RIFLESSIONI su GRAVIDANZA e PARTO AT TIVO

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Transcript della presentazione:

RIFLESSIONI su GRAVIDANZA e PARTO AT TIVO Dott. Massimo Pietrangeli Neonatologo Pediatra Perfezionato in Scienze Motorie Pediatria O.C. di Pescara - A.U.S.L. di PESCARA Ass. Sportiva e Socioculturale di Acquaticità e Medicina Naturale “AcquaMeNa”

INCONTRI CON LE GESTANTI AUSL di PESCARA - DSB di CEPAGATTI Dott.ssa Lucia Romandini - DSB - Specialista in Igiene e Prevenzione Ambientale - Responsabile del DSB Prof. Dott. Raffaele Lotti Primario Ostetricia e Ginecologia Ospedale Civile di Pescara Ost. Maria Colasante Ostetrica Ospedaliera O.C. Pescara - Presidente Collegio Ordine Ostetriche Ost.che Fabiola Mancini - Monica Sablone - Giovanna Abruzzese Ostetriche Ospedaliere O.C. Pescara Dott. Massimo Pietrangeli - DSB - Neonatologo Specialista in Cl. Pediatrica Perfezionato in Scienze Motorie Dott. Jafar G. Khaligh - DSB - Specialista in Cl. Ostetrica Ginecologica GESTANTI e NEO-MAMME “Le Protagoniste” dell’ evento Nascita

“GESTANTE e D.S.B.” Dottoressa Lucia Romandini Specialista in Igiene e Prevenzione Amb. Resp. del DSB di Cepagatti Ci parlerà dei rapporti della gestante con il DSB, delle fondamentali norme igieniche da rispettare in gravidanza, di lavoro e gravidanza, di come attualmente il DSB cerca di andare incontro alle esigenze della donna gravida, e di cosa si potrà fare in seguito per migliorare ulteriormente l’assistenza a questa categoria di utenti.

IGIENE PERSONALE - Consigli Nessuna controindicazione per bagno e doccia Evitare “tinture” e “permanente” Abbigliamento comodo e largo, che non stringa la vita o la radice degli arti inferiori L’areola può essere trattata con creme emollienti per prepararla all’allattamento e prevenire la formazione di ragadi

ABITUDINI VOLUTTUARIE Modeste quantità di alcool ( 1 bicchiere di vino / die ) sono consentite Evitare Superalcoolici e il fumo ( anche in allattamento ) : eccesso di alcool o tabacco possono portare gravi I.U.G.R. ( rit. accresc.) Le Droghe possono determinare I.U.G.R. E Sindrome da Astinenza nel neonato

ATTIVITA’ FISICA La gravida DEVE continuare a PRATICARE UNA NORMALE ATTIVITA’ FISICA, MA SENZA MAI AFFATICARSI Passeggiate, Bicicletta - fino al 5°-6°mese -, Palestra con moderazione ( meglio se con esercizi mirati di “Stretching” ) Nuoto, anche fino al termine, meglio se con attività specifiche per aumentare >elasticità muscolare - specie mm. perineali >flessibilità scheletrica e migliorare le tecniche di rilassamento

VIAGGI E’ permesso guidare l’auto, ma … Frazionare con soste i lunghi viaggi Certificati per viaggi in aereo VACANZE : evitare esposizioni troppo prolungate al sole ( squilibri vascolari ) e soggiorni a quote > 1400 metri

ATTIVITA’ SESSUALE Non vi sono controindicazioni

LAVORO E GRAVIDANZA Tranne che in caso di lavori particolarmente pesanti o nocivi, l’astensione dal lavoro è prevista per gli ultimi 1-2 mesi prima e i primi 3-4 mesi dopo la presunta data del parto Sono previsti anticipi in deroga se : Serie complicazioni per la gestazione Sfavorevoli condizioni ambientali Impossibilità di destinare la lavoratrice ad altre mansioni, se le sue sono pesanti

 peso graduale e compreso tra 9 e 12 ALIMENTAZIONE  peso graduale e compreso tra 9 e 12 Dalla 28° sett. :  ca. g.250 / sett. è normale ( periodo di massimo accrescimento fetale ) Razione Calorica giornaliera :  ca. 300 Kcal  Fabbisogno Ferro e Acido Folico Se Eccesso Ponderale : Dieta max ca. 1800 Kcal Mai scendere sotto le 1500 Kcal

