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Il Dogma Centrale della Biologia

I NUCLEOTIDI MACROMOLECOLE: GLI ACIDI NUCLEICI Gli acidi nucleici sono polimeri di NUCLEOTIDI I nucleotidi svolgono anche altri ruoli importanti nelle cellule: ATP trasduttore di energia nelle reazioni biochimiche GTP fonte di energia nella sintesi delle proteine cAMP nucleotide essenziale nella trasduzione dei segnali intracellulari

MACROMOLECOLE: GLI ACIDI NUCLEICI RNA DNA

APPAIAMENTO DELLE BASI COMPLEMENTARI LA DOPPIA ELICA A DOPPIO FILAMENTO DIAMETRO UNIFORME DESTRORSA ANTIPARALLELA APPAIAMENTO DELLE BASI COMPLEMENTARI

LA REPLICAZIONE DEL DNA Durante la sintesi del DNA (replicazione) i due filamenti che costituiscono l’elica vengono srotolati da un enzima (elicasi) e ciascuno dei due filamenti fa da stampo per la sintesi di un filamento ad esso complementare Le due eliche di DNA generate dalla replicazione hanno sequenza identica all’elica originaria e contengono ciascuna un solo filamento presente nella doppia elica parentale L’enzima che catalizza la sintesi di nuovi nucleotidi e’ la DNA polimerasi La replicazione inizia da punti specifici, le origini di replicazione, in corrispondenza dei quali inizia l’apertura delle due eliche (forchetta di replicazione)

LA REPLICAZIONE DEL DNA La polimerizzazione del DNA avviene sempre in direzione 5’-3’: i nucleotidi vengono aggiunti sempre all’estremita’ 3’-OH del filamento che si sta sintetizzando come copia del filamento stampo

LA REPLICAZIONE DEL DNA La polimerizzazione del DNA avviene sempre in direzione 5’-3’ L’elicasi si muove in una sola direzione, srotolando progressivamente l’elica I due filamenti antiparalleli non possono essere duplicati nello stesso modo uno puo’ essere sintetizzato nella stessa direzione in cui si muove l’elicasi, in direzione 5’-3’ (filamento guida) l’altro non possiede un gruppo ossidrile 3’ al punto di biforcazione, non puo’ essere sintetizzato in maniera continua, in direzione 3’-5’ (filamento in ritardo), seguendo l’elicasi 5’ 3’ direzione elicasi ? 5’

LA REPLICAZIONE DEL DNA Il filamento in ritardo viene invece sintetizzato in direzione opposta a quella in cui si muove la forchetta di replicazione, mediante la sintesi progressiva di una serie di piccoli frammenti (frammenti di Okazaki), ciascuno polimerizzato in direzione 5’-3’ le estremita’ dei frammenti di Okazaki vengono ricongiunte mediante formazione di legami covalenti ad opera dell’enzima DNA ligasi 5’ 3’ direzione elicasi

LA REPLICAZIONE DEL DNA

LA REPLICAZIONE DEL DNA Oltre la parte piu’ estrema di un filamento di DNA non c’e’ piu’ spazio per la sintesi di un innesco! Quindi la replicazione del DNA rimane incompleta, ovvero un frammento terminale di un cromosoma resta a singola elica a questo ovvia la replicazione dei telomeri ad opera dell’enzima telomerasi, che utilizza come stampo un RNA parte dell’enzima stesso La telomerasi nei mammiferi e’ attiva solo nelle cellule embrionali, staminali, cancerose e nei linfociti. Sempre attiva negli animali a crescita indefinita 

IL DNA ED I CROMOSOMI Different levels of DNA condensation. Double-strand DNA. Chromatin strand (DNA with histones). Chromatin during interphase with centromere. Condensed chromatin during prophase. (Two copies of the DNA molecule are now present) Chromosome during metaphase.

Cromosomi umani condensati

Proteine associate al DNA Istoni: sono le proteine + abbondanti nei cromosomi. Il loro ruolo è di legarsi al DNA cromosomico carico negativamente, infatti sono proteine molto basiche (25% LYS ed ARG) 5 tipi di istoni sono associati al DNA eucariotico (H1, H2A, H2B, H3 ed H4). Sono tra le proteine più altamente conservate (un solo aa di differenza in H3 di riccio di mare e vitello!). Proteine non istoniche: ne esistono di diversi tipi; alcune hanno ruolo strutturale, altre sono implicate nella regolazione dell’espressione genica (per es. RNA polimerasi). Al contrario degli istoni differiscono notevolmente in numero e tipo, tra un tipo cellulare ed un altro entro un organismo, in momenti diversi nello stesso tipo cellulare ed in organismi diversi.

