DA UNA SOCIETA’ DI PRIVILEGI A UNA SOCIETA’ DI DIRITTI

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Transcript della presentazione:

DA UNA SOCIETA’ DI PRIVILEGI A UNA SOCIETA’ DI DIRITTI Durante il ‘700 in molti degli stati europei vi era conflitto tra assolutismo e società; una società che aspirava ad ottenere su un piano equo diritti e doveri. Nel ‘700 quindi, la società è formata da privilegi per alcuni (nobiltà) e obblighi per molti (popolo). I ceti borghesi, gli strati produttivi più dinamici della società,vivono con crescente disagio questa situazione anomala, dove si fronteggiano un potere politico monarchico e una società civile disposta a dei cambiamenti. Ma allo stesso modo la monarchia assoluta vive una crescente crisi di autorità.

I diritti inalienabili :comprendono la partecipazione, tramite rappresentanti, alla produzione delle leggi, l'uguaglianza di fronte alla legge, un regime fiscale equo, la difesa della proprietà privata da atti arbitrari dello stato, la libertà di religione, di parola e di stampa, la tutela da arresti e condanne arbitrarie. Doveri :comprendono la partecipazione, tramite rappresentanti, all’esecuzione delle leggi cui un uomo è dovuto nel rispetto delle leggi Privilegi : comprendono tutte quelle categorie di poteri cui un uomo è rappresentante, come per esempio la proprietà e la vita politica. Costituzione : legge fondamentale di uno stato sovrano. Posta a garanzia dei diritti dei cittadini, fissa i limiti e i rapporti reciproci tra i poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo, definendo la forma di governo, ed eventualmente individuando i valori che l’azione dello stato deve perseguire. La maggior parte degli stati ha una costituzione scritta.

Questa società è l’ancien régime

LA COSTITUZIONE Sin dai suoi primi giorni l'Assemblea si dedicò alla redazione della Costituzione, nel cui preambolo, noto come Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (26 agosto 1789), i delegati formularono gli ideali rivoluzionari condensati poi nell'espressione "liberté, égalité, fraternité". Era la solenne proclamazione delle libertà fondamentali dell'individuo (di pensiero, di parola e di stampa), dell'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge senza distinzioni di ceto e dei principi democratici (divisione dei poteri, sovranità popolare, diritto all'istruzione).

Alle due rivoluzioni sin lì scoppiate (quella politica degli Stati Generali e quella cittadina di Parigi) nell'estate del 1789 si aggiunse la rivoluzione contadina. Una serie di sollevazioni, indotte da un'ondata di panico collettivo conosciuta come "Grande paura", percorse le campagne francesi: furono saccheggiati e distrutti i castelli, segno questo della spinta antifeudale presente nei contadini ribelli. Per arginare l'agitazione l'Assemblea nazionale decretò l'abolizione dei diritti feudali (4 agosto 1789); furono quindi proibite la vendita delle cariche pubbliche e l'esenzione dalle tasse, mentre alla Chiesa cattolica fu tolto il diritto di prelevare le decime.

Costituzione degli Stati Uniti La prima pagina manoscritta della Costituzione degli Stati Uniti. Redatta dalla Convenzione di Philadelphia, fu siglata da 55 delegati rappresentanti di 12 stati, nel 1789; l'anno successivo vi aderì il tredicesimo stato. Dei primi 12 emendamenti promossi dal Congresso, 10 furono ratificati e formarono il cosiddetto Bill of Rights (Carta dei diritti).