La riforma della scuola secondaria superiore nei suoi aspetti generali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
OBBLIGO FORMATIVO Il diritto-dovere all’istruzione e formazione
Advertisements

ISTITUTI TECNICI Riordino e potenziamento degli Istituti
Lofferta sussidiaria negli IP Seminario USP Venezia Jesolo, 11 marzo 2011 Appunti a cura di Arduino Salatin.
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
A cura di Provincia di Genova, Ufficio Scolastico Regionale
C. Latino Dipartimento della Conoscenza Il secondo ciclo in provincia di Trento Incontri territoriali per i docenti del primo ciclo.
ORIENTAMENTO.
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA SCUOLE SUPERIORI
LA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE
RIORDINO DEL SECONDO CICLO DAI PROGRAMMI AI CURRICOLI LE NORME.
Dallenciclopedismo dei programmi allavventura della conoscenza: caratteri di una formazione per competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
Gli Istituti Tecnici.
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore Edito dal MIUR.
Ia riforma del sistema educativo di istruzione e di formazione La legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell istruzione n.30 del 10 febbraio 2000.
Incontro Riforma – 25 febbraio 2010 La revisione dellassetto di licei, istituti tecnici e istituti professionali MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELLUNIVERSITA.
PIANO REGIONALE OFFERTA FORMATIVA
I nuovi Istituti Tecnici MIUR Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dellarticolo 64, comma 4, del.
* licenziato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri
Caratteristiche. Sul territorio nazionale: Licei 49,3% Tecnici 30,9% Professionali 19,8%
I nuovi Licei MIUR. 2 legge 40/2007dal settembre 2009 sistema dei liceiDL 226/2005 La legge 40/2007 (Fioroni) ha previsto dal settembre 2009 lavvio del.
ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO
Gli istituti professionali USP Milano. Durata e struttura I percorsi sono quinquennali Lorario è di 1056 ore annue (32 ore a settimana comprensive di.
NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO
REVISIONE DELLASSETTO ORDINAMENTALE e RIORDINO DEI LICEI, ISTITUTI TECNICI e PROFESSIONALI DIOCESI di MILANO - Pastorale scolastica Sportello scuola Milano.
Come cambia la Scuola Secondaria di 2° Grado (prof.ssa Flavia De Vincenzi) 2009/ Luci ed ombre del nuovo anno scolastico Roma, 8 settembre 2009 ITIS.
Conferenza di servizio Dirigenti Scolastici Istituti superiori 2° grado USP di Bergamo Bergamo, 22 aprile 2009.
Riforma della scuola secondaria superiore Gilda degli Insegnanti CENTRO STUDI ottobre 2009.
RIFORMA SCOLASTICA MOSAICO COMPLETO
Assetto ordinamentale Schema di regolamento recante Revisione dellassetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dellinfanzia e del primo.
Francesco de Sanctis. Liceo artistico Licei Si parte dalla.s. 2010/11 dalle classi prime e seconde 6 licei a cui vengono ricondotti i 400 indirizzi.
La riforma Gelmini e la sua applicazione in provincia di Trento
REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito.
Rielaborazione a cura del D. T. B.Seravalli Gennaio 2010 La riforma della secondaria MIUR Scuola secondaria di 1° grado Manzoni & Fermi di Udine.
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore
Riforma dei licei Si parte dal 2010
I nuovi Istituti Tecnici
1 La scuola secondaria superiore come emerge dai Regolamenti Lucca, Arduino Salatin Direttore Iprase del Trentino CISL Lucca – CISL Scuola Convegno.
La riforma della secondaria
E dopo le scuole medie …?.
COME CAMBIANO I LICEI COME ERANOCOME SARANNO 396 indirizzi sperimentali e 51 progetti assistiti dal Miur 6 Licei Liceo classico Liceo scientifico Liceo.
La riforma della secondaria
"Operazione Orientamento"
Settembre 2013 Che sarà, che sarà, che sarà Che sarà della mia vita chi lo sa.
Riforma della scuola secondaria superiore Gilda degli Insegnanti ASSEMBLEE 29 GENNAIO 2010.
I nuovi Istituti Professionali
Istituto di Istruzione Superore La Riforma nel nostro Istituto… Le novità Gli Indirizzi La flessibilità
Corso su Alternanza scuola-lavoro e terza area Vicenza,
Obbligo formativo a 16 anni
RIORDINO DEI CICLI DI SCUOLA SECONDARIA II GRADO
IL NUOVO ISTITUTO TECNICO
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore MIUR I nuovi Istituti Tecnici.
Il futuro dell'istruzione superiore
Conferenza di servizio Dirigenti Scolastici Istituti superiori 2° grado USP di Bergamo Bergamo, 22 aprile 2009.
LA RIFORMA della SCUOLA SUPERIORE
Quale scuola scelgo dopo la terza media?
Il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione
Per quanto riguarda l’istruzione liceale sono previsti 6 LICEI.
Gli Istituti Professionali
I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
La Nuova Secondaria Superiore.
LICEO ECONOMICO IL QUADRO LEGISLATIVO LEGGE n°59/97 Art. 21 (Bassanini) D.Lvo n°112/98 Art. 138 deleghe alle regioni Art trasferimento alle province.
Percorso di orientamento per le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’IC di CASTELMELLA a.s
I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI. ISTITUTI PROFESSIONALI - OBIETTIVI Raggiungere una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale. Fornire.
La nuova secondaria superiore
LA NUOVA SECONDARIA NELL’AMBITO DEL SECONDO CICLO.
L’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere nel sistema scolastico secondario italiano Cecilia Robustelli (Accademia della Crusca) 9 th Annual.
1 Il riordino degli istituti tecnici e professionali Arduino Salatin Direttore Iprase del Trentino ISIS Vasari Figline Valdarno (FI)
ORIENTAMENTO Classi terze Scuola Secondaria di I grado Pozzomaggiore e Cossoine.
Transcript della presentazione:

La riforma della scuola secondaria superiore nei suoi aspetti generali ASSOCIAZIONE NAZIONALE «CNOS/Scuola» Centro Nazionale Opere Salesiane - Scuola Seminario di studio - Roma, 6.3.2010 La riforma della scuola secondaria superiore nei suoi aspetti generali Arduino Salatin (SISF-ISRE, Venezia)

Sommario Il nuovo sistema formativo nazionale I nuovi Regolamenti dei Licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali

1. Il nuovo sistema formativo nazionale

La “riforma” della scuola finora prospettata in Italia riguarda sia il primo che il secondo ciclo di istruzione, ma non sembra seguire un disegno organico (come nel caso della “riforma Moratti” del 2003)… Essa risulta piuttosto un “mosaico” di provvedimenti di revisione del sistema formativo nazionale, di tipo “incrementale”, in cui si intrecciano aspetti di tipo ordinamentale, curricolare, organizzativo, finanziario, …

Regolamento IFTS ITS Regolamento Istruzione degli adulti Atto di indirizzo per il primo ciclo revisione classi di concorso Valutazione degli alunni Regolamento Istruzione tecnica Regolamento Istruzione professionale Regolamento Licei Riforma organi collegiali Formazione iniziale degli insegnanti Regolamento Organici ATA Rete scolastica Provvedimenti in attesa di approvazione Provvedimenti approvati

Per il secondo ciclo, il risultato che si profila: conferma sostanzialmente l’ordinamento tradizionale italiano, basato su 5 “canali” di offerta formativa, 3 statali (licei, istituti tecnici, istituti professionali), 2 gestiti dalle Regioni (istruzione e formazione professionale e apprendistato in obbligo formativo) si apre ad una prospettiva “federalista” soprattutto a livello organizzativo, dagli esiti non del tutto prevedibili. Il cambiamento (potenzialmente) più profondo è a livello curriculare e didattico.

Il nuovo sistema formativo italiano Livello EQF 24 22 19 18 16 14 Età UNIVERSITA’ 7 6 ITS IFTS 5 Esame di Stato 6 LICEI 11 Ist.Tec. 6 Ist.Pr. APPRENDISTATO 4 MERCATO DEL LAVORO 21 qualifiche IFP 3 SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Diritto – dovere all’istruzione e alla formazione offerta coordinata 2 PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Età

2. I nuovi Regolamenti dei Licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali

Il processo di riforma del secondo ciclo, culminato nell’approvazione dei 3 regolamenti governativi dei licei, degli istituti tecnici e professionali - ha come basi di riferimento generali il Dlgs 226/2005 e la legge 53/2003 (riforma Moratti) di cui modifica radicalmente l’impianto, in particolare verso il superamento della prospettiva di “licealizzazione” del sistema, ha come basi di riferimento specifiche il “riordino” previsto ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Principali orientamenti del MIUR per il riordino del secondo ciclo Riduzione e semplificazione degli indirizzi di studio, per superare la frammentazione delle sperimentazioni Rilancio dell’istruzione tecnica e professionale Adozione di un approccio curriculare “per competenze”, in coerenza con il Quadro europeo delle qualificazioni per l’apprendimento permanente (EQF) Allineamento del tempo-scuola degli studenti a quello medio europeo

Gli aspetti comuni dei nuovi percorsi L’impianto curricolare 2+2+1, con il primo biennio comune, il secondo biennio di indirizzo e il quinto anno orientativo alla scelta dell’università o del mondo del lavoro Una quota di autonomia (oraria) e di flessibilità (disciplinare) da gestire d’intesa con le Regioni, le Province e/o con le scuole

2.1 I nuovi percorsi dei licei

È il settore scolastico che in generale viene meno toccato dalla riforma, anche se sono previsti nuovi indirizzi (es. linguistico, coreutico-musicale) e nuove opzioni, soprattutto nel liceo artistico e scientifico. Si prevede una modernizzazione di questi istituti con il potenziamento delle discipline scientifiche e le lingue straniere

Il sistema dei licei comprende i licei: artistico, Con 6 indirizzi arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica; scenografia. classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico (con l’opzione “scienze applicate”) delle scienze umane (con l’opzione economico-sociale).

Le 8 discipline comuni Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera Storia e geografia Matematica Scienze naturali Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative * Il latino non è più una disciplina caratterizzante

Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane Carico orario settimanale per gli studenti Liceo artistico 34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio Liceo musicale e coreutico (dalla prima alla quinta classe) 32 ore Liceo classico 27 ore nel biennio, 31 ore nel triennio Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane 27 ore nel biennio, 30 ore nel triennio 16

2.2 I nuovi percorsi degli istituti tecnici

È il settore scolastico che ha avuto le più rilevanti modifiche con la riforma, in termini di accorpamento di indirizzi e introduzione di nuovi indirizzi Sono fortemente orientati alla preparazione dei giovani alle nuove tecnologie e metodologie (“le scuole dell’innovazione”), che richiedono un stretta collaborazione con il mondo delle imprese e una didattica laboratoriale. Il rilancio di questi istituti è fortemente sostenuto dalle associazioni degli imprenditori data l’importanza fondamentale di diplomati tecnici per il futuro dell’Italia nell’economia mondiale

Gli indirizzi del settore “economico” B1 “Amministrazione, finanza e marketing” Articolazioni: “Relazioni internazionali per il Marketing” “Sistemi informativi aziendali” B2 “Turismo”

Gli indirizzi del settore “tecnologico” C1 “Meccanica, meccatronica ed energia” Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia” C2 “Trasporti e logistica” Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica” C3 “Elettronica ed elettrotecnica” Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione” C4 “Informatica e telecomunicazioni” Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”