Compattazione del DNA nel nucleo Nucleosoma: è la struttura fondamentale della cromatina Fibra di cromatina di 30 nm (avvolgimenti destrorsi impilati della “collana di perle”) 11 nm 200 bp = 145 bp avvolte + 55 bp di DNA linker

Compattazione del DNA nel nucleo Domini ad anse 300 nm

TRASCRIZIONE DEL DNA, TRADUZIONE DELL’RNA

TRASCRIZIONE DEL DNA, TRADUZIONE DELL’RNA L’espressione dell’informazione genica segue il PRINCIPIO DI COLINEARITA’

ESPRESSIONE GENICA Solo una frazione molto piccola del DNA presente nelle cellule viene trascritta A seconda delle loro necessita’, le cellule trascrivono specifici segmenti del DNA genomico (I GENI), sintetizzando molecole di RNA che hanno la stessa sequenza dei segmenti trascritti Parte di questi RNA e’ codificante per proteine, cioe’ e’ in grado di specificare la sequenza amminoacidica di una data proteina negli Eucarioti, gli RNA codificanti, prima di essere tradotti, vengono modificati (trascritto primario -> trascritto maturo) altri RNA hanno ruolo funzionale e con sono codificanti

TRASCRIZIONE Viene trascritto solo uno dei due strand

TRASCRIZIONE INIZIO DELLA TRASCRIZIONE Il promotore indica alla polimerasi: dove iniziare la trascrizione quale filamento leggere la direzione da prendere

TRASCRIZIONE 2) ALLUNGAMENTO DEL TRASCRITTO 3) TERMINAZIONE

Terminazione della trascr. - Palidromi/forcine I segnali di terminazione sono nella sequenza di DNA, ma espletano la loro funzione solo quando sono trascritti in mRNA Inducono l’RNA di nuova sintesi ad assumere una struttura secondaria (generalmente delle forcine di terminazione) tale da far staccare la polimerasi

Animazione TRASCRIZIONE

IL GENE

MATURAZIONE DELL’RNA dal trascritto primario al messaggero maturo Gene eucariotico con due introni

MATURAZIONE DELL’RNA dal trascritto primario al messaggero maturo MODIFICAZIONI PRINCIPALI Aggiunta di una guanosina modificata all’estremita’ 5’ con un legame 5’-5’ che forma un gruppo terminale detto CAP, necessario al legame dell’mRNA ai ribosomi ed all’inizio della traduzione. Aggiunta di una sequenza di adenosine (coda di poli-A) all’estremita’ 3’ del trascritto, con funzione stabilizzante del messaggero. Rimozione delle regioni introniche mediante splicing, processo che consiste nel taglio delle regioni introniche e nella giunzione degli elementi esonici, a formare l’mRNA maturo.

TRADUZIONE La traduzione e’ il processo con cui viene sintetizzata un data proteina, attraverso reazioni chimiche di polimerizzazione di amminoacidi, in una sequenza dipendente dall’informazione contenuta nella sequenza di basi dell’mRNA corrispondente. L’apparato cellulare per la traduzione comprende le seguenti componenti, localizzate nel citoplasma: RNA messaggero Ribosomi, complessi enzimatici ribonucleopreoteici RNA transfer (tRNA), molecole adattatore che legano ciascuno uno specifico amminoacido e riconoscono uno specifico codone Amminoacil-tRNA sintetasi, enzimi che catalizzano il caricamento dei tRNA (amminoacilazione) Diversi fattori di inizio, di allungamento e di terminazione della sintesi proteica

I RIBOSOMI Grandi complessi di RNA ribosomiale e proteine, specializzati nella sintesi di proteine, ovvero nella traduzione degli RNA messaggeri, che avviene nel citoplasma. Sono formati da due subunita’, tra le quali si trova un “canale” al cui interno scorre l’RNA messaggero.

