Il ruolo del DSGA nel Sistema Gestione Qualità

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative II edizione ( ) La governance del capitale umano: Il middle management CORSISTI:
Advertisements

Università di Padova – Incontro del 21 novembre 2011
AUTONOMIA e DECENTRAMENTO
Renzo Marin – CRC Veneto Progetto CRC-CNIPA
A tutto il personale.
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Rilettura della mappa dei poteri alla luce del Titolo V della Costituzione.
PIANO REGIONALE DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA
PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
A.s. 2004/2005 A cura del PROGETTO QUALITA Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione.
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
Indagine nazionale per il funzionamento e le prestazioni delle istituzioni scolastiche Adriana Massi (da materiale Invalsi) Macerata 16 febbraio 2005.
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Il progetto Fisco e Scuola a Roma 6. Come nasce il progetto Fisco e Scuola? Da un protocollo di intesa stipulato nel 2004 tra il Ministero dellIstruzione,
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Corso di Contabilità Pubblica
I processi di valutazione nella scuola dei Nuovi Ordinamenti Sebastiano Pulvirenti 23 ottobre 2004.
La progettazione degli obiettivi connessi agli incarichi dirigenziali Salvatore Ferraro La RETE del F.A.R.O. Formazione Autoanalisi Ricerca Output.
Normativa di riferimento e casi pratici su personale docente e ATA
1. LEGGE n. 196 del 31 DICEMBRE 2009 LA LEGGE DI RIFORMA DELLA CONTABILITA E FINANZA PUBBLICA 2.
ETICA E IMPRESA ETICA E IMPRESA.
La cooperazione territoriale vicentina SBPV : Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.
La Valutazione.
Prof. Mario Malizia LIstituzione Scolastica Gli Esiti dellApprendimento Interventi sulle Politiche Scolastiche Interventi sulla Professionalità docente.
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
Responsabili: dottori Laura Kluzer e Fabio Manfredi-Selvaggi
La Tecnica NTG 5 PERFORMANCE Metodologia. La Tecnica NTG 5 Performance OBIETTIVI razionalizzare le modalità per raggiungere i risultati stimolare la quantificazione.
POF Scuola secondaria di primo grado Apecchio- Piobbico Funzione strumentale Maria Tancini.
© Copyright IBM Corporation 2004 Modelli di competenze ed interventi formativi nel contesto sanitario in evoluzione Forum PA Roma, 13 maggio 2004 Mariangela.
Il D.Lgs. n. 150/2009 – Lecce 25 gennaio 2010 Organizzazione del lavoro e sistema di valutazione Verso nuovi modelli organizzativi e di valutazione delle.
CONFERENZA SERVIZIO DIRIGENTI SCOLASTICI INFANZIA E PRIMO CICLO ROMA 25 SETTEMBRE 2007.
Sperimentare in Veneto X E PO Scuola 23/10/2003 Personalizzazione dei Piani di Studio Sperimentazione Regionale DM
Modalità gestionali del piano di zona Gestione del Piano e gestione dei progetti.
SCUOLEINSIEME Rete Interscolastica del XII Municipio fare Rete con lAutonomia, fare Autonomia con la Rete.
Perché le scuole laziali dovrebbero dialogare con la Regione Lazio? Perché la Regione Lazio dovrebbe dialogare con le scuole laziali? Cosa succede con.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Elaborato F.S. Di Somma V. PROGETTO QUALITA VERSO IL…. MANUALE DELLA QUALITA A.S. 2006/2007 F. S. QUALITA DI SOMMA V.
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
1 Istituto Comprensivo Jesi Centro dal vecchio al nuovo Assemblea dIstituto 29/11/2005 A cura della RSU: Gigli Lorella - Romagnoli Elisiana I dati dellIstituto.
PIANO OFFERTA FORMATIVA
Auditorium Liceo Leonardo Brescia
AUTOVALUTAZIONE DISTITUTO Anno Scolastico 2012/13 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE TORTORA Via Provinciale, T O R T O R A (Cs) - Fax 0985/764043Codice.
Lorganizzazione non è mai neutra È specchio di unidea specifica di scuola Deve essere funzionale: nessuna organizzazione è valida in assoluto ogni organizzazione.
DESCRIZIONE e ANALISI dellATTUALE funzionamento della scuola come primo passo di un processo di miglioramento (Van Velzen) DESCRIZIONE e ANALISI dellATTUALE.
Gli interventi di formazione a sostegno del processo di innovazione Relatore Dr.ssa Anna Rosa Cicala dirigente MIUR Seminario di formazione sui processi.
5 febbraio 2005Conferenza dei Servizi La valorizzazione delle risorse umane attraverso le applicazioni contrattuali e laggiornamento quale crescita culturale.
Lopinione comune della collegialità Le altre amministrazioni, faticosamente, e a suon di Leggi Bassanini, si sono avviate verso trasformazioni rivoluzionarie:
Esperto di E-government dello sviluppo locale (A.A. 2003/2004) Università di Pisa, Facoltà di scienze politiche 14 dicembre 2004 L'amministrazione elettronica.
I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuole a cura di Maria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006.
UCIIM-SICILIA SISTEMA SCUOLA: TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE GIACOMO TIMPANARO.
Comenius Regio Y.E.S. Bologna, 26 aprile 2010 COMENIUS REGIO.
Il “ciclo” di direzione e l’organizzazione dell’impresa
Il Gruppo di Lavoro.
Oggi: le illusioni tradite Da scuola pubblica che promuove la mobilità sociale a scuola che sancisce differenze; L'autonomia: da potenziale elemento di.
FOCUS GROUP L’Ufficio PIT: aspetti organizzativi e risorse umane PROGETTO Azione a supporto dell’organizzazione degli Uffici per lo sviluppo realizzati.
IL REGOLAMENTO SUL S ISTEMA N AZIONALE DI V ALUTAZIONE IN MATERIA DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE.
MANUALE DELLA QUALITA’ UNI EN ISO 9004:2009 CAPITOLO 4
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
L’Amministrazione Finanziaria
COMPETENZE E DISABILITÁ
L’A. come strumento funzionale Orientamento all’offerta
Istituto Comprensivo “ G.F. Ingrassia” Regalbuto A.S. 2015/16 Aree Funzioni strumentali 2015/16.
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
IL BONUS SCUOLA, OCCASIONE DI MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI FORMATIVI I Convegno Nazionale della Rete delle Reti Le Reti di Scuole: crediti, esperienze e prospettive.
Transcript della presentazione:

Il ruolo del DSGA nel Sistema Gestione Qualità Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Il ruolo del DSGA nel Sistema Gestione Qualità A cura del PROGETTO QUALITA’ a.s. 2004/2005

D.L.vo n.29 del 93, legge Bassanini n° 59 del 97 art 21e legge 241 del 90 REGOLAMENTO DI CONTABILITA’ AUTONOMIA D. L.vo 165 del 2001 Art. 14/16 D.P.R.275/99 D.I. 44/2001 C C N L Contratto di scuola e Programma annuale D. L.vo 626 D. L.vo 196/03 Legge di riforma Moratti

Art.21 Legge Bassanini Riconoscimento personalità giuridica alle I.S. NORME QUADRO Art.21 Legge Bassanini Riconoscimento personalità giuridica alle I.S. Legge 241/90 Trasparenza Economicità Efficienza Semplificazione Decreto legislativo 29/93 Istituzione del servizio di controllo interno Rapporto costi e rendiconti Efficacia e economicità delle risorse pubbliche

I contenuti dell’autonomia organizzativa Il regolamento di Istituto come rappresentazione di identità (carta dei servizi) Il POF quale strumento dinamico La programmazione quale strumento di definizione dell’autonomia didattica ed organizzativa

Autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche Autonomia e riorganizzazione del sistema formativo Piani di ridimensionamento della rete scolastica Riconoscimento della dirigenza Dotazioni finanziarie necessarie (ordinarie e perequative) AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA NEL RISPETTO DI OBIETTIVI E STANDARD DEL SISTEMA NAZIONALE D’ISTRUZIONE

Dalla scuola degli adempimenti a quella del progetto Cultura giuridico amministrativa Cultura della progettazione Adempimenti burocratici Rispetto di ordinanze e circolari Scarsa motivazione Scarsa assunzione di responsabilità Processi di tipo formale Flessibilità e diversificazione Coordinamento con il contesto Valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse Monitoraggio, verifica e valutazione

Servizi Amministrativi nel Sistema Gestione Qualità EFFICACIA Raggiungimento obiettivi EFFICIENZA Organizzazione ottimale delle risorse mappare reperire e rinnovare utilizzare

Aree dei Servizi Amministrativi: Personale: rapporto di lavoro, graduatorie, supplenze, organici, corsi di formazione. Alunni:iscrizioni, esami, frequenze, certificazioni,visite guidate e viaggi d’istruzione, progetti europei, attività sportiva. Patrimonio:manutenzione patrimonio, tenuta inventari, attività negoziali, indizione gare , magazzino, ecc. Finanze : piano annuale e conto consuntivo, liquidazioni e impegni di spesa, accertamenti, liquidazioni e pagamenti, riscossioni delle entrate, adempimenti contributivi e fiscali Generali:protocollo,corrispondenza,archivio,biblioteca,O.C relaz con il pubblico,trasparenza ,verifica ed autocontrollo.

I Servizi Amministrativi nella “scuola del progetto” Organizzazione che Partecipa alla formazione della mission della scuola Contribuisce attivamente alla progettazione e redazione dei documenti fondamentali dell’I.S. ( POF – carta dei servizi – piano annuale, conto consuntivo) Rispetta compiti, scadenze e modalità concordate

ORGANIZZAZIONE IL TERMINE ORGANIZZAZIONE PROVIENE DAL GRECO “organon”, CHE SIGNIFICA ”STRUMENTO”, “ARNESE”, “UTENSILE”; IL VERBO GRECO RELATIVO “organw” SIGNIFICA “FORNIRE GLI STRUMENTI “ ED ENTRAMBI, SOSTANTIVO E VERBO, VENGONO DAL TERMINE “ergon” CHE SIGNIFICA AL SOSTANTIVO “LAVORO”, “ATTIVITA’ ” E DAL VERBO “ERGOZOMAI”, CHE SIGNIFICA “FARE”, “LAVORARE”, “PRODURRE”.

L’ufficio come organizzazione L’organizzazione: modelli interpretativi Il concetto di organizzazione contiene come elementi definenti: una pluralità di elementi che vengono coordinati tra loro in azioni il più possibile coerenti per il raggiungimento di scopi predefiniti con l’uso di risorse disponibili

Scopo dell’organizzazione L’ORGANIZZAZIONE E’ UN MEZZO PER PRODURRE RISULTATI, E’ UNO STRUMENTO PER RAGGIUNGERE DEGLI OBIETTIVI RISOLVENDO ATTRAVERSO LE AZIONI I PROBLEMI CHE SI INCONTRANO SUL CAMMINO. FARE ORGANIZZAZIONE NON SIGNIFICA TANTO GESTIRE UNA SITUAZIONE E UN PROCESSO IN SE STESSI RAZIONALI, QUANTO PIUTTOSTO INTRODURRE UN QUANTO DI “RAZIONALITA’ POSSIBILE”, IN SITUAZIONI IN SE STESSE CAOTICHE, CIOE’ POCO/NULLA/ LIMITATAMENTE RAZIONALI. PERTANTO I PROBLEMI E LE DIFFICOLTA’ NON SONO OSTACOLI CHE RENDONO DIFFICILE O IMPOSSIBILE AD UN’ORGANIZZAZIONE IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI, MA SONO PIUTTOSTO IL MOTIVO PER CUI ESISTE: L’ORGANON, APPUNTO, DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI.

Predispone e cura la documentazione Organizzare gruppi di lavoro Il DSGA ha”la funzione di direzione dei servizi di segreteria nel quadro dell’unità di conduzione affidata al Dirigente Scolastico”(art.16 comma 4 del D.P.R. 275-99 ) Predispone e cura la documentazione Deve saper Pianificare Organizzare gruppi di lavoro Comunicare

La pianificazione ATTIVITA’ MEDIANTE LA QUALE SI FISSANO OBIETTIVI E REQUISITI DI UN SERVIZIO Capacità di analisi Capacità di operare nel contesto Capacità tecnico Professionali Controllo del processo Mission, POF, carta dei servizi,C.M., piano annuale,contrattazione di scuola check

La comunicazione contenuto messaggio FEEDBACK emittente ricevente relazione FEEDBACK Informazione di ritorno

GRUPPO DI LAVORO Insieme di persone che operano in modo organizzato e che lavora per il perseguimento di un obiettivo riconosciuto ed accettato gruppo gruppo di lavoro Insieme limitato di persone Insieme di persone Legate da senso di appartenenza e che interagiscono Motivate da interessi professionali e impegnate a raggiungere un obiettivo scelto o assegnato. Con norme, valori, ruoli dichiarati, negoziati, condivisi Con valori, norme e ruoli condivisi e orientate al raggiungimento di obiettivi comuni

Elementi necessari ed indispensabili di un gruppo di lavoro e condizioni di efficacia ed efficienza alto livello di integrazione : collaborazione gradualmente più proficua tra i diversi membri Alto livello di sinergia : azione simultanea combinata dei vari membri efficacia : fare le cose giuste efficienza : farle bene Leaderschip : che porti il gruppo alla definizione e al perseguimento degli obiettivi La definizione dei ruoli Un metodo concordato e condiviso

Gestione delle relazioni Variabili che nell’ufficio di segreteria vanno curati dal DGSA per l’efficacia del gruppo per l’efficienza del gruppo Obiettivi Metodi Ruoli Leaderschip Comunicazione Sviluppo professionale Gestione delle relazioni interpersonali : comunicazione e clima ottenere risultati

Gestione della leaderschip del DGSA Funzioni relative al compito Funzioni relative alla relazione Definizione degli obiettivi Individuazione dei metodi di lavoro Assegnazione dei ruoli Verifica e controllo dei tempi Richiamo al compito Valutazione e controllo dei risultati Aggiornamento del gruppo sull’avanzamento del lavoro Valutazione dei bisogni e problemi individuali Sviluppo della partecipazione dei membri del gruppo Creazione di un clima non valutativo Gestione dei conflitti Attivazione del processo di informazione e comunicazione

PROCESSO DI MIGLIORAMENTO CONTINUO METODOLOGIA PDCA RUOTA DI DEMING Pianificare confermare o modificare Verificare Fare quanto deciso