Progetto Pensiamoci Prima:

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Transcript della presentazione:

Progetto Pensiamoci Prima: Workshop ACIDO FOLICO E STATO DI NUTRIZIONE IN ITALIA: È sufficiente l’alimentazione o è auspicabile l’integrazione?  13 aprile 2010 Sala Marconi - Consiglio Nazionale delle Ricerche Piazzale Aldo Moro,7 - Roma Progetto Pensiamoci Prima: acido folico e non solo  Prof Pierpaolo Mastroiacovo Direttore, ICBD - Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity

Nota per l’utente Le diapositive contenute in questa relazione sono a completa disposizione e gratuite sia per i sanitari che per non-sanitari: Possono essere distribuite a chiunque Possono essere usate come tali in corsi o conferenze professionali Possono essere riadattate alle proprie esigenze A condizione che : Non vengano usate per scopi commerciali Non vengano usate per assumere farmaci senza la prescrizione medica Sia riconosciuto un credito di paternità all’autore nel modo più appropriato Sia riconosciuto il credito al sito “Pensiamoci Prima” da cui sono state tratte

Pensiamoci Prima www.pensiamociprima.net Progetto del CCM – Centro Nazionale Prevenzione e Controllo delle Malattie del Ministero della Sanità, coordinato da ICBD attraverso tre unità operative: ICBD, INRAN, OBG e con il contributo del GLISP. Obiettivo: mettere a punto materiali e metodi per la promozione della salute della donna in vista della riproduzione (counseling preconcezionale), con particolare riferimento a : Linee guida Materiale didattico per corsi di aggiornamento professionale Materiale di sensibilizzazione e informazione per donne in età fertile Progetti di implementazione sul territorio Riflessione sull’acido folico: revisioni sistematiche fortificazione, integrazione, alimentazione ricca In questa diapositiva è spiegato che cosa è il progetto “Pensiamoci Prima” e quali sono i suoi obiettivi. Il tutto è reperibile sul sito indicato in giallo. www.pensiamociprima.net

Obiettivo finale del progetto Rispondere alle esigenze della coppia e a quelle della medicina preventiva La coppia (la donna) desidera che la gravidanza: Si verifichi Abbia un decorso normale Abbia un esito normale La medicina preventiva, individuale o di sanità pubblica, può promettere soltanto di ridurre i rischi di: Infertilità Decorso anormale della gravidanza Esito avverso della riproduzione Che cosa chiedono le coppie che desiderano un figlio e che cosa può offrire la sanità pubblica oggigiorno. La cattiva notizia è che non si può “promettere” la nascita di un figlio sano ancor oggi nascono bambini con malformazioni congenite o prematuri che avranno problemi immediati e a distanza. La buona notizia è che il rischio di tali eventi e non solo di questi può essere ridotto, di poco ma di una quota significativa sia per la coppia individuale che per la comunità.

Esiti avversi della riproduzione (EAR) Malformazioni Anomalie cromosomiche Malattie genetiche Disabilità congenite Deficit cognitivi Problemi comportamentali Paralisi cerebrali SIDS - Morte improvvisa del lattante Tumori congeniti Infertilità Aborto spontaneo Interruzione della gravidanza Complicanze della gravidanza Eclampsia Distacco di placenta Rottura prematura delle membrane Basso peso neonatale Prematurità Restrizione crescita fetale Ecco, in questa diapositiva sono elencati i vari esiti avversi della riproduzione che con una oculata politica sanitaria possono essere ridotti. Si può notare che il range di condizioni è molto ampio. Può sembrare poco realistico, invece è proprio così. Oggigiorno esistono i mezzi e concrete possibilità di ridurre tutti questi esiti avversi poiché hanno in comune una condizione di salute “ottimale” della donna (e della coppia).

