ITL424 and ITL511 History of the Italian language

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ITL424 and ITL511 History of the Italian language Andrea Fedi ITL424 and ITL511

28 novembre 2006: piano della lezione Forze unificanti nella storia della lingua italiana la letteratura popolare e di intrattenimento il romanzo d’appendice: Carolina Invernizio, Liala Il fotoromanzo ITL424 and ITL511

Fonti di parte del materiale e degli appunti di questa presentazione La lingua nella storia d’Italia. A cura di Luca Serianni. Roma: Società Dante Alighieri; Milano: Libri Scheiwiller, 2002. ITL424 and ITL511

Alcuni esempi di letteratura di massa tra passato e presente Andrea da Barberino I reali di Francia anche il sarto dei Promessi sposi di Manzoni li legge il teatro popolare siciliano il teatro dei pupi Pamela (1740-42) di Samuel Richardson Elisa di Rivombrosa (2003) Romanzi popolari francesi feuilletton (romanzo a puntate pubblicato su un giornale) Maria Venturi, Incantesimo ITL424 and ITL511

Caratteristiche della letteratura di consumo Prevedibilità della trama (romanzo greco) Schematicità dei personaggi manca un approfondimento psicologico, manca in loro una evoluzione psicologica realistica e motivata Agnizioni, morti presunte, eredità Lieto fine: ricongiungimento degli amanti, matrimonio Ripetitività e uniformità della scrittura rapidità della produzione ITL424 and ITL511

Caratteristiche della letteratura di consumo Espressioni formulari L'eredità della lirica e del melodramma amabile giovinetta, idol mio, mio bene, anima mia, giorno fatale, barbaro amante, stravaganze del caso, indissolubile nodo, pallore mortale Metafore abusate mare d'amore, scogli, tempeste amore come guerra (vittoria, sconfitta, battaglie) fuoco d'amore (scintilla, fiamma, incendio) Perdita di forza espressiva = aumento di familiarità ITL424 and ITL511

Carolina Invernizio (1858-1916) Autrice di circa 130 romanzi tra il 1877 e il 1916 (l’anno della sua morte) I suoi personaggi sono spesso esponenti della nobiltà decadente di fine secolo, eleganti e raffinati, talora depravati In altri casi appartengono alla media e piccola borghesia, raramente al proletariato L'ideologia di fondo resta ancorata a una morale fatta di buon senso paternalistico e di fondamentale accettazione/conferma dell'organizzazione gerarchica della società ITL424 and ITL511

Carolina Invernizio: immagini relative a lei e alle sue opere (da http://www.bibliothequedesuzette.com/BMR/invernizio.htm) ITL424 and ITL511

Il figlio dell’anarchico di Carolina Invernizio – Mia madre è morta quando compivo i sette anni e mi ricordo che le sue ultime parole furono: “Vendicami di tutti questi nobili e ricchi che ci hanno calpestati, che ci disprezzano: vendica te stesso.” Allora ero troppo piccino per comprendere il significato di quelle parole; ma più tardi risonarono sinistramente nel mio cervello, ebbero un’eco nel mio cuore. E mi sono vendicato! – Roberto si tacque, come affranto. Il treno si era fermato in quel momento a Finalmarina, ed era subito ripartito. ITL424 and ITL511

Il figlio dell’anarchico Floriana guardava suo marito con una specie di ansia, aveva indietreggiato alquanto. – Hai commesso qualche delitto? – domandò. – No; – rispose Roberto divenendo ancora più pallido, ma con accento forte, risoluto, alzando fieramente la testa – però appartengo ad una società che vuole la distruzione, la morte di tutti i ricchi, i potenti: sono uno dei capi del partito anarchico… Floriana gettò un grido di spavento, ebbe un gesto disperato. ITL424 and ITL511

Il figlio dell’anarchico – Ed io fui pure uno strumento delle tue vili vendette, io che appartengo alla società ricca che tu odii? – esclamò Floriana col volto animato da un’energia sublime, da una grande esaltazione. – No, Floriana, no; quando mi incontrai in te, non pensai che ad amarti, come ti amo sempre. – Basta, – interruppe con un gesto di disprezzo e quasi di sfida Floriana – basta; ogni tua parola d’amore sarebbe adesso una ingiuria per me. Ti avrei perdonato se tu avessi commesso un delitto per difendere l’onore di tua madre e il tuo, ma non posso perdonarti d’avermi fatta la compagna di…un vile assassino! ITL424 and ITL511

Carolina Invernizio: il pubblico, i temi I suoi romanzi sono destinati primariamente alle donne Sono costruiti di solito intorno alla figura di un'eroina donna-angelo del focolare munita di grandi dosi di coraggio, di spirito di sacrificio, di speranza donne altruiste, votate a salvare l'onore e l'integrità della famiglia ITL424 and ITL511

