COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Che cos’è??? Come nasce e come si sviluppa??? Quali obiettivi si pone??? L’equo e solidale in Italia e nel mondo. I suoi prodotti e i paesi coinvolti. I profitti ottenuti e i successivi risultati. LAVOCE DEI CONSUMATORI …
Che cos’è il commercio equo e solidale??? Il commercio equo e solidale è un ramo del commercio;ed è espresso sottoforma di beneficenza e solidarietà, al fine di dare la possibilità ai paesi produttori, in via di sviluppo, di ottenere profitti dal proprio lavoro.
Come nasce e come si sviluppa??? L'idea del commercio equo e solidale nacque in Olanda circa trent'anni fa, da parte di alcuni organismi che erano già presenti nei paesi del Sud con progetti di sviluppo al servizio dei più poveri. Rendendosi conto di non avere la forza per indurre le multinazionali a comportamenti corretti, pensarono di avviare un'iniziativa commerciale di segno opposto, per dare risposte concrete almeno ad alcuni produttori. Come primo passo aiutarono gruppi di contadini e di artigiani ad organizzarsi in cooperative capaci di raccogliere i loro prodotti e di avviarli all'esportazione. Contemporaneamente in Olanda fu fondata una cooperativa di importazione (SOS) per far entrare nel loro paese i prodotti del commercio alternativo.
Lo scoglio che ancora rimaneva era come far arrivare i prodotti a contatto con i consumatori. L'ideale sarebbe stato di venderli tramite i negozi e i supermercati, ma la macchina distributiva, controllata dai colossi del commercio, non concedeva spazi. Fu pertanto deciso di aprire in proprio dei punti di vendita che furono battezzati botteghe Terzo Mondo . Sulla scia di questa esperienza, nacquero in Europa altre organizzazioni che si occupano del commercio equo e solidale: Oxfam in Belgio, Gepe in Germania, Eza in Austria. Tutte queste organizzazioni sono ora riunite in una federazione europea, l'EFTA, che ha un ufficio principale ad Amsterdam.
… GLI OBIETTIVI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE … Il commercio equo e solidale si è fondato con lo scopo di combattere contro lo sfruttamento dei paesi sottosviluppati. Inoltre si pone tali obiettivi: Promuovere migliori condizioni di vita nei Paesi economicamente meno sviluppati Favorisce e stimola nei consumatori la crescita di un atteggiamento alternativo al modello economico dominante e la ricerca di nuovi modelli di sviluppo e stimola le Istituzioni nazionali ed internazionali a compiere scelte economiche e commerciali a difesa dei piccoli produttori Organizzare rapporti commerciali e di lavoro senza fini di lucro e nel rispetto e valorizzazione delle persone Promuovere i diritti umani, in particolare dei gruppi e delle categorie svantaggiate Favorire l'incontro fra consumatori critici e produttori dei Paesi economicamente meno sviluppati Sostenere l‘ autosviluppo economico e sociale Promuovere un uso equo e sostenibile delle risorse ambientali.
… L’EQUO E SOLIDALE IN ITALIA E NEL MONDO … Tanti sono i gruppi dei vari mestieri che ormai fanno parte della rete del Commercio Equo e Solidale. In Italia le maggiori centrali di export-import equo e solidale sono una decina. Ma le vie del mercato equo e solidale sono infinite, arrivano in tutto il mondo. Ad esempio in Africa, in Asia, in America Latina il commercio è riuscito a dare nuova dignità al lavoro di migliaia di persone e a migliorare le proprie condizioni di vita … In Africa nel Gran Bassam, una antica cittadina della Costa d’Avorio,la quale è popolata da molti immigrati dei paesi vicini,gli artigiani vendono i loro prodotti solo ai turisti, per questo il ricavo è discontinuo e scarso per il mantenimento della famiglia. Grazie al Commercio Equo e Solidale queste problematiche sono state cancellate arrivando alla formazione del Coordinamento Gran Bassam.
In Asia,soprattutto nel Nepal, c’è una relazione tra le donne, le quali ancora hanno pochissimi diritti in un processo di sviluppo già molto problematico, ed il Commercio Equo e Solidale. Questa relazione è l’associazione Women’s Skill Development Project(lo sviluppo del Nepal è donna). Questo, perché la sua missione consiste nel far inoltrare nella società le donne povere ed emarginate per renderle attive nella loro società, ma anche di fornire prodotti di alta qualità. In America Latina, nel Perù, sempre grazie al commercio equo e solidale, si forma un’associazione chiamata Minka,”vita comunitaria” o “aiuto reciproco”, cioè un’organizzazione che commercializza tutti prodotti che rappresentano il panorama artigianale, i quali fanno fatica ad entrare in commercio poiché non sono in linea con i gusti dei consumatori.