C5 “Grafica e comunicazione” C6 “Chimica, materiali e biotecnologie” Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie” C7 “Sistema moda” Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda” C8 “Agraria, agroalimentare e agroindustria” Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia” C9 “Costruzioni, ambiente e territorio” Articolazione: “Geotecnico”

Le 8 discipline comuni (ore settimanali medie) Lingua e letteratura italiana (4 ore) Lingua inglese (3 ore) Storia (2 ore) Matematica (3 ore) Diritto ed economia (2 ore) Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (2 ore) Scienze motorie e sportive (2 ore) Religione cattolica o attività alternative (1 ora)

2.3 I nuovi percorsi degli istituti professionali

La revisione di questi percorsi ha portato ad un superamento del modello 3+2 a favore di un unico percorso quinquennale che pone non pochi problemi di identità rispetto agli IT e alla IFP, anche se intende caratterizzarsi come risposta alla nuova domanda professionale emergente a livello settoriale e territoriale, soprattutto nell’ambito dei servizi. È il settore scolastico che più dipende dalle scelte politiche del nuovo “federalismo scolastico e formativo”, in particolare per “l’offerta coordinata” con i corsi di formazione professionale triennale eventualmente autorizzati dalle Regioni

Il mancato accordo Stato-Regioni Il confronto istituzionale, a livello tecnico, con il Ministero del Lavoro e il Coordinamento delle Regioni deve assumere ancora in via definitiva il repertorio nazionale : delle qualifiche professionali nell’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione (cfr. decreto interministeriale MIUR – MLSPS 29/05/09 pubblicato sulla G.U. n. 140 del 19/06/09) e quello dei diplomi professionali quadriennali.

“Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero dell’economia e delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i 18 anni, gli istituti professionali possono svolgere - in regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e complementare rispetto ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale per il rilascio di qualifiche triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226...” L’Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni del 5 febbraio 2009 per la definizione delle condizioni e delle fasi relative della messa a regime del sistema del secondo ciclo di Istruzione e Formazione Professionale

Gli indirizzi del settore “servizi” B1 - “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” B2 - “Servizi socio-sanitari” , Articolazioni : - “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Odontotecnico” - “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico”. B3 - “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, “Accoglienza turistica” B4 - “Servizi commerciali”.

Gli indirizzi del settore “industria e artigianato” C1- “Produzioni industriali e artigianali” Articolazioni: “Industria” “Artigianato” C2 - “Manutenzione e assistenza tecnica”

3. Che cosa resta da fare e le questioni aperte

Restano da completare: Le “linee guida” indicanti i risultati di apprendimento espressi in termini di competenze, abilità, conoscenze (cioè le indicazioni nazionali sugli obiettivi didattici e sui contenuti di insegnamento) - l’articolazione delle cattedre per ciascuno dei percorsi, in relazione alle classi di concorso del personale docente; - gli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione dei percorsi, anche con riferimento al quadro europeo per la garanzia della qualità dei sistemi di istruzione e formazione.

Settore economico istituti tecnici DISCIPLINE Area generale ore 1° biennio 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 1^ 2^ Di regola verranno impegnate le classi di concorso dell’indirizzo di provenienza, già presenti nell’istituto anteriormente alla realizzata confluenza. 50/A Lingua e letteratura italiana 132 346/A Lingua inglese 99 Storia 66 48/A, 47/A Matematica 19/A Diritto ed economia 60/A Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 29/A Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 33 Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 Totale complessivo ore annue 1056

Il MIUR sta predisponendo intanto … L indicazioni nazionali con la descrizione analitica dei risultati di apprendimento (competenze, abilità e conoscenze), in relazione agli insegnamenti previsti negli Allegati B e C del Regolamento (profili professionali e quadri orari); attraverso: un decreto ministeriale per i Licei (bozza disponibile entro marzo) delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali (bozza disponibile entro aprile)