I RIBOSOMI

I RIBOSOMI Nelle cellule eucariotiche si trovano: ribosomi adesi al reticolo endoplasmatico; ribosomi liberi nel citoplasma, che sintetizzano le proteine che rimangono nella cellula (proteine citoplasmatiche strutturali e funzionali) Ribosomi di mitocondri e cloroplasti, organuli che sono in grado di sintetizzare proteine

I RIBOSOMI

TRADUZIONE Met Leu Gly

Il CODICE GENETICO

tRNA

Caricamento di un tRNA Reazioni: amino acid + ATP → aminoacyl-AMP + PPi (attivazione AA) aminoacyl-AMP + tRNA → aminoacyl-tRNA + AMP (caricamento sullo specifico tRNA)

TRADUZIONE INIZIO

TRADUZIONE ALLUNGAMENTO

TRADUZIONE TERMINAZIONE

Animazioni TRADUZIONE

Materiale integrativo per autoapprendimento

IL DNA E’ IL MATERIALE GENETICO Sin dall’inizio del ‘900 era noto che i determinanti delle caratteristiche ereditarie, detti geni, risiedessero nei cromosomi Al microscopio erano osservabili il nucleo cellulare, e la meccanica dei cromosomi durante la divisione cellulare, la gametogenesi e la fecondazione Dagli anni ’20 era noto che i cromosomi erano costituiti di DNA e proteine Il DNA appariva semplice, privo di variabilita’, mentre le proteine erano note come una categoria di molecole molto diverse tra loro

IL DNA E’ IL MATERIALE GENETICO La dimostrazione scientifica del fatto che il DNA sia materiale genetico venne da un esperimento di Frederick Griffit ed altri successivi che dimostrarono che il DNA poteva agire da principio trasformante … Streptococcus pneumoniae In seguito, Avery e coll. dimostrarono che il DNA era il principio trasformante trattando campioni contenenti lisati acellulari di cellule S uccise in modo da degradare selettivamente proteine, DNA , carboidrati e lipidi. Solo distruggendo il DNA si perdeva la capacità trasformante

IL DNA E’ IL MATERIALE GENETICO Esperimenti di Hershey e Chase (1952) sulla replicazione virale: Utilizzando batteriofagi T2 marcati con 35S o 32P dimostrarono che era il DNA virale ad entrare nelle cellule batteriche ospiti e a modificarne il programma genetico

IL DNA E’ IL MATERIALE GENETICO 35S (proteine marcate) 32P (DNA marcato)

IL DNA E’ IL MATERIALE GENETICO La composizione chimica del DNA era nota a meta’ del secolo scorso Inoltre era stato osservato che, in tutti i campioni considerati era valida la regola di Chargraff (A=T, C=G, A+G = T+C) La struttura del DNA fu determinata mediante cristallografia ai raggi X. Watson e Crick descrissero la struttura della doppia elica del DNA nel 1953.

LA REPLICAZIONE DEL DNA POSSIBILI IPOTESI ALTERNATIVE

LA REPLICAZIONE DEL DNA Replicazione Semiconservativa (Meselson e Stahl, 1957)

LA REPLICAZIONE DEL DNA Le DNA polimerasi DNA-dipendenti sono gli enzimi responsabili della sintesi di polideossinucleotidi in direzione 5’-3’ Esse necessitano sempre di un filamento primer (innesco) per iniziare la sintesi, ovvero sono in grado di aggiungere nucleotidi ad un 3’-OH per dare inizio alla sintesi del DNA sono necessari primer a RNA, sintetizzati dall’enzima RNA primasi DNA stampo RNA primer 5’ 3’-OH Nuovo filamento di DNA

LA REPLICAZIONE DEL DNA filamento guida

LA REPLICAZIONE DEL DNA filamento in ritardo

LA RIPARAZIONE DEL DNA La sequenza del DNA deve essere mantenuta costante con il procedere delle generazioni cellulari Mutazioni nella sequenza del DNA possono avere conseguenze devastanti Tuttavia il DNA e’ soggetto ad errori di replicazione, poiche’ il meccanismo e’ ad alta fedelta’ ma non perfetto, ed e’ soggetto a danni, dovuti all’azione di agenti ambientali fisici o chimici: radiazioni ionizzanti luce ultravioletta composti mutageni (agenti alchilanti, …)

LA RIPARAZIONE DEL DNA Le cellule normali sono dotate di tutta una serie di meccanismi per la rilevazione di errori (incorporazione di nucleotidi errati) e danni al DNA (depurinazione, deaminazione, alchilazione, …) e per la riparazione del DNA difetti nel sistema di rilevazione o di riparazione del DNA causano tumori e patologie genetiche Xeroderma Pigmentoso Ataxia teleangiectasia Breast cancer BRCA1 e 2

LA RIPARAZIONE DEL DNA Le DNA polimerasi DNA-dipendenti hanno anche attivita’ esonucleasica e di correzione di bozze

Struttura dei cromosomi Cromatina: Eterocromatina regioni cromosomiche sempre altamente condensate, che appaiono scure in tutte le fasi del ciclo cellulare; spesso adiacenti ai centromeri o ai telomeri; contengono DNA ripetitivo; povere in geni e poco trascritte. Eucromatina regioni cromosomiche condensate solo durante la mitosi e la meiosi; ricche in geni ed attivamente trascritte.