Quali interventi per ridurre il rischio di EAR ? Interventi basati su prove di efficacia robuste nel periodo preconcezionale, all’inizio della gravidanza, forse più efficaci nel periodo preconcezionale. 28 Raccomandazioni adattate da Linee Guida Olandesi e da Raccomandazioni Statunitensi da un panel di esperti italiani, revisionate da 21 società scientifiche, sottoposte a condivisione aperta nel Luglio-Dicembre 2009. Come è possibile raggiungere questo obiettivo ? Di nuovo sottolineo che si tratta di un obiettivo di riduzione del rischio, non di prevenzione totale. Rimane un rischio residuo, purtroppo. Ma molto si può fare. Si tratta di intereventi che trovano la loro massimizzazione nel periodo preconcezionale, o al massimo all’inizio della gravidanza a tre condizioni: (a) che la donna sia ben informata e ben consapevole di ciò che va fatto e ciò che va evitato, (b) che programmi la propria vita riproduttiva in modo attento e responsabile e non consideri la gravidanza un evento romantico che accade quando meno te lo aspetti, come un qualunque altro incidente,(c) che verifichi con il(la) proprio(a) ostetrico(a) al più presto le sue condizioni di salute. Per quanto riguarda gli interventi che vengono massimizzati nel periodo preconcezionale rimando alle 28 raccomandazioni che sono state approvate da 21 società scientifiche e che si possono reperire sul sito menzionato prima. Ricordo infine che per periodo preconcezionale va inteso il periodo di tempo in cui la donna (la coppia) è aperta alla procreazione, ovvero non mette in atto efficaci metodi contraccettivi, sia di fronte ad una prima gravidanza sia durante una gravidanza e l’altra (periodo interconcezionale propriamente detto).

Le 28 Raccomandazioni 1 - Prospettiva riproduttiva 2 - Sovrappeso e obesità 3 - Magrezza eccessiva 4 - Ipertensione 5 - Diabete 6 - Epilessia 7 - Ipo e iper-tiroidismo 8 - Trombofilie 9 - Iper-fenilalaninemia 10 - Altre malattie croniche 11 - Farmaci e diagnostica con radiazioni ionizzanti 12 - Precedenti gravidanze 13 - Malattie genetiche 14 - Varicella L’elenco delle 28 raccomandazioni. In rosso quelle che sicuramente attirano maggiormente i partecipanti a questa giornata: esperti di alimentazione.

Le 28 Raccomandazioni 15 - Rosolia 16 - Epatite B 17 - Toxoplasmosi 18 - Infezione da CMV 19 - Infezione da HIV 20 - Sifilide 21 - Infezione da Chlamydia 22 - Altre infezioni 23 - Alimentazione 24 - Acido folico e AAVV 25 - Fumo di sigaretta 26 - Bevande alcoliche 27 - Sostanze stupefacenti 28 - Rischi ambientali

www.pensiamociprima.net Di nuovo il sito. Si tratta di una risorsa imprescindibile per ogni approfondimento sulla prevenzione degli esiti avversi della riproduzione.

Raccomandazione sull’acido folico Per tutte le donne in età fertile A tutte le donne che programmano una gravidanza o non ne escludono la possibilità nel breve-medio termine: raccomandare di scegliere un’alimentazione ricca di folati: frutta (arance, kiwi, fragole), verdura fresca (asparagi, carciofi, indivia, broccoli, spinaci, bieta e legumi (ceci, lenticchie, fave, fagioli). prescrivere l’integrazione di acido folico (0,4 mg al giorno), senza vitamina A preformata se preferito un multivitaminico. Ricordare che Il SSN ha inserito in fascia A prodotti a base di acido folico (0,4 mg/cp), con la precisa indicazione: “profilassi primaria dei difetti dello sviluppo del tubo neurale in donne in età fertile, che stanno pianificando una gravidanza” E’ fondamentale che questa raccomandazione venga seguita anche per tutto il primo trimestre di gravidanza. Vediamo adesso in particolare la rommandazione sull’acido folico. Attore principale della giornata odierna. 10

