di cooperazione trilaterale D.G. per gli Affari Internazionali Progetto di cooperazione trilaterale promosso dalla D.G. per gli Affari Internazionali in collaborazione con
COOPERAZIONE EDUCATIVA Gli accordi culturali L’iniziativa nasce all’interno delle relazioni bilaterali che la D.G. per gli Affari Internazionali promuove in attuazione degli accordi culturali fra diversi Paesi, con la finalità principale di : Favorire la conoscenza delle lingue e culture reciproche e la qualità del loro insegnamento nei rispettivi sistemi d’istruzione e formazione, in linea con gli orientamenti europei e con le priorità educative nazionali Direzione Generale per gli Affari Internazionali
COOPERAZIONE EDUCATIVA Priorità nazionali L’insegnamento di Storia come DNL per il consolidamento delle sezioni bilingui di francese e tedesco nei licei europei e nei licei ad opzione internazionale Promuovere pratiche didattiche CLIL (Content and Language Integrated Learning) per valorizzare un’offerta formativa plurilinguistica nell’area degli apprendimenti scientifici e nel quadro dell’autonomia scolastica
COOPERAZIONE EDUCATIVA IN ITALIA CLIL e plurilinguismo 1995 Libro Bianco “Insegnare e apprendere. Verso la società conoscitiva” 2003 Piano d’azione 2004-2006 “Promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica” 2004 Istruzione e informazione 2010. Report intermedio 2005 Simposio europeo in Lussemburgo 2005 Comunicazione per un nuovo quadro strategico per il multilinguismo 2006 Lifelong Learning Programme 2007-2013 2007 Relazione finale sul Piano per le lingue 2004-2006 2008 Risoluzione del 21 novembre relativa a una strategia europea per il multilinguismo
plurilinguismo e literacy scientifica COOPERAZIONE EDUCATIVA IN ITALIA plurilinguismo e literacy scientifica Polarizzare l’interesse per le tematiche scientifiche e valorizzare gli apprendimenti con e attraverso più lingue per l’apertura del P.O.F. all’internazionale Obiettivi strategici di Lisbona Europa 2020 Indagini internazionali: OCSE-PISA e TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study) Le 8 Competenze chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) Indagini nazionali: Gruppo Interministeriale per la diffusione della ricerca scientifica
lo sviluppo dell'autonomia scolastica COOPERAZIONE EDUCATIVA IN ITALIA lo sviluppo dell'autonomia scolastica curricolo progettato dalle scuole (sulla base di indicazioni nazionali) progettazione per competenze, per favorire un apprendimento lungo tutto l’arco della vita (apprendere ad apprendere) Offerta formativa progettazione personalizzata (attenzione al successo formativo di ciascuno)
IL PROGETTO Un’iniziativa di sperimentazione didattica CLIL/EMILE in francese, italiano e tedesco nell’area degli apprendimenti scientifici in una prospettiva di formazione peer to peer secondo modalità blended Anno scolastico 2009/2010
IL PROGETTO La dinamica cooperativa LIVELLO ISTITUZIONALE LIVELLO INTERDISCIPLINARE tra 2 discipline e 2 docenti nella stessa istituzione scolastica LIVELLO INTERLINGUISTICO ED INTERCULTURALE tra i docenti di scienze e di lingua straniera delle scuole dei tre paesi Lo sviluppo delle competenze degli studenti
IL PROGETTO Organizzazione Modularità Modalità di attuazione Codocenza/compresenza dei due insegnanti di scienze e di lingue Modularità Organizzazione Accompagnamento in modalità blended
ATTIVITA' PROGETTUALI SEMINARIO INIZIALE Roma, 14-16 maggio 2009 START UP FASE 1 PROGRAMMAZIONE DEI MODULI DIDATTICI Settembre – gennaio 2009 FASE 2 SPERIMENTAZIONE DEI MODULI DIDATTICI IN CLASSE Gennaio – aprile 2010 Prodotto Finale 12 moduli didattici di Scienze in francese, italiano e tedesco sperimentati nelle classi
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MACROAREE TEMATICHE 1 Aspetti chimici e biologici dell’alimentazione 2 Educazione alla salute 3 Aspetti chimici, biologici e sociali dell’acqua 4 Ecosistema fiume
TITOLO LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Modello didattico-metodologico dei percorsi CLIL TITOLO Abstract FATTORI DI CONTESTO INDICAZIONI DIDATTICHE SEQUENZA DELLE ATTIVITA’ VALUTAZIONE
La struttura FATTORI DI CONTESTO IL MODULO DIDATTICO La struttura FATTORI DI CONTESTO 1 Classe o gruppo di destinatari 2 Prerequisiti disciplinari e linguistici necessari degli studenti 3 Insegnanti CLIL 4 Quali forme di collaborazione per gli insegnanti CLIL 5 Tipologia CLIL 6 Numero delle ore di didattica del progetto CLIL
INDICAZIONI DIDATTICHE IL MODULO DIDATTICO La struttura INDICAZIONI DIDATTICHE 1 Forme di lavoro in classe 2 Obiettivi disciplinari (in termini di competenze) 3 Obiettivi linguistici (in termini di competenze) 4 Obiettivi trasversali
SEQUENZA DELLE ATTIVITA’ IL MODULO DIDATTICO La struttura SEQUENZA DELLE ATTIVITA’ 1 Chi fa cosa; forme di lavoro; materiali usati 2 Attività proposte alla classe in ordine temporale; consegne date agli studenti; strumenti e materiali di lavoro 3 Aiuti/supporti linguistici; connettori linguistici; lessico specifico indispensabile 4 Compiti a casa
1 2 3 IL MODULO DIDATTICO La struttura Criteri per la correzione Elaborazione dei compiti 3 Criteri di valutazione VALUTAZIONE
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA Moduli in lingua italiana Titolo Classi e livello linguistico Monte ore Analisi dell'acqua 3° anno, sezione europea B1 30 ore Il diabete mellito B1/B2 16 ore Aspetti biologici e sociali dell’acqua B1/B2. 15 ore La digestione 3° anno, liceo linguistico con bilinguismo B1 14 ore L’ecosistema fiume: il caso dello Sprea 7 Gymnasium 10 ore
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA Moduli in lingua francese Titolo Classi e livello linguistico Monte ore Mangiare bene vuol dire star bene 3° e 4° anno liceo scientifico. B1 e B1/B2 15 L’acqua e il fiume 3° anno liceo scientifico B1 16 Anatomia e fisiologia della digestione 18 L’alimentazione 2° anno liceo linguistico A2
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA Moduli in lingua tedesca Titolo Classi e livello linguistico Monte ore Gli stati dell’acqua 1° e 2° anno, liceo linguistico A2 15 ore L’acqua e l’ambiente: Ecosistema Tevere 2° e 3° anno, liceo linguistico A1/A2 20 ore I carboidrati 3° anno liceo linguistico A2-B1
RISULTATI dalla pratica alla teoria una riflessione pedagogica La sperimentazione didattica e l’analisi delle pratiche nelle classi hanno favorito: una riflessione pedagogica ad ampio raggio, trasversale alla didattica delle lingue e delle scienze nell’intento di tracciare le linee di un modello pedagogico di CLIL applicabile nelle scuole italiane
dalla pratica alla teoria RISULTATI dalla pratica alla teoria Il modello pedagogico per CLIL nasce dall’osservazione diretta del lavoro concreto nelle classi e si sostanzia in: Criteri di programmazione e raccomandazioni didattiche per la didattica modulare CLIL Un quadro di riferimento pedagogico per un insegnamento CLIL di qualità: il modello C.O.M.P.I.T.I. L’analisi dei vantaggi dell’approccio CLIL nell’area degli apprendimenti scientifici
PARTE 1: Un progetto italiano di cooperazione trilaterale PUBBLICAZIONE PARTE 1: Un progetto italiano di cooperazione trilaterale Un progetto per la promozione dell’apprendimento integrato di lingua e contenuto (CLIL – Content and Language Integrated Learning) Un progetto per lo sviluppo dell’educazione plurilinguistica nell’offerta formativa Un progetto per l’integrazione della didattica CLIL nei percorsi curriculari
PARTE 2: Verso un modello italiano per CLIL PUBBLICAZIONE PARTE 2: Verso un modello italiano per CLIL Linee-guida e criteri di programmazione Tentazioni da evitare in CLIL Errori linguistici: la traduzione La confusione metodo-obiettivi Esercizi a lezione, task come verifica Le attività didattiche e le strategie di supporto Le buone pratiche: il modello C.O.M.P.I.TI.
PARTE 3: la didattica delle Scienze nel CLIL PUBBLICAZIONE PARTE 3: la didattica delle Scienze nel CLIL Il quadro contestuale e le scelte organizzative L’intersezione di scienze e lingue: la fertilizzazione incrociata e la continuità Gli strumenti di cooperazione a distanza Le specificità dell’area scientifica Il questionario come strumento di analisi delle dinamiche attivate Armonizzazioni e raccomandazioni
Realizzazione della presentazione a cura di: Fiorella Casciato www.scienze-lingue.net Realizzazione della presentazione a cura di: Fiorella Casciato D.G. per gli Affari Internazionali - MIUR Ufficio V Roma, 2 dicembre 2010