Struttura dei cromosomi Centromeri: sono le costrizioni primarie, le regioni di associazione tra i cromatidi fratelli essenziali per la segregazione dei cromosomi durante la divisione cellulare (i frammenti acentrici vengono persi) il cinetocore e’ il complesso proteico ponte tra centromero e microtubuli del fuso mitotico le sequenze centromeriche sono sequenze di DNA ripetitivo, nei mammiferi uno dei componenti principali dei centromeri e’ il DNA α-satellite esistono proteine che sono in grado di associarsi in maniera specifica alle sequenze del DNA centromerico

Struttura dei cromosomi Telomeri: regioni terminali dei cromosomi, composte di DNA altamente ripetuto, non codificante. Strutture specializzate costituite da DNA e proteine che “incappucciano” le estremità dei cromosomi eucariotici. Hanno diverse funzioni: Mantenimento dell’integrità strutturale; Assicurare la replicazione dell’intero DNA; Preservare l’architettura 3D del nucleo. Origini di replicazione: ARS (Autonomously Replicating Sequences) sono sequenze in grado di dare inizio alla replicazione del DNA. Ad esse si legano proteine che formano il complesso di pre-replicazione, in grado di reclutare le proteine coinvolte nella replicazione del DNA. Negli Eucarioti ci sono diverse ARS per cromosoma.

GLI ENZIMI DELLA TRASCRIZIONE EUCARIOTICI L’enzima che sintetizza RNA copiando DNA e’ una RNA polimerasi DNA-dipendente. Negli Eucarioti esistono tre diverse RNA polimerasi, che trascrivono categorie distinte di geni: RNA polimerasi I -> rRNA 28S, 18S, 5,8S RNA polimerasi II -> RNA cod. polipeptidi, snRNA, miRNA RNA polimerasi III -> rRNA 5S, tRNA, + altri piccoli RNA L’enzima RNA polimerasi trascrive il DNA ma non e’ in grado, da sola, di iniziare il processo di trascrizione, ne’ di scegliere l’esatto sito d’inizio della trascrizione (TSS)

ESPRESSIONE GENICA - PROMOTORI La regione di DNA prossimale alla parte trascritta del gene (promotore) contiene una serie di sequenze segnale che vengono riconosciute da specifici fattori di trascrizione che interagiscono con l’RNA polimerasi, permettendone il corretto posizionamento e favorendo l’inizio della trascrizione. I promotori per la RNA polimerasi II generalmente comprendono: uno o piu’ dei seguenti elementi di sequenza riconosciuti da fattori di trascrizione generali: TATA box, seq. TATAAA, -25 al TSS, determina il TSS GC box, seq. GGGCGG, presente in geni housekeeping CAAT box, -80 al TSS, influenza il livello di trascrizione Altri elementi di sequenza riconosciuti da fattori di trascrizione tessuto-specifici, ad es.: CRE (elemento di risposa al cAMP), seq. GTGACGT(A/C)A(A/G)

SCELTA DEL SITO D’INIZIO DELLA TRASCRIZIONE Il RUOLO DEL PROMOTORE

ESPRESSIONE GENICA Oltre ai promotori, esistono nel genoma altri tipi di sequenze che regolano l’espressione genica: ENHANCERS, regioni potenziatrici dell’espressione, composte di piu’ elementi di sequenza leganti fattori di trascrizione. Questi possono agire su piu’ geni, a distanza variabile ed in entrambi gli orientamenti SILENCERS, elementi silenziatori, possono inibire l’attivita’ trascrizionale INSULATORS, elementi che agiscono da isolanti, delimitando e separando le zone di influenza di altri elementi

Il ruolo dell’RNA nella sintesi proteica

TRADUZIONE

TRAFFICO DELLE PROTEINE

MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI