1861-2011 150 anni dall'unità d'Italia. La scuola”V. Vivaldi” presenta:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Giuseppe Belgiovine Livio Quagliarella Nicola Sasanelli
Advertisements

Scuola Primaria “G. Lodi” di Crevalcore FESTA di FINE ANNO SCOLASTICO CLASSI V 20 MAGGIO 2013 di Paola e Carla Poppi.
17 Marzo Marzo 2011.
Storia di un inno e del suo autore
Il "Giorno della Memoria"
Insieme per i 150 anni dellItalia. INNO DITALIA Fratelli dItalia LItalia sè desta, dellelmo di Scipio sè cinta la testa. Dovè la vittoria? Le porga la.
L’eredità del 1848.
Salvatore Quasimodo Alle Fronde dei salici.
CANZONI.
Mamma, quante volte ho invocato il tuo nome
I 150 ANNI DELL’UNITA’ D ’ ITALIA
Chi è l’alpino? Per me significa soccorso, fiducia, coraggio, altruismo, forza, sentirsi in mani sicure.
Dialogando con il Padre nostro.
Da Giorno dopo giorno di SALVATORE QUASIMODO
Le preghiere del mattino

Primo Levi Approfondimento di: Treccani Simone, Martinelli Elena.
…2013.
INNO di MAMELI Cantico degli Italiani
Parrocchia di San Francesco
Laboratorio EMOZION…ARTI
N A T A L E G I O R N D Ascoltando “Che offriremo al figlio di Maria” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta Monjas de Sant Benet de Montserrat.
LA PATRIA E I SUOI SIMBOLI
L' ITALIA EMBLEMA BANDIERA INNO FESTA.
Saper volare con le ali della vita…
G. Verdi - Nabucco.
« La giornata delle memoria »
« La giornata della memoria »
Istituto Comprensivo Nocera Terinese Scuola secondaria 1°
Italië.
Fratelli d’Italia, L’Italia s’è desta; Dell’elmo di Scipio S’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma; Ché schiava di Roma Iddio.
Marzo 1821 Alessandro Manzoni
27 gennaio gennaio 2010 Giornata della Memoria.
Il Canto Degli Italiani o
Legge 20 luglio 2000, n. 211 Art La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno.
Una lezione sull’Inno nazionale italiano
Con la collaborazione di:
ISTITUTO COMPRENSIVO CROSIA MIRTO (CS)
L'INNO d'ITALIA Goffredo Mameli il poeta Michele Novaro il musicista.
6 febbraio ORE Auditorium di Via Meda a Rho
VIVIAMO INSIEME Come comunità IL natale di gesù.
ALLE FRONDE DEI SALICI di Salvatore QUASIMODO
GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 2015 presso l’IC di Gioia Sannitica classi IA e IB della Scuola Secondaria di I grado.
Giornata della Memoria, 27 gennaio 2010
Per non dimenticare!.
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Primo Levi.
Sabato O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora.
Giornata della memoria il 27 Gennaio
Emozioni.
Raccolta poesie Ciao ragazzi sono Romina, una ragazza a cui è venuto in mente di creare nel nostro sito una cartella contenente poesie per persone come.
Se questo è un uomo Primo Levi.
ECCOMI, ECCOMI SIGNORE , IO VENGO. SI COMPIA IN ME LA TUA VOLONTA’
La giornata della memoria è il 27 gennaio perché è l’anniversario della liberazione del campo di Auschwitz.
NELLA NOTTE SEI LUCE Incontro di preghiera in preparazione al Natale.
GESU’ E’ LA STRADA VERSO LA PASQUA
Silvia, ti ricordi ancora quel periodo della tua vita quando la bellezza si rifletteva nei tuoi occhi che esprimevano gioia e pudore e tu lieta e carica.
Parafrasi a Silvia Tromboni Alessandro.
Un Uomo venuto da lontano Canzone di Amedeo Minghi.
In memoria di tutti i bambini deceduti nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
LA SHOAH Il giorno della shoah si celebra il 27 Gennaio in ricordo della liberazione degli ebrei dal campo di concentramento di Aushwitz Con il termine.
150 anni dall’Unità d’Italia 16 marzo 2011 Sant’Alberto Magno Scuola Media.
LA STORIA DEGLI ITALIANI: L’INNO E LA BANDIERA
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Tu sei lontano dalla mia salvezza”: sono le parole del mio lamento.
Goffredo Mameli Ilenia Celentano - Chiara Di Stasio - Laura Galante 3 sez. A Plesso «Mazzini» a.s. 2015/2016.
Tra il 1780 e il 1784 l’imperatore austriaco Giuseppe II fece costruire un’imponente complesso di fortificazioni posizionato al confine tra la Boemia.
Alunni: Bruno, De Luca, De Simone, Falbo, Forciniti, Gulluscio, Perfetti, Valletta. Classe: 1^ C A.S.: 2013/14.
Istituto Comprensivo “F. De Pisis” Ferrara. Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga.
Se il chicco di grano….
COSTITUZIONE ITALIANA DELLA SCUOLA PRIMARIA “VILLAGGIO EUROPA”
Transcript della presentazione:

anni dall'unità d'Italia

La scuola”V. Vivaldi” presenta:

