LEZIONE 1 SABATO 5 APRILE 2008 CHI ERA GESÙ?
CHI ERA GESÙ?
che sia il Figlio dell'uomo? Che dice la gente che sia il Figlio dell'uomo? GIOVANNI BATTISTA ELIA GEREMIA UNO DEI PROFETI
Non è Giovanni Battista... GESÙ NON ERA GIOVANNI Oltre ad essere contemporanei, le differenze tra Gesù e Giovanni erano evidenti nello stile di vita. La testimonianza di Giovanni era. . . (Giovanni 1: 27): “Colui che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari!”
. . . Né Elia . . . GESÙ NON ERA ELIA L’Antico Testamento termina con la promessa della venuta di Elia; però fu adempiuta in Giovanni Battista . Fu un profeta coraggioso e portato in cielo senza vedere la morte, ma davanti alle minacce di morte, fuggì da Jezebel e, depresso, chiese di poter morire.
. . . Né Geremia . . . GESÙ NON ERA GEREMIA Non c’è nulla nella difficile vita di Geremia o nelle Scritture che lo faccia assomigliare con la vita e il ministero di Gesù. Geremia, “il profeta piagnucolone”, non realizzó alcun miracolo. Esiliato morì in Egitto. Non si conosce il luogo della sua sepoltura e non è resuscitato.
. . .Né uno dei profeti. GESÙ NON ERA «UNO» DEI PROFETI Gesù fu, evidentemente, un profeta, però non uno qualunque. Mosé è considerato dai rabbini come il più grande dei profeti e fondatore della nazione d’Israele. Fu resuscitato e oggi è nei cieli. Paolo, però, dichiara che Gesù ha “maggior gloria di Mosé” (Ebrei 3:3)
CHI SONO IO? Cosa dicono i Vangeli su quel che Gesù disse di se stesso?
Sono nato da una vergine, attraverso lo Spirito Santo, come “Figlio di Dio”. Matteo 1: 22-23
In tre occasioni, Dio, con voce udibile, mi chiamò «Mio amato Figlio»
“Per più di tre anni, sono stato a fare miracoli, guarire gli ammalati, resuscirare i morti. . .”
“Fui crocifisso, senza colpa, per i TUOI peccati.”
“Sono resuscitato dai morti, lasciando la tomba vuota.”
“Sono salito in cielo e ricevuto nella gloria di Dio Padre.”
“Ora, sono nel Santuario Celeste ad intercedere per te.”
“E ritornerò a prenderti.”
GESÙ IL MESSIA, FIGLIO DI DIO “Gesù . . .è il ponte che unisce il mondo celeste a quello terreno. La sua divinità si affianca al trono di Dio. La sua umanità tocca la terra ed il suo braccio umano circonda l’umanità.” E.G.W. (lettera 152, 1896)