Herpesviridae CM 2008.

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Herpesviridae CM 2008

Aspetti tassonomici La famiglia delle Herpesviridae è divisa in 3 sottofamiglie Queste differiscono per grado di omologia, organizzazione genomica, spettro d’ospite cellulare ed altre proprietà biologiche velocità di replcazione, effetto litico, azione oncogena

Herpesviridae che infettano l’Uomo Sottofamiglia Virus patogeni per l’uomo Alphaherpesvirinae HSV-1 e HSV-2, ovvero HHV-1 e HHV-2 VZV ovvero HHV-3 Betaherpesvirinae CMV ovvero HHV-5 HHV-6 HHV-7 Gammaherpesvirinae EBV ovvero HHV-4 HHV-8

Proprietà HSV si replica in vitro in cellule epiteliali e fibroblastiche umane e animali; ha crescita rapida; mostra un evidente effetto citopatico VZV si replica bene in cellule epiteliali e fibroblasti umani CMV cresce in vitro, seppure lentamente, solo nei fibroblasti umani; ECP evidente HHV-6 e 7 replicano in vitro nei linfociti T CD4+ EBV cresce in vitro solo nei linfociti B; HHV-8 non cresce facilmente in vitro

Struttura Le Herpesviridae sono caratterizzati da virioni relativamente grandi (150-250 nm), composti da 4 elementi strutturali; dall’esterno all’interno: involucro (envelope) tegumento amorfo capside costituita da 162 capsomeri, diametro 100-110 nm; i capsomeri sono percorsi da una cavità longitudinale clindrica core contenente proteine e genoma virale. L’acido nucleico virale è DNA lineare a doppio filamento.

DNA La lunghezza del doppio filamento è compresa fra 125 e 229 migliaia di coppie di basi (kbp) Rispetto agli altri membri della famiglia, il genoma di CMV vanta le dimensioni maggiori, mentre quello di VZV ha la dimensioni più esigue La massa media del genoma è circa 100 megadaltons

Genoma Si riconoscono cinque tipi di architettura genomica in base alla presenza e disposizione di sequenze ripetitive. Per esempio HSV1, HSV2 e CMV presentano un medesimo schema fondamentale, che comprende una regione unique long (Ul,) e una regione unique short (Us). Dette regioni sono fiancheggiate da repeats.

Antigeni Il nucleocapside è circondato da un involucro etere-sensibile proveniente dalle membrane (nucleare e citoplasmatica) della cellula ospite L’envelope è provvisto di proiezioni glicoproteiche codificate dal virus Anticorpi diretti contro le glicoproteine di involucro hanno effetto neutralizzante nei confronti dell’infettività La composizione delle proteine capsidiche e d’involucro varia notevolmente nell’ambito della famiglia.

Latenza Caratteristica delle Herpesviridae è la capacità di rimanere allo stato latente, dopo l'infezione primaria, per molti anni o a vita, riattivandosi di quando in quando Le riattivazioni, spesso caratterizzate da manifestazioni cliniche evidenti, sono provocate da stimoli diversi o da una depressione dell'immunità cellula - mediata La latenza si attua in un tipo specifico di cellula per ogni specie di herpesvirus

Cellula ospite per la latenza Virus Cellula ospite per la latenza HSV1, 2 e VZV neuroni gangliari sensitivi CMV leucociti (monociti?) EBV linfociti B HHV6, 7 linfociti CD4 HHV8 ?

Oncogenicità Attività oncogena nella specie umana è svolta con certezza dalle Gammaherpesvirinae. Membri di altre subfamiglie risultano oncogeni in sistemi sperimentali basati sull’impiego di animali diversi dalla specie naturale; Il significato di tali reperti è incerto. HHV6 è stato putativamente implicato in rari linfomi a cellule B (evidenza insufficiente).

Classificazione e struttura TNFRSF14: tumor necrosis factor receptor superfamily, member 14 (herpesvirus entry mediator). Chromosomal location: 1p36.3-p36.2. During viral entry, herpes simplex virus (HSV) glycoprotein D (gD) interacts with a specific cellular receptor such as nectin-1 (PRR1/HveC/CD111) or the herpesvirus entry mediator A (HVEM/HveA). Nectin-1 is involved in cell-to-cell adhesion. It is located at adherens junctions, where it bridges cells through homophilic or heterophilic interactions with other nectins. Binding of HSV gD prevents nectin-1-mediated cell aggregation. Altro recettore: eparan solfato. Sotto forma di proteoglicano, associato a componente proteica. Simile all’eparina ma in stretto rapporto con le cellule; funge da recettore per vari ligandi. Presente in tutti i tessuti. CD21: recettore per C3d e per EBV. Espresso su linfociti B e cellule dell’orofaringe. CD64: glicoproteina integrale di membrana, recettore per Fc di IgG; presente su monociti/macrofagi ma espresso anche da polimorfonucleati esposti a talune citochine, IFN-gamma e G-CSF. Integrin α3β1: molecola associata soprattutto con la morfogenesi epiteliale. Ha come ligando isoforme della laminina, che è la maggiore proteina non collagene della membrana basale.

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