Personaggi e parole del nostro passato”

Il Risorgimento

Protagonisti del Risorgimento Mazzini Cavour

Garibaldi Tricolore garibaldino conservato nel Museo di Catanzaro

Alessandro Manzoni Marzo 1821 O stranieri, strappate le tende da una terra che madre non v’è. Non vedete che tutta si scote, dal Cenisio alla balza di Scilla? non sentite che infida vacilla sotto il peso de’ barbari piè?

Cara Italia! Quante volte sull’alpe spïasti l’apparir d’un amico stendardo! quante intendesti lo sguardo ne’ deserti del duplice mar! ecco alfin dal tuo seno sboccati, stretti intorno ai tuoi santi colori, forti, armati dei propri dolori, i tuoi figli son sorti a pugnar.

Addio,mia bella,addio Addio, mia bella, addio: l'armata se ne va; se non partissi anch'io sarebbe una viltà! Non pianger, mio tesoro: forse ritornerò; ma se in battaglia io moro in ciel ti rivedrò. Non è fraterna guerra la guerra ch'io farò; dall'italiana terra lo straniero caccerò. L'antica tirannia grava l'Italia ancor: io vado in Lombardia incontro all'oppressor.

Giuseppe Verdi

Il Nabucco Va, pensiero, sull'ali dorate; Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal! Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... Oh mia patria sì bella e perduta! O membranza sì cara e fatal!

Arpa d'or dei fatidici vati, Perché muta dal salice pendi? Le memorie nel petto riaccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concento Che ne infonda al patire virtù!

Goffredo Mameli

Inno di Mameli Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò

L'emigrazione

Bruno Pelaggi (Poeta catanzarese) Dunque ti lascio o regno infame e ingrato, e ricevi da me l’ultimo addio tu che sei da galeotti governato e di tutti l’Europa sei l’oblio. Hai ridotto i tuoi sudditi in tale stato da abbandonar per forza il suol natio e andar raminghi in paesi lontani per cercare allo stranier”lavuru e pani” Regno di camorristi e di spietati Questa è la libertà che promettesti?

Mamma mia dammi cento lire Canzone popolare Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar...! Cento lire io te li dò, ma in America no, no, no. (2v.) I suoi fratelli alla finestra, mamma mia lassela andar. Vai, vai pure o figlia ingrata che qualcosa succederà. (2v.) Quando furono in mezzo al mare il bastimento si sprofondò. Pescatore che peschi i pesci la mia figlia vai tu a pescar. (2v.) Il mio sangue è rosso e fino, i pesci del mare lo beveran. La mia carne è bianca e pura la balena la mangierà. (2v.) Il consiglio della mia mamma l'era tutta verità. Mentre quello dei miei fratelli l'è stà quello che m'ha ingannà. (2v.)

La Grande Guerra

Il Piave mormorava, calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio; l'esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera... Muti passaron quella notte i fanti: tacere bisognava, e andare avanti! S'udiva intanto dalle amate sponde, sommesso e lieve il tripudiar dell'onde. Era un presagio dolce e lusinghiero, il Piave mormorò: «Non passa lo straniero!» Il Piave

San Martino del Carso Ma nel cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato G.Ungaretti Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto

Il Fascismo

Matteotti

Alle fronde dei salici E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull'erba dura di ghiaccio, al lamento d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento. Salvatore Quasimodo

Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no.

Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. Primo Levi

La Resistenza

Partigiani

Antifascisti Salvemini Togliatti

De Gasperi e Croce

Nenni e Sturzo Sturzo

Rosselli e Saragat Rosselli Saragat

Bella ciao Stamattina mi sono alzato o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Stamattina mi sono alzato e ho trovato l'invasor. O partigiano portami via o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao O partigiano portami via che mi sento di morir. E se io muoio da partigiano o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E se io muoio da partigiano tu mi devi seppellir.

Seppellire lassù in montagna... o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao Seppellire lassù in montagna... sotto l'ombra di un bel fior. E le genti che passeranno o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E le genti che passeranno e diranno o che bel fior. E' questo il fiore del partigiano o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao ciao E' questo il fiore del partigiano morto per la libertà.

L’ alba della Repubblica

L’Assemblea costituente risultò così composta :

Enrico De Nicola I°presidente della repubblica Italiana