PER IL PROSSIMO FUTURO Strutturare e potenziare CORSI PER GESTANTI, anche in acqua, per INFORMARE / FORMARE PREPARARE DARE SOSTEGNO

Grazie per l’attenzione !

“RIFLESSIONI sulla GRAVIDANZA e sul PARTO ATTIVO” Dott. Massimo Pietrangeli Neonatologo Pediatra Perfezionato in Scienze Motorie Considerazioni personali sulla GRAVIDANZA e sul PARTO ATTIVO, frutto della esperienza lavorativa in Neonatologia – Terapia Intensiva Neonatale, in Pediatria, dei Corsi di Preparazione in Acqua al Parto e dei Corsi del M.I.P.A. ( Mov. Int. Parto Attivo ).

DEFINIZIONE dell’ O.M.S. su “OBIETTIVO DELLE CURE PERINATALI” “IL FINE DI UNA MODERNA MEDICINA PERINATALE E’ QUELLO DI OTTENERE UNA MAMMA ED UN BIMBO IN PERFETTA SALUTE, CON IL LIVELLO DI CURE PIU’ BASSO COMPATIBILE CON LA SICUREZZA”

COMPITO DI TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE M-I PROMUOVERE LA NATURALEZZA E LA FISIOLOGICITA’ DELLA GRAVIDANZA E DELL’ EVENTO NASCITA

INDICE DI APPROPRIATEZZA CLINICA A seconda che sia dell’O.M.S. o del nostro Ministero della salute, il c.d. INDICE DI APPROPRIATEZZA CLINICA cambia : secondo l’O.M.S. , esso è del 10-15%, dovendo intendersi il 10% per le strutture di I° e II° livello e il 15% per le strutture di III° livello secondo il M.d.S., esso è del 15-20% ( più o meno la media europea )

USO IMPROPRIO DEL CESAREO ( Dati Ist. Sup. Sanità ) TASSI DI PARTI CESAREI : alla fine degli ANNI ’60 il tasso era ca. al 5%, alla fine degli ANNI ’70 il tasso era ca. al 15% e alla fine degli ANNI ’80 il tasso era ca. al 25% Oggi abbiamo raggiunto ca. il 35%, con punte che sfiorano il 70% !!! Ogni anno vengono effettuati in Italia circa 190.000 TC, di cui 115.000 ( >60%) IMPROPRI

CESAREI INAPPROPRIATI OVVERO SUPERFLUI, PER ANNO, IN ITALIA 115.000

O.M.S. : “Keeping birth normal !” RINORMALIZZIAMO LA NASCITA !

