Noi della Fratres abbiamo a cuore la vita. La Fratres è un'associazione di ispirazione cristiana che crede nell’importanza della donazione come gesto di solidarietà e di generosità. Si avvale di gruppi composti esclusivamente da volontari, persone impegnate e attente agli altri. Noi della Fratres abbiamo a cuore la vita.
Anche tu puoi contribuire col tuo gesto di vita. Il donatore è potenzialmente chiunque abbia raggiunto la maggiore età e goda di buona salute. Una serie di esami preliminari con personale medico permettono di stabilire con certezza l’idoneità alla donazione. Anche tu puoi contribuire col tuo gesto di vita.
La donazione è un piccolo gesto che rende grandi. La donazione è un atto volontario, anonimo, periodico, gratuito e soprattutto responsabile. La donazione è un piccolo gesto che rende grandi.
Diamoci alla donazione. La Fratres è particolarmente attenta alla salute del donatore, presupposto indispensabile per la qualità della donazione. La donazione non è soltanto dare agli altri, ma anche darsi un modo di vivere sano. Diamoci alla donazione.
sangue uguale vita. In relazione alle diverse esigenze terapeutiche, esistono diverse tipologie di donazione, che sono mirate a seconda di quale parte del sangue è più opportuno donare. Conoscere le funzioni del nostro sangue ci aiuterà a capire meglio che sangue uguale vita.
Le funzioni del sangue nel nostro organismo sono molteplici, sia come nutrimento che come difesa. Il sangue, infatti, nutre le cellule dell'intero organismo trasportando ossigeno e altre sostanze, ed eliminando l'anidride carbonica; inoltre trasporta gli anticorpi e permette la coagulazione. Per questo motivo l'atto di donazione assume grande importanza, soprattutto in casi particolari come il primo soccorso, oppure a seguito di interventi chirurgici o trapianti di organi. Inoltre, il sangue risulta indispensabile nella cura di malattie gravi come tumori, leucemie ed anemie croniche. …
Il sangue è un tessuto liquido che costituisce circa il 7% del nostro organismo, equivalente più o meno a 5 litri. Il sangue è fatto di plasma, la parte liquida, e di elementi cellulari prodotti dal midollo osseo che ne costituiscono la parte corpuscolata. …
Il plasma si compone quasi interamente da acqua, e costituisce circa il 55% del sangue; oltre agli elementi corpuscolari, nel plasma si trovano anche proteine (specialmente albumina), ormoni, anticorpi, grassi, fattori coagulanti e tutte le sostanze assorbite tramite l'intestino con l'alimentazione. Gli elementi cellulari, presenti nel sangue per circa il 45%, sono invece globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. …
I globuli rossi, detti anche eritrociti o emazie, assumono questo colore perché contengono emoglobina, una proteina legata al ferro, che ha il compito principale di trasportare l'ossigeno dai polmoni a tutti gli organi e i tessuti del corpo. Inoltre, con un percorso inverso, eliminano da organi e tessuti l'anidride carbonica sempre attraverso i polmoni. …
I globuli bianchi, o leucociti, difendono l'organismo dalle infezioni; per questo motivo aumentano di numero durante le malattie infettive, producendo proteine di difesa tra cui gli anticorpi (o immunoglobuline). …
Le piastrine, infine, hanno una funzione di coagulazione delle ferite, bloccando in questo modo, insieme ad altri fattori, la fuoriuscita di sangue (emorragia). Come si può notare, il meccanismo è piuttosto semplice e, al tempo stesso, complesso e affascinante. Il nostro corpo è una macchina meravigliosa che funziona alla perfezione e il sangue ne è chiaramente la… benzina. Per quanto si dia per scontato il suo valore, il sangue costituisce la parte più preziosa di noi. …
Ecco perché sangue è uguale vita… e la vita è bella se è condivisa.
tipologie di donazione? Quali sono le diverse tipologie di donazione?
Donazione di sangue intero Il prelievo di sangue intero dura non oltre 10 minuti per un volume di 450 ml più o meno il 10%. Per questo tipo di donazione è necessario un digiuno di almeno 8 ore ed un intervallo di tempo, tra una donazione e l'altra, di almeno 3 mesi per gli uomini e per le donne in menopausa, di 6 mesi per le donne in età fertile. A seguito di una donazione il sangue subisce una lavorazione, chiamata centrifugazione, che ha lo scopo di separare i singoli componenti ematici. …
In questo modo il plasma, i globuli rossi ed i globuli bianchi con le piastrine confluiscono in tre sacche distinte, collegate tra loro, pronte per essere utilizzate non appena effettuati gli esami necessari per garantirne la sicurezza. Con una sola donazione, quindi, diventa possibile aiutare tre persone diverse per le quali è necessario solo un singolo componente del sangue.
