UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE

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Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA ANATOMIA & FISIOLOGIA MODULO DI ANATOMIA AA 2011-2012 Dott.ssa Veronica Papa

L’APPARATO CARDIOVASCOLARE E’ costituito dal cuore e dai vasi sanguigni, nelle cui cavità il sangue circola in continuazione. Il cuore è la pompa che fornisce al sangue la spinta per circolare all’interno dei vasi. I vasi sanguigni sono paragonabili a tubi di diverso calibro nei quali scorre il sangue per raggiungere cellule e tessuti. - Arterie trasportano sangue dal cuore ai tessuti - Vene riportano il sangue dai tessuti al cuore Fra i due tipi di vasi sono sempre interposti dei capillari. Il sangue è il fluido circolante che porta alle cellule, tessuti e organitutto quanto è essenziale per il loro mantenimento e funzionalità: ossigeno, sostanze nutritizie, ormoni, prodotti del catabolismo e altro.

CUORE Il cuore è l’organo centrale dell’apparato circolatorio che con le sue contrazioni fa scorrere il sangue all’interno dei vasi sanguigni. Il cuore si trova in prossimità della parete anteriore torace posteriormente allo sterno; è contenuto all’interno della cavità pericardica sita tra le due pleure all’interno del mediastino. Non si trova in posizione centrata rispetto al piano di simmetria, ma leggermente spostato verso sinistra, debordando così per 2/3 del suo volume verso sinistra ed un terzo verso destra. Ha una forma di cono tronco, con la base in alto e l’apice in basso ed è compreso la 3 e la 6 cartilagine costale.

Il limite superiore del cuore, detto base, rappresenta la sede di emergenza dei principali vasi sanguigni e linfatici, è formata dalla faccia posteriore dei due atri e costituisce il limite superiore del mediastino. E’ localizzata a livello della 3 cartilagine costale, Il limite inferiore del cuore detto apice corrisponde alla parte arrotondata del cuore, è diretto lateralmente e obliquamente verso sinistra raggiungendo la sesta cartilagine costale. Presenta una faccia anteriore o sternocostale e una faccia posteriore o diaframmatica, I margini del cuore sono così definiti: - M. superiore dai due atri e i grossi vasi; - M. laterale dx dall’ atrio e parte del ventricolo destro; - M. laterale sinistro o margine ottuso da parte dell’atrio sin. e dal ventricolo sin; - M. inferiore dal ventricolo dx

Attraverso il pericardio, il cuore contrae rapporti con formazioni ed organi del torace. In particolare si distinguono rapporti della faccia anteriore o sternocostale, della faccia posteriore o diaframmatica, del margine ottuso (lato sinistro), della base e dell’apice. La faccia sternocostale è in rapporto con la parte posteriore dello sterno e con le cartilagini costali dalla 3 alla 6 da cui è separato dai seni pleurali e dai margini anteriori dei polmoni. La faccia posteriore o diaframmatica è in rapporto con il lobo sinistro del fegato e con il fondo dello stomaco, quando questo una volta riempitosi, si innalza nella cavità del diaframma. Il margine ottuso, attraverso la pleura è in rapporto con il polmone di sinistra che lo accoglie in un’ ampia depressione denominata fossa cardiaca. La base del cuore è in rapporto con il polmone di destra e con gli organi del mediastino posteriore. Da ultimo l’apice ha rapporti con la parte anteriore del torace attraverso il polmone di sinistra.

Il cuore è l’organo centrale dell’apparato cardiovascolare. E’ un organo cavo ed è composto da 4 camere: due atri (destro e sinistro) e due ventricoli che lavorano insieme per portare il sangue attraverso una fitta rete di vasi sanguigni dal cuore ai tessuti periferici. Può essere diviso in due metà, cuore destro e cuore sinistro, ognuno composto da un atrio e da un ventricolo in comunicazione tra loro attraverso un ostio atrioventricolare o venoso dotato di valvole cuspidi che impediscono il reflusso del sangue dal ventricolo verso l’atrio, garantendo in questo modo l’unidirezionalità del flusso sanguigno. Dai ventricoli dipartono due osti arteriosi o coni arteriosi dotati di valvole semilunari da cui si origineranno il tronco polmonare e l’aorta ascendente. .

Il cuore è avvolto dal pericardio che consta di due parti: -Pericardio fibroso esterno la cui parte inferiore aderisce al diaframma e avvolge i grossi vasi che emergono dal cuore -Pericardio sieroso interno formato da un foglietto parietale e da uno viscerale, strettamente aderente al cuore Il pericardio sieroso consiste di due strati: foglietto parietale, formato da mesotelio e connettivo fibroso; foglietto viscerale, o epicardio che ricopre la superficie esterna del cuore strettamente aderente al miocardio, costituito da un mesotelio e da sottostante connettivo; Le due pareti si continuano l’una nell’altra ma sono separate dalla cavità pericardica che contiene un liquido sieroso lubrificante che attenua i fenomeni di attrito fra di esse.

