Linee Guida per i siti web della PA Destinatari delle Linee guida e normativa di riferimento (Capitolo 1)

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Linee Guida per i siti web della PA Destinatari delle Linee guida e normativa di riferimento (Capitolo 1)

2 Argomenti Destinatari delle Linee Guida (1) Responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti (1) Riferimenti normativi Principi dell'Amministrazione digitale (1.1.1) Accessibilità (1.1.2) Trasparenza e partecipazione attiva del cittadino (1.1.3) Privacy (1.1.4) Qualità del web (1.1.5) Comunicazione pubblica (1.1.6)

3 Destinatari delle Linee Guida Destinatari delle Linee guida sono tutte le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ovvero: gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative le Aziende ed Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo le Regioni, e loro consorzi e associazioni le Province, e loro consorzi e associazioni i Comuni, e loro consorzi e associazioni le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni

4 Destinatari delle Linee Guida le Istituzioni universitarie gli Istituti autonomi case popolari le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni tutti gli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli Enti del Servizio sanitario nazionale l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) le Agenzie di cui al Decreto legislativo 30 luglio 1999, n Destinatari delle Linee guida sono tutte le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ovvero:

5 Responsabile PPC Al fine di assicurare una gestione coordinata dei contenuti digitali, delle informazioni on line e dei processi redazionali dell'Amministrazione, la Direttiva n. 8/2009 introduce la figura del responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti Il Responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti Il responsabile del procedimento di pubblicazione (RPP) è individuato tra i dipendenti dell'amministrazione e, nel caso non sia espressamente nominato, è il vertice della struttura organizzativa dell'Amministrazione che ne assume automaticamente la funzione. Il responsabile è chiamato a raccogliere le segnalazioni inerenti la presenza di un contenuto obsoleto ovvero la non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito a quelle contenute nei provvedimenti originali. Il responsabile deve garantire una gestione coordinata sia dei contenuti e delle informazioni on line, sia dei processi redazionali dell'Amministrazione. Chi è? Cosa fa?

6 Responsabile PPC nome sito Responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti Home > RPP Mario Rossi – Dirigente Responsabile Sett Comunicazione Tel 06/ Curriculum Vitae Il responsabile è chiamato a raccogliere le segnalazioni inerenti la presenza di un contenuto obsoleto ovvero la non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito a quelle contenute nei provvedimenti originali. Note legali | Privacy | Contatti | Responsabile PPC Nella URL Nome Contatti CV Descrizione ruolo Link nel footer

7 Normativa di riferimento LG Web PA Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, pubblicato in G.U. del 16 maggio 2005, n S.O. n. 93 "Codice dell'amministrazione digitale"; Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159, pubblicato in G.U. del 29 aprile 2006, n S.O. n. 105 "Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante Codice dell'amministrazione digitale"; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 aprile "Regole tecniche e di sicurezza per il funzionamento del Sistema pubblico di connettività previste dall'art. 71, comma 1-bis del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il "Codice dell'amministrazione digitale"; Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in Legge 28 gennaio 2009, n. 2 che ha introdotto modifiche al CAD; Legge 18 giugno 2009, n. 69, che ha introdotto il comma 2-ter e 2-quater all'art. 54 del CAD in materia di contenuto dei siti delle pubbliche amministrazioni. CAD Accessibilità: Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (c.d. Legge Stanca), recante "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Codice della Privacy: Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali Direttiva 27 luglio 2005 per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti la Legge 7 giugno 2000, n. 150, che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle PA

8 Principi dell'Amministrazione digitale Il CAD promuove e regola la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati. (2005) la comunicazione telematica tra pubblica amministrazione e cittadini: comunicazione esterna e posta elettronica; servizi telematici di informazione preventiva; la comunicazione interna alle pubbliche amministrazioni; la Carta Nazionale dei Servizi; le transazioni economiche on line; la conferenza di servizi on line; la sicurezza dei sistemi informativi; le strutture per l'organizzazione, l'innovazione e le tecnologie. Il CAD regolamenta diversi aspetti dell'attività amministrativa ed in particolare:

9 Accessibilità Il tema dell'accessibilità è stato per la prima volta normato dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (c.d. Legge Stanca), recante "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" che ha introdotto l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di dotarsi di siti web accessibili. Successivamente sono stati emanati i regolamenti attuativi: D.P.R. 1 marzo 2005, n. 75 recante il regolamento di attuazione della Legge Stanca per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici; Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 contenente i requisiti tecnici ed i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici; sono pubblicati, ed aperti alla consultazione, i nuovi requisiti tecnici a cura del gruppo di lavoro per la revisione dell'allegato A del D.M. 8 luglio 2005 L'accessibilità è definita come "la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari". Riferimenti normativi

10 Trasparenza e partecipazione Il principio della partecipazione attiva e della trasparenza dell'azione amministrativa, ribadito dalla "Carta europea per i diritti del cittadino nella Società dell'informazione e della conoscenza", con particolare riferimento alle tecnologie informatiche, sancisce quattro diritti fondamentali: il diritto all'accesso il diritto all'informazione il diritto alla formazione il diritto alla partecipazione

11 Trasparenza e partecipazione Uno degli obiettivi fondamentali è trasformare, attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le relazioni interne ed esterne del settore pubblico, con il fine di migliorare l'erogazione dei servizi e la partecipazione della società civile alla vita democratica. L'impiego delle tecnologie costituisce lo strumento principale per il mutamento delle relazioni fra soggetti, che richiede un rilevante cambiamento culturale, in particolare per i soggetti pubblici, i quali sono tenuti a rendere conoscibili e fruibili i dati in loro possesso, garantendone la qualità e l'aggiornamento Perché le PA devono essere trasparenti? Riferimenti normativi Costituzione, art. 117 La Legge 7 giugno 2000, n. 150, nel disciplinare le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, ha riconosciuto il diritto di accesso del cittadino all'azione amministrativa anche attraverso il ricorso agli istituti della concertazione e della partecipazione attiva Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, il legislatore ha definito una serie di contenuti obbligatori che le pubbliche amministrazioni hanno l'onere di pubblicare in una apposita sezione sui propri siti web istituzionali

12 Trasparenza e partecipazione La CIVIT ha emanato la delibera n. 150 del 2010, contenente il testo provvisorio, sottoposto a consultazione, delle Linee guida per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, ai sensi dell'art. 13, comma 6, lettera e, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.

13 Privacy La regolamentazione in materia di privacy è definita dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" (c.d. Codice della Privacy), in vigore dal 1 gennaio 2004 Riferimenti normativi Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 109, "Attuazione della Direttiva 2006/24/CE riguardante la conservazione dei dati generati o trattati nell'ambito della fornitura di servizi di capi; L'istituzione del Garante per la protezione dei dati personali Le prescrizioni contenute nel Codice della Privacy sono state aggiornate dai seguenti provvedimenti normativi: Legge 6 agosto 2008 n. 133, di conversione, con modificazioni, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 "Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria;

14 Qualità del web Customer satisfaction La Direttiva 24 marzo 2004 sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, introduce il tema delle indagini di customer satisfaction non solo come strumenti per la rilevazione della qualità ex-post, ma anche come metodologia di rilevazione ex-ante delle esigenze dei cittadini, con lo scopo di migliorare la performance dei servizi offerti.

15 Qualità del web si tratti del canale più utilizzato per l'erogazione di servizi istituzionali; sfrutti pienamente le tecnologie disponibili; sia un "punto di accoglienza e di accesso per un bacino di utenza potenzialmente, e auspicabilmente, molto più esteso e diversificato di quello di qualunque sportello tradizionale; possa diventare elemento di promozione per gli altri canali; consenta di effettuare rilevazioni sulla soddisfazione dell'utente direttamente (tramite survey) e indirettamente, tramite l'analisi del suo comportamento. Ancora più specifica è la Direttiva 27 luglio 2005 per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti dal Ministro per l'innovazione e le tecnologie e dal Ministro per la funzione pubblica, che prevede il miglioramento della comunicazione istituzionale e la verifica della soddisfazione del pubblico nei confronti dell'utilizzo dei servizi on line (intendendo siti web, chioschi telematici, tv digitale, call center, telefoni cellulari). Inoltre, la Direttiva statuisce la priorità del canale web rispetto agli altri individuati, ritenendo che: Il web come canale principale

16 Comunicazione pubblica Il testo fondamentale che norma la materia della comunicazione pubblica è la Legge 7 giugno 2000, n. 150, che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni Riferimenti normativi Gli strumenti previsti dalla Legge per la comunicazione istituzionale rivolta a cittadini ed imprese prevedono: l'Ufficio stampa l'Ufficio relazioni con il pubblico (URP) ed "analoghe strutture (siti web, portali, newsletter) Nel definire i principi e le modalità cui devono attenersi le amministrazioni per il perseguimento degli obiettivi di trasparenza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa, prevede chele pubbliche amministrazioni siano dotate di uno strumento essenziale per migliorare le relazioni con i cittadini, elevando gli standard qualitativi della comunicazione sia interna che esterna Strumenti