Processo di elaborazione delle Linee Guida (istituti tecnici e professionali) Profilo finale in uscita Risultati di apprendimento in uscita al quinto anno SETTORE/INDIRIZZO/OPZIONI Conoscenze, abilità, competenze relative all’area generale, all’area di indirizzo e alle discipline Profilo del secondo biennio Risultati di apprendimento intermedi Assi culturali dell’ Obbligo di istruzione Competenze di Cittadinanza Profilo del primo biennio 3333

Schema delle indicazioni nazionali (es. per gli istituti tecnici) a) Descrizione risultati di apprendimento in esito (competenze, abilità, conoscenze) per indirizzo, con indicazioni relative a: discipline dell’Area generale discipline dell’Area di indirizzo + Competenze chiave di cittadinanza (non disciplinari) b) Indicazioni metodologiche e didattiche (interdisciplinarietà, laboratorialità, orientatività, …) c) Indicazione per la valutazione periodica, finale e degli apprendimenti

Questioni aperte: alcuni esempi a) Sul piano ordinamentale Le confluenze La quota di autonomia/flessibilità e lo sviluppo dell’offerta formativa di istituto; b) Sul piano curricolare Gli insegnamenti scientifici, Gli insegnamenti linguistici (CLIL) L’insegnamento di “cittadinanza e costituzione”;

c) Sul piano organizzativo la gestione dell’alternanza scuola – lavoro; La gestione degli orari settimanali (es. unità di insegnamento di 50 minuti, rientri pomeridiani, …)

L’identità e la specificità dei nuovi percorsi: quale orientamento? Quale unitarietà e quale differenziazione dell’offerta formativa secondaria, a partire dal primo biennio? Quale rapporto tra le competenze culturali, le competenze tecnico- professionali, le competenze di cittadinanza? Quale continuità del curricolo dal primo al secondo ciclo e dal secondo ciclo al post-secondario (nella prospettiva del lifelong learning)?

Altri aspetti critici emersi: Assumere gli assi culturali dell’obbligo di istruzione come riferimento di massima anche per i traguardi di competenza al termine del quinquennio Garantire uno zoccolo curriculare comune almeno per le discipline di base o caratterizzanti (es. italiano, matematica, …) Criteri per l’equivalenza formativa tra licei, istituti tecnici, professionali e FP Valenza orientativa del primo biennio e gestione dei passaggi e delle transizioni (rischio di fare una quarta e quinta media?) Che fare?

Ordinamento e organizzazione, tra federalismo e autonomia scolastica Gli ordinamenti dei percorsi di studio dei diversi ordini di scuola (percorsi liceali, di istruzione tecnica e professionale) sono definiti dallo Stato con regolamenti governativi. L’organizzazione delle scuole secondarie superiori sul territorio è stabilita, invece, dalle singole Regioni nell’esercizio delle loro esclusive competenze in materia di programmazione dell’offerta formativa * Ciò potrà scaricare sulle Regioni, le Province e gli altri enti locali numerosi problemi correlati alla nuova rete scolastica e alle confluenze tra i vecchi e nuovi istituti

Indicazioni nazionali e autonomia delle scuole a) Autonomia Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle discipline di insegnamento di ciascun anno scolastico per una quota non superiore al 20% per realizzare attività e insegnamenti facoltativi, coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente in relazione al percorso scelto. L’orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20%. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi prescelti. Le richieste sono formulate all’atto delle iscrizioni alle classi.

b) Flessibilità Gli spazi di flessibilità previsti dai Regolamenti consentono di articolare le aree di indirizzo in opzioni non previste dal regolamento governativo. Gli studenti scelgono le opzioni a conclusione del primo biennio. Le opzioni (es. IT) possono essere previste solo se sono: - coerenti con il profilo professionale dell’indirizzo di studi; - comprese entro le quote di flessibilità del 30% (168 ore) e del 35% (196 ore); - contenute in un apposito elenco nazionale, aggiornato ogni 3 anni, che indica anche le classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzati.