Donazione di plasma (plasmaferesi) E' possibile, mediante l'uso di apparecchiature dette "separatori cellulari", prelevare dal donatore solo una parte del sangue, quella di cui si ha maggiormente necessità (ad esempio, solo plasma), restituendogli contemporaneamente gli altri elementi. Attualmente, purtroppo, per il fabbisogno di solo plasma l'Italia dipende dall'estero per circa il 70% ed è costretta ad importarne grandi quantitativi. …
Il donatore di plasma ha le stesse caratteristiche fisiche di chi dona sangue intero, con la differenza che si può effettuare il dono di plasma per aferesi anche dopo soli 15 giorni, visto che il plasma si rigenera molto rapidamente, e con tassi di emoglobina inferiori a quelli richiesti per donare sangue intero. La plasmaferesi però, necessitando di speciali apparecchiature, si può effettuare solo in alcuni centri abilitati, e dura circa 30 minuti.
Donazione di piastrine (piastrinoaferesi) Da un donatore si possono anche prelevare solo piastrine, utili soprattutto per il trattamento di gravi emorragie e per i trapianti di midollo. La procedura si chiama tecnicamente “separazione per centrifugazione” e consiste in un prelievo durante il quale viene separato il plasma dalla parte corpuscolata da cui, a loro volta, vengono separate le piastrine. Plasma, globuli rossi e globuli bianchi vengono poi restituiti al donatore in un ciclo a circuito chiuso. Il procedimento dura circa un'ora, ed è possibile effettuare la piastrinoaferesi anche sei volte l'anno.
Donazione multipla di emocomponenti La tecnologia moderna consente anche donazioni multiple attraverso separatori cellulari che raccolgono uno o più emocomponenti da un singolo donatore. La eritroplasmaferesi è la donazione di globuli rossi e plasma; la raccolta di globuli rossi e piastrine, invece, si chiama eritropiastrinoaferesi; plasmapiastrinoaferesi consiste nella donazione di plasma e piastrine.
Altri tipi di donazione La “Fratres” promuove altre tipologie di donazione, suggerendo differenti modi per porre la vita umana al centro del proprio cuore.
Donazione di sangue midollare Oltre a quelli previsti per le altre donazioni, requisito fondamentale per chi intende donare il midollo osseo è la verifica dell'eventuale identità con quella del malato da trapiantare, cosa molto rara che si verifica in circa 4-5 casi su un milione. Per questo è necessario iscrivere in appositi registri il più alto numero possibile di persone disponibili a donare, in modo da poter trovare subito un donatore idoneo nei confronti di un malato di leucemia, aplasia, talassemia o in altri casi. La donazione va effettuata in anestesia generale e consente di trasfondere il sangue midollare di un donatore sano in un paziente, consentendo nella maggior parte dei casi il suo definitivo ritorno ad una vita regolare.
Donazione di organi Rispetto alle altre tipologie, assume una veste un po' più delicata – soprattutto per le implicazioni di carattere religioso che comporta – la donazione di organi: essa consiste in una dichiarazione di volontà che si fa in vita e che comporta, in maniera eventuale, l'espianto di organi al momento del decesso e in alcuni casi (rene, fegato) anche da viventi. E' il dono estremo dell'uomo di buona volontà col quale si può dare la vita ad una o più persone.
Come si manifesta la volontà di Donazione. Il principio del silenzio assenso ( legge n°91 del 1 aprile 1999) non è ancora applicato, in quanto non è stata ancora costituita un’anagrafe informatizzata dei cittadini assistiti dal S.S.N.che permetta la notifica ad ogni cittadino di un modulo, da parte di un Pubblico ufficiale, per la dichiarazione di volontà alla donazione dei propri organi in caso di morte encefalica o morte cerebrale cioè uno stato definitivo e irreversibile. In questo periodo transitorio la legge stabilisce il principio del consenso o dissenso dichiarando la propria volontà in una delle modalità di seguito elencate: Tesserino sanitario, Registrazione di volontà presso banca dati Ministero della sanità effettuata agli sportelli ASL abilitati,
Una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma, Tessera o atto olografo dell’AIDO o di altre associazioni di volontariato. In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. L’opposizione non è consentita se dai documenti personali di cui sopra risulta che il soggetto abbia espresso volontà favorevole al prelievo di organi e tessuti. Gli organi che si possono prelevare sono i reni, il cuore, il fegato il pancreas, i polmoni e l’intestino, mentre i tessuti sono le cornee, il tessuto osseo, le cartilagini, i tendini, la cute, i vasi sanguigni, le valvole cardiache.