I PAESI PRODUTTORI … … E I LORO PRODOTTI I paesi produttori del commercio equo e solidale sono: il Sud America,l’ Asia e l’Africa. In Asia i maggiori produttori sono: la Palestina; il Pakistan; lo Sry Lanka; l’India; il Nepal; il Vietnam; l’Indonesia; il Bangladesh; la Thailandia e le Filippine. In America del sud: il Nicaragua; la Costa Rica; il Venezuela; l’Equador; il Perù; il Guatemala; il Paraguay; l’Uruguay; El Salvador; Honduras; Cuba; S. Domingo; il Messico; il Cile; la Bolivia e il Brasile. In Africa: il Gambia; il Senegal; il Ghana; la Nigeria; il Congo; il Sud Africa; il Burkina Faso; il Camerun; l’Etiopia; l’Uganda; il Kenya; la Tazania; il Mozambico e lo Zimbabwe. … E I LORO PRODOTTI I prodotti del commercio equo e solidale sono di alta qualità e di tipo artigianale. Inoltre molti prodotti sono di coltivazione biologica, nel rispetto dell’ambiente e delle persone. I prodotti più diffusi sono quelli di carattere alimentare come:il caffè e il cacao, il the(bianco,nero,verde …),gli anacardi(noccioline giganti),le banane,il riso,la cioccolata, lo zucchero di canna ecc … Ma sono molto diffusi e anche molto apprezzati prodotti artigianali come statuette ecc …
profitti e successivi risultati ottenuti I profitti ottenuti da questa nuova forma di solidarietà sono vari e di importanza rilevante. Infatti il progetto nato soltanto circa quarant’anni fa, vanta di aver fornito numerosi aiuti non solo umanitari, ma anche materiali a Paesi disagiati. Lo scopo principale dell’associazione, da diversi anni a questa parte, è quello di riportare l’acqua nei paesi che ne sono privi. Un esempio concreto viene fornito dall’acquedotto del villaggio di Cialinze in Tanzania, dove gli abitanti prima del progetto erano costretti a percorrere 2 chilometri a piedi per raggiungere la più vicina fonte d’acqua. La maestosa struttura dell’acquedotto occupa la superficie di 5 chilometri e mezzo di terreno precedentemente occupata da un pozzo inglese inutilizzato. La realizzazione dell’acquedotto venne finanziato sia dal Navarra, paese al confine della Francia, sia dall’associazione LVIA, che si occupa di acqua nei paesi del Sud del mondo. Nuovi progetti sono in via di realizzazione nei Paesi Sud del Mondo.
… LA VOCE DEI CONSUMATORI … COME è VENUTA A CONOSCENZA DELL’ASSOCIAZIONE??? Partecipando alla Santa messa presso la parrocchia di San Giuliano(RM); tramite amici; ho trovato un banco al mercatino di zona; SU CHE ACQUISTI SI BASA??? Regali ad amici,cose per la famiglia, beni primari ma anche sfizi per la gola; COME SI TROVA CON QUESTI PRODOTTI??? Molto bene; TROVA DIFFERENZA CON QUELLI IN COMMERCIO NEI SUPERMERCATI??? Si,li trovo più genuini e ho la possibilità di assaggiare prodotti nuovi; si alcuni nemmeno li trovo al supermercato; SI LIMITA SOLO AD ACQUISTARE??? Per il momento si; COSA L’HA SPINTA A COLLABORARE??? La voglia di condividere;aiutare i paesi più bisognosi;
… e Tu ??? … Noi … Cosa puoi fare??? Come puoi contribuire??? Dove puoi trovare questi prodotti??? Come puoi informarti??? … Noi … Il nostro primo contatto con il commercio equo e solidale è avvenuto presso la parrocchia di San Giuliano (RM), la quale si è resa disponibile ad accogliere l’iniziativa di vendita dei prodotti. Inoltre abbiamo contribuito in vari modi: comprando e degustando i prodotti; divulgando la notizia anche mediante questo progetto, che speriamo abbia ampia diffusione a partire proprio dalla nostra scuola.
A cura di: Bianco Federica Ciccarelli Antonella Corvo Maria Farina Francesca Imbrea Bianca Simonetta Elisa Alessandro Marchetti Stella Quattrone Leonardo Vecchione Classe III A e IV C scientifico dell’I.I.S. “ Gaetano De Sanctis” di Roma.