Responsabile Unità Acquisti ANAS S.p.A.

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Transcript della presentazione:

Responsabile Unità Acquisti ANAS S.p.A. La valutazione dei fornitori negli affidamenti di beni e servizi Mauro Frattini Responsabile Unità Acquisti ANAS S.p.A.

L'Anas è il gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale. È una società per azioni il cui socio unico è il Ministero dell'Economia ed è sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La rete in gestione diretta è costituita da 25.420 km di strade di cui 1.267 km di autostrade; la rete vigilata è costituita da 5.695 km di autostrade in concessione. E’ la più grande Stazione Appaltante italiana, inquadrata dal legislatore fra gli organismi di diritto pubblico.

Governance Coordinamento Risparmi Ottimizzazione 2006 2007 2008 2009 Analisi spesa Marketing d’acquisto Portfolio analysis Piano strategico acquisti Sperimentazione E-sourcing 2007 Benchmarking Consolidamemto E-sourcing Rfq Reverse auction Implementazione Portale acquisti Definizione sistema di regole 2008 Standardizzazione processi Diffusione competenze Vendor Management (Elenchi Fornitori) 2009 Total Cost vision Contract management Vendor Rating Sistema di gestione della qualità Oggi Implementazione del sistema di Spend Analysis Monitoraggio dei KPI della qualità Implementazione del Vendor Rating Acquisti sostenibili

dei principi richiamati dal Codice (art. 2 D.Lgs. 163/06 e s.m.i) In quanto organismo di diritto pubblico, nell’esercizio delle proprie attività di acquisizione di beni e servizi, ANAS è soggetta al rispetto di uno specifico sistema di regole Per importi inferiori a 193 k€ Per importi superiori a 193 k€ Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 163/06 e s.m.i.) Regolamento ANAS per le Acquisizioni in economia di beni e servizi Procedure aziendali CONSIP Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 163/06 e s.m.i. in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE) economicità concorrenza parcondicio trasparenza … Procedure aziendali CONSIP L'affidamento, pertanto, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi richiamati dal Codice (art. 2 D.Lgs. 163/06 e s.m.i)

Con specifico riguardo alla qualità, l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture ha più volte evidenziato che la condotta pregressa degli operatori economici ex art. 38, co. 1, lett. f del Codice dei Contratti Pubblici, è da considerarsi quale causa ostativa della partecipazione alle gare d’appalto. si configura come “grave negligenza o mala fede” in caso di prestazione negativa o di atteggiamento psicologico doloso o gravemente colposo dell’impresa (Determinazione AVCP n. 1 del 2010). nell’ipotesi di “errore grave” influenza tutta la precedente attività professionale (Determinazione AVCP n. 1 del 2010). al di fuori delle citate fattispecie, viene valutata dalle Stazioni Appaltanti mediante i criteri di selezione delle offerte (art. 82 e 83 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i).

Le conseguenze generate da tale sistema incidono sui risultati delle Stazioni Appaltanti Al momento della gara, non si è sempre nella condizione di poter valutare nel dettaglio il curriculum dell’appaltatore: è pertanto possibile che l’impresa aggiudicataria non sia la più idonea a soddisfare le esigenze espresse dalla Stazione Appaltante (selezione avversa). Durante l’esecuzione del contratto, è complicato monitorare adeguatamente lo sforzo profuso dall’esecutore nella fase di realizzazione dell’appalto che, pertanto, può essere scadente e avvenire con una tempistica più lunga rispetto a quella stimata (azzardo morale). L’impresa potrebbe sfruttare a suo vantaggio le asimmetrie informative, minando il presupposto di “natura fiduciaria” che è alla base del contratto di appalto (art. 1655 Codice Civile).

Gli esistenti sistemi di qualificazione non prevedono meccanismi premianti per le imprese che, sulla base della loro attività, sono riuscite a costruirsi un’identità di contraenti affidabili (reputazione positiva) L’AVCP ha promosso un tavolo tecnico finalizzato a definire linee guida relative l’uso della reputation negli appalti. Alcune Stazioni Appaltanti si sono spontaneamente dotate di sistemi per la valutazione delle prestazioni ricevute dai propri appaltatori (Vendor Rating). La valutazione delle performance fa aumentare la sfera di discrezionalità delle Stazioni Appaltanti. E’ opportuno, quindi, individuare parametri quanto più oggettivi, misurabili e trasparenti. L’attuale assetto normativo limita fortemente il possibile utilizzo in termini positivi dei criteri reputazionali delle imprese.