Epicardio Miocardio Endocardio costituisono la parete del cuore

LA PARETE DEL CUORE Per la sua composizione strutturale il cuore è considerato un grosso vaso modificato perché la sua parete, come i vasi, è formata da tre tonache: - l’epicardio, esterno, formato da mesotelio e connettivo sottostante - il miocardio costituisce il parenchima cardiaco e comprende tessuto muscolare cardiaco e connettivo, vasi e nervi - l’endocardio, interno, costituito da un singolo strato di cellule endoteliali che si continua con l’endotelio dei vasi in continuità col cuore La parete del cuore è formata prevalentemente da tessuto muscolare, il miocardio ma questo comprende anche: - una componente connettivale fibrosa, lo scheletro fibroso, sostegno del muscolo e della componente vascolare - componente autocontrattile che costituisce il sistema di conduzione

TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO Il tessuto muscolare cardiaco è formato da cardiomiociti cellule piccole, mononucleate, connesse dai dischi intercalari, dove sono presenti gap junctions che consentono il passaggio di ioni e piccole molecole che coordinano la contrazione muscolare cardiaca. Il muscolo cardiaco infatti funziona come un’unica grande cellula e perciò viene considerato un sincizio funzionale. Lo spessore del miocardio varia fra atrii e ventricoli; il massimo spessore è presente nel ventricolo sinistro.

GRANDE & PICCOLO CIRCOLO Si distinguono due circolazioni: - Il circolo polmonare che porta il sangue povero di ossigeno dal cuore ai polmoni e riporta sangue ricco di ossigeno al cuore - Il circolo sistemico che porta il sangue ossigenato ai tessuti e lo riporta carico di anidride carbonica al cuore. La circolazione polmonare ha inizio dall’atrio destro che riceve il sangue dal circolo sistemico attraverso la vena cava superiore ed inferiore e le vene cardiache che trovano sbocco all’interno dell’atrio destro a livello del seno coronario; passato all’interno del ventricolo destro grazie alla valvola atrioventricolare destra o valvola tricuspide il sangue viene spinto attraverso l’ostio arterioso polmonare nel tronco polmonare e da qui nel circolo polmonare.

La circolazione sistemica ha origine dalla parte sinistra del cuore La circolazione sistemica ha origine dalla parte sinistra del cuore. L’atrio sinistro riceve, infatti, il sangue ricco di ossigeno dal circolo polmonare, attraverso le 4 vene polmonari di destra e di sinistra sprovviste di valvole ed il ventricolo sinistro lo spinge nella circolazione sistemica. Quando il cuore batte si contraggono prima gli atri e poi i ventricoli; questi ultimi si contraggono simultaneamente per garantire lo stesso apporto di sangue alle due circolazioni. Ogni circolo inizia e finisce al cuore; le arterie portano il sangue che si allontana dal cuore mentre le vene portano il sangue che torna al cuore

STRUTTURA DI ATRI E VENTRICOLI Il cuore è un organo cavo costituito da due atri e due ventricoli che si dividono a formare due metà indipendenti cuore destro e sinistro. Ogni atrio è in comunicazione col ventricolo dello stesso lato attraverso le valvole atrioventricolari destra e sinistra, ma la parte atriale e quella ventricolare o la parte superiore ed inferiore sono separate dal solco coronario, ben visibile sulla faccia posteriore del cuore, Gli atri ed i ventricoli hanno funzioni molto diverse. Queste differenze funzionali si riflettono su differenze anatomiche e strutturali. Gli atri, infatti presentano una parete muscolare relativamente sottile;Il limite di superficie tra atri e ventricoli è segnato dal solco coronario mentre in realtà non esiste separazione tra atri e ventricoli di modo che ogni atrio sia in comunicazione con il ventricolo dello stesso lato. I due atri sono invece separati dal setto interatriale mentre i due ventricoli sono separati dal setto interventricolare. Le valvole sono pieghe endocardiche di tessuto fibroso che circondano le aperture poste tra atrio e ventricolo dello stesso lato e garantiscono l’unidirezionalità del flusso.

