AUTORE: Elsa Morante ANNO: 1963 OPERA: Lo scialle andaluso Il compagno AUTORE: Elsa Morante ANNO: 1963 OPERA: Lo scialle andaluso
Riassunto : il compagno Augusto ; protagonista e narratore del racconto vive un’ esperienza che riguarda un suo compagno di scuola :Arcangelo, esso era bello con capelli dorati e lunghi , viziato dalla natura. Alla fine delle lezioni veniva sempre accompagnato a casa dalla sua serva. Un giorno durante l’orario di scuola venne chiamato alla cattedra per essere interrogato ma alla prima domanda si mise a piangere. Il giorno dopo i compagni compreso Gustavo,scoprirono la causa di quel pianto; era morta la madre di Arcangelo e proprio quella mattina si scoprì anche che la serva che veniva a prendere Arcangelo alla fine delle lezioni era la madre. Il ragazzo aveva finto che sua madre fosse una serva perché si vergognava della sua povertà. Da quel giorno i compagni si vollero vendicarsi ma non poterono farlo perché Arcangelo non andò più a scuola ed era andato a lavorare in bottega da suo zio. Finita la scuola Gustavo ,per caso, vide Arcangelo che stava lavorando alla bottega. Arcangelo disse vedendo Gustavo:-Sgobbone!-Gustavo gli rispose:-Figlio di serva!- Gustavo si pentì di avere detto quelle parole e la voglia di vendetta si assopì.
Analizzare il brano Narratore:INTERNO perché è direttamente coinvolto nelle vicende che narra, sarebbe più corretto dire che il narratore è un narratore-protagonista perché narra vicende che ha vissuto in prima persona.
Ambientazione Luogo/ambientazione: GENERICA perché l’autore non si è soffermato molto sui luoghi ma li ha soltanto abbozzati, l’ambientazione nel brano ha anche una funzione simbolica perché trasmette significati e concetti utili alla comprensione del testo.
La focalizzazione e il tempo Focalizzazione: INTERNA perché il racconto è condotto dalla prospettiva di un personaggio interno alla storia , in questo caso da Augusto. Tempo del brano: TS=TR perché è una scena vissuta in un ambiente scolastico del ginnasio.
Elsa morante nel quartiere popolare di Testaccio. Figlia naturale Nata a Roma, ha poi trascorso la sua infanzia nel quartiere popolare di Testaccio. Figlia naturale di una maestra ebrea e di un impiegato alle poste. Augusto Morante, marito della madre e sorvegliante in un istituto di correzione giovanile, con il quale crebbe insieme ai fratelli più piccoli Aldo, Marcello e Maria (un primo fratello, Mario, morì in fasce prima che lei nascesse). La Morante iniziò giovanissima a scrivere filastrocche e favole per bambini, poesie e racconti brevi, che a partire dal 1933, sino all'inizio della seconda guerra mondiale, furono via via pubblicati, anche grazie ai consigli del critico letterario Francesco Bruno, che la lanciò nel 1935, su varie riviste di diversa natura, tra le quali si ricordano Corriere dei piccoli, Meridiano di Roma, I diritti della scuola (sulla quale, tra l'altro, uscì in 29 puntate il racconto lungo Qualcuno bussa alla porta), e soprattutto oggi (diretta da Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti, sulla quale scrisse anche con gli pseudonimi di Antonio Carrera e di Renzo o a volte Lorenzo Diodati).
Il suo primo libro fu proprio una raccolta di alcune di queste sue storie giovanili, Il gioco segreto, pubblicato nel 1941 da Gazanti che fu seguito, nel 1942, da un libro per ragazzi, intitolato Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (da lei stessa illustrato e poi riscritto nel 1959 con il titolo Le straordinarie avventure di Caterina). Nel 1936 conobbe lo scrittore Alberto Moravia che sposò il 14 Aprile 1941; insieme incontrarono e frequentarono i massimi scrittori e uomini di pensiero italiani del tempo, tra cui più spesso Pie Paolo Pasolini (nel cui film Accattone fa un'apparizione e con il quale viaggiò in India), Umberto Saba, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Sandro Penna ed Enzo Siciliano. Verso la fine della seconda guerra mondiale, per sfuggire alle rappresaglie dei nazisti, Morante e Moravia lasciarono Roma ormai occupata e si rifugiarono a Fondi, un paesino in provincia di Latina a pochi chilometri dal mare. Elsa Morante morì il 25 novembre 1985 a Roma
Lavoro svolto da Enrico Muracchini e Riccardo Pacchioni