Risorse pubbliche per il Trasporto Pubblico Locale e costi standard

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Risorse pubbliche per il Trasporto Pubblico Locale e costi standard
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Risorse pubbliche per il Trasporto Pubblico Locale e costi standard Prof. ing. Mario Calabrese Assessore alla Mobilità, Infrastrutture e LL.PP. Comune di Napoli Risorse pubbliche per il Trasporto Pubblico Locale e costi standard 31 marzo 2015, Napoli

Il contesto di riferimento Il trasporto pubblico locale sta conoscendo, da oltre 5 anni, una fase di profonda crisi per due principali ragioni: la crisi economica che ha interessato il Paese a partire dal 2008, e che solo ora sta vedendo la fine, ha determinato, tra gli altri effetti, una contrazione della domanda di mobilità che si è tradotta in una riduzione generale degli spostamenti sia con l’auto privata che, in forma molto più accentuata, con il trasporto pubblico; la riduzione dei contributi pubblici trasferiti alle Aziende di trasporto. Per l’ANM, questa riduzione dei contributi è stata, nel periodo 2009 - 2012 di circa il 20% e si è tradotta in una riduzione di circa il 16% dell’offerta. Questo ha rappresentato un ulteriore fattore di riduzione della domanda. 16/04/2017

La riduzione della domanda di mobilità con veicoli privati con trasporto pubblico dal 2007 al 2013 i transiti in Tangeziale sono diminuiti di oltre 11,4% nello stesso periodo i passeggeri trasportati nell’ambito urbano di Napoli sono diminuiti di oltre il 40% Transiti anno Passeggeri trasportati giorno Fonte: Tangenziale di Napoli Fonte: Consorzio UNICO Campania 16/04/2017

La riduzione della domanda di mobilità Se si osservano i soli dati relativi al trasporto su gomma nell’ambito urbano di Napoli, rispetto al 2007 si registra, nel 2013, un calo dei passeggeri trasportati di circa il 60%. In particolare solo tra il 2012 e il 2013 la mobilità urbana su gomma si è ridotta di circa il 35%. Passeggeri trasportati giorno Fonte: Consorzio UNICO Campania 16/04/2017

La riduzione dell’offerta di trasporto pubblico Inoltre, nel periodo 2009 - 2014, abbiamo registrato una riduzione dei corrispettivi trasferiti dalla Regione Campania al Comune di Napoli di circa il 20%: a fronte dei circa 72,4 mil di euro riconosciuti nel 2009, nel 2014 sono stati riconosciuti 58,4 mil. di euro. Ciò si è tradotto in una riduzione dell’offerta di circa il 16%. Ovviamente anche questa riduzione dell’offerta ha contribuito alla riduzione della domanda. Importi in € Vetture Km Fonte: Comune di Napoli Fonte: Comune di Napoli 16/04/2017

Il crollo degli ricavi da traffico per il TPL L’effetto di questa contrazione degli spostamenti con il trasporto pubblico è stato la decrescita costante, dal 2011 a oggi, del numero di titoli di viaggio emessi e dei ricavi da traffico (nonostante incremento tariffe del 2013). I ricavi da traffico nel periodo 2011 – 2014 si sono ridotti di circa il 25%: nel 2014 dalla vendita dei titoli di viaggio sono stati ricavati 10 mil euro in meno del 2011 Fonte: ANM e Consorzio UNICO Campania Fonte: ANM e Consorzio UNICO Campania 16/04/2017

Il crollo degli ricavi da traffico per il TPL Gli abbonamenti annuali, che già rappresentavano una aliquota molto bassa dei titoli di viaggio, si sono ridotti, nel periodo 2011 – 2014, di circa il 45%, mentre gli abbonamenti mensili di circa il 37%: dunque diminuisce ulteriormente la fidelizzazione degli utenti nel Bacino Urbano di Napoli. Fonte: ANM e Consorzio UNICO Campania 16/04/2017