Tab. 1: Distribuzione regionale dei parti totali e dei parti cesarei in strutture pubbliche e private – anno 2000 Fonte: Scheda di dimissione ospedaliera 2000 numero in % sul totale dei parti PIEMONTE 33.778 184 33.962 9.133 27,0 98 53,3 V. D'AOSTA 1.116 263 23,6 LOMBARDIA 79.222 5.418 449 85.089 18.126 22,9 1.775 32,8 264 58,8 P.A. BOLZANO 5.058 240 5.298 939 18,6 50 20,8 P.A. TRENTO 5.022 1.286 25,6 VENETO 41.869 10.639 25,4 FRIULI V. G. 9.000 618 9.618 1.852 20,6 109 17,6 LIGURIA 11.111 3.306 29,8 EMILIA R. 32.426 1.043 37 33.506 9.056 27,9 434 41,6 27 73,0 TOSCANA 27.693 292 27.985 6.737 24,3 92 31,5 UMBRIA 7.085 1.880 26,5 MARCHE 11.354 1.084 12.438 3.692 32,5 447 41,2 LAZIO 39.681 6.375 1.671 47.727 12.607 31,8 2.301 36,1 805 48,2 ABRUZZO 9.949 427 10.376 3.586 36,0 196 45,9 MOLISE 2.550 912 35,8 CAMPANIA 37.303 28.099 65.402 17.550 47,0 17.347 61,7 PUGLIA 37.448 4.649 157 42.254 14.967 40,0 2.090 45,0 99 63,1 BASILICATA 5.012 1.981 39,5 CALABRIA 13.209 5.251 18.460 4.492 34,0 2.430 46,3 SICILIA 35.341 4.197 39.538 14.337 40,6 2.428 57,9 SARDEGNA 11.318 1.550 12.868 3.139 27,7 335 21,6 TOTALE 456.545 59.427 2.314 518.286 140.480 30,8 30.132 50,7 1.195 51,6 in strutture private accreditate PARTI CESAREI Regione PARTI TOTALI in strutture pubbliche in strutture pubbliche private totale

COSA DICE IL MINISTERO SALUTE “il fenomeno è oggetto di attenzione da parte del Ministero della Salute che, nello schema di PIANO SANITARIO NAZIONALE 2002-2004, ha fissato come uno degli obiettivi primari DIMINUIRE LA FREQUENZA DEI PARTI PER TAGLIO CESAREO, E RIDURRE LE FORTI DIFFERENZE REGIONALI ATTUALMENTE ESISTENTI, ARRIVANDO ENTRO IL TRIENNIO AD UN VALORE NAZIONALE PARI AL 20% , IN LINEA CON I VALORI MEDI DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI, ANCHE TRAMITE UNA REVISIONE DEL D.R.G. RELATIVO “.

RACCOMANDAZIONI SUL TC SENZA INDICAZIONI MEDICHE – F.I.G.O. 2002 In ambito medico c’è preoccupazione per l’aumento dei TC Rispetto al parto naturale il cesareo è più costoso economicamente e comporta maggiori rischi di salute per la madre e per il neonato Gli operatori sanitari hanno l’obbligo professionale di “non nuocere” e quindi anche l’obbligo morale di favorire l’uso appropriato delle risorse

RACCOMANDAZIONI F.I.G.O. (%) Gli operatori sanitari non possono essere obbligati ad effettuare procedure prive di sicuri benefici medici Attualmente mancano evidenze circa i vantaggi del taglio cesareo sul parto naturale, al contrario le evidenze disponibili mostrano che il parto naturale è più vantaggioso a breve e a lungo termine sia per la madre che per il neonato Tutti gli operatori sanitari hanno l’obbligo di informare le donne e discutere con loro questi aspetti.

CONCLUSIONI della F.I.G.O. “Alla luce delle evidenze disponibili, un cesareo senza indicazione medica NON E’ ETICAMENTE GIUSTIFICABILE”.

COSA DICE L’ I.S.S. “La percentuale di tagli cesarei, in continuo aumento nel nostro Paese (11,2% nel 1980 e 33,2% del 2000) rappresenta la manifestazione più esasperata dell’ eccesso di medicalizzazione del percorso nascita” Prof. Michele Grandolfo Prof. Serena Donati Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell’ ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

ECCESSO DI MEDICALIZZAZIONE DELL’ INTERO PERCORSO NASCITA “Se il tasso di cesarei ne è la manifestazione più esasperata, non è però l’unica manifestazione della medicalizzazione dell’intero Percorso Nascita”

ABUSO del CESAREO : DI CHI LA COLPA ?