Carolina Invernizio: le chiavi di lettura Magnetismo del fascino femminile meccanicità delle leggi di attrazione e repulsione tratti di un romanticismo protodecadente che sconfina nel noir, o nel gotico Esotismo Amplificazione dei sentimenti l'eccezionale e il patologico, la malattia, il crimine ITL424 and ITL511

Carolina Invernizio: letteratura e società La restaurazione dell'ordine minacciato, con la punizione dei malvagi e il trionfo del bene Corrispondenza lombrosiana fra tratti somatici e natura psicologica bionde fanciulle, buone e sincere, dai nomi e dai modi angelici, sessualmente fredde o asessuate brune malvagie ed esotiche, formose, sensuali e simulatrici Anche l'ambiente esterno rispecchia la tensione emotiva, alternando inquietanti paesaggi horror (o esempi di squallore e degrado urbano) a placidi luoghi ameni, di quieta natura campestre ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886) Alfonso, legato alla sorella da un affetto morboso, insiste per abbracciarla un'ultima volta, credendola morta (avvelenata dal marito per volere della sua amante) ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886) Era sì bella ancora quella morta!... Eravi ancora tanto fascino in quelle purissime forme,... nella delicata posa! Possibile che l'anima di lei, fosse svanita interamente nello spazio,... non rimanesse ancora in quel corpo immobile un po' di divina essenza,... un soffio... Le pupille di Clara non avevano il color vitreo, appannato, oscuro, che sogliono prendere gli occhi degli estinti... ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886) Alfonso le guardava e gli pareva che esse ricambiassero i suoi sguardi. Eppure quelle pupille erano immobili... come la fronte di Clara era ghiacciata. Ma il giovane non sapeva staccarsene. — Ah! se Dio volesse... se Dio volesse — mormorava come in delirio — Clara... Clara... guardami ancora,... dammi un bacio... un bacio solo... per mostrarmi che mi hai perdonato... ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886) Ed appoggiò le sue labbra ardenti sulle labbra della povera morta... Ma allora gettò un grido, che risuonò lungamente in tutta la cappella e si alzò barcollando come un ubriaco, coi capelli scomposti, gli occhi sbarrati. — Le sue labbra si sono mosse — esclamò. — Ella mi ha baciato... ella vive... vive! ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886) Ines e il custode credettero che Alfonso divenisse pazzo... e si avvicinarono. Ma appena ebbero gettato uno sguardo sul cadavere, essi pure divennero pallidi. Le labbra della morta si erano aperte ed avevano acquistato un leggerissimo color di rosa; la luce che scivolava dalle ciglia socchiuse di lei, si era fatta più brillante. — Che sia viva davvero? — pensò il custode sbalordito in strana guisa — oh! Sarei in un bell'imbroglio. ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886): lo stile Punteggiatura frequenti pause prodotte dall'uso di virgole e puntini di sospensione frequente ricorso al punto esclamativo Interrogative retoriche Che sia viva davvero? Preferenza per la perifrasi rispetto al verbo puntuale appena ebbero gettato uno sguardo ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886): lo stile Uso enfatico dell'aggettivazione divina essenza, purissime forme, labbra ardenti Ripetizioni Ah! se Dio volesse... se Dio volesse Clara... Clara... guardami ancora,... dammi un bacio... un bacio solo... ella vive... vive! ITL424 and ITL511

Il bacio d'una morta (1886): lo stile Esasperazione dei sentimenti e dell'emotività si alzò barcollando come un ubriaco, coi capelli scomposti, gli occhi sbarrati Singole punte arcaiche divina essenza estinti guisa Struttura paratattica, vicina alla sintassi di tipo giornalistico ITL424 and ITL511

Liala e il romanzo rosa del ventesimo secolo La letteratura di consumo, e il romanzo rosa in particolare, continuano sulla stessa traccia fino alla fine del ventesimo secolo Lo conferma l'analisi della produzione di Liala (Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi, 1897-1995), la più famosa e prolifica scrittrice italiana di romanzi rosa 1931: Signorsì 1985: Frantumi di arcobaleno Sonzogno, Arnoldo Mondadori ITL424 and ITL511

Liala — Il marchese Vittorio Centurione Scotto ITL424 and ITL511

Le copertine di alcuni romanzi di Liala ITL424 and ITL511

Liala: le costanti della sua narrativa Rimangono costanti l'intreccio e la costruzione dei personaggi il lieto fine (il matrimonio, la morte dei cattivi, la ricchezza, la guarigione) la vaghezza dei luoghi e delle epoche caratterizzazione eroica dei protagonisti maschili piloti di aviazione militare o commerciale, ufficiali di Marina, Polizia, sportivi estremi (automobilismo, motonautica, record di velocità), scienziati nucleari, archeologi, nobili ITL424 and ITL511

