LA TEOLOGIA PASTORALE.

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Transcript della presentazione:

LA TEOLOGIA PASTORALE

Cosa si intende per “pastorale”? DISTINZIONE TRA: Azione pastorale Teologia pastorale

Cosa si intende per “pastorale”? AZIONE PASTORALE: rivela la vita stessa della Chiesa “La teologia pastorale è la scienza teologica che analizza la situazione concreta in cui la Chiesa si edifica con le sue proprie azioni”.

Cosa si intende per “pastorale”? TEOLOGIA PASTORALE: riflessione sulla vita stessa della Chiesa

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE SELVAGGIA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE TECNOCRATICA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE APPRENDISTATO TECNICO

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE ABDICATIVA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE DI CONSERVAZIONE

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE SMEMORATA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE CIECA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE CLAUDICANTE

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE SENTIMENTALE

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE FLEMMATICA E SONNACCHIOSA

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE = tecnica apostolica-”organizzare”

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE PASTORALE = un’attività cristiana di grande importanza

Cosa si intende per “pastorale”? USI IMPROPRI DEL TERMINE PASTORALE TEOLOGIA VS PASTORALE

Cosa si intende per “pastorale”? Bisogna distinguere l’aspetto dottrinale o riflessivo da quello fattuale o pratico: distinguere ma non separare né tanto più contrapporre. In fondo si tratta di due aspetti della stessa realtà ecclesiale.

Cosa si intende per “pastorale”? Se è teologia è scienza, se invece è pastorale deve essere prassi.

Cosa si intende per “pastorale”? “Lo sviluppo metodologico della disciplina è fortemente condizionato dalla mentalità teologica dominante che riconosce l’egemonia della dogmatica nella teologia, fino alla loro identificazione. Il pregiudizio dogmatico riserva alla pastorale una qualifica teologica solo in senso analogico e derivato. Essa è “corollario” della dogmatica, da cui riceve principi in base ai quali costruisce le proprie argomentazioni; la sua impostazione logico-concettuale è volta a sviluppare le conseguenze pratiche degli asserti dogmatici. Essa è “scienza applicata” rispetto alla dogmatica, riconosciuta disciplina principe ed egemone sulla base dell’assioma agere sequitur esse (l’agire segue l’essere)”.

Cosa si intende per “pastorale”? COME MAI LA PASTORALE NON E’ MAI STATA CONSIDERATA COME MATERIA TEOLOGICA A PIENO TITOLO? - Dignità scientifica alle discipline teologiche - Servizi ecclesiali - Estremismi: TEORICO e TECNICO

Cosa si intende per “pastorale”? COME MAI LA PASTORALE NON E’ MAI STATA CONSIDERATA COME MATERIA TEOLOGICA A PIENO TITOLO? - La teologia possiede già una sua natura pastorale - Dopo la riforma liturgica…una panacea In tempi passati bastava trasmettere verità e ideali

Cosa si intende per “pastorale”? COME MAI LA PASTORALE NON E’ MAI STATA CONSIDERATA COME MATERIA TEOLOGICA A PIENO TITOLO? La teologia considerata come “scienza su Dio” senza attinenza alla storia dell’uomo

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi È la teoria che porta in grembo un’applicazione di ordine pratico? O è la prassi che contiene dentro il suo stesso agire una sua specifica teoria?

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi Giovanni Paolo II, invita a superare quella separazione che talvolta si è fatta notare tra una riflessione speculativa preoccupata solo di lucidità dottrinale e una teologia della situazione pratica, carente di fondamento teoretico. In realtà tale divaricazione appare perniciosa…La rivelazione, pertanto, non solo un insieme di parole-concetti, ma è anche un evento-realtà e dono, per cui il credere, nella sua perfezione, è un accogliere con amore la parola-amore di Dio…

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi La teologia non può limitarsi alla sola riflessione speculativa, né può rinunciare alla prospettiva pastorale, ma è chiamata ad analizzare, valutare e progettare anche l’azione della Chiesa nel mondo.

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi La soluzione sta nel vedere teoria e prassi in un rapporto di reciprocità dialettica.

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi Ogni vera teologia cristiana, segue l’iter di Gesù di Nazareth

La pastorale: scienza teologica tra teoria e prassi La prassi non è da vedere come semplice attuazione dei principi teoricamente elaborati ma come luogo originario di elaborazione della teoria stessa.