ATRIO DESTRO Poiché gli atri hanno la stessa funzione la struttura di atrio destro e sinistro è molto simile mentre i ventricoli presentano profonde differenze sia funzionali che anatomiche. L’atrio destro riceve il sangue venoso proveniente dal circolo sistemico dalla vena cava superiore e dalla vena cava inferiore. - La vena cava superiore che si apre in posizione postero superiore, porta al cuore il sangue proveniente dai vasi della testa e del collo, dagli arti superiori e dal torace. - La vena cava inferiore invece che si apre nella porzione postero-inferiore dell’atrio destro porta al cuore il sangue proveniente dal resto del tronco, dai visceri dagli arti inferiori. In quest’ultima si apre anche per mezzo delle vene epatiche il sistema della vena porta formato da affluenti che portano il sangue dal sistema gastroenterico e dalla milza. All’atrio destro arriva inoltre anche il sangue proveniente dalle le vene cardiache che riversano il sangue all’interno del cuore a livello del seno coronarico situato poco al di sotto dello sbocco all’interno dell’atrio destro della vena cava inferiore.

VENTRICOLO DESTRO Il passaggio del sangue povero di ossigeno dall’atrio destro al ventricolo destro è consentito grazie ad un’apertura a livello della quale si inseriscono 3 lembi fibrosi detti cuspidi e che nel loro insieme costituiscono la valvola atrioventricolare destra o valvola tricuspide. Il ventricolo destro ha grossolanamente la forma di una piramide appiattita e presenta una parete più spessa rispetto a quella di entrambi gli atrii, ma 1/3 più sottile di quella del ventricolo sinistro. La base della piramide presenza due osti: un ostio atrioventricolare o venoso dotato di un sistema valvolare formato da tre cuspidi che nell’insieme formano la valvola tricuspide o atrio ventricolare destra tramite cui il ventricolo è in rapporto con l’atrio destro - un ostio arterioso o cono arterioso formato da un sistema valvolare costituito da tre valvole semilunari a nido di rondine con cui i ventricolo destro è in rapporto con il tronco polmonare.

L’ostio atrioventricolare è dotato di un sistema valvolare costituito da tre lembi o cuspidi di forma triangolare che nel loro insieme costituiscono la valvola atrioventricolare destra o valvola tricuspide. - I cuspidi sono lembi di tessuto fibroso rivestito di endocardio e per la loro posizione vengono distinti in anteriore, posteriore e mediale. Presentano due margini: un margine fisso che è ancorato tramite lo scheletro cardiaco all’anello fibroso dell’ostio atrioventricolare ed un margine libero che offre inserzione alle fibre collagene che compongono esili tendinetti dette corde tendinee che prendono origine dall’apice dei muscoli papillari presenti sulla superficie interna del ventricolo destro. In questo modo le corde tendinee limitano il movimento dei cuspidi impedendo il reflusso del sangue dal ventricolo in direzione dell’atrio. A livello della porzione superiore del ventricolo destro è presente una tasca coniforme detta cono arterioso. - Il cono arterioso è a sua volta dotato di un sistema valvolare costituito da 3 valvole semilunari, pieghe membranose a nido di rondine. Come i cuspidi, presentano un margine fisso che si impianta tramite lo scheletro cardiaco sull’ostio ed un margine mobile che si proietta nella cavità ventricolare.

Il sangue venoso, proveniente dalla circolazione sistemica, giunge all’atrio destro del cuore attraverso la vena cava superiore ed inferiore, passa nel ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide e, una volta entrato viene indirizzato dal tronco polmonare alla circolazione polmonare attraverso la valvola semilunare polmonare. Il tronco polmonare che si origina dal cono arterioso si dirige indietro e a sinistra e si continua con le arterie polmonari di destra e sinistra che si divideranno ripetutamente all’interno dei polmoni fino a formare i capillari dove avverranno gli scambi gassosi

ATRIO SINISTRO Dai polmoni, il sangue ricco di ossigeno giunge all’atrio sinistro grazie alle 4 vene polmonari di destra e di sinistra (2xpolmone) sprovviste di valvole. L’atrio sinistro è caratterizzato da un minor volume e da un maggior spessore della parete rispetto all’atrio destro e costituisce la maggior parte della base del cuore. La sua parete si presenta liscia per l’assenza dei muscoli pettinati

VENTRICOLO SINISTRO Il ventricolo sinistro è la camera con le pareti più spesse, in quanto deve sviluppare una pressione tale da consentire al sangue di fluire attraverso tutto il circolo sistemico. Il sangue passa dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro attraverso la valvola atrioventricolare sinistra detta anche valvola mitrale o bicuspide perché costituita solo da due cupidi e di conseguenza due muscoli papillari anziché tre. L’organizzazione interna del ventricolo sinistro è simile a quella del ventricolo destro: -il ventricolo sinistro ha forma conica la cui punta rappresenta l’apice del cuore. -La base del ventricolo è costituita come nel ventricolo destro da due orifizi, uno venoso che costituisce la valvola atrioventricolare sinistra o valvola mitralica tramite cui il ventricolo sinistro è in comunicazione con l’atrio dello stesso lato e un ostio arterioso fornito di 3 valvole semilunari tramite cui il ventricolo sinistro è in rapporto col cono aortico e con l’aorta ascendente che si dirige avanti e a destra.  

La valvola bicuspide o mitralica presenta due cuspidi di grandezza differente, una cuspide maggiore localizzata in posizione anteriore ed una cuspide minore o posteriore. Entrambe le cuspidi ha struttura analoga a quella delle cuspidi della valvola atrioventricolare destra ma danno inserzione a due corde tendinee che si originano dall’apice di due muscoli papillari anziché tre L’ostio arterioso o cono aortico presenta come il tronco polmonare 3 valvole semilunari che hanno funzione e struttura simile Il sangue, quindi, lascia il ventricolo sinistro passando attraverso la valvola semilunare aortica che presenta struttura simile alla valvola semilunare polmonare e raggiunge l’aorta ascendente. Alla base dell’aorta ascendente sono presenti delle formazioni sacciformi denominati seno aortico di destra e di sinistra da cui prendono origine le arterie coronarie che vascolarizzato il miocardio. Dall’aorta ascendente il sangue procede nell’arco aortico e nell’aorta discendente.  

VALVOLE CARDIACHE Le valvole cardiache sono 4: le due valvole atrioventicolari (tricuspide e mitralica) e le due valvole semilunari (polmonari e aortica). Ogni valvola atrioventricolare regola l’afflusso di sangue dall’atrio verso il ventricolo e presenta 4 componenti: - Uno strato di tessuto connettivo inserito sullo scheletro fibroso del cuore - Cuspidi di tessuto connettivo fibroso che hanno il compito di chiudere la comunicazione tra atrio e ventricolo per impedire il reflusso sanguigno. - Le corde tendinee che ancorano i cuspidi alla parete interna del cuore grazie ai - Muscoli papillari.

Le valvole semilunari controllano invece l’efflusso del sangue dal ventricolo e prendono il nome dalla forma dei loro 3 cuspidi che ricordano una tasca a forma di mezza luna che non necessitano dell’ancoraggio alle corde tendinee. La funzione fondamentale delle valvole cardiache è quella di garantire l’unidirezionalità del flusso cardiaco. Per “scheletro del cuore” si indica una componente fibrosa che si trova all’interno delle pareti del cuore costituita da un connettivo denso con fasci di fibre collagene strettamente addensate - E’ formato da 4 anelli fibrosi che circondano gli orifizi del cuore e convergono in due punti più densi detti trigoni Essi danno impianto alle valvole e ai fasci muscolari del miocardio

Le funzioni dello scheletro fibroso: Sostiene e stabilizza la posizione dei fascetti muscolari e delle valvole cardiache Distribuisce le forze di contrazione Aggiunge resistenza e aiuta a prevenire una eccessiva espansione del cuore Fornisce elasticità alla parete del cuore Isola fisicamente gli atri dai ventricoli

IL SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE La muscolatura cardiaca si contrae autonomamente e indipendentemente grazie alla presenza del sistema di conduzione del cuore costituito da una varietà di tessuto miocardico le cui cellule formano: 1- nodo seno-atriale, il pacemaker del cuore, presente nella parete dell’atrio destro; 2-nodo atrio-ventricolare posto sul pavimento dell’atrio destro e forma 3 -il fascio di His che si divide in due branche le quali corrono lungo il setto interventricolare e continuano nella parete dei ventricoli e si diramano formando 4- le fibre di Purkinje, piccoli fascetti muscolari che risalgono dall’apice verso la base dei ventricoli

Il sistema di conduzione è alla base della capacità contrattile endogena del cuore, ed è scatenata dalla depolarizzazione della membrana cellulare dei cardiomiociti che inizia a livello del nodo seno-atriale, e quindi si propaga a tutto il resto del cuore. Benchè il cuore abbia capacità contrattile autonoma, essa è però modulata dal sistema nervoso a seconda delle mutevoli esigenze dell’organismo. L’attività cardiaca è sottoposta a due influenze antagoniste: - del sistema ortosimpatico, che accelera il battito cardiaco e - del nervo vago (nervo cranico)che rallenta il ritmo di eccitazione del miocardio.

VASI CORONARICI Le regioni atriale e ventricolare, sono abbastanza nettamente delimitate da un solco circolare che è chiamato solco coronarico, da cui partono dei solchi longitudinali estesi verso la punta, senza però raggiungerla. Lungo i solchi corrono i vasi coronarici, che rappresentano il sistema di vascolarizzazione del cuore. La circolazione coronarica fornisce ossigeno e metaboliti al muscolo cardiaco e ne rimuove i cataboliti. Le arterie coronariche destra e sinistra alla base dell’aorta ascendente e formano dei rami, i più piccoli dei quali formano delle anastomosi. Il seno coronarico situato nel solco coronarico, riceve il sangue refluo dalle vene cardiache e lo versa nell’atrio destro.