Rimangono costanti l'intreccio e la costruzione dei personaggi Liala: i personaggi Rimangono costanti l'intreccio e la costruzione dei personaggi la funzione evasiva e consolatoria la caratterizzazione linguistica (stereotipi, metafore) Lucente Piana, Fede, Amata, Idilia, Vivilla, Lalla Acquaviva, Aurora Furio, Cino Mirasole, Mauro Fiorita, Antonello Drago ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949) Tullio Varena è un uomo duro e chiuso, provato da una vita difficile Si riscatta incontrando un'ingenua fanciulla, Immacolata Sorgente (nome che lei stessa definisce "da romanzo") non è raro che protagonisti di queste storie si invitino reciprocamente a non comportarsi "come il personaggio di un romanzo sentimentale" confortante familiarità ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949) Aggettivazione stereotipata e formulare Fausta "viso bianco, meraviglioso" "una mano bianca e bella" Immacolata "fresca, sana, buona, innocente, pura" simile a "una goccia di rugiada: una di quelle gocce che si trovano di primo mattino su una foglia lucida e fanno subito pensare a qualche cosa che disseta, che rinfresca, che porta frescura alla fronte accaldata, alle palme roventi di febbre, alle labbra inaridite" ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949): Tullio Varena Nomade. Con lo spirito battagliero e stanco di tutti i nomadi, egli era. Incapace di sosta. Cinico per vincere il bisogno di amare qualche cosa; sentimentale per la mancanza della potenza di affetto. Indifferente per poter passare al di là d'un cadavere disteso lungo il cammino, senza sostare. Deciso per poter vincere anche se stesso. Serrato a chiave il cuore, per impedirgli di aprirsi a ogni carezza. ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949) Il passato era stato duro. Solo, povero, disprezzato per un'eredità di disonore che il padre ladro gli aveva lasciato. Costretto a patire la fame per non chiedere. Obbligato a piegare il capo per passare oltre quelle porte che erano sempre troppo strette e basse e chiuse per lui. Una adolescenza come servo del servo a bordo di un motopeschereccio. Pedate; pugni; scherni. Qualche lira. Alcune lire. Cento, mille, diecimila... ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949) Le mani callose, odore di pesci anche nel sangue. Lo studio notturno. La tenacia, la volontà spinta al limite umano. Freddo, fame, libri... Un abbaino... Qualche lezione impartita ai meno studiosi. Una laurea. E le porte sempre chiuse e strette e basse, così che non poteva passare. ITL424 and ITL511

Un cuore sulla vela (1949) Forte coloritura retorica: terne di attributi e di sintagmi nominali Frasi nominali, asindetiche, agganciate a un aggettivo iniziale sempre diverso Participio assoluto Spostamento a destra del verbo principale per mettere in rilievo gli aggettivi e i predicati Ripetizione della metafora delle porte strette Esasperazione delle opposizioni caratteriali e sentimentali Uso dei pronomi egli, ella ITL424 and ITL511

Il fotoromanzo: le origini Maggio 1946: appare il primo numero di una nuova rivista, dal titolo Bolero film, edita da Mondadori autentici film su carta 16 pagine, con copertina a colori, al costo di 25 lire i protagonisti sono attori in carne ed ossa, fotografati e con le "nuvolette" che contengono i dialoghi disegnate sopra i fotogrammi 2 vicende a “fumetti” di genere sentimentale, una delle quali (sceneggiatore Damiano Damiani: Il giorno della civetta, La piovra) è una riduzione del dramma intitolato Catene ITL424 and ITL511

Il fotoromanzo: le origini L’idea è di Luciano Pedrocchi, sceneggiatore di fumetti, fratello di quel Federico che era stato negli anni Trenta il Direttore Artistico di Topolino e l’inventore del fumetto avventuroso italiano Nel giro di un anno, Bolero film arrivò a vendere 250.000 copie, che divennero 900.000 nel 1960 1953: I promessi sposi Epigoni: Grand Hotel, Sogno, le testate della Lancio ITL424 and ITL511

I fotoromanzi ITL424 and ITL511

“Io so che hai ucciso” (Bolero Film, 1964) ITL424 and ITL511

“Amore in alto mare” (Bolero, 1980) Un rapimento... La figlia di un uomo ricchissimo, potente... La polizia ci darà una caccia spietata! Questa faccenda non mi è piaciuta fin dall'inizio. Ho collaborato con voi in faccende tutto sommato neppure tanto gravi... Ma questo è un sequestro di persona! Senti Tony, il gioco è più pesante di quanto immaginassi. IO NON CI STO!! ITL424 and ITL511

“Amore in alto mare” (Bolero, 1980) Ascolta cocco... Se ti azzardi a metterci i bastoni tra le ruote, se ci crei dei problemi, sei un uomo morto! Ma deve pur mangiar qualcosa... Non mi va. Se ne vada! Capisco che date le circostanze non posso sperare che lei mi creda. Ma vorrei che sapesse, che capisse... Anch’io in un certo senso sono prigioniero su questa barca... ITL424 and ITL511