I numeri della crisi in sintesi Indicatore Riduzione percentuale Riduzione assoluta Periodo osservazione Passeggeri trasportati TPL ambito urbano - 40 % - 350.000 2007 - 2013 Passeggeri trasportati TPL gomma ambito urbano - 60 % - 310.000 Trasferimenti di corrispettivi - 20 % -14 mil. euro 2009 - 2014 Produzione totale (vetture Km/anno) - 16 % - 4 mil. vetture km/anno Ricavi da traffico - 25 % - 10 mil. euro 2011 - 2014 Fonte: Consorzio UNICO Campania, Comune di Napoli e ANM 16/04/2017

Come possiamo invertire questa? Invertire questa tendenza è prioritario per l’Amministrazione per due ordini di motivi: in primo luogo perché non è possibile immaginare politiche di mobilità sostenibile che non abbiano come principale cardine un sistema efficiente di trasporto pubblico; in secondo luogo, in quanto l’Azienda di trasporto che opera su Napoli è una partecipata del Comune e, quindi, il soggetto proprietario deve garantire le condizioni ottimali per continuare ad operare. 16/04/2017

Come possiamo invertire questa? Condizione necessaria per invertire questa tendenza è che i trasferimenti di risorse pubbliche per i servizi di trasporto restino invariate per gli anni a venire. Contestualmente le azioni, sia dal lato dell’Amministrazione che dal lato dell’Azienda, che occorre attivare sono: razionalizzare l’assetto societario delle aziende che operano nel settore; ridurre i costi di produzione. Questa politica passa anche per la revisione delle retribuzioni più alte e per l’incentivo all’esodo del personale in esubero; recuperare l’evasione, che per la gomma a Napoli si stima che superi il 40%; adottare politiche tariffarie per fidelizzare nuovamente gli utenti. 16/04/2017

La razionalizzazione dell’assetto societario Con delibera di Consiglio Comunale n. 59 del 30/11/2012 è stato avviato il percorso di riorganizzazione delle Società del Comune di Napoli che operano nel settore dei trasporti. Questo percorso, che ha visto la conclusione nel mese di gennaio del 2014 ha consegnato un nuovo assetto societario di settore per il quale oggi il Comune ha accorpato in un’unica società tutti i servizi per la mobilità urbana: trasporto pubblico urbano su ferro e su gomma, gestione della sosta, segnaletica e semaforica. Si tratta di una società che conta complessivamente circa 2.800 dipendenti per produrre: circa 6 mil. di vetture Km anno di servizi di trasporto su ferro; circa 13,5 mil. di vetture Km anno di servizi di trasporto su gomma in ambito urbano; circa 3,7 mil. di vetture Km di servizi di trasporto su gomma in ambito extraurbano. 16/04/2017

La riduzione dei costi di produzione del servizio Per l’orografia del territorio, le condizioni di circolazione (la velocità commerciale del tpl a Napoli non supera i 12 km/h), l’anzianità del parco circolante e la dimensione dell’Azienda, il costo di produzione che registriamo a Napoli è di circa 8,5 euro per vettura km. Se si prova ad utilizzare il “Modello per la determinazione del costo standard” proposto dall’Osservatorio sulla politiche industriali e la regolamentazione, per Napoli il costo di produzione del servizio sarebbe di circa 7,5 euro per vettura km. Per ridurre i costi di produzione stiamo portando avanti, contestualmente alla realizzazione di nuove fermata della rete metropolitana, limitazioni alla circolazione delle auto private, al fine di ridurre i fenomeni di congestione e aumentare la velocità commerciale dei bus. Stiamo inoltre incrementando i sistemi telematici di controllo delle corsie preferenziali. Inoltre, utilizzando circa 20 milioni di euro di fondi PON Metro, il Comune di Napoli ha previsto l’acquisto di circa 100 nuovi bus che ridurranno sensibilmente l’anzianità del parco circolante che è oggi mediamente pari a 17 anni. 16/04/2017

Recupero evasione e politiche tariffarie per fidelizzare gli utenti Per il recupero dell’evasione l’Azienda ha potenziato e qualificato il nucleo di controllo che oggi è, in termini di dotazione organica, in linea con le altre principali città italiane Sono allo studio politiche tariffarie mirate, che dovranno essere concordate con la Regione Campania, per il recupero della fidelizzazione degli utenti. Tra queste gli abbonamenti “impersonali”, i carnet di biglietti, i biglietti “parcheggio e trasporto pubblico”, le agevolazioni tariffarie per i bambini e per gli studenti universitari. 16/04/2017