SE LE DONNE, GRAZIE AD UNA INFORMAZIONE CHIARA, VERITIERA E COMPLETA, FOSSERO DAVVERO BEN INFORMATE E DUNQUE PIENAMENTE CONSAPEVOLI DEI RISCHI CHE IL CESAREO FA CORRERE A LORO E AI LORO BAMBINI, NON SCEGLIEREBBERO LORO STESSE - COME INVECE OGGI ACCADE - IL CESAREO, E QUESTO VALE ANCHE - COME VEDREMO - PER L’ANALGESIA PERIDURALE !!!

LE “RACCOMANDAZIONI” O.M.S. SULLA NASCITA Tutti gli Ospedali devono garantire ed offrire un’assistenza appropriata basata sulle evidenze scientifiche. Qualsiasi procedura deve essere : dimostrata scientificamente SICURA, socialmente accettabile, economicamente realistica Ogni interferenza con il PROCESSO NATURALE e FISIOLOGICO della gravidanza, parto e post-partum deve essere dimostrata utile. Presenza di un familiare durante tutto il travaglio e il parto Supporto emozionale da parte dell’Ostetrica La donna deve partecipare alle decisioni Libertà di movimento e posizione NON uso sistematico, di routine, della cardiotocografia NON uso di : tricotomia, clistere e digiuno NON uso sistematico dell’amnioressi precoce NON uso sistematico dell’induzione ( < 10% ) NON uso sistematico di analgesici NON uso sistematico dell’episiotomia ( < 5% ) Incoraggiare il parto vaginale dopo un cesareo ( > 75% ) NON uso sistematico della Manovra di Kristeller Taglio cesareo max 10% nei I°-II° Livello e 15% nei III° Livello Il neonato deve restare con la madre Inizio immediato dell’allattamento al seno entro i primi 30’

ALLA LUCE DI TUTTO CIO’ IL TC NON E’ UNA MODALITA’ DI NASCITA COME UN’ALTRA, MA UN INTERVENTO DI CHIRURGIA MAGGIORE SULL’ ADDOME, E COME TALE VA CONSIDERATO !

OGNI PARTO E’ UNA STORIA A SE’ Ogni Nascita è un’esperienza potenzialmente meravigliosa. Ogni Nascita è una sfida. Ogni Mamma è diversa. Ogni Travaglio è diverso. Ogni Parto è diverso. Ogni Bimbo è diverso.

“Lo sguardo del bimbo appena nato non ha la memoria del passato, né la pretesa del futuro : è Presente” Giordana Valli E’ PRESENTE : E’ “IL PRESENTE”, E TUTTO IL RESTO NON CONTA. LA MADRE, AL SOLO VEDERLO, DIMENTICA ISTANTANEAMENTE TUTTE LE SOFFERENZE E I DOLORI PATITI, ED IN QUEL MOMENTO E’ LI’, CON LUI E SOLO PER LUI, PER QUEL SUO SE’.

IMPORTANZA DEL “BONDING” Il “Bonding” non è utile solo al bambino : lo è, in senso assoluto, come e più anche per la madre : in mancanza di esso, molte “magie” non si compiono, ed è molto difficile e laborioso ricreare una perfetta armonia di questa particolarissima “diade” madre-bambino che in realtà, quando il legame non si spezza, è una diade che però agisce e “sente” come una “monade”, come un tutt’uno.

NON SPEZZIAMO QUEL FILO ! In assenza del bonding, non sono poche le mamme che ammettono o dicono spontaneamente di non avere una accettazione piena, completa, del loro bimbo e, pur non comprendendone la ragione e non sapendosene spiegare i motivi, ciò crea in loro dei fortissimi SENSI DI COLPA, che spesso amplificano a dismisura la non rara DEPRESSIONE POST-PARTUM, potendone essere in alcuni casi se non LA causa almeno una importante concausa.

BAMBINI “DIFFICILI” (?) I bambini che non hanno avuto l’opportunità di stare con la madre subito dopo la nascita, spesso presentano dei disturbi che sono conseguenti alla negazione del bonding : sono spesso bambini che - specie quando vengono portati dopo molte ore o talora molti giorni alla madre - non si attaccano bene al seno, non succhiano bene, sono molto irritabili, dormono poco e male e piangono molto : tutto ciò aumenta la “distanza” e il senso di inadeguatezza materna.