Raccomandazione sull’ acido folico Per le donne con aumentato rischio di DTN o altre malformazioni Tutte le donne che hanno avuto una gravidanza esitata in una interruzione dopo diagnosi prenatale o in un nato con un DTN devono assumere un supplemento di acido folico al dosaggio di 4 – 5 mg / die Inoltre, sulla base di una serie di considerazioni di buon senso e condivise, è utile che il dosaggio di 4-5 mg/die venga prescritto anche alle donne che: non assicurano la compliance con la precedente raccomandazione giornalmente hanno o hanno avuto un familiare (nella propria famiglia o nella famiglia del partner) con un DTN sono affette da epilessia e in trattamento con farmaci anticonvulsivanti hanno avuto una gravidanza esitata in una interruzione dopo diagnosi prenatale o in un nato con una qualunque malformazione congenita sono affette da diabete sono affette da obesità assumono, o hanno assunto in precedenza, quantità eccessive di bevande alcoliche 11

La situazione nel mondo No fortification Planning Voluntary Mandatory Quale è la situazione nel mondo ? Ovunque senza alcuna eccezione è accettata la raccomandazione di aumentare l’apporto di acido nel periodo preconcezionale continuando per tutto il primo trimestre di gravidanza. In alcuni paesi per assicurare a tutti un minimo di apporto giornaliero è stata decisa la fortificazione obbligatoria delle farine più comunemente usate.

Perché aumentare l’apporto di acido folico nel periodo perriconcezionale Perché riduce il rischio di anencefalia e spina bifida 1 per 1.000 0,6 - 40% Se tutte le donne assumono una quota di acido folico in più Migliore stima possibile Frequenza DTN = dati registri malformazioni + sottoaccertamento Decremento possibile = dati letteratura Perché è necessario aumentare l’apporto di acido folico ? La risposta è semplice e per quanto riguarda l’Italia sintetizzata in questa diapositiva anche in termini quantitativi. Si tratta di una stima, purtroppo non è stato ancora condotto uno studio in grado di fornire una precisa riposta a questa domanda, per l’Italia, sottolineo, poiché non possiamo prendere stime quantitative effettuate altrove, per tutti i motivi che potremo approfondire in discussione.

Le prove di efficacia dell’integrazione e della fortificazione No Sup No Sup No supplement No Sup Supplemented 93 85 39 42 46 30 28 Pre fortification 35 20 Post fortification 0,8 0,4 0,4 0,4 0,1 n.a. 0,1 0,44 Prevalence rate x 10,000 FA FA % of reduction MV FA Le prove di efficacia disponibili nel mondo sono molteplici, le più robuste sono sintetizzate in questa diapositiva. Complessa ma se letta attentamente completa. Notare: (a) la riduzione ottenuta è funzione della prevalenza iniziale (non supplemento, o prima della fortificazione), non è un valore fisso ovunque ! (b) la riduzione osservata non è stata mai inferiore allo 0.6 per mille (soglia dei DTN sensibili all’acido folico ?), eccetto che nel RCT Ungherese (effetto del dosaggio più elevato usato e/o delle vitamine ingerite contemporaneamente ?). Intake in mg: used in supplementation studies, predicted in fortification ones. 6.0 Supplementation Fortification mandatory, before-after studies Voluntary

Efficacia della fortificazione Correlazione tra prevalenza DTN ed efficacia acido folico 26 aree/popolazioni analizzate in 6 nazioni Canada, Prince Edward Decremento (x 1.000) osservato (DTN pre-fortificazione meno DTN post) Australia, aborigini Questa diaositiva è per specialisti. Si osserva la regressione del decremento dei DTN in funzione della prevalenza iniziale. Si potrebbe usare per predire la riduzione ottenibile in ogni singolopaese conoscendo la prevalenza dei DTN (?). Prevalenza DTNtot x 1000 prima della fortificazione 15

Perché potrebbe ridurre il rischio di cardiopatie congenite Perché aumentare l’apporto di acido folico nel periodo periconcezionale Perché potrebbe ridurre il rischio di cardiopatie congenite Stima conservativa basata su: meta-analisi di Goh (-22%), studio olandese (-18%), studio pre-post fortificazione canadese (-6%) Se tutte le donne assumono una quota di acido folico in più - 10 % 9 per 1.000 8,1 per 1.000 Questo seminario è intitoloato acido folico e non solo. Parlando dell’efficacia dell’acido folico potremmo dire DTN e non solo !!! Guardate cosa accade per le cardiopatie congenite

