A.A Crescita economica, i fattori della crescita e gli indicatori del benessere II parte Prof.ssa Cristina Brasili Corso di Politiche Economiche Regionali Prof.ssa Cristina Brasili Corso di Politiche Economiche Regionali
1.La crescita economica -Sviluppo umano Concezione alternativa all’utilizzo del reddito pro capite -Il Premio Nobel per l’economia nel 1998 Amartya Sen propone le capabilities (o capacitazioni) come base per lo sviluppo
Il contributo di Amartya Sen alla teoria dello sviluppo premio Nobel per l’Economia 1998 “Lo sviluppo può essere visto come un processo di espansione delle libertà reali godute dagli esseri umani” ( Introduzione pag.9 ) “Lo sviluppo può essere visto come un processo di espansione delle libertà reali godute dagli esseri umani” ( Introduzione pag.9 ) Questa definizione dello sviluppo si contrappone ad altre visioni più limitative Questa definizione dello sviluppo si contrappone ad altre visioni più limitative Amartya Sen “Lo sviluppo è libertà” Oscar Saggi Mondadori 2000
La crescita del PNL e del reddito individuale sono solo gli strumenti per espandere le libertà La crescita del PNL e del reddito individuale sono solo gli strumenti per espandere le libertà Il punto fondamentale del ragionamento di Sen è costituito dalle capabilities (o tradotto dalle capacitazioni) Il punto fondamentale del ragionamento di Sen è costituito dalle capabilities (o tradotto dalle capacitazioni) Infatti la Povertà viene vista come INCAPACITAZIONE Infatti la Povertà viene vista come INCAPACITAZIONE La relazione tra basso reddito e basse capacitazioni varia da una comunità all’altra: la relazione risente fortemente dell’età del soggetto, dei ruoli sessuali e sociali, della località, o di altri fattori di cui la persona non controlla le variazioni. La relazione tra basso reddito e basse capacitazioni varia da una comunità all’altra: la relazione risente fortemente dell’età del soggetto, dei ruoli sessuali e sociali, della località, o di altri fattori di cui la persona non controlla le variazioni.
1.La crescita economica Torniamo alla domanda iniziale: perché alcuni paesi sono ricchi perché alcuni paesi sono ricchi e altri sono poveri? Sostanzialmente potremmo rispondere che le differenze dipendono dalla diversa “produttività” Sostanzialmente potremmo rispondere che le differenze dipendono dalla diversa “produttività”
2. I fattori della crescita Pil____= Pil___ * occupati ___ * forza lavoro Popolazione occupati forza lavoro popolazione -produttività del lavoro -tasso di occupazione -tasso di attività Contributo di ciascuna componente al Pil pro capite
2. I fattori della crescita Le differenze più rilevanti in termini di pil pro capite si accompagnano a importanti differenze nella produttività.
2. I fattori della crescita Nell’approccio neoclassico ha un ruolo centrale l’accumulazione di capitale: le differenze nello sviluppo sono dovute ai tassi di risparmio, nella struttura delle preferenze degli individui e nella produttività totale dei fattori.
2. I fattori della crescita Nell’approccio della teoria della crescita endogena si pone l’accento sull’accumulazione di capitale umano e sul progresso tecnologico. Di più l’accumulazione di capitale, il progresso tecnologico e l’aumento delle conoscenze non contribuiscono alla crescita ma SONO la CRESCITA.
2. I fattori della crescita: prossimi e fondamentali reddito Endogenidotazione dei fattoriproduttività Parzialmente integrazione internazionaleistituzioni endogeni Esogenicaratteristiche geografiche Fonte: Rodrik, Princeton University Press, 2003
Perché il PIL pro capite non è un indicatore sufficiente per analizzare lo “sviluppo” di un Paese? E’ fondamentale l’approccio multidimensionale al tema dello sviluppo e per primo il Presidente Sarkozy volle una Commissione che approfondisse il tema degli indicatori per lo sviluppo
Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo INDICATORIFONTI PIL pro capite in ppaStatistiche nazionali (ISTAT per l’Italia), EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD HDI indice di sviluppo umanoUNDP (Human Development Report) Indice di GiniStatistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD Indici di povertàUNDP (Human Development Report) Tasso d’occupazioneStatistiche nazionali, EUROSTAT, ONU, WB, PWT, OECD Tasso d’attivitàStatistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD Tasso di disoccupazioneStatistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, PWT, OECD Struttura del sistema produttivoStatistiche nazionali, WB EUROSTAT, ONU, OECD Grado di aperturaStatistiche nazionali, WB EUROSTAT,
Indicatori utilizzati nell’economia dello sviluppo (continua) INDICATORIFONTI Indicatori sugli IDEStatistiche nazionali Indicatori sulla formazioneStatistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, UNESCO OECD Indicatori sulla R&S e la creatività economica Statistiche nazionali, ONU, WB, EUROSTAT, OECD Indicatori sul risparmioStatistiche nazionali, WB Indicatori sugli investimentiStatistiche nazionali, WB Indicatori ambientaliONU, WB, UNDP, HDU, OECD Indicatori sulla sanitàOMS, ONU, WB Indicatori demograficiOMS, OIL, WB Indicatori istituzionaliONU, WB, Trasparency International ecc. OLTRE IL PIL: PER UN NUOVO INDICE DEL BENESSERE Presentazione e discussione del Rapporto “Stiglitz-Sen-Fitoussi”, Bologna, Dicembre 2009
Il Presidente dell’Istat Enrico Giovannini disse al convegno “Cominciamo da “oltre il PIL””. Questa citazione viene dal Primo Ministro del Buthan, Lyonpyo Jigmi y Thinley, il quale a Istanbul disse : “[…] abbiamo erroneamente usato il PIL per valutare il benessere di un paese […]. Il PIL è necessario, ma inadeguato e abbiamo bisogno di sviluppare ulteriori misure che ci consentano di fornire una visione più ampia di come la società umana sta progredendo […]. L’essere umano ha due tipi di necessità, quelle del corpo e quelle della mente e per molto tempo noi ci siamo interessati troppo alla dimensione corporale, forse solo a questa […]. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambiamento di paradigma”. In qualche modo, si ritiene che ci siamo concentrati troppo sugli elementi materiali e non sufficientemente sugli elementi immateriali. Quindi abbiamo bisogno di un cambiamento nel paradigma.”
Il Presidente dell’Istat Enrico Giovannini disse al convegno “Cominciamo da “oltre il PIL””. Questa citazione viene dal Primo Ministro del Buthan, Lyonpyo Jigmi y Thinley, il quale a Istanbul disse : “[…] abbiamo erroneamente usato il PIL per valutare il benessere di un paese […]. Il PIL è necessario, ma inadeguato e abbiamo bisogno di sviluppare ulteriori misure che ci consentano di fornire una visione più ampia di come la società umana sta progredendo […]. L’essere umano ha due tipi di necessità, quelle del corpo e quelle della mente e per molto tempo noi ci siamo interessati troppo alla dimensione corporale, forse solo a questa […]. Quello di cui abbiamo bisogno è un cambiamento di paradigma”. In qualche modo, si ritiene che ci siamo concentrati troppo sugli elementi materiali e non sufficientemente sugli elementi immateriali. Quindi abbiamo bisogno di un cambiamento nel paradigma.”
E gli indicatori del benessere? L’Istat insieme al Cnel propongono l’individuazione e l’analisi degli indicatori di Benessere Equo e Solidale (BES)BES
Studiare La crescita delle nazioni, fatti e teorie di Vittorio Daniele, Rubbettino Editore, 2008 Capitolo Ottavo pp