DOLORE : NON CRIMINALIZZARLO IL DOLORE E’ UNA COMPONENTE DEL PARTO, NON L’UNICA, e pertanto NON E’ GIUSTO CRIMINALIZZARLO, NE’ FARGLI ASSUMERE UN’ IMPORTANZA ECCESSIVA, SMISURATA, IN CONFRONTO A TUTTI GLI ALTRI ASPETTI CHE, IN UNA GRAVIDANZA, UN TRAVAGLIO E UN PARTO VISSUTI SERENAMENTE, LO PREVARICANO AMPIAMENTE PER INTENSITA’ E IMPORTANZA.

NON C’E’ SOLO IL DOLORE …! Un parto naturale, vaginale, per il quale la donna è naturalmente predisposta, prevede una donna forte, naturalmente ed istintivamente capace di partorire. Il parto vaginale - riferiscono le donne - comprende comunque, nonostante o a prescindere dal dolore, delle sensazioni fisiche, fisiologiche, emotive e spirituali esaltanti, di piacere esaltante che la madre può sperimentare unicamente in quel modo e in quel momento, un momento unico che ricorderà per sempre.

LA GRAVIDANZA Oggigiorno viene vissuta troppo spesso come uno stato semipatologico, o comunque non fisiologico, anziché come stato naturale della vita di una donna … La colpa principale ( non unica ) di ciò è della ECCESSIVA MEDICALIZZAZIONE … … problema anche in altri ambiti d. medicina.

ALTRI FATTORI NEGATIVI Eccesso di ansia personale Ansia dei familiari e/o “ambientale” Scarsità di informazione Eccesso di informazione Precedenti esperienze negative (anche altrui) Fobie innate / paura dell’ handicap Situazione affettiva familiare “carente” Insicurezza per fattori socio-economici Primiparità / Gemellarità / Pregressi aborti

ECCESSO di MEDICALIZZAZIONE Esagerato numero di esami laboratoristici e strumentali spesso inutili e non sempre innocui, talora anche potenzialmente nocivi Inappropriata adozione di precauzioni eccessive ( limitazioni dietetiche o della mobilità prescritte senza reale necessità… ) Inappropriata prescrizione di farmaci e/o integratori etc… SELF - THERAPY impropria

ECCESSO di MEDICALIZZAZIONE Non sempre l’esecuzione di tantissimi esami aumenta il grado di sicurezza : spesso, al contrario, aumenta insicurezza e ansia, anche quella del medico ! Spesso “un esame tira l’altro”( Tri-t  Amnioc.) Non è bene abituarsi a ragionare nei termini di “forse sto poco bene, fino a prova contraria”, ma esattamente all’opposto : bisogna pensare “fino a prova contraria, sto bene”… !!! Questo varrà anche per il bambino !!!

PRECISIAMO CHE Condanniamo GLI ECCESSI, e cerchiamo di evitare quelli, non un congruo e adeguato numero di visite ed esami da eseguire in una gravidanza fisiologica Le gravidanze fisiologiche sono ancora, grazie al Cielo, la stragrande maggioranza !!! Il ricorso realmente motivato al “CESAREO” è stimato attorno al 15% dei casi, e in Italia, purtroppo, si abusa nella sua scelta … … E la tendenza volge all’aumento !!!

INDICAZIONI al CESAREO Vi sono INDICAZIONI ASSOLUTE : POCHE E BEN DEFINITE situazioni in cui è realmente INDISPENSABILE il ricorso al cesareo, e di cui si parla preventivamente col neonatologo, e INDICAZIONI RELATIVE : casi in cui il ricorso ad esso è più o meno CONSIGLIABILE e dipende da scelte che i medici e l’ostetrica fanno al momento su ogni singola paziente ?

