1 STRUMENTI DELLA QUALITA’ PER LA SCUOLA Piacenza 13.12.2008 Qualità Sostenibile : una nuova educazione ? Ing. Marco Malagoli Vice Presidente AICQ-ER.

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1 STRUMENTI DELLA QUALITA’ PER LA SCUOLA Piacenza Qualità Sostenibile : una nuova educazione ? Ing. Marco Malagoli Vice Presidente AICQ-ER

2 I. Contesto di riferimento II. Educazioni e “Saperi necessari” III. Ritorno alla Qualità (sostenibile)?

3 I. Contesto di riferimento

4 Lo sviluppo sostenibile Serge Latouche : ossimoro rampante Il termine, diventato di uso comune, può indicare idee e valori diversi Possibile individuarne differenti definizioni

5 Alcune definizioni s.s. soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri (Brundtland 1992, UNCED 1992) s.s. si mantiene entro i limiti della capacità di carico degli ecosistemi (IUCN,UNEP,WWF 1991) s.s. offre servizi ambientali, sociali ed economici ai membri di una comunità senza minacciare l’operatività del sistema naturale, edificato e sociale da cui la fornitura di tali servizi discende (ICLEI 1994)

6 Attori dello sviluppo sostenibile (V Programma CEE) PUBBLICA AMM.NE IMPRESE CONSUMATORI

7 Il governo delle relazioni GOVERNANCE del TERRITORIO gli attori dovrebbero esprimere una : IDENTITA’ RELAZIONALE CORPORATE STILI DI VITA GOVERNANCE

8 La creazione del valore (Engagement degli stakeholders) Identificazione degli stakeholders, dei loro bisogni e dei loro obiettivi Individuazione e costruzione di canali di comunicazione e di ascolto specifici Definizione dei criteri per misurare il valore creato

9 La Contab. Ecologica e Sociale … Misurazione e valutazione delle risorse (anche quelle naturali e sociali) con assegnazione di valore economico a beni (anche relazionali) e servizi apprezzati e riconosciuti come importanti, ma che non sempre hanno un valore di scambio

10 Le dimensioni della Sostenibilità in termini di : CAPITALI e FLUSSI (patrimoni e redditi) ECONOMICA AMBIENTALE SOCIALE CAPITALE CAPITALE NATURALE CAPITALE SOCIALE BENI BENI AMBIENTALI BENI RELAZIONALI

11 Le principali visioni Si sono imposte (erroneamente) 2 visioni : Visione ristretta : si riferisce principalmente agli aspetti di gestione ambientale e delle risorse, di cui si teme l’esaurimento Visione ampia : sviluppo sociale, economico ed ecologico

12 II. Educazioni e “Saperi necessari”

13 Fino ad oggi…… la scuola ha scelto di fornire strumenti culturali che garantissero di per sé una futura autonomia etica degli allievi collocabile in un ideale “recinto” leggitimante : la “cittadinanza” che presuppone un orizzonte etico condiviso (quanto meno da quelli che riconoscono un patto di cittadinanza)

14 Perché porre esplicitamente una questione etica ? Si allarga la sfera degli interlocutori Il bilanciamento delle richieste richiede un nuovo “contratto sociale” La produzione di valore avviene “attraverso i valori”

15 Dimensioni della Sostenibilità in termini di : Etiche applicate Quale etica alla base della RS ? Etica degli AFFARI Etica AMBIENTALE Etica PUBBLICA

16 ES : concetto di QUALITA’ della VITA “Percezione che ogni persona ha della propria posizione nella vita, nel contesto della cultura e del sistema dei valori nel quale è inserita, ed in relazione ai propri obiettivi, standard, aspettative e preoccupazioni” (OMS, 1995) (soggettività e multidimensionalità)

17 Es: etica ambientale Tecnocentrismo vs. Ecocentrismo crescita stato stazionario sfruttamento risorse conservaz./preservaz. sostenibilità debole sostenibilità forte valore strumentale valore intrinseco equità inter-gen. intra-generazionale

18 Educazione alla Sostenibilità L’Educazione alla sostenibilità dovrebbe fondarsi su un sistema territorialmente strutturato di agenzie educative : sono molti i soggetti, di tipo istituzionale e sociale, che possiedono saperi, esperienze e competenze sull’ “ambiente” e che, se coordinati tra di loro possono arricchire l’offerta educativa complessiva.