Donazione del sangue del cordone ombelicale Quest'ultima tipologia di donazione avviene a seguito del parto. Subito dopo la nascita del bimbo, quando il cordone ombelicale è stato reciso, ne viene aspirato il sangue, ricco di cellule staminali, che confluisce in sacche sterili, poi raccolte e congelate presso la Banca del Sangue del Cordone. La raccolta di cellule staminali da cordone avviene in poche regioni: Lombardia,Lazio,Abruzzo,Emilia Romagna e Campania. Questo tipo di sangue può essere oggi impiegato, così come per il midollo osseo, nella cura della leucemia ed altre malattie. Nel momento in cui nasce una vita, con questo gesto diventa possibile salvare un'altra vita. La futura mamma che voglia effettuare questo dono deve far presente il suo desiderio ai medici del Reparto di Ostetricia dove andrà a partorire; organizzazione permettendo, potrà esaudirlo.
Domande & Risposte
1) Voglio diventare donatore. Da dove comincio? Se sei in buona salute, hai tra 18 e 65 anni, e pesi almeno 50 kg, sei già un potenziale donatore. E la procedura per donare è anche piuttosto semplice. Puoi recarti, ad esempio, presso una struttura trasfusionale presente in molti ospedali, ma il nostro consiglio è di contattare direttamente un'associazione di donatori come la “Fratres”,la “Fidas” , la “Croce rossa”o l’AVIS. I gruppi di riferimento sono tanti, diffusi sull'intero territorio nazionale: puoi cercare quello più vicino nella pagina mediante il sito internet. La stessa Associazione provvederà a metterti in contatto con i Centri Trasfusionali oppure ti inviterà direttamente alle varie iniziative di socializzazione organizzate dai singoli gruppi, consistenti spesso in vere e proprie “Giornate della Donazione”. Sembra superfluo sottolineare che donare sangue è un atto non soltanto consapevole e volontario, quindi responsabile, ma anche gratuito: il sangue è vita, e la vita non ha prezzo.
2) Ma proprio tutti possono donare il sangue Naturalmente la risposta è no. E a questo proposito occorre una seria presa di coscienza da parte del potenziale donatore, che è invitato ad un confronto con il personale sanitario di riferimento oltre che alla compilazione di un questionario. Essere in buona salute è il requisito fondamentale per donare. Ecco perché diventa necessario rispondere con estrema responsabilità alle domande sul proprio stile di vita. L'elenco completo delle cause di non idoneità e degli eventuali periodi di sospensione dalla donazione sono contenuti nella normativa di riferimento. In linea di massima, non possiamo donare se il nostro stile di vita è poco sano, se usiamo droghe o abbiamo rapporti sessuali a rischio, se beviamo oltre i limiti, se risultiamo positivi al virus dell'epatite o dell'Aids o se siamo affetti da altre malattie. Diventare donatori significa, quindi, tenere anche costantemente sotto controllo la nostra stessa salute.
3) Quando dono il sangue, posso correre qualche rischio? Anzitutto il consiglio è sempre quello di donare periodicamente e in modo sistematico. Questo perché il controllo abituale consente una diagnosi precoce di eventuali malattie infettive o di altra natura. Quanto ai rischi per il donatore, sono praticamente nulli se si esclude un'eventuale reazione emotiva legata alla paura dell'ago: in tal caso basta un bel respiro, mantenere la posizione supina e concentrarsi sull'importanza morale del gesto in atto, piuttosto che sul proprio braccio! Del resto, se doniamo solo il sangue intero il prelievo non dura che pochi minuti. Né possono sussistere rischi di infezione, essendo il materiale utilizzato dal personale sanitario perfettamente monouso. Il donatore comunque sarà informato dal personale sanitario sul comportamento da tenere nelle 12 ore successive alla donazione, in particolare a non eseguire lavori pesanti.