Visioni da superare 1- Va abbandonata l’idea che l’oggetto della pastorale si debba restringere alla figura del pastore. 2- La teologia pastorale come un “sapere spontaneo”. 3- Va superato anche il metodo utilizzato, spesso di tipo esclusivamente deduttivo o esclusivamente induttivo

Visioni da superare 4- Concezione puramente pratica di questa disciplina. 5- Ora una sua comprensione solo teoretica ora una sua comprensione solo pratica. 6- La tendenza a ridurre la teologia pastorale a semplice applicazione di dottrine. 7- La teologia ha una funzione egemone nei confronti delle scienze umane

Esigenze della Teologia Pastorale Formare gli operatori pastorali Offrire un sapere che sia scientifico da un canto e pratico dall’altro Identità teologica Recupero di una visione unitaria Collaborazione e interdisciplinarietà

Identità della Teologia Pastorale Proprio OGGETTO Proprio METODO scientifico

Identità della Teologia Pastorale Metodologia discendente Metodologia ascendente

Identità della Teologia Pastorale OGGETTO MATERIALE: -prospettiva clerocentrica: PASTORI -prospettiva ecclesiocentrica: COMUNITA’ -prospettiva antropocentrica: RELIGIONE-CHIESA-SOCIETA’

Identità della Teologia Pastorale OGGETTO FORMALE: La pastorale ha il compito di riflettere sull’azione di salute della Chiesa considerata nella sua contemporaneità alle azioni umane in cui essa opera (G. Ceriani), e cioè sul suo rinnovamento permanente dovuto al suo congenito compito di incarnazione costante nel qui e nell’oggi della storia in cui si trova a riflettere e agire.

Identità della Teologia Pastorale OGGETTO FORMALE: Secondo altri pastoralisti, che vedono la teologia pastorale nell’ottica dell’azione o della prassi, essa ha il compito di definire con una teoria le leggi e i modelli di cambiamento.

Identità della Teologia Pastorale OGGETTO FORMALE: Incarnare il vangelo o evangelizzare le culture, ispirandole di vangelo, o inculturare il vangelo arricchendolo di nuovi valori.

Identità della Teologia Pastorale OGGETTO FORMALE: Tenendo conto dei tre diversi punti di vista, si può così definire l’oggetto formale della teologia pastorale: rivelare, valutare e orientare, alla luce della fede, con l’aiuto di principi unificatori, di teorie, modelli e criteri di interpretazione, il divenire della Chiesa oggi, nei differenti contesti umani, cristiani ed ecclesiali.

Metodo 1- SCIENZA APPLICATA 2- VEDERE-GIUDICARE-AGIRE 3- TEOLOGICO EMPIRICO-CRITICO (fase kairologica, fase progettuale, fase strategica)

Qualifica teologica della Teologia Pastorale 1- INDIVIDUARE 2- EVIDENZIARE 3- ELABORARE La teologia pastorale pertanto produce un sapere scientifico della fede: è originariamente intelligenza della fede, cioè teologia.

L’operatore pastorale L’incontro di Gesù con la Samaritana al pozzo di Sicar Gv 4, 1-42

L’operatore pastorale METTERSI IN VIAGGIO “Gesù lasciò allora la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. Doveva perciò attraversare la Samaria…” (vv. 3-4); “Gesù…affaticato per il viaggio…” (v. 6b).

L’operatore pastorale FERMARSI PER INCONTRARE L’ALTRO “Gesù…affaticato…sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno” (v. 6).

L’operatore pastorale FARE IL PROPRIO PASSO “Dammi da bere” (v.7b).

L’operatore pastorale INDICARE DIO COME BUSSOLA E META INSOSTITUIBILE “Sono io, che parlo con te” (v. 26).

L’operatore pastorale EDUCARE ALLA MISSIONARIETA’ “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto” (v. 29).

Le virtù dell’operatore pastorale Virtù umane Virtù teologali Ministerialità ecclesiale Virtù-sintesi

Decalogo dell’operatore pastorale 1- Essere pastore e non mercenari: “Io sono il buon pastore…Il mercenario, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore” (Gv 10, 11-13)

Decalogo dell’operatore pastorale 2- Essere porta dell’ovile: “Io sono la porta” (Gv 10, 7b) 3- Essere voce che chiama per nome: “Egli chiama le sue pecore ciascuna per nome” (Gv 10, 3b)

Decalogo dell’operatore pastorale 4- Conoscere e farsi conoscere: “Conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me” (Gv 10, 14) 5- Amare e servire fino a dare la vita: “Do la mia vita per le pecore” (Gv 10, 15b)

Decalogo dell’operatore pastorale 6- Tendere la massimo in ogni cosa: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10, 10b) 7- Puntare sull’unità tra l’ovile e il pastore: “Diventeranno un solo gregge, un solo pastore” (Gv 10, 16b)

Decalogo dell’operatore pastorale 8- Uscire dal tempio: “E le conduce fuori” (Gv 10, 3c) 9- Precedere nel cammino: “Egli (il buon pastore) cammina davanti a esse e le pecore lo seguono” (Gv 10, 4)

Decalogo dell’operatore pastorale 10- Pensare ai lontani: “E ho altre pecore che non provengono da questo recinto; anche quelle io devo guidare” (Gv 10, 16a)

Conclusioni IL BUON SAMARITANO Lc 10, 25-37 25Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27Costui rispose: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28E Gesù: «Hai risposto bene; fa questo e vivrai». 29Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30Gesù riprese:  «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

Conclusioni 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».

Conclusioni LA PRASSI PASTORALE E’ NON PASSARE OLTRE E’ PRENDERSI CURA DELLE PERSONE E’ CULTURA DELL’ATTEZIONE E’ UN CUORE CHE VEDE

Grazie!!!