Perché aumentare l’apporto di acido folico nel periodo periconcezionale e …. non solo Perché l’integrazione nel periodo peri-concezionale potrebbe (?) ridurre anche il rischio di: Altre malformazioni congenite Prematurità Patologie della placenta … e promuovere la salute dei nascituri … inoltre, se assunto regolarmente in età giovanile (donne e uomini) potrebbe ridurre il rischio di: Patologie cardiovascolari Alcune patologie neoplastiche … ed infine sembra utile anche per migliorare la fertilità maschile … e consideriamo anche altri effetti sulla salute umana. Non sono solo ipotesi sono dati abbastanza ben dimostrati, anche se purtroppo mancano prove robuste come sarebbe desiderabile.

Perché l’acido folico è efficace Perché l’acido folico è così “utile” ? Magritte, La verità negata

Perché l’acido folico è efficace Aumenta la folatemia, ciò consentirebbe: una migliore metilazione di geni e proteine riduzione dell’omocisteina il cui accumulo sembra: tossico per lo sviluppo embrionale, competere con la S-adenosil-omocisteina che a sua volta inibisce la metil-transferasi riducendo la metilazione di geni e proteine. Di fatto, la prova nella popolazione più robusta è …. Queste sono le risposte possibili… ma la risposta definitiva è molto semplice….

Perché l’acido folico è efficace Analisi di Daly et al (JAMA, 1995) Rischio di DTN (x 1.000) correlato con Folati Globuli Rossi 7,0 6,0 6,6 5,0 4,0 Prevalenza DTN x 1.000 3,0 3,2 2,0 2,3 1,0 1,6 … aumenta la folatemia e tanto più è elevata tanto più riduce il rischio di DTN. La migliore performance si ottiene con 400 n/mol di folati nei globuli rossi… migliore ma attenzione sempre intorno a 0.8 … 0.6 se prolunghiamo la curva di regressione. 0,8 - 150 150 - 199 200 - 299 300 - 399 400 + Folati nei Globuli Rossi – nmol/L

L’ipotesi Wald Apporto di acido folico mg/die Decremento di DTN ipotizzato quando la folatemia sierica è intorno a 12 nmol/L (5,3 ng/mL) 0,2 23 % 0,4 36 % 1,0 57 % 3,0 78 % 5,0 85 % Nick Wald dopo aver effettuato una revsione sistematica degli studi disponibili ha addirittura ipotizzato una riduzione ben più significativa all’aumentare dell’apporto di acido folico con una supplementazione giornaliera. Si è allargato un po’ troppo ? Non lo sappiamo. L’unica risposta possibile può derivare da un trial randomizzato che valuti l’efficacia di 5 mg / die nel periodo preconcezionale e nel primo trimestre di gravidanza, il problema è che tale trial va condotto nei confronti di 0.4 mg enon del placebo (sarebbe bocciato da qualsiasi comitato etico). Wald JN et al. Lancet 2001; 358: 2069

Veneto Region RCT Protocol 4 + 8 +12 months interview 5,000 women Out No conception after 12 mo. Informed Consent Preconception Counseling Randomization 0.4 or 4.0 mg Questionnaire Pills given double bind Conception Nel Veneto questo studio è stato avviato. Eccone lo schema operativo. Il problema è la dimensione del campione necessario, ben più ampio di quello analizzabile da un qualsiasi gruppo di ricerca. Soluzione ? Dobbiamo iniziare eincoraggiare altri gruppi a fare la stessa cosa. Pian pianino stiamo vedendo che qualcosa si muove. 16 + 24 weeks interview 1 + 3 + 12 mo. Full pediatric evaluation Pregnancy Fetus or newborn clinical evaluation

Un approfondimento sulla dimensione dei benefici e dei risparmi in Italia Vorrei adesso proporre un approfondimento, utile per la nostra sanità, per la situazione Italiana: quali sono le dimensioni dei benefici e dei risparmi.

