IL TEMPO DI COSTRUIRE La programmazione a lungo termine del miglioramento della prestazione sportiva ORESTE PERRI
INTRODUZIONE Questo tipo di informazioni, oltre a incrementare le prestazioni sportive, offre l’opportunità di contrastare molti fenomeni che ostacolano lo sviluppo dello sport e producono tendenze errate. Ciò offre anche ulteriori opportunità per risolvere problemi generali, e per realizzare un programma a lungo termine.
I FENOMENI NEGATIVI I fenomeni negativi che disturbano la programmazione a lungo termine del miglioramento della prestazione sportiva sono molti. In primo luogo vanno citati infortuni e traumi: non solo quelli fisici, ma anche quelli psichici che provocano danni permanenti e sono più difficili da curare.
ASPETTATIVE IMPAZIENTI Alla base di numerosi traumi, dell’uno o dell’altro tipo, spesso ci sono le aspettative ingiustificate o infondate o l’impazienza di molti allenatori o dirigenti. Il miglioramento della prestazione invece è un processo che richiede un certo tempo in rapporto ai singoli soggetti.
SPECIALIZZAZIONE PRECOCE La ricerca impaziente del risultato porta a forzare il ritmo degli allenamenti e non osserva il detto: SALUS SANITATIS JUVENTUTIS SUPREMA LEX ESTO, che nel nostro caso vuol dire che la legge suprema è la salute dell’atleta.
PREVENIRE TRAUMI Per prevenire traumi fisici e psicologici è di fondamentale importanza elevare il livello delle nozioni igieniche, psicologiche e culturali proprie della scienza sportiva di coloro che operano con gli atleti: dirigenti, allenatori, insegnanti e genitori.
MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE A LUNGO TERMINE La mancanza di una programmazione a lungo termine è poi un altro ostacolo alla piena realizzazione delle capacità degli atleti. Se si vogliono gettare le basi di allenamenti futuri di alta intensità, è opportuno mettere in evidenza la necessità di tener conto delle leggi dello sviluppo individuale.
CONDIZIONI NECESSARIE PER UN PIANO DI ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE Con la programmazione a lungo termine ci si propone di realizzare la migliore interrelazione possibile tra sviluppo fisico del giovane e gli stimoli ambientali, innanzi tutto l’allenamento. Solo cosi si può ottenere un migliore sviluppo fisico dei giovani e condurre quelli più dotati di talento alle migliori prestazioni.
QUATTRO CONDIZIONI NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO 1 Chiara determinazione della struttura dell’allenamento: definizione dei programmi dettagliati in tabelle (rapporto tra carico e recupero). Proporzione tra contenuti dell’allenamento: capacità condizionali, sviluppo delle capacità coordinative, allenamento tattico e tecnico. Armonia costante tra contenuti e carichi di allenamento. Nel fare ciò che occorre avere un’accurata considerazione dell’età, del sesso e del livello di condizione generale. 2) L’accettazione del programma di allenamento: condizione essenziale per una buona cooperazione tra atleta e allenatore e per il sostegno delle motivazioni dell’atleta.
CONDIZIONI NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO 3)l’inclusione del controllo e delle modificazioni del piano nel progetto stesso di allenamento: una programmazione appropriata può sempre essere modificata se la situazione lo richiede e deve essere suscettibile di trasformazioni. Il modo e l’occasione delle modifiche dipendono dalle informazioni ottenute tramite il controllo dell’allenamento. 4) il conseguimento di un’armonia tra finalità, contenuti e metodi di allenamento: anche questo dovrebbe essere considerato un obiettivo importante, tratteggiare lo sviluppo delle capacità fisiche che determinano la prestazione sportiva ed i periodi più adatti per il loro migliore sviluppo.
PROGRAMMAZIONE A LUNGO TERMINE PER LO SVILUPPO DELLA CONDIZIONE FISICA E DELLE ABILITA’ SPORTIVE A) la velocità di sviluppo della condizione fisica varia a seconda dell’età, sono dette fasi sensibili. B) trascurare l’allenamento e la mancanza di sviluppo accentuato nella fase sensibile delle varie capacità fisiche, determinerà un deficit nello sviluppo della capacità di prestazione. C) Le capacità fisiche si sviluppano interattivamente per questo motivo una specializzazione precoce costituisce un pericolo. D) il miglioramento della prestazione sportiva fino al raggiungimento dell’alto livello richiede una programmazione di lungo periodo.