PARTO E DIRITTO ALLA PRIVACY Posto che il parto sia una prova, una fortissima e temibile prova per la donna, DEVE RIMANERE - QUANDO POSSIBILE E QUANTO PIU’ POSSIBILE - UNA PROVA CON SE STESSA, NON UNA ODIOSA PROVA D’ ESAME DAVANTI AD UN NUMEROSO PUBBLICO : E’ QUESTO CHE SPESSO FACCIAMO DIVENTARE PER LA DONNA IL PARTO, CON UNA PRESENZA ECCESSIVA ED INVASIVA.

CONVINZIONE NEI PROPRI MEZZI L’elemento Psicologico è quello che maggiormente determina la buona riuscita del parto. Una donna convinta dei propri mezzi, quasi sempre ce la farà senza aiuti farmacologici, peridurale, tagli, manovre di Kristeller e cesarei, dunque si ribadisce il ruolo e L’IMPORTANZA DI UNA INFORMAZIONE PUNTUALE, CORRETTA E COMPLETA, DEL SOSTEGNO SAPIENTE E DISCRETO DELL’OSTETRICA E DI QUELLO AMOREVOLE DI UN PARTNER.

RUOLO “CHIAVE” DELL’OSTETRICA L’ostetrica è la “chiave” per permettere la sopravvivenza del parto naturale perché, al contrario del medico, sa attendere senza diventare troppo presto “operativa”.

NON PROMETTIAMO “LA LUNA” CREARE DELLE ENORMI ASPETTATIVE DI CERTEZZA CHE OGGETTIVAMENTE NESSUN ESSERE UMANO PUO’ GARANTIRE E’ UN ERRORE ABBASTANZA FREQUENTE Vi è dunque, nella Medicina in generale, un grande squilibrio tra un SENSO DI INFINITA POTENZA, che spesso ci porta fuori strada, e un SENSO DEL LIMITE che, viceversa, ci tiene con i piedi per terra e ci consente di fare molte cose per bene, limitando gli errori.

L’ OSTETRICIA “DIFENSIVA” Più si promette, più si è interventisti con eccessi di visite ed esami, più si produce dipendenza, più le cose vanno male quanto a vertenze legali.

VERTENZE GIUDIZIARIE E TC L’OSTETRICIA DIFENSIVA NON E’ L’EFFETTO, MA LA CAUSA DEI PROCEDIMENTI PENALI, ANCHE SE L’IMPOSTAZIONE DI QUESTI VA RIFORMATA : PIU’ CESAREI => PIU’ CAUSE !!! PROPRIO PER LA MAGGIOR PERICOLOSITA’ DEL CESAREO RISPETTO AL PARTO VAGINALE.

MEDICO ED ESAMI IL PROCESSO DECISIONALE DEL MEDICO NON DEVE DIPENDERE IN MANIERA ECCESSIVA DALLE MACCHINE

NON SOSTITUIRSI ALLA NATURA L’eccesso di fiducia nei mezzi diagnostici esterni alla propria persona porta sempre a fare delle cose inappropriate. La madre, a furia di vedere e rivedere il bambino tramite la macchina, perde - non si sottovaluti il problema - la raffinatissima capacità di “sentire” il prodotto del suo concepimento sperimentandola solo con il suo corpo e la sua mente, e tra l’altro diventa smisuratamente dipendente da quella macchina che tanto la rassicura sulla vitalità del suo bimbo.

Quella “raffinatissima sensibilità” si è sviluppata nel corso di milioni di anni, ed è alla base del nostro stesso essere al mondo, ma ne stiamo minando l’esistenza in quanto, come tutte le funzioni che non si esercitano, rischia di essere dimenticata e dunque “scartata” dalla evoluzione filogenetica della Natura. Una donna sa e deve poter sentire il suo bambino anche solo sulla propria capacità corporea : NON deve essere la macchina a dirle come sta il bambino!!!

NON ANNULLARE MAI IL SENSