La contabilità per le aziende commerciali

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La contabilità per le aziende commerciali Docente: Rag. Nicola D’Orazio

Soggetti obbligati Attività di lavoro autonomo Attività di impresa

Regimi contabili ai fini delle imposte dirette Le imprese commerciali vengono classificate in base ai ricavi realizzati, o presunti se sono all'avvio dell'attività, in quattro regimi: forfettario supersemplificato semplificato ordinario

Opzioni Il regime, scelto o determinato, ha valore per un intero anno fiscale. Le imprese in regime semplificato o supersemplificato possono scegliere il regime ordinario o all'inizio dell'attività o contestualmente alla dichiarazione IVA annuale.

Regime forfetario Imprese con ricavi annui non superiori a € 10.329,14 (20 milioni di lire), che utilizzano beni strumentali per un importo inferiore a € 10.329,14 (20 milioni di lire), che hanno costi per i dipendenti inferiori al 70% di ricavi conseguiti e non effettuano esportazioni. Il reddito tassabile si calcola applicando all'ammontare dei ricavi una percentuale fissa (75% per le imprese di servizi, 61% per le altre attività).

Regime supersemplifcato Imprese con ricavi annui non superiori a € 15.49371 (30 milioni di lire) per le attività di servizi e a € 25.822,84 (50 milioni di lire) per le altre attività (es. commercio), che utilizzano beni strumentali per un importo inferiore a € 25.822,84 (50 milioni di lire), che hanno costi per i dipendenti inferiori al 70% del volume d'affari e con un volume annuo di acquisti per le merci non superiore a € 18.075,99 (35 milioni di lire) per le attività di commercio (€ 10.329,14, 20 milioni di lire, per le altre attività).

Regime semplificato Imprese con ricavi annui non superiori a € 309.874,14 (600 milioni di lire) per le attività di prestazione di servizi oppure a € 516.456,90 (1 miliardo di lire) per le altre attività (es. commercio). Le imprese in contabilità semplificata e supersemplificata calcolano il reddito tassabile sottraendo ai ricavi i costi realmente sostenuti e ammessi dalla normativa fiscale.

Regime ordinario Imprese con ricavi annui superiori a € 185.924,48 (360 milioni di lire) per le attività di prestazione di servizi oppure a € 516.456,90 (1 miliardo di lire) per le altre attività (es. commercio). Le società di capitali sono sempre in regime ordinario. Le imprese in contabilità ordinaria determinano il reddito sulla base del risultato del conto economico ed apportando ad esso le variazioni in aumento e in diminuzione previste ai fini fiscali.

Le categorie di contribuenti ai fini IVA Ai fini dell'IVA le imprese sono suddivise secondo il loro volume d'affari annuo in a) imprese minori Volume di affari annuo non superiore a € 185.924,48 (360 milioni di lire) per le attività di prestazione di servizi oppure a € 516.456,90 (1 miliardo di lire) per le altre attività (es. commercio). b) imprese ordinarie Volume di affari annuo superiore a € 185.924,48 (360 milioni di lire) per le attività di prestazione di servizi oppure a € 516.456,90 (1 miliardo di lire) per le altre attività (es. commercio).

Liquidazioni IVA Le imprese ordinarie effettuano liquidazioni e versamenti mensili. Le imprese minori possono liquidare l'IVA trimestralmente.

Le scritture contabili Variano a seconda del regime contabile adottato dall’impresa Regime forfetario Regime supersemplificato Regime semplificato Regime ordinario

Regime forfetario Le imprese che scelgono questo regime devono tenere solo il registro delle fatture emesse o il registro dei corrispettivi, o un prospetto approvato dal Ministero, e possono effettuare una registrazione unica mensile.

Regime supersemplificato Le imprese che scelgono questo regime devono tenere solo il registro IVA, o un prospetto approvato dal Ministero, ove indicano costi e ricavi, con la possibilità di effettuare una sola registrazione mensile per le fatture emesse o i corrispettivi e per gli acquisti.

Regime semplificato Registri IVA: Le imprese in regime semplificato hanno l'obbligo di tenere i seguenti registri: Registri IVA: acquisti, corrispettivi fatture di vendita dove annotare tutti i costi e i ricavi e l'entità complessiva delle rimanenze di magazzino; Registro beni ammortizzabili, nel quale sono indicati i singoli ben immobili e mobili, utilizzati dall'azienda. Di ogni bene va specificato l'anno di acquisto, il costo originario, la percentuale e la quota annua di ammortamento stabilita dalla legge. Le annotazioni relative ai beni ammortizzabili possono essere effettuate, in alternativi nel registro IVA acquisti.

Regime ordinario Le imprese in regime ordinario, oltre a tutti i registri previsti per il regime semplificato, devono tenere i seguenti registri: - Libro giornale: - Libro inventari: - Registro di magazzino: obbligatorio per grossisti e produttori che superano per due esercizi consecutivi € 5.164.568,99 (lo miliardi di lire) di ricavi e € 1.032.913,8 (2 miliardi di lire) di rimanenze.

Bilancio annuale Va redatto da tutte le imprese in contabilità ordinaria Le società di Capitale hanno l’obbligo del deposito presso il registro delle Imprese

Ordinata tenuta della contabilità Nei registri e nei prospetti le scritture contabili devono essere ordinate, senza spazi in bianco e non sono ammesse abrasioni; le cancellature devono essere fatte in modo che la scrittura cancellata rimanga leggibile.

Conservazione delle scritture contabili Agli effetti legali (art. 2220 C.C.) vige l'obbligo della copservazione dei registri per un periodo di 10 anni. Agli effetti fiscali tutte le scritture contabili (registri, fatture, lettere, copie delle dichiarazioni redditi e IVA) devono comunque essere conservate fino a quando non sono stati definiti gli accertamenti relativi al corrispondente periodo d'imposta.