ogni capitolo è preceduto da un preambolo e seguito da un commento. Es. Cap. 1, Investment policy - “The quality of investment policies directly influences the decisions of domestic and foreign investors. Transparency, property protection and non-discrimination are investment policy principles that underpin efforts to create a sound investment environment for all.” What steps have been taken to ensure that the laws and regulations dealing with investment, and their implementation and enforcement are clear and transparent? Has the government taken steps towards the progressive establishment of secure and effective methods of ownership registration for land and other forms of property? Does the government maintain a policy of timely and adequate compensation for expropriation? Have explicit and well-defined limits on the ability to expropriate been established, such as guidelines on what constitutes public interest?

21 Nasce dalle LG dell’OCSE ed è frutto della concertazione fra i Paesi membri dell’OCSE, il BIAC, il TUAC, le ONG internazionali ed i Comitati ed i Gruppi di lavoro dell’OCSE. Mira a sostenere l’attività delle imprese che operano in aree caratterizzate da Governi deboli, soggette a pressioni indebite di “terzi”. Si articola in otto capitoli: Preface, Obeying the law and observing International Instruments, Heightened managerial care, political activities, Knowing clients and business partners, Speaking out about wrongdoing, Business roles in weak Governance societies. Es.: Cap. 2 Obeying the law How can the company inform itself about and assess the impacts of its investment in host country? Does the company seek to involve stakeholders, especially local actors, in this process? What steps does the company take to avoid situations where it might aggravate existing problems? What steps does it take to mitigate any negative impacts? OECD Risk Awareness Tool for Multinational Enterprises in Weak Governance Zones

22 Tendenze di policy internazionale sugli IDE Principali approfondimenti OCSE in corso: Ricognizione sull’approccio degli Stati in merito al rapporto libertà di investimento - esigenza di tutela degli interessi nazionali e di protezione delle industrie strategiche Individuazione degli strumenti utili ad una corretta e pronta individuazione dell’identità degli investitori internazionali Benchmark definition degli IDE Ragioni delle scelte di internazionalizzazione delle PMI e dinamiche di attuazione Impatto degli IDE sugli intellectual assets

23 Punto di Contatto Nazionale Per informazioni: Ministero dello Sviluppo Economico Via Molise, Roma