Paola Conti 9 nov PA Azioni di Sistema in materia di Pari Opportunità tra uomini e donne ed inclusione sociale Palermo 9 novembre 05 – Paola Conti
Paola Conti 9 nov PA …”la parità tra uomini e donne costituisce uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione europea. Come Commissario responsabile per la Politica regionale, mi sono impegnata ad includere il concetto di mainstreaming di genere in ogni suo settore. Eliminare le discriminazioni porterà a progressi sia nell’occupazione che nella produttività, e permetterà anche una migliore organizzazione del lavoro e della vita privata, che così spesso limita la partecipazione di molte donne al mercato del lavoro e alla vita pubblica… Conti Paola: Vedi orientamenti strategici e agenda sociale eu Conti Paola: Vedi orientamenti strategici e agenda sociale eu
Paola Conti 9 nov PA …Finora, 13 direttive sono state formulate e 200 sentenze sono state pronunciate dalla Corte di Giustizia, dimostrando che, a livello di Istituzioni europee, teniamo tale tematica in gran conto… …Lo scorso giugno la Commissione europea ha designato il 2007 “Anno europeo per le pari opportunità per tutti”, come momento condiviso di impegno per promuovere la parità e la non discriminazione nell’UE.
Paola Conti 9 nov PA …Con riguardo ai Fondi strutturali, è evidente che gli obiettivi fondamentali di crescita, competitività ed occupazione possono essere raggiunti solamente attraverso la piena mobilitazione e partecipazione di tutti i cittadini. Danuta Hübner, Commissario europeo per la Politica regionale Conti Paola: Vedi slides Conti Paola: Vedi slides
Paola Conti 9 nov PA “Questo approccio di “mainstreaming” è presente nella Comunicazione del 2002 (COM (2002) 748 def.) in cui è definito dalla Commissione come “un modo per assicurare impegni sostenibili ed integrati per superare le persistenti ineguaglianze tra uomini e donne ancora esistenti in tutti gli Stati membri”. Esse includono per esempio aspetti legati al tasso di disoccupazione, lavoro a tempo pieno o part-time, retribuzione e condizioni di lavoro, accesso ai trasporti e altri servizi, suddivisione del lavoro domestico e familiare non retribuito. La maggior parte delle problematiche si stanno già affrontando nell’attuale periodo di programmazione dei Fondi strutturali, e l’impegno proseguirà anche in quello futuro, come indicato negli Orientamenti strategici comunitari per la Politica di coesione “ Conti Paola: Vedi orientamenti strategici e commenti italiani Conti Paola: Vedi orientamenti strategici e commenti italiani
Paola Conti 9 nov PA Rapporto sull’occupazione in Europa nel 2005 In Italia la maggior disparità fra i sessi Nonostante un miglioramento nell’occupazione, l’Italia rimane il Paese europeo con maggior disparità tra i sessi: questo è il triste primato che emerge dal rapporto della Commissione Europea ed intitolato Occupazione in Europa nel (24/10/2005)
Paola Conti 9 nov PA Dalla ricerca si evince che dal lancio della Strategia di Lisbona, i maggiori miglioramenti nel tasso globale di occupazione si sono verificati in Italia, Lettonia e Spagna, con un incremento di circa 4-5 punti percentuali. Dalla metà del 1995, l’andamento dell’occupazione in Italia è stato particolarmente favorevole e nel 2004 è salito dell’1,5%. Sempre secondo il rapporto, l’Italia e la Spagna sono i Paesi che hanno registrato i maggiori miglioramenti nella situazione del mercato del lavoro tra il 2000 e il 2004: in questo quadriennio infatti, l'occupazione è aumentata rispettivamente di 1,5 milioni e 2,4 milioni, a fronte di 0,8 milioni della Francia e 0,9 milioni della Gran Bretagna.