19 Le educazioni Al momento il raccordo (epistemologico) tra le varie educazioni è offerto dalla “educazione alla convivenza civile”

20 Alla ricerca del principio unificante Se, sul fronte della educazione alla convivenza si sta sviluppando la dimensione sociale della sostenibilità, sul fronte dell’educazione ambientale si vorrebbero introdurre strumenti di orientamento alle discipline scientifiche

21 Ma se l’ambiente è : ambiente fisico (cogenza) ambiente relazionale (contratto sociale) ambiente della partecipazione (diritto)

22 Se i saperi necessari sono legati a : Limiti della conoscenza: l'errore e l'illusione Educare ad un sapere "pertinente" Insegnare la condizione umana Educare all'identità "terrestre" Educare ad affrontare l'imprevisto Educare alla comprensione L'etica del genere umano

23 se inoltre : Le incertezze associate alla conoscenza tecnica attuale (cfr. conflitti ambientali) portano alla “epistemologia civica” per descrivere i modi in cui il pubblico partecipa alla costruzione della conoscenza, riconoscendo così il carattere culturale e politico di questo processo

24 Non dovrebbe essere : L’etica il contesto epistemologico più adeguato per tutte quelle che vengono chiamate genericamente “educazioni” (all’ambiente, alla salute,..) ?

25 III. Ritorno alla Qualità (sostenibile)?

26 Le nuove forme di qualità qualità “economica” qualità ambientale qualità del lavoro qualità delle informazioni riassumibili nel termine qualità etico-sociale

27 Il TRM framework (rif. Waddock-Bodwell) INSPIRATION : Vision Setting and Leadership systems INTEGRATION : Changes in STRATEGY and Mgmt practices INNOVATION : Assessment/improvement / learning systems Bilancio di sostenibilità : tappa intermedia; crescente fabbisogno di accountability

28 “Qualità certificata” : strumento di progresso sociale Per la creazione della reciproca fiducia è presupposto essenziale l’assicurazione della qualità Al fine di assicurare al contesto socio-economico di riferimento la qualità (capacità di soddisfare i bisogni associati ai prodotti/servizi forniti) si è diffusa la cultura e la prassi della attestazione di conformità di parte terza

29 Sistema Italiano per la Qualità COMPONENTI ISTITUZIONALI Lo Stato nelle sue varie espressioni centrali e periferiche che emette le norme cogenti (REGOLE TECNICHE) ed è chiamato a indirizzare e sorvegliare il buon funzionamento del sistema COMPONENTI TECNICO SCIENTIFICHE Enti di normazione che emettono le NORME TECNICHE volontarie, Enti di ricerca, Associazioni culturali, etc.. COMPONENTI OPERATIVE - imprese / organizzazioni produttrici (PARTE PRIMA) -utenti / consumatori (PARTE SECONDA) -Infrastruttura (Enti di accreditamento nazionali e strutture di collaborazione e mutuo riconoscimento a livello europeo e mondiale, Operatori specializzati della valutazione di conformità accreditati da tali Enti e indipendenti dalle due parti “contrattuali” precedenti (PARTE TERZA)

30 Dal SINCERT : Lo strumento che più si avvicina alla “qualità assoluta” è costituito da uno schema di certificazione di prodotto, completo e robusto, gestito da un’organizzazione con SGQ applicato in modo efficace, per dare fiducia sulla costanza delle caratteristiche del prodotto/servizio. Completo, perché unisce l’esistenza di un sistema di gestione per la qualità nell’organizzazione ad una serie di misurazioni e controlli frequenti, effettuati direttamente sul prodotto/servizio. Robusto, perché le regole che determinano la frequenza delle misurazioni e dei controlli sono tali da fornire un elevato livello di fiducia nella conformità del prodotto/servizio rispetto ai requisiti fissati.

31 APPRENDIMENTO come modificazione del comportamento in seguito alla metabolizzazione di una informazione APPRENDIMENTO SEMPLICE avviene per aggiunta di nuovi elementi, la cultura precedente viene aumentata, ma non modificata nei suoi elementi precedenti APPRENDIMENTO COMPLESSO avviene per modifica del precedente campo cognitivo della persona, cambia la cultura dell’individuo e i relativi MODELLI MENTALI MODELLO MENTALE è una visione semplificata della realtà che ci aiuta a risparmiare energie nel tentativo di comprendere il mondo

32 4 principi di gestione per la Qualità (rif. UNI EN ISO 9000:2000) Approccio per processi Un risultato desiderato si ottiene con maggiore efficienza quando le relative attività e risorse sono gestite come un processo Approccio sistemico alla gestione Identificare, capire e gestire (come fossero un sistema) processi tra loro correlati contribuisce all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazione nel conseguire i propri obiettivi Miglioramento continuo Il miglioramento continuo delle prestazioni complessive dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione Decisioni basate su dati di fatto Le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati e informazioni

33 QUANDO SPARI NON PENSARE CHE SPARI AD UN UOMO, MA A UN BERSAGLIO E Hemingway quando si porta attenzione solo sull’azione, nel tempo, si perde di vista il senso dell’azione stessa e questo permette il ripetersi dell’azione in assenza di significato [fonte Slide : Roberto Ruozi]