Ammettiamo che in Italia … Difetti del tubo neurale: anencefalia e spina bifida 570/anno Se tutte le donne assumono una quota di acido folico in più - 40% (228/anno) 1 per 1.000 342/anno 0,6 per 1.000 Ammettiamo, e ne abbiamo le prove, robuste, che in Italia vengano alla luce durante la gravidanza o alla nascita 570 DTN all’anno. Se tutte, dico tutte, le donne assumono acido folico possiamo ipotizzare ragionevolmente una riduzione del 40% ovvero di 228 casi / anno. Migliore stima possibile Frequenza DTN = dati registri malformazioni + sottoaccertamento Decremento possibile = dati letteratura

Vediamo meglio… in Italia Stima IVG-DP = 80% Mortalità = 0% Disabilità = 100 % Stima IVG-DP = 95% Mortalità perinatale = 100% 0,5 0,5 0,025 0,10 IVG-DP 0,475 x 1.000 IVG-DP 0,40 x 1.000 0,4 0,4 - 40 % - 40 % 0,3 0,3 0,015 0,06 0,2 IVG-DP 0,285 x 1.000 0,2 IVG-DP 0,24 x 1.000 0,1 0,1 Vediamo meglio: quando si parla di DTN ci sono due malformazioni principali ben distinte: anencefalia e spina bifida. La prima è letale, la seconda è associata sempre a disabilità, anche dopo la correzione chirurgica. La prima è associata a interruzione della gravidanza dopo una diagnosi prenatale (IVG-DP) nel 95% dei casi, la seconda nell’80% dei casi. Quindi … Anencefalia Spina Bifida

Vediamo meglio… in Italia Tradotto in numeri assoluti per ogni anno, su un totale di 570.000 gravidanze 285 285 - 23 disabili 0,5 0,5 14 57 IVG-DP 271 IVG-DP 228 0,4 0,4 171 171 0,3 0,3 114 (6+108) 8 114 (23+91) 34 0,2 IVG-DP 163 0,2 IVG-DP 137 Se tutte le donne assumono acido folico si otterrà una riduzione di 114 casi di anencefalia: 6 nati e 108 IVG-DP e di 114 casi di spina bifida: 23 nati e 91 IVG-DP. Il fatto più rilevante sarebbe… allo stato attuale della situazione 23 bambini disabili in meno all’anno. Tenete presente che si tratta di disabilità che dura tutta la vita, e la sopravvivenza è molto buona, non troppo diversa da quella della popolazione generale, oggi. 0,1 0,1 Anencefalia Spina Bifida

Vediamo meglio… in Italia Cardiopatie congenite Tradotto in numeri assoluti per ogni anno, su un totale di 570.000 gravidanze Se tutte le donne assumono una quota di acido folico in più 5.130 - 513 trattamenti chirurgici e cure 4.617 … ma abbiamo detto… non solo DTN … ci sono anche – ragionevolemnte – non sicurissimamente (nella dimensione delle stime quantitative) le cardiopatie congenite. Con un decremento di 513 casi in meno all’anno.

Vediamo meglio… in Italia In conclusione con l’integrazione periconcezionale a tutte le donne potremmo avere: 23 bambini disabili in meno all’anno 205 IVG-DP o morti perinatali 513 bambini con cardiopatia congenita La conclusione … per chi non ha seguito tutte queste cifre è indicata in questa diapositiva.

… con quale costo ? Intorno a € 21.361.320 all’anno Considerato che: Il prodotto in fascia A costa € 3,47/mese Il tempo medio per rimanere incinta è di 6 mesi = € 20,82 L’acido folico va assunto per tutto il primo trimestre Il ciclo completo di 9 mesi in media costa € 31,23 (10, 41+20,82) Il ciclo completo dovrebbe essere assunto da circa 684.000 donne all’anno (570.000 + 20% aborti e infertilità) che programmano la gravidanza Per cui 684.000 x 31,23 = 21.361.320 Con quale costo ? Qui andiamo sullo scivoloso. Io dico al costo di 21 milioni all’anno di Euro. E indico nella diapositiva come arrivo a questa cifra.

Il costo previsto è vantaggioso ? Risposta difficile, difficilissima, che deve tener conto almeno di: Il costo aggiuntivo di diagnosi prenatale di anencefalia, spina bifida Costo eventuale IVG elettiva Il costo medico diretto e il costo sociale indiretto (personale e per i familiari) per tutta la vita di una persona con spina bifida Il costo medico diretto e il costo sociale indiretto (personale e per i familiari) per l’intervento e le cure necessarie a un bambino con cardiopatia congenita Ora la domanda ovvia è … ma questi 21 milioni di euro sono spesi bene ? La risposta è difficilissima dovrei avere informazione che non sono disponibili. A spanne, perdonate la grossolanità, una persona disabile costa mediamente 1 milione di euro… provare per credere … a chiedere il risarcimento all’assicurazione per un danno del genere. Ebben calcolando solo questo esito (senza considerare tutto il problema delle IVG-DP, e senza considerare le cardiopatie che non sono acqua fresca) il bilancio è positivo… è vantaggioso. Specialmente tanto più vantaggioso se il SSN approva una formulazione di acido folico a più basso costo … che esiste

… e con quali effetti collaterali ? Possibile mascheramento carenza di B12, molto improbabile con la fortificazione e ancor meno con l’integrazione individuale Quelli ipotizzati di aumento del cancro del colon per l’aumentato apporto di acido folico nelle persone anziane: non confermati Quelli ipotizzati di incremento di parti gemellari per uso di integratori nel periodo periconcezionale: definitivamente sconfermati Ultimissimo e brevissimo approfondimento … con quali effetti collaterali ? Nessuno … diciamocelo chiaramente. E vi porto un solo argomento. Pensate voi che sistemi sanitari come quello Satunitense, Canadese e Australiano (ha deciso la fortificazione obbligatoria qualche mese fa) in cui esiste la fortificazione obbligatoria delle farine con acido folico accetterebbero un rischio possibile, se poco poco se ne adombrasse la ragionevole ipotesi ? Quindi un modo più che sintetico nessun effetto collaterale oggi dimostrato o ragionevolmente ipotizzato.

Ma … in Italia, nella patria della dieta mediterranea, l’integrazione è necessaria ? Oggi ci trovaimo in un contesto di esperti di nutrizione. La domanda ovvia è dunque in questa diapositiva.

Ma … in Italia l’integrazione è necessaria ? Donne Legenda Folati serici nmol/L Maschi Femmine Maschi e femmine 11.9 29.2 Folati GR nmol/L Post Fortificazione USA = 1999 Cile = 2000 438 628 Altra diapositiva affollata … va vista bene. In Italia abbiamo livelli di folati serici, nei GR e di omocisteina non ottimali. Introduciamo poco acido folico … nonostante il mediterraneo ! Guardate solo il box a destra dove c’è il confronto tra Italia e USA. Siamo sotto per i folati e sopra per l’omocisteina. Brutta notizia. L’integrazione sembra dunque necessaria. Omocisteinemia mmol/L 11.6 6.8

Se si … in che percentuale di casi viene realizzata ? In Olanda 85% gravidanze programmate 50% uso di integratori periodo periconcezionale Negli Stati Uniti 50% gravidanze programmate 40% uso di integratori periodo periconcezionale In Italia 50-60% gravidanze programmate 5-10 -20% uso di integratori periodo periconcezionale … e non viene eseguita… non c’è verso. Neppure dove viene raccomandata assiduamente come in USA e Olanda.

Ma … Il titolo della mia relazione è “Progetto Pensiamoci Prima: acido folico e non solo”. Vediamo allora un’altra raccomandazione del Progetto molto attinente all’organizzazione che ha promosso questo incontro: INRAN Che soluzioni abbiamo ? Una è insistere… insistere … insistere. La seconda è puntare anche sull’alimentazione.

Raccomandazione sull’ alimentazione Valutare le abitudini alimentari della donna ed incoraggiare: una corretta alimentazione: normocalorica, ricca di frutta / verdura fresca, di pesce (apporto acidi grassi essenziali) e povera di grassi, max 2-3 caffè/die l’esclusione di alimenti a rischio di trasmissione di infezioni (alimenti crudi o poco cotti, formaggi erborinati e patè) o con possibili quantità eccessive di vitamina A (fegato) o metilmercurio (pesce spada, tonno) Assicurarsi che un’eventuale alimentazione vegetariana sia ben equilibrata per apporto di proteine, vitamine ed oligoelementi Una delle raccomandazioni di “Pensiamoci Prima” riguarda infatti l’alimentazione. Prima di tutto… prima dell’integrazione… data una serie di vantaggi che non mi sembra proprio il caso di ricordi in questo contesto.