Paola Conti 9 nov PA Nonostante questa crescita, accompagnata da un aumento dei posti di lavoro per coloro che rientrano nel gruppo primario di occupazione, le donne italiane, insieme a quelle greche e spagnole, rispetto al resto d'Europa, mostrano le maggiori differenze tra sessi. Il rapporto sottolinea ancora come la disparità tra i tassi di attività di uomini e donne siano di circa punti percentuali. Con un tasso di occupazione al 57,6%, l'Italia è di oltre 12 punti percentuali sotto l'obiettivo del 70% fissato dalla Strategia di Lisbona per rilanciare la competitività europea.
Paola Conti 9 nov PA L'Italia è fra i paesi dell'Ocse più indietro per quanto riguarda l'occupazione delle donne: il rapporto fra occupazione e popolazione femminile è pari al 45,2%, il più basso fra i paesi dell'area dopo il 24,3% della Turchia e il 41,3% del Messico. I dati sono presentati nell' Employment Outlook dell'Ocse per il 2005.
Paola Conti 9 nov PA Database - Social and Economic Domain Top 50 publicly quoted companies NACE sectors A-F
Paola Conti 9 nov PA de en fr fr EUROPAEUROPA > European Commission > Employment & Social Affairs > Women and men in decision-makingEuropean CommissionEmployment & Social AffairsWomen and men in decision-making Contact | Search Search Home Home | What's new? | Definitions and concepts | Database | Indicators | Links | About this Site | Site map What's new? Definitions and concepts Database Indicators Links About this Site Site map Last updated on Database - Social and Economic Domain Women and men in managerial positions Women (%)Men (%) Austria2971 Belgium3169 Bulgaria:: Cyprus1981 Germany2773 Denmark2179 Estonia3763 Greece2674 Spain3268 Finland2872 France3664 Hungary3565 Ireland2872 Iceland3169 Italy2080 Liechtenstein4852 Luxembourg2278 Latvia3961 The Netherlands 2674 Norway:: Portugal3070 Romania:: Sweden3169 Slovenia2971 Slovakia3268 United Kingdom3268 Average (%) = not applicable : = not available Persons in managerial positions
Paola Conti 9 nov PA nelle coppie con donna di età compresa tra 25 e 44 anni, le donne svolgono, in media, 6h 25’ di lavoro familiare, gli uomini appena 2h 07’. Il lavoro retribuito costituisce la parte preponderante del tempo maschile (8h 15’), e il tempo libero occupa uno spazio maggiore nella vita degli uomini (3h 27’, contro 2h 42’ per le donne)
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Le donne occupate dedicano 5h01’ al lavoro familiare e 6h 31’ al lavoro extradomestico, trovandosi pertanto a disporre di 2h 28’ per il tempo libero e 10h 59’ per il riposo, i pasti e la cura di sé. Circa l’8 per cento delle lavoratrici in coppia non riesce a dedicare neanche 10 minuti del tempo quotidiano allo svago o a qualsiasi altra attività del tempo libero.
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LAVORO/1. CNEL: IL 6% DI DONNE LICENZIATE PERCHE’ INCINTE. (DWpress) – Roma - La maternità penalizza le donne sul lavoro. La recente indagine Istat su Maternità e lavoro femminile, svolta in collaborazione con il Cnel, conferma, a livello nazionale, i dati indicati dalla Cgil Lazio sulle pressioni subite dalle donne laziali, costrette a esibire il test di gravidanza nei colloqui per contratti a termine o a firmare lettere di dimissioni prima dell'assunzione, usate dal datore di lavoro in caso di maternità. “Il 6% delle donne viene licenziato perché incinte”, indica lo studio su donne intervistate nel 2002 a distanza di mesi dalla nascita dei figli.
Paola Conti 9 nov PA Pare inoltre che salgano anche le richieste di test di gravidanza al momento dell' assunzione: questo "è proibito dai principi della Costituzione, dalla legge sulla tutela della maternità (1204/71), dalle leggi sulla parità e pari opportunità (903/77 e 125/91) e da quella della privacy" ( fonte DWpress).
Paola Conti 9 nov PA DECRETO LEGISLATIVO 30 maggio 2005, n. 145 (in G.U. n. 173 del 27 luglio 2005) - Attuazione della direttiva 2002/73/CE in materia di parità di trattamento tra gli uomini e le donne, per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro.
Paola Conti 9 nov PA «1. Costituisce discriminazione diretta, ai sensi della legge 9 dicembre 1977, n. 903, e della presente legge, qualsiasi atto, patto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e comunque il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un'altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga.»;
Paola Conti 9 nov PA «2. Si ha discriminazione indiretta, ai sensi della legge 9 dicembre 1977, n. 903, e della presente legge, quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari.»;
Paola Conti 9 nov PA Gli organismi di Parità
Paola Conti 9 nov PA DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ Istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Ministra: Stefania Prestigiacomo. Sede: Via Barberini – Roma Tel. 06/
Paola Conti 9 nov PA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PARITÀ E LE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA La nuova Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna, insediatasi il 9 marzo 2004, è presieduta dal Ministro Stefania Prestigiacomo. Lucia Borgia e Anna Maria Parente sono state nominate rispettivamente, vice presidente e segretaria del nuovo organismo. La Commissione per le Pari Opportunità è costituita da venticinque commissarie, donne che rappresentano vari settori della società, dell’imprenditoria, del volontariato, dalle associazioni sindacali e femminili. La commissione svolge una molteplicità di funzioni fra cui: formula proposte al Ministro per l’elaborazione delle modifiche normative necessarie a rimuovere qualsiasi forma di discriminazione, sia diretta che indiretta, nei confronti delle donne ed a conformare l’ordinamento giuridico al principio di pari opportunità fra uomo e donna; verifica lo stato di attuazione delle politiche di pari opportunità nei vari settori della vita politica, economica e sociale e segnala le relative iniziative al Ministro; fornisce pareri in materia di pari opportunità fra uomo e donna; svolge attività di studio e di ricerca in materia di pari opportunità RegolamentoRegolamento recante norme per l’organizzazione ed il funzionamento della commissione per le pari opportunità fra uomo e donna. Sede: Palazzo Chigi - Piazza Colonna - Roma Uffici: Via Po, 14 - Roma Tel Fax
Paola Conti 9 nov PA COMITATO NAZIONALE DI PARITÀ E PARI OPPORTUNITÀ NEL LAVORO Istituito dalla L.125/91, ha sede presso il Ministero del Lavoro. Nel sito, ospitato dal Ministero del Lavoro, si trova tutto ciò che riguarda la L.125/91 i finanziamenti per progetti di azioni positive. È possibile scaricare i testi di legge e l'elenco dei progetti approvati. Una parte è dedicata alla Consigliera di parità nazionale. Sede: c/o Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Comitato Nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro, Via Flavia, Roma Segreteria tecnica del Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro Tel Fax
Paola Conti 9 nov PA CONSIGLIERA di PARITA' NAZIONALE Consigliera effettiva: Dott.ssa Isabella Rauti Consigliera supplente: Dott.ssa Daniela De Blasio Sede: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presso la Direzione Generale per l'Impiego- Divisione IV°- Via Flavia,6 – Roma
Paola Conti 9 nov PA L'Osservatorio per l'imprenditoria ed il lavoro femminile in agricoltura Istituito con D.M. del 13 ottobre 1997 è presieduto dal Ministro è composto da rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole (CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri); Ministeri delle politiche agricole e forestali, del Lavoro e della previdenza sociale, delle attività produttive, delle Finanze, per le pari opportunità; Regioni e Provincie Autonome; ISTAT; INEA. Segreteria: Patrizia Romano Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Via XX Settembre, Roma Tel Fax: sito:
Paola Conti 9 nov PA UFFICIO IMPRENDITORIA FEMMINILE C/O MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE - Direzione generale coordinamento incentivi Sede: Via del Giorgione 2b - Roma Responsabile: dott.ssa Adriana Mauro Tel Segreteria Tel