ITL424 and ITL511 History of the Italian language

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Transcript della presentazione:

ITL424 and ITL511 History of the Italian language Andrea Fedi ITL424 and ITL511

17 ottobre 2006: piano della lezione Dal Latino all’Italiano Latino e Italiano ITL424 and ITL511

Compiti (tutti gli studenti) Annunci Il sito del corso Sono disponibili altre registrazioni digitali delle lezioni, suddivise per argomenti Sono state aggiornate le nuove pagine, Review sheets for ITL424, e Review sheets for ITL511 Compiti (tutti gli studenti) Modulo 1, “Alle radici dell’italiano” (pp. 13-32) ITL424 and ITL511

Fonti di parte del materiale e degli appunti di questa presentazione La lingua nella storia d’Italia. A cura di Luca Serianni. Roma: Società Dante Alighieri; Milano: Libri Scheiwiller, 2002. ITL424 and ITL511

La nostra idea del latino Il latino scolastico di oggi è in massima parte il latino letterario di alcuni autori del I secolo a.C. definizione: latino aureo, classico lo standard su cui misurare il latino di altre età arcaico, argenteo, cristiano, medievale, rinascimentale, moderno la consacrazione dell’umanesimo Il latino, in quanto lingua viva, era animato da forti dinamiche sociali e regionali sermo castrensis fenomeni di sostrato (pronuncia, lessico) rustica vox e urbanitas (Cicerone) ITL424 and ITL511

Il latino di età romana: una sola lingua? La lingua parlata degli honestiores, dai membri delle prime due classi, in pubblico e in famiglia o con gli amici lettere private di Cicerone diminutivi, termini greci, sintassi colloquiale differenze di stile o di registro La lingua regolata da una norma dotata di prestigio politico-sociale e culturale la centralizzazione delle istituzioni politiche e l’organizzazione scolastica tendevano a frenare le innovazioni e a rinforzare lo standard comune ITL424 and ITL511

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La crisi dell’impero romano e l’avvento del cristianesimo La decadenza delle istituzioni e del patriziato L’espansione delle masse proletarie e rustiche: la scomparsa della classe media, i servi della gleba Tendenze linguistiche innovative e centrifughe L’avvento del cristianesimo l’inversione del prestigio sociale (gli “ultimi”) San Pietro “non oratore, non senatore, ma pescatore” (Sant’Agostino) la diffusione tra le classi sociali più basse delle città (lettera di Plinio a Traiano; pagano da pagus) le prime traduzioni della Bibbia che circolano in Italia (Itala, Vetus Latina) volgarismi, calchi grossolani dal greco e dall’ebraico ITL424 and ITL511

Il latino e il cristianesimo Padri della Chiesa priorità: farsi intendere, evangelizzare “è meglio essere rimproverati dai grammatici, che non essere compresi dalle masse” (Sant’Agostino) conseguenze sulla predicazione prima traduzione ufficiale della Bibbia, ad opera di San Girolamo (intellettuale ed erudito, conoscitore dei testi classici) volgarismi lessicali, sintattici e stilistici ITL424 and ITL511

L’italiano come naturale evoluzione del latino volgare Tutte le lingue romanze o neolatine sono il risultato dell’evoluzione del latino volgare Il latino volgare, parlato ininterrottamente nel corso dei secoli, si è progressivamente mutato tanto da costituire un sistema linguistico completamente diverso Il latino volgare non è una lingua vera e propria, identificabile sincronicamente e dotata di una norma grammaticale coerente è un agglomerato dinamico e mutevole di fenomeni linguistici, descrivibile solo diacronicamente ITL424 and ITL511

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Il latino volgare Il latino volgare presenta punti di contatto con il latino arcaico, soprattutto quello parlato, secondo la testimonianza di autori come Plauto e Petronio Questo fenomeno si nota in alcune tendenze grammaticali la m finale dell’accusativo non più pronunciata au > o aperta causa > cosa ae > e aperta laetus > lètus -ns- > -s- cos. per cons. nelle iscrizioni pubbliche il neutro sostituito/assorbito dal maschile residui in italiano: le braccia, le uova toscano: le legna, le mela ITL424 and ITL511

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Appendix Probi (III secolo d.C.) Note per gli studenti dell’epoca, che derivano dalla consapevolezza di errori ormai comuni auris non oricla vetulus non veclus calida non calda columna non colomna bene non baenae ITL424 and ITL511

Le iscrizioni murali di Pompei Un’iscrizione pompeiana Quisquis | ama, valia, | peria qui n|osci amare bis [t]anti pe|ria quisqu|is amare | vota La stessa massima, espressa nel latino classico (quis)quis amat, valeat, pereat qui nescit amare bis tanto pereat quisquis amare vetat ITL424 and ITL511

Le iscrizioni murali di Pompei Un’altra iscrizione, con la sua versione ricostruita nel latino scolastico Abiat Venere Bompeiiana iratam qui hoc laesaerit Habeat Venerem Pompeiianam iratam qui hoc laeserit ITL424 and ITL511

Altre fonti della nostra conoscenza del latino volgare Gli errori dei copisti medievali I volgarismi nei documenti alto-medievali Le ricostruzioni ipotetiche proposte dagli studiosi in base al confronto tra le lingue romanze *volere (latino classico = velle) ITL424 and ITL511

Dal latino all’italiano: il lessico Parole di tradizione ininterrotta popolari o ereditarie Parole di origine dotta cultismi Allotropi termini latini dalla doppia vita, sopravvissuti sia come parola popolare che come parola dotta angustia(m) angoscia / angustia ITL424 and ITL511

Altri esempi di allotropi circulu(m) cerchio / circolo solidu(m) soldo / solido vitiu(m) vezzo / vizio plebe(m) pieve / plebe mensile (mese), floreale (fiore), plenario (pieno), planetario (pianeta) ITL424 and ITL511

Il passaggio dal latino alle lingue romanze: la fonetica Si perde la percezione della quantità (durata) lunga o breve delle vocali La differenza di durata (distinzione tra vocali brevi e lunghe) entra in crisi a favore della differenza di timbro (distinzione tra vocali aperte e chiuse) le vocali lunghe latine sono pronunciate chiuse in italiano le vocali brevi latine sono pronunciate aperte in italiano ITL424 and ITL511

Il passaggio dal latino all’italiano: il vocalismo Esempi neve < nive(m) tela < tela(m) croce < cruce(m) sole < sole(m) Da dieci vocali si passa a sette, nella pronuncia delle vocali toniche ITL424 and ITL511

Il passaggio dal latino all’italiano: il consonantismo Cadono le consonanti finali di molte desinenze latine (-m, -s, -t), verbali e nominali amat > ama dicis > dici domum > duomo, homines > uomini Questo fenomeno si accompagna all’indebolimento del sistema dei casi, a favore delle preposizioni “colo palo” (in un affresco della basilica di S. Clemente, Roma, XI) < cum illum palum < illo palo (ablativo) I nessi consonantici si semplificano attraverso l’assimilazione dei suoni -ct- > -tt-: factu(m) > fatto, nocte(m) > notte -mn- > -nn-: somnu(m) > sonno ITL424 and ITL511

Il passaggio dal latino all’italiano: il consonantismo I nessi consonantici si semplificano attraverso l’assimilazione dei suoni -pt- > -tt-: septe(m) > sette -x- > -ss-: saxu(m) > sasso L’assimilazione avviene anche tra le parole in fonetica sintattica ad casa(m) > a casa tres canes > tre cani il raddoppiamento fonosintattico del toscano e di certi dialetti centromeridionali deriva da quel fenomeno è bello / già passato / a Firenze soprattutto / frattanto ITL424 and ITL511

Il passaggio dal latino all’italiano: gli articoli; il lessico di matrice cristiana L’articolo determinativo si sviluppa dal pronome dimostrativo “quello” (ille, illa, illud) anche egli, ella derivano da ille, illa loro < illorum quello < eccu(m) illum questo < eccu(m) istum Unus (“uno solo”) acquista valore di articolo indeterminativo Importanza del cristianesimo nello sviluppo del lessico nel latino volgare cattivo, tradire, parola angelo, monaco, prete ITL424 and ITL511

Il latino nel medioevo; tra latino e volgare Per secoli il latino rimase la lingua principale della cultura scritta, dell’istruzione medio-alta, della diplomazia, della giustizia, del commercio, della predicazione, dei testi sacri e dei riti religiosi Latino rustico Et fecit ibi presbitero uno infantulo abente annos non plus duodecim, qui nec vespero sapit nec madodinos facere, nec Missa cantare (Breve de inquisitione, Siena, 715) Indovinello veronese (Verona/Veneto, fine VIII-inizio IX secolo) se pareba boves alba pratalia araba & albo versorio teneba & negro semen seminaba ITL424 and ITL511

Primi documenti del volgare Graffito nella catacomba di Commodilla a Roma (prima metà del IX secolo) Non dicere ille secrita a bboce volgarismi imperativo negativo (meridionale?) espresso da non + infinito, invece di noli dicere ille in funzione di articolo la grafia di secrita dà indicazioni circa la pronuncia aggiunta della seconda b in a bboce, esempio di raddoppiamento fonosintattico (centromeridionale?) ITL424 and ITL511

Il latino e la riforma di Carlo Magno La riforma scolastica carolingia intende restaurare la corretta conoscenza del latino (grafia e pronuncia) e diffonderla a tutti i livelli dell’amministrazione civile ed ecclesiastica dell’impero consolida nella coscienza linguistica dei dotti l’irriducibile diversità tra il latino classico e il volgare materno nel concilio di Tours (813) si raccomanda che i vescovi traducano le loro omelie “in lingua romana rustica o in tedesco, affinché tutti possano più agevolmente capire quel che viene detto” 842: nei Giuramenti di Strasburgo il volgare romanzo (francese antico) viene usato consapevolmente in un documento ufficiale, con dignità pari al latino ITL424 and ITL511

Primo esempio di volgare italiano in documenti ufficiali I Placiti campani o cassinesi (cassinensi) sono sentenze su controversie territoriali legate al monastero benedettino di Montecassino riportano dichiarazione di testimoni direttamente in volgare, forse per l’importanza e le implicazioni legali di ogni singola parola 4 sono sopravvissuti (960-963), e il più antico è del marzo 960, emanato a Capua dal giudice Arechisi il seguente testo in volgare si ripete identico per tre volte nel documento Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte S(an)c(t)i Benedicti tratti fonetici dei dialetti della Campania ITL424 and ITL511

L’influsso del latino nel tempo (cfr. anche http://www. maurouberti L’uso scolastico e universitario del latino è prolungato, per certe discipline (ad esempio la medicina), fino al XIX secolo La rilatinizzazione della cultura da parte degli umanisti (umanesimo e pedagogia) Conseguenza abbondanza di latinismi (spesso cultismi, voci dotte) nell’italiano contemporaneo alter ego, brevi manu, deficit, eccetera, errata corrige, ex abrupto, ipso facto, tabula rasa, via crucis, alibi, grosso modo, gratis, viceversa con adattamento fonetico parziale (italianizzazione della desinenza finale): egregio, illustre, molesto, profano, esercito, facile, edificio, elefante, anatomia ITL424 and ITL511