STORIA CONTEMPORANEA (II)

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Transcript della presentazione:

STORIA CONTEMPORANEA (II) I conflitti mondiali

LA I° GUERRA MONDIALE CAUSE: Forte contrasto imperialistico (dominio economico mondiale attraverso le colonie) tra Germania, da un lato, e Francia-Inghilterra dall'altro. Instabilità nei Balcani che volevano liberarsi dell’egemonia dell’impero Ottomano, sorgono contrasti tra Austria e Russia. Rivalità franco tedesca per i territori dell’Alsazia – Lorena (revanscismo francese). Corsa agli armamenti in Europa. I fermenti nazionalistici nell’impero austro-ungarico che cercavano l’indipendenza o il distacco dall’Impero austriaco. Il CASUS BELLI fu l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie in visita a Sarajevo il 28 luglio 1914.

LA I° GUERRA MONDIALE L’Austria inviò alla Serbia un ultimatum con il quale imponeva la partecipazione di funzionari austriaci alle indagini dell’attentato. La Serbia non accettò e l’Austria, il 28 luglio 1914, gli dichiarò guerra. Nel giro di un mese il conflitto assunse vaste proporzioni. Si formarono due schieramenti: da una parte Austria e Germania (Imperi Centrali), poi Bulgaria e Impero turco, dall’altra prima Francia Inghilterra e Russia (Triplice Intesa) al fianco della Serbia. L’Italia in un primo momento si dichiarò neutrale in quanto il patto che la legava ad Austria e Germania ( Triplice Alleanza) era di natura difensiva e perciò non si senti obbligata ad intervenire.

LA I° GUERRA MONDIALE La Germania invase immediatamente la Francia, passando attraverso il Belgio e violandone così la neutralità, cosa che suscitò molto scalpore soprattutto in Inghilterra, che per questo motivo scese in campo al fianco delle truppe francesi. L’intenzione tedesca era di portare avanti una “guerra lampo”, rapida e veloce, ma il tentativo fallì: il conflitto si rivelò lungo ed estenuante, in quel che fu definita una “Guerra di Trincea”.

LA I° GUERRA MONDIALE Dopo l’avanzata tedesca in Francia ed il blocco continentale operato dalla flotta inglese, nel 1915 anche l’Italia entra in guerra. In quel periodo l’opinione pubblica era divisa i due fazioni, da una parte c’erano i “neutralisti”, dall’altra gli “interventisti”. Il 26 aprile del 1915, il governo italiano si alleò segretamente con la Triplice Intesa (Inghilterra, Francia, Russia), stipulando il Patto di Londra. Attraverso tale accordo, l’Italia si impegnava nella guerra contro l’Austria ed, in caso di vittoria, avrebbe dovuto ottenere le terre irredente di Trentino, l’Alto Adige, Trieste, Istria e della la città di Valona, in Albania.

LA I° GUERRA MONDIALE Sul fronte italo-austriaco, il conflitto si presentò subito estremamente lento. Fino al 1916 -17 la situazione fu praticamente in stallo, L’offensiva austriaca divenne sempre più pressante, finché l’esercito italiano subì la famosa disfatta di Caporetto, il 24 ottobre del 1917, che portarono le truppe italiane alla ritirata e alla stabilizzazione sulla linea del Piave,con gravi ripercussioni anche sulla vita economica e sociale del Paese. Ebbero infatti inizio una serie di scioperi e di manifestazioni, tali da costringere il governo a fare grandi promesse ai soldati, al fine di risollevarne il morale, evitando defezioni ed ammutinamenti.

LA I° GUERRA MONDIALE IL 1917 fu un anno segnato dalla rivoluzione russa e dall’intervento degli stati uniti nel conflitto. Il 3 marzo del 1918 venne firmata la pace tra russi e tedeschi, la resa della Russia dava respiro agli imperi centrali ma determinante fu la decisione degli Stati Uniti di entrare in guerra a fianco dell’intesa. Fin dall’inizio del conflitto gli aiuti economici degli americani erano stati fondamentali per gli eserciti anglo-francesi.

LA I° GUERRA MONDIALE Dopo il ritiro della Russia, Austria e Germania concentrarono tutte le loro forze sul Fronte italiano La disfatta di Caporetto testimoniò la disorganizzazione,l’incapacità strategica e la mancanza di compattezza delle truppe italiane. Quando tutto sembrava perduto il paese diede prova di un forte capacità di reazione e formò un governo di solidarietà nazionale con a capo Vittorio Emanuele Orlando. Cadorna fu destituito e il comando dell’esercito fu affidato al generale Armando Diaz. Per ottenere di nuovo la fiducia dei soldati il governo promise vantaggi economici per il dopo guerra, inclusa una distribuzione di terre ai contadini.

LA I° GUERRA MONDIALE Nella primavera del 1918 l’esercito tedesco sferrò una grande offensiva per cercare dei piegare la Francia. Tra Marzo e Luglio il fronte occidentale venne sfondato più volte e le truppe tedesche penetrarono nelle linee degli anglo-francesi; I quali sferrarono un violento e vittorioso contrattacco che sfondò il fronte tedesco. L’imperatore tedesco propose un armistizio, ma il comando dell’Intesa pretese una resa totale. Dopo aver resistito con successo agli attacchi austriaci L’esercito italiano Riuscì a sconfiggerli definitivamente a Vittorio Veneto il 24 ottobre 1918.

LA I° GUERRA MONDIALE La Conferenza di Pace di Parigi penalizzò duramente i paesi perdenti, in particolar modo la Germania, facendo prevalere gli interessi delle due potenze europee: Francia ed Inghilterra. All’Italia furono concessi i territori di Trentino, Alto Adige, Trieste ed Istria. Dallo smembramento dell’impero austro-ungarico nacquero quindi nuove realtà territoriali e politiche: l’Ungheria, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia. Rimase però sospesa la questione della città di Fiume, poiché non ne venne prevista l’annessione all’Italia. Nacque così il mito della “vittoria mutilata”

LA II° GUERRA MONDIALE SITUAZIONE PRIMA DELLA GUERRA: GERMANIA Il duro trattamento subito in seguito alla sconfitta nella prima guerra mondiale in base a quanto stabilito dal Trattato di Versailles e le successive difficoltà economiche, aggravate dalla crisi mondiale del martedì nero, causarono un profondo malcontento nel popolo tedesco e favorirono la diffusione delle idee nazionalsocialiste di Adolf Hitler e del suo movimento politico. Dopo una rapida ascesa politica, il movimento nazista prese le redini del potere in Germania, assumendo il controllo totale dello Stato. La politica estera hitleriana divenne via via sempre più aggressiva: ignorando i vincoli imposti dal trattato di Versailles, nel corso di pochi anni venne riarmato l'esercito, il 7 marzo 1936 fu rimilitarizzata la zona di confine con la Francia (la Renania), il 12 marzo 1938 fu sancita l'annessione dell'Austria (Anschluss), e con la Conferenza di Monaco, il 1º ottobre 1938, l'annessione della regione dei Sudeti (Cecoslovacchia) e quindi (13 marzo 1939), della Boemia e Moravia. Poco prima dell'inizio del conflitto, il 23 agosto 1939, la Germania stipulò un patto di non aggressione (Patto Molotov-Ribbentrop) con l'Unione Sovietica, mentre ripresentava le sue pretese territoriali su parte della Polonia (il corridoio di Danzica). La Polonia rigettò tali pretese e la Germania, il 1º settembre 1939, la invase. LA SOCIETA’ DELLE NAZIONI organizzazione creata alla fine della prima guerra mondiale per mantenere la pace non riuscì ad evitare lo scoppio di un nuovo conflitto. ITALIA In Italia il 31 ottobre 1922 era salito al governo Benito Mussolini. Con questi ebbe inizio una politica espansionistica, e il 2 ottobre 1935 prese il via la campagna d'Etiopia, tesa a creare un impero coloniale. Il 5 maggio 1936 venne proclamato l'Impero. Il 7 aprile 1939 l'Italia invase l'Albania e due giorni dopo ne sancì l'annessione. Nonostante la tensione tra Italia e Germania creatasi al momento dell'annessione dell'Austria, nel maggio 1939 Mussolini strinse il "Patto d'acciaio" con la Germania, per poi dichiararsi, allo scoppio del conflitto, non belligerante.

LA II° GUERRA MONDIALE In pochi giorni la Polonia fu conquistata La Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania per formale ottemperanza al patto di mutua difesa britannico-polacco che aveva stretto con la Polonia il 25 agosto, ma senza avere ancora piani militari precisi. La Francia si affiancò alla dichiarazione di guerra britannica con poca convinzione. In realtà sia i britannici che i francesi si sentirono "travolti" dagli eventi e, sconcertati dall'imprevisto intervento militare sovietico di fatto a fianco , inizialmente non seppero muoversi con decisione contro gli aggressori.

LA II° GUERRA MONDIALE Il 10 maggio 1940, sempre impiegando la tattica militare della guerra lampo o Blitzkrieg, le truppe tedesche attaccarono i Paesi Bassi e il Belgio e da qui, passando per la Foresta delle Ardenne e aggirando completamente la linea Maginot, entrarono in Francia dando il via alla Campagna di Francia. Credendo che la guerra volgesse oramai al termine, il 10 giugno, anche Mussolini dichiarò, a sua volta, guerra agli Alleati. Il 14 giugno i tedeschi occuparono Parigi e la Francia fu costretta a firmare un armistizio lasciando la parte nord ai tedeschi mentre nel sud si insediò il governo francese presso la cittadina di Vichy.

LA II° GUERRA MONDIALE Non trovando terreno fertile per una pace con la Gran Bretagna, Hitler iniziò a considerare l'idea di invaderla, per piegarla definitivamente. Tuttavia, per preparare la gigantesca operazione di sbarco navale, denominata in codice operazione Seelöwe (leone marino), i tedeschi dovevano prima ottenere il controllo dei cieli britannici e indebolire le difese costiere della Gran Bretagna. 10 luglio 1940, iniziò una serie di numerosissime incursioni diurne e notturne contro gli aeroporti della RAF, nonché contro le difese costiere, i porti e le industrie di aerei ed armamenti della Gran Bretagna. i tedeschi, iniziando a bombardare le città britanniche, in particolare Londra,volevano ora tentare di costringere i britannici a chiedere la pace colpendo direttamente la popolazione civile, nel tentativo di demoralizzarla. L’aviazione inglese (RAF) potè quindi riorganizzarsi. Come conseguenza, i tedeschi soffrirono perdite di aerei sempre crescenti, finché Hitler rinviò l'operazione Leone Marino a tempo indeterminato.

LA II° GUERRA MONDIALE 27 settembre 1940: firma del Patto Tripartito (ASSE) tra Germania, Italia e Giappone 28 ottobre 1940: Campagna italiana in Grecia, disfatta iniziale dell’esercito Italia ma con l’intervento delle truppe tedesche la Grecia viene sconfitta. 1941: Le truppe tedesche dilagano nei Balcani

LA II° GUERRA MONDIALE Il 22 giugno 1941 la Germania, rompendo il patto di non aggressione del 1939, scatenava la gigantesca Operazione Barbarossa: Hitler mirava a distruggere l'Unione Sovietica in un colpo solo. Le armate nazi-fasciste giunsero fino a Mosca, Leningrado e Stalingrado, ma nel febbraio 1943 subirono una pesante sconfitta che le costrinse a ritirarsi disordinatamente verso ovest.

LA II° GUERRA MONDIALE Il 7 dicembre 1941 entrano in guerra gli Stati Uniti a fianco delle truppe alleate in seguito dell’attacco giapponese a Pearl Harbor ( senza preventiva dichiarazione di guerra) Al disastro tedesco di Stalingrado ne seguì un altro in Tunisia, con la perdita dell'ultimo caposaldo dell'Asse in Nordafrica e la cattura di circa 200.000 soldati tedeschi e italiani (maggio 1943). Subito dopo gli Alleati usarono il Nordafrica come trampolino di lancio per l'invasione della Sicilia. sbarco in Sicilia (10 luglio 1943), anche nella speranza di provocare un crollo del regime fascista già fortemente indebolito. Le rapida dissoluzione delle difese italiane in Sicilia provocò una svolta decisiva in Italia: il 25 luglio Mussolini venne destituito dal re Vittorio Emanuele III, imprigionato, e sostituito con il maresciallo Pietro Badoglio; Il ventennale regime fascista si dissolse:in pochissime ore senza opporre resistenza. Hitler, furibondo, previde la possibile resa dell'Italia e organizzò rapidamente le truppe e i piani per fare fronte alla defezione, liberare Mussolini e organizzare un fronte difensivo tedesco in Italia per rallentare la progressione alleata da sud e proteggere le frontiere meridionali del Reich.

LA II° GUERRA MONDIALE Dopo confuse manovre diplomatiche Badoglio e il re decisero di accettare l'Armistizio imposto dagli Alleati: l'Italia si arrese, firmando l'armistizio il 3 settembre, reso poi pubblico l'8 settembre 1943, ma le truppe tedesche si mossero con grande velocità e risolutezza e riuscirono, anche a causa del completo crollo militare e politico della struttura statale italiana, a disarmare l'esercito italiano (oltre 600.000 soldati italiani furono catturati e deportati in Germania), occuparono Roma e affrontarono anche con abilità l'invasione alleata della penisola. Nel frattempo, nell'Italia occupata dai tedeschi, Hitler (dopo la liberazione di Mussolini il 12 settembre) organizzò un governo fascista fantoccio (Repubblica di Salò) con il redivivo Duce alla sua testa: il duro comportamento delle truppe e delle autorità tedesche (e di quelle fasciste) nell'Italia occupata favorì l'inizio dei primi fenomeni di resistenza contro l'occupante. La situazione dell'Italia divenne tragica: trasformata in campo di battaglia, era occupata dai tedeschi a nord e dagli alleati a sud, preda dei bombardamenti e ridotta in miseria. Il Re fuggì al sud sotto la protezione degli alleati lasciando il paese allo sbando, nel pieno di una guerra civile.

LA II° GUERRA MONDIALE Il 6 giugno 1944 iniziava la gigantesca Operazione Overlord diretta a costituire il tanto atteso Secondo Fronte e a liberare i paesi occidentali occupati da quasi quattro anni. Le truppe angloamericane sbarcarono in Normandia e dilagarono in poco tempo all’interno del continente. Allo stesso tempo l’Unione Sovietica iniziò la controffensiva ad est, e da sud gli anglo-americani risalivano la penisola italiana chiudendo la Germania in una tenaglia.

LA II° GUERRA MONDIALE 25 aprile 1945: liberazione dell’Italia 7 maggio 1945 capitolazione tedesca sul fronte occidentale. Sovietici e alleati entrano a Berlino 8 maggio 1945 resa incondizionata della Germania 6 e 9 agosto 1945: lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki 15 agosto resa incondizionata del Giappone e fine della guerra.