Progettazione e valutazione per competenze L’adozione del Quadro europeo delle qualificazioni e dei titoli (EQF) come riferimento per i percorsi e l’assunzione dell’ Obbligo di istruzione con i riferimenti europei alle competenze chiave di cittadinanza richiede una profonda trasformazione della cultura degli insegnanti in materia di programmazione didattica e di valutazione oltre il tradizionale modello basato sulla trasmissione di conoscenze e sull’insegnamento disciplinare…

Esempio di format per le discipline DISCIPLINA Primo biennio Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina Selezionare quelli pertinenti dall’Allegato A , riportando il numero o il codice (vedi tabelle precedenti) Primo biennio Monte ore annuo previsto Competenze specifiche da raggiungere nel biennio Nel caso dell’area generale, riprendere le competenze dell’obbligo di istruzione, di riferimento per la disciplina. Nel caso dell’area di indirizzo, declinare le eventuali competenze specifiche intese come articolazioni dell’Allegato A e/o dei profili i indirizzo Abilità Conoscenze Esempio di format per le discipline

DISCIPLINA : LINGUA INGLESE Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina al termine del quinquennio Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Primo biennio Monte ore previsto: 99 + 99 Competenze specifiche da raggiungere nel biennio (rif. Obbligo di istruzione) Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi Livello B1 soglia del QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue: “È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.”

Abilità Comprendere i punti essenziali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale con la guida dell’insegnante Utilizzare appropriate strategie di comprensione di semplici testi scritti e orali con la guida dell’insegnante Utilizzare un repertorio lessicale di base, funzionale ad esprimere bisogni concreti della vita quotidiana Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali con la guida dell’insegnante Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio con la guida dell’insegnante Capire e riflettere sulla struttura della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale con la guida dell’insegnante Riflettere sulla dimensione interculturale della lingua con la guida dell’insegnante Conoscenze Strategie di comprensione di testi comunicativi semplici Lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale e professionale Il dizionario monolingue e bilingue Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune Sistema fonologico, struttura sillabica, accentazione delle parole e intonazione Elementi socio-linguistici e paralinguistici Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale Aspetti grammaticali e comunicativi di base della lingua Ortografia e punteggiatura Aspetti socio-culturali della lingua e dei paesi di cui si studia la lingua

Competenze di indirizzo in esito del quinquennio ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE - ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) – Regolamento, Allegato A - Art. 2.2 Competenze di indirizzo in esito del quinquennio Competenza N.° 1 Leggere, riconoscere e interpretare: le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali cogliendone le ripercussioni in un dato contesto; i macrofenomeni economici nazionali e internazionali connettendoli alla specificità di un’azienda i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e cultura

Riconoscere le modalità con cui l’intrapresa diventa impresa PRIMO BIENNIO DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Diritto ed economia (132); Economia aziendale (132). DISCIPLINE CONCORRENTI: Geografia (198); Informatica (132); Lingue straniere (396); Storia, cittadinanza e Costituzione (132); Abilità Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui sono subordinati Riconoscere le modalità con cui l’intrapresa diventa impresa Individuare la varietà e l’articolazione delle funzioni pubbliche (locali, nazionali e internazionali) a seconda degli obiettivi da conseguire Riconoscere la funzione economica delle attività non profit Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici Conoscenze Fondamenti dell’attività economica Soggetti economici Forme, leggi di mercato e fattori che le influenzano Mercato della moneta Inflazione Processi di crescita e squilibri dello sviluppo Sviluppo e sottosviluppo Sistemi economici: strutture e dinamiche Azienda come sistema Aziende diverse nel sistema economico Elementi del sistema aziendale Le abilità e le conoscenze relative a questa competenza verranno consolidate, approfondite e tradotte su un piano concreto mediante la trattazione di uno o più casi aziendali.

Valutazione e esami di stato Viene previsto un rafforzamento del sistema di valutazione, attraverso una valutazione intermedia e finale degli studenti, basata su: prove di competenza finalizzate all’accertamento delle competenze in contesti applicativi; prove di conoscenza articolate a livello nazionale (a cominciare dal secondo anno), regionale e di istituto.