Una linea di ricerca essenziale e due ricerche illuminanti Vujkovic M et al., Obs & Gyn 2007; 110:378 Maternal western dietary patterns and the risk of developing a cleft lip with or without a cleft palate. Vujkovic M et al. BJOG 2009; 116:408 The maternal Mediterranean dietary pattern is associated with a reduced risk of spina bifida in the offspring. Studio caso – controllo: 50 madri di SB e 81 controlli Analisi dell’alimentazione e dosaggio folati serici, GR, B12, Hcy Pattern alimentare dei casi e dei controlli valutato con punteggio basato su analisi dei componenti principali (PCA) o su regressione ridotta dei ranghi (RRR), diviso in quartili Il pattern mediterraneo Q4 è il migliore: elevato uso frutta, verdura, olio vegetale, pesce, legumi, cereali.Q1 è il peggiore L’unica cosa che vorrei sottolineare è il risultato di una ricerca svolta in Olanda.

Risultati Regressione ridotta dei ranghi (RRR) Caratteristica Q 1 Pattern mediterraneo scarso Q 4 Pattern mediterraneo ottimale BMI 25,4 24,2 Fumo 27 % 19 % AF periconcezionale 61% 45% Folati siero (nmol/L) 11,7 19,2 Folati GR (nmol/L) 397 834 B6 (nmol/L) 50 61 B12 (pmol/L) 221 304 Omocisteina (mmol/L) 12,8 9,9 E’ stato dimostrato che chi mangia una dieta mediterranea vera, che sta nel quartile superiore (Q4) ha livelli di folatemia nei GR ottimali (834 nanomoli/litro) paragonabil a quelli ottenibili con la integrazione e anche superiori a quelli ottenibili con la fortificazione

Risultati Regressione ridotta dei ranghi (RRR) Caratteristica Q 1 Pattern mediterraneo scarso (n=33) Q 4 Pattern mediterraneo ottimale (n=32) Donne Campobasso Zappacosta et al. (n=79) Donne USA NHANES (n=1950) 1988-94 prefort  2001-02 postfort BMI 25,4 24,2 Fumo 27 % 19 % AF periconcezionale 61% 45% Folati siero (nmol/L) 11,7 19,2 11,9 12,6  29,2 Folati GR (nmol/L) 397 834 438 397  628 B6 (nmol/L) 50 61 27,5 B12 (pmol/L) 221 304 248 Omocisteina (mmol/L) 12,8 9,9 11,6 7,9  6,8 E vedete che secondo lo studio di Zappacosta condotto a Campobasso siamo più vicini al pattern mediterraneo scarso.

Risultati Regressione ridotta dei ranghi (RRR) Spina bifida (n=50) Controlli (n=81) Adj OR Q 1 Scarsa Alim Med 20 (40,0%) 13 (16,0%) 3,5 (IC 95%1,5-8,2) Q2 – Q4 Buona-Ottima Alimen Mediter 30 (60,0%) 68 (84,0%) 1,0 Ref E … la cattiva notizia è che le donne nel quartile più basso hanno un rischio di avere un bambino con spina bifida di 3,5 volte superiore alle altre.

Prima di concludere Inviare domande o commenti al relatore a icbd@icbd.org Il Prof Pierpaolo Mastroiacovo sarà ben lieto di rispondere

Conclusione La salute riproduttiva e dei nuovi nati può essere migliorata attraverso vari interventi in vista del concepimento: “pensiamoci prima”. Tra i vari interventi è essenziale includere un apporto ottimale di acido folico nel periodo periconcezionale. Apporto ottimale che può essere ottenuto attraverso l’integrazione, ma anche, probabilmente, con un’alimentazione “mediterranea” che non può essere, o non viene ancora, utilizzata in modo ottimale da gran parte della popolazione. Il “probabilmente” della precedente asserzione esige lo sviluppo di ricerche accurate ed ampie. In conclusione ….