alla soglia comunitaria alla soglia comunitaria L’utilizzo della reputazione può avere impatto diverso, a seconda dell’incidenza economica dell’appalto Per importi inferiori alla soglia comunitaria Per importi superiori alla soglia comunitaria Regolamento per Acquisizioni in economia (art. 125 D.Lgs. 163/06 e s.m.i.) Elenchi ufficiali dei fornitori idonei Artt. 38, 41 e 42 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i. Divieto generale di commistione tra caratteristiche oggettive dell`offerta e requisiti soggettivi dell`impresa concorrente (circolare Pres. Cons. Ministri – Dipartimento per le politiche europee del 1° marzo 2007) Oggi Selezione dei fornitori presenti negli Elenchi per invito a gara Evoluzione orientamento giurisprudenza Possibili sviluppi

Le recenti evoluzioni dell’orientamento giurisprudenziale aprono all’utilizzo dei criteri reputazionali nelle procedure ad evidenza pubblica …Il generale divieto di commistione tra profili soggettivi dell'offerente e profili oggettivi dell'offerta non esclude il potere di specificazione ed integrazione da parte della Stazione Appaltante da esplicarsi in coerenza con i principi fissati… …il rischio di commistione non deve essere enfatizzato sulla base di formulazioni astratte ma valutato in concreto tenendo conto di come, nell'ambito di appalti di servizi, aventi ad oggetto non un progetto od un prodotto ma “un facere”, determinate caratteristiche dell'impresa possono fatalmente proiettarsi sulla consistenza dell'offerta… ...fra le quali possono ben rientrare la considerazione della pregressa esperienza dell’operatore, come anche della solidità ed estensione della sua organizzazione d’impresa.. …dalla considerazione dell’esperienza maturata da una concorrente possono quindi trarsi indici significativi della qualità delle prestazioni e dell’affidabilità dell’impresa, qualora tali aspetti non risultino preponderanti nella valutazione complessiva dell’offerta.. (cfr. Cons. Stato Sez. IV, 25 novembre 2008, n. 5808 - Cons. Stato Sez. V, 12 giugno 2009, n. 3716 - Cons. Stato Sez. V, 2 ottobre 2009 n. 6002).

la valutazione a consuntivo dei propri appaltatori sotto soglia Al fine di consolidare il presidio sull’intero processo di approvvigionamento e di completare il percorso intrapreso con l’istituzione degli Elenchi fornitori, ANAS si è dotata di un sistema per la valutazione a consuntivo dei propri appaltatori sotto soglia Incremento efficacia nell’individuazione delle ditte da invitare alle gare Miglioramento efficienza delle procedure di gara Riduzione del “costo totale” generato dall’acquisto Misurazione oggettiva delle prestazioni ricevute (sia positive che negative) Incremento della trasparenza nella relazione tra ANAS e Fornitori Coinvolgimento delle Unità Organizzative richiedenti beni e servizi Marketing d’acquisto Valutazione preventiva dei fornitori Selezione fornitori per invito a gara Valutazione prestazioni (Vendor Rating) Processo di individuazione e valutazione del fornitore Ambito del progetto

L’implementazione del progetto di Vendor Rating si è articolata su quattro fasi Definizione modello di Vendor Rating Sperimentazione del modello Utilizzo modello e diffusione risultati Analisi della spesa Raccolta dati di spesa Spend Analysis per categorie merceologiche Definizione approccio e obiettivi del Vendor Rating Costituzione Gruppo di Lavoro Redazione della Procedura aziendale di rilevazione delle performance dei fornitori Costruzione indicatori di Vendor Rating (KPI): formule, pesi, scale di valori relative a prezzo, tempo, qualità, flessibilità Predisposizione della Scheda di Valutazione Scelta strumenti operativi di supporto Test del modello su alcune categorie merceologiche Verifica dei risultati ed eventuali aggiustamenti Valorizzazione dei KPI per tutte le categorie oggetto della sperimentazione Calcolo del Global Vendor Rate Comunicazione della metodologia ai fornitori Attivazione della fase a regime Diffusione del Global Vendor Rate attribuito ai fornitori e alle funzioni aziendali interessate Applicazione eventuali provvedimenti (es., penali, sospensione da Elenchi, ecc.) ed eventuali bonus

Le questioni aperte Emanazione di un provvedimento normativo che definisca la valenza e il possibile utilizzo dei criteri reputazionali negli appalti (benchmarking con altri stati UE). Legittimazione dei sistemi di Vendor Rating delle Stazioni Appaltanti, sulla base di linee guida predisposte dall’AVCP(centralità delle valutazioni nelle S.A. – celerità dei processi di misurazione). Aumento della discrezionalità per le Stazioni Appaltanti più qualificate per la valutazione degli aspetti maggiormente impattanti sul rapporto fiduciario a base del vincolo contrattuale (ad.es. grado di litigiosità, propensione alla risoluzione stragiudiziale). Miglioramento qualitativo delle Stazioni Appaltanti (ranking). Condivisione delle informazioni sulla reputation delle imprese (networking).

..grazie per l’attenzione..