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TRASPORTO PUBBLICO IN TOSCANA I SERVIZI BUS 12 – 05 - 2014.

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Presentazione sul tema: "TRASPORTO PUBBLICO IN TOSCANA I SERVIZI BUS 12 – 05 - 2014."— Transcript della presentazione:

1 TRASPORTO PUBBLICO IN TOSCANA I SERVIZI BUS 12 – 05 - 2014

2 Contenuti della delibera Con la delibera oggi approvata dalla Giunta si conclude il complesso ed articolato processo di definizione dell’offerta di trasporto pubblico con servizi di autolinea, che per i prossimi anni costituirà uno degli assi rilevanti delle politiche regionali per la mobilità. La Regione ha approvato: la definitiva ricognizione dell'assetto delle reti, delle risorse e del livello tariffario da applicare sia al momento dell’affidamento dei servizi con la gara per il lotto unico regionale sia a partire dal terzo anno di gestione del contratto. le risorse da assegnare agli Enti Locali per lo svolgimento dei servizi deboli fuori dal lotto unico regionale, dettando per questi prescrizioni cui attenersi in fase di affidamento, in modo da assicurare il coordinamento con i servizi del lotto unico e la necessaria integrazione tariffaria. 2

3 Contenuti della delibera La Regione ha approvato: La stabilizzazione delle risorse destinate ai servizi su gomma sia da parte della Regione che degli Enti Locali. 300 milioni l’anno le risorse complessive che saranno destinate al trasporto su gomma e tramviario: –260 dal bilancio regionale; –40 dagli Enti Locali; A queste si aggiungono circa 105 milioni di biglietti e abbonamenti. 3

4 la rete dei servizi su gomma A partire dal 2010, con la lunga fase di devastante incertezza sulle risorse, con tagli, ripensamenti parziali e infine, ma solo alla fine del 2013, stabilizzazione delle risorse statali per il TPL col Fondo Unico, la Regione ha sviluppato, in collaborazione con gli Enti Locali, azioni di razionalizzazione dei servizi. Azioni che vedranno la loro conclusione proprio nei primi due anni del nuovo affidamento con la gara per il lotto unico. Se si considera l’offerta di servizio misurata in km di percorrenza dei bus in un anno sull’intero territorio regionale, l’evoluzione è sintetizzata da questi numeri: 2010 120 milioni di km*bus 2014110 milioni di km*bus Primo anno affidamento110 milioni di km*bus Dal terzo anno affidamento108 milioni di km*bus 4

5 Ia rete dei servizi su gomma Se si guarda alle quantità totali non si coglie l’aspetto fondamentale del cambiamento della struttura del servizio previsto dal progetto di gara illustrato nel dettaglio nelle pagine successive. Nel primo periodo di affidamento di due anni il servizio rimane sostanzialmente quello attuale: il lotto unico regionale assorbirà i servizi ora affidati dalle province, ma un primo nucleo di servizi, per 4,1 milioni di km*bus, quantitativamente corrispondenti ai servizi ora in subaffidamento o gestiti fuori dai lotti provinciali, saranno svolti in aree a domanda debole con affidamenti autonomi dal lotto regionale e con modalità che consentiranno econome di produzione. In questi due anni il Concessionario del lotto unico dovrà sviluppare il progetto esecutivo del servizio da realizzare a partire dal terzo anno di gestione. 5

6 Ia rete dei servizi su gomma Nel secondo periodo di gestione, dal terzo al nono anno del contratto, i servizi gestiti fuori dal lotto unico saliranno a 9,6 milioni (servizi in economia esclusi), con una sostanziale ristrutturazione dell’extraurbano visto che I servizi urbani avranno un incremento dagli attuali 40 milioni a 46 milioni di km. 6

7 Il progetto di rete dei servizi su gomma Vediamo più in dettaglio gli elementi progettuali assunti dalla delibera. In prima fase si mantiene la struttura attuale del servizio. Due anni che consentiranno di preparare la successiva fase sia per la progettazione sia per gli aspetti organizzativi-industriali, ma anche per preparare gli investimenti (almeno 800 bus nuovi nei primi 4 anni di gestione). Il progetto di rete da realizzare dal terzo anno di servizio ha caratteristiche strutturali e dimensioni ben diverse da quello di partenza ed è illustrato nelle pagine succesive. 7

8 Il progetto di rete dei servizi su gomma La nuova rete prevede il seguente assetto: rete extraurbana “strutturale” (comprensiva delle linee regionali autostradali) complementare ed integrata con la rete ferroviaria; reti urbane dei capoluoghi e dei centri urbani maggiori con servizio urbano; reti deboli di competenza dei comuni di minore dimensione. 8

9 La rete extraurbana : il progetto Binari del TPL La rete extraurbana proposta dalla Regione con il Progetto Binari del Tpl, integrandosi e svolgendo un ruolo complementare alla rete ferroviaria, struttura tutto il territorio regionale, collegando ogni capoluogo comunale ed ogni località di circa 1000 abitanti con un livello di servizio minimo di 4/6 corse al giorno anche nelle situazioni più periferiche. Il livello di servizio proposto, derivando dalla distribuzione degli insediamenti e delle infrastrutture, assicura una sostanziale equità distributiva sul territorio regionale. 9

10 I BINARI DEL TPL : CRITERI DI INDIVIDUAZIONE Confronto con i dati di utenza Copertura dei capoluoghi comunali e i centri di 1000 abitanti (circa) Confronto con la struttura dell’offerta attuale e la dotazione di servizi ferroviari 10

11 IL PROGETTO BINARI DEL TPL : CARATTERISTICHE Informazioni minime sufficienti per la base di gara unica (numero corse, ora di punta/ora di morbida) Controllabile dall’Ufficio Unico centrale Confronto con la struttura dell’offerta attuale - complementarità alla rete ferroviaria Il modello prevede la centralità del COMUNE : dal resto del territorio al nodo di ingresso ai Binari tramite tutte le altre tipologie di servizio di competenza comunale (scolastico, a domanda) 11

12 Il progetto – reti deboli locali Il progetto prevede la centralità del COMUNE per quanto riguarda l’ottimizzazione dei servizi di adduzione alla rete extrtaurbana strutturale: dal resto del territorio al nodo di ingresso ai “binari del TPL” tramite tutte le altre tipologie di servizio di competenza comunale (scolastico, a domanda). 12 Definita la quota di risorse regionali destinabile a questo livello di rete, l’attribuzione del contributo integrativo regionale è determinata sulla base del parametro di popolazione/utenza non servita (tenuto conto delle distanze da coprire).


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