TRE FASI DI ALLENAMENTO 1) Fase di allenamento non specifica: questa fase , tenendo conto delle particolarità individuali dei singoli sport, termina all’età di 12 anni circa. 2) Fase di allenamento semispecifica: questa fase, tenendo conto delle particolarità individuali dei singoli sport, termina in un’età compresa tra i 12 ed i 16 anni. 3) fase specifica dell’allenamento: questa fase, secondo le caratteristiche dei soggetti e dei singoli sport, inizia dopo i 16-18 anni.
FASE DI ALLENAMENTO NON SPECIFICA Durante questa fase di allenamento viene attribuita priorità ad uno sviluppo coordinato ed interattivo di tutte le capacità fisiche: la coordinazione, la resistenza, la forza e la velocità, e viene preso in considerazione soprattutto lo sviluppo globale dell’individuo (ontogenesi).
FASE DI ALLENAMENTO SEMISPECIFICA Nel corso di questa fase si completa la scelta della disciplina sportiva. Nell’allenamento delle capacità fisiche un carattere specifico, secondo la disciplina, comincia a sostituire il carattere non-specifico di base, assecondando quanto è richiesto dalle necessità della prestazione di un dato sport.
FASE SPECIFICA DELL’ALLENAMENTO È la fase nel corso della quale lo sviluppo delle capacità fisiche assume un carattere specifico e adeguato alla struttura dell’allenamento di un dato sport e delle caratteristiche dell’individuo. In questa fase di preparazione e in questa fascia di età non c’è posto per uno sviluppo di capacità di tipo generale indeterminato e privo di carattere specifico.
EVOLUZIONE DELLA PREPARAZIONE NEL TEMPO Fino a venti anni fa non c’erano atleti juniores di altissimo livello sportivo. Oggi invece i teen-agers si allenano quanto gli adulti di venti anni fa. Le nuotatrici di oggi superano i risultati dei nuotatori maschi di una decina di anni fa. Da ciò deriva la considerazione che lo sviluppo attuale dei giovani può essere descritto con relativa attendibilità, come farò capacità per capacità.
LA CAPACITA’ DI FORZA La forza muscolare è una capacità basilare per qualunque attività sportiva, si può esprimere: massima contrazione muscolare (forza massima). Rapidità della contrazione muscolare (potenza/forza rapida). Durata della contrazione, numero di ripetizioni (resistenza alla forza).
QUANDO INIZIARE L’ALLENAMENTO DELLA FORZA Il periodo più adatto per iniziare lo sviluppo della forza rapida e della resistenza alla forza si colloca tra 8-10 e 12-13 anni. All’inizio la resistenza esterna deve essere ridotta cosi da permettere un’alta velocità di contrazione e un alto numero di ripetizioni. Questa è la ragione per cui il nuoto, la ginnastica, e tutti i giochi con la palla possono essere iniziati a questa età. Durante l’adolescenza (13-14 anni) si verificano condizioni morfo-funzionali e psicologiche favorevoli per iniziare lo sviluppo della forza massima, incrementando gradualmente la resistenza esterna.
LA CAPACITA’ DI RAPIDITA’ La rapidità può essere interpretata in diversi modi, la rapidità di reazione e la rapidità di un singolo movimento come risposte ad uno stimolo preciso devono essere sviluppate il più presto possibile, tra i 7 e i 12 anni. Alla base di qualunque prestazione di rapidità si trovano sempre una buona coordinazione motoria e una forza sviluppata in maniera appropriata.
LA CAPACITA’ DI RESISTENZA Resistenza aerobica o di lunga durata si può iniziare anche prima dell’età scolare il periodo più per lo sviluppo della resistenza aerobica o di base è quello tra gli 11 e 14 anni è allenabile per un periodo relativamente lungo. Resistenza anaerobica o resistenza alla velocità, può essere allenata con scarsa efficacia durante l’infanzia. La sua allenabilità migliora nell’adolescenza, se l’individuo ha una buona resistenza aerobica.
LE CAPACITA’ COORDINATIVE Capacità preposte alla funzione della coordinazione motoria: orientamento, equilibrio, senso del ritmo, capacità di adattamento e di trasformazione del movimento, senso cinetico. La fase più propizia per lo sviluppo delle capacità coordinative è compresa tra i 6 ed i 13 anni, raggiungono uno sviluppo compreso tra il 75 ed il 90% tra gli11 ed i 13 anni. Lo sviluppo totale delle cap. coord. Si completa intorno ai 18 anni.