Sistemi di elaborazione dell’informazione Modulo 2 -Protocolli di rete TCP/IP Unità didattica 7 -Instradamento dinamico Ernesto Damiani Lezione 2 – Instradamento.

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Sistemi di elaborazione dell’informazione Modulo 2 -Protocolli di rete TCP/IP Unità didattica 7 -Instradamento dinamico Ernesto Damiani Lezione 2 – Instradamento intradominio

Protocolli di instradamento intradominio Interior Gateway Protocols (IGP): Routing Information Protocol (RIP). – Presente in molti sistemi Unix, daemon routed. Intermediate System to Intermediate System (IS-IS). Open Shortest Path First (OSPF).

Base di RIP: il routing distance vector Informazioni limitate sui cammini presenti presso i singoli nodi: hop successivo; costo. A B D G F C H E Indirizzo Hop succ.vo Costo AA0 BB1 CC1 DD1 EB2 FD2 GB2 HB3 A Indirizzo Hop succ.vo Costo AA1 BB1 CA2 DD0 EB2 FF1 GB2 HB3 D

Routing distance vector (1) A B D G F C H E I Indirizzo Hop succ.vo Costo A?∞ B?∞ C?∞ D?∞ E?∞ F?∞ G?∞ H?∞ II0 I Supponiamo che un nuovo nodo arrivi sulla rete.

Routing distance vector (2) A B D G F C H E I Indirizzo Hop succ.vo Costo AA0 BB1 CC1 DD1 EE2 FD2 GB2 HB3 A Indirizzo Hop succ.vo Costo AA1 BA2 CA2 DA2 EA3 FA3 GA2 HA2 II0 I Supponiamo che un nuovo nodo arrivi sulla rete. Supponiamo che I parli per primo con A.

Routing distance vector (3) A B D G F C H E I Indirizzo Hop succ.vo Costo AA1 BA2 CA2 DD1 EA3 FD2 GA2 HA2 II0 I Indirizzo Hop succ.vo Costo AA1 BB1 CA2 DD0 EB2 FF1 GB2 HB3 D Supponiamo che un nuovo nodo arrivi sulla rete. Supponiamo che I parli per primo con A. Successivamente I parla con D.

Algoritmo Distance Vector Inizia con tutte le destinazioni a distanza infinita, tranne che per il nodo stesso, la cui distanza è 0. Ogni 30 secondi, o quando si verifica un cambiamento nella tabella, ogni nodo invia la tabella ai vicini. Se un nodo j riceve da un nodo i la distanza d ip verso un prefisso di rete P e questa distanza (più la distanza d ji fino a i) risulta inferiore alla distanza d jp (già nota fino a P ), ossia: d jp >= d ji + d ip, si aggiorna la distanza verso P e si inviano al nodo i i pacchetti diretti a P.

Problema del count-to-infinity (1) ABCDE  Iniziale 1  1 iterazione 12  2 iterazioni 123  3 iterazioni iterazioni ABCDE 1234Iniziale iterazione iterazioni iterazioni iterazioni 1.Il tratto da B a A si interrompe e B cerca un nuovo cammino per A. 2.C annuncia a B che A risulta raggiungibile tramite lui stesso e la distanza è 2, ma non dice che il cammino comprende proprio il tratto B-A interrotto. 3.Il cammino non è accettabile, ma al round successivo D annuncia a B che A risulta raggiungibile tramite lui stesso e la distanza è 3. Ancora, il cammino comprende il tratto B-A interrotto.. E cosi’ via!

Problema count-to-infinity (2) Il count-to-infinity è un problema: genera moltissimi aggiornamenti di instradamento, quindi causa troppo traffico; la rete dovrebbe rilevare che una destinazione è irraggiungibile. Una possibile soluzione: Limitare superiormente il diametro della rete. Cosa fare se la rete cresce?

Problema count-to-infinity (3) Tecniche per ridurre il problema: Split horizon: un router non comunica una distanza al vicino da cui ha appreso la distanza. Split horizon con poison reverse: se A annuncia a B la distanza minima verso un nodo E, B comunica ad A una distanza infinita verso E. Queste tecniche funzionano solo per cicli che coinvolgono due nodi. Con cicli più lunghi, riducono solo la velocità di convergenza. L’unica vera soluzione è usare l’instradamento di tipo link state: OSPF! FINE