anni dall'unità d'Italia
La scuola”V. Vivaldi” presenta:
Personaggi e parole del nostro passato”
Il Risorgimento
Protagonisti del Risorgimento Mazzini Cavour
Garibaldi Tricolore garibaldino conservato nel Museo di Catanzaro
Alessandro Manzoni Marzo 1821 O stranieri, strappate le tende da una terra che madre non v’è. Non vedete che tutta si scote, dal Cenisio alla balza di Scilla? non sentite che infida vacilla sotto il peso de’ barbari piè?
Cara Italia! Quante volte sull’alpe spïasti l’apparir d’un amico stendardo! quante intendesti lo sguardo ne’ deserti del duplice mar! ecco alfin dal tuo seno sboccati, stretti intorno ai tuoi santi colori, forti, armati dei propri dolori, i tuoi figli son sorti a pugnar.
Addio,mia bella,addio Addio, mia bella, addio: l'armata se ne va; se non partissi anch'io sarebbe una viltà! Non pianger, mio tesoro: forse ritornerò; ma se in battaglia io moro in ciel ti rivedrò. Non è fraterna guerra la guerra ch'io farò; dall'italiana terra lo straniero caccerò. L'antica tirannia grava l'Italia ancor: io vado in Lombardia incontro all'oppressor.
Giuseppe Verdi
Il Nabucco Va, pensiero, sull'ali dorate; Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal! Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... Oh mia patria sì bella e perduta! O membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati, Perché muta dal salice pendi? Le memorie nel petto riaccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concento Che ne infonda al patire virtù!
Goffredo Mameli
Inno di Mameli Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò
L'emigrazione
Bruno Pelaggi (Poeta catanzarese) Dunque ti lascio o regno infame e ingrato, e ricevi da me l’ultimo addio tu che sei da galeotti governato e di tutti l’Europa sei l’oblio. Hai ridotto i tuoi sudditi in tale stato da abbandonar per forza il suol natio e andar raminghi in paesi lontani per cercare allo stranier”lavuru e pani” Regno di camorristi e di spietati Questa è la libertà che promettesti?
Mamma mia dammi cento lire Canzone popolare Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar...! Cento lire io te li dò, ma in America no, no, no. (2v.) I suoi fratelli alla finestra, mamma mia lassela andar. Vai, vai pure o figlia ingrata che qualcosa succederà. (2v.) Quando furono in mezzo al mare il bastimento si sprofondò. Pescatore che peschi i pesci la mia figlia vai tu a pescar. (2v.) Il mio sangue è rosso e fino, i pesci del mare lo beveran. La mia carne è bianca e pura la balena la mangierà. (2v.) Il consiglio della mia mamma l'era tutta verità. Mentre quello dei miei fratelli l'è stà quello che m'ha ingannà. (2v.)
La Grande Guerra
Il Piave mormorava, calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio; l'esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera... Muti passaron quella notte i fanti: tacere bisognava, e andare avanti! S'udiva intanto dalle amate sponde, sommesso e lieve il tripudiar dell'onde. Era un presagio dolce e lusinghiero, il Piave mormorò: «Non passa lo straniero!» Il Piave
San Martino del Carso Ma nel cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato G.Ungaretti Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto
Il Fascismo
Matteotti
Alle fronde dei salici E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull'erba dura di ghiaccio, al lamento d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento. Salvatore Quasimodo
Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. Primo Levi
La Resistenza
Partigiani
Antifascisti Salvemini Togliatti
De Gasperi e Croce
Nenni e Sturzo Sturzo
Rosselli e Saragat Rosselli Saragat
Bella ciao Stamattina mi sono alzato o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Stamattina mi sono alzato e ho trovato l'invasor. O partigiano portami via o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao O partigiano portami via che mi sento di morir. E se io muoio da partigiano o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir.
Seppellire lassù in montagna... o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Seppellire lassù in montagna... sotto l'ombra di un bel fior. E le genti che passeranno o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E le genti che passeranno e diranno o che bel fior. E' questo il fiore del partigiano o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E' questo il fiore del partigiano morto per la libertà.
L’ alba della Repubblica
L’Assemblea costituente risultò così composta :
Enrico De Nicola I°presidente della repubblica Italiana