4) Con quale frequenza posso donare il sangue? Si consideri che nel giro di qualche ora dalla donazione il nostro organismo riesce già a rimpiazzare in modo fisiologico e naturale il plasma, ed in pochi giorni si ricostituiscono globuli bianchi e piastrine. Occorrono invece tre o quattro settimane per i globuli rossi. Detto ciò, è la legge a stabilire il numero di donazioni che, in riferimento al sangue intero, non deve essere superiore a quattro per l'uomo, nel corso dell'anno, e due per la donna in età fertile; l'intervallo tra due donazioni, poi, non deve essere inferiore a novanta giorni. Nessuna indicazione viene data, invece, per il numero minimo di donazioni, lasciato alla volontà e alla coscienza del donatore.
5) E’ vero che al donatore che lavora spetta un giorno di riposo? Si, è vero. Secondo la legge il lavoratore dipendente che si reca a donare il sangue ha diritto all'astensione dal lavoro per la giornata in cui effettua la donazione; tale giornata viene però regolarmente retribuita. Per questo beneficio egli dovrà esibire al proprio datore di lavoro un certificato rilasciato dal centro trasfusionale in cui è avvenuta la donazione. Diversa è la situazione di uno studente che, non essendo legalmente paragonabile ad un lavoratore, non ha diritto a simili benefici. La dispensa dall'interrogazione del giorno sarà lasciata al buon cuore dei professori!
6) Che cos’è il gruppo sanguigno? E' una caratteristica ereditaria legata ai globuli rossi, a tutte le cellule dell'organismo ed anche ai liquidi organici (ad es. il plasma). Sulla membrana dei globuli rossi e di tutte le altre cellule si trovano particolari sostanze chimiche indicate con le lettere A e B: se c'è soltanto la sostanza A si parla di gruppo A; se solo la B, di gruppo B; se sono presenti tutte e due le sostanze, si parla di gruppo AB, mentre nel gruppo 0 (ZERO), statisticamente più diffuso, esse non sono presenti. Altra particolarità è il fattore Rh, positivo (+) se é presente, nella maggioranza (85%) delle persone, o negativo (-) se assente (15% della popolazione). Tutto ciò identifica il gruppo sanguigno di ciascun individuo che, tranne rarissimi casi patologici, resta lo stesso per tutta la vita. Nella donazione è molto importante conoscere il gruppo sanguigno, perché non si può ricevere sangue che contenga sostanze che l'individuo non abbia già; quindi, per una trasfusione, occorre trovare sangue dello stesso gruppo, con l'eccezione del gruppo ZERO Rh negativo che identifica il cosiddetto “donatore universale”, mentre il gruppo AB è di chi può ricevere da tutti.
7) Ho sentito parlare di autotrasfusione. Di che si tratta? Nell'autotrasfusione donatore e ricevente sono la stessa persona. Si effettua essenzialmente in caso di interventi chirurgici programmati e consiste nel prelievo di sangue dallo stesso paziente e nel suo “predeposito” in previsione di eventuali emergenze. In questo modo, a parte il risparmio sulle scorte di sangue, si eliminano i rischi incompatibilità e di trasmissione di malattie infettive.
8) Un ultimo consiglio utile per chi dona… Ci sono alcuni accorgimenti da seguire sia prima che dopo la donazione. In genere si dona di primo mattino, e in tal caso il volontario dovrebbe star digiuno almeno dalla mezzanotte (unica concessione, un po' di the o caffè amaro). Si chiede di evitare comunque pasti abbondanti nelle 24 ore precedenti. E' consigliabile anche rimandare la donazione se durante la notte ci si è affaticati troppo, ad esempio dopo un turno di lavoro, e se nelle 24 ore precedenti si è fatta un'attività sportiva particolarmente intensa. Anche nelle 24 ore che seguono la donazione si consiglia di evitare sport o lavori particolarmente faticosi. Subito dopo il prelievo sarebbe opportuno evitare sia alcool che sigarette per almeno due ore. Nel corso della giornata è anche consigliabile bere da uno a due litri di acqua. E per qualsiasi altro dubbio o richiesta puoi contattare il gruppo Fratres a te più vicino. Ti auguriamo una buona donazione!
spazio alle vostre domande! E adesso… spazio alle vostre domande!
I gruppi di volontari della Fratres sono in tutta Italia. Attraverso un sito internet, studiato appositamente per voi giovani, è possibile trovare e contattare nella propria città il gruppo più vicino. www.giovani.fratres.org
Ora anche tu sei chiamato a condividere questo risultato. La Fratres dedica il suo impegno a chi crede nella forza della donazione. E' gente autentica, che si rimbocca le maniche, che fa la sua parte. Ora anche tu sei chiamato a condividere questo risultato. Perché lì fuori c'è qualcuno che aspetta di tornare a vivere con tutta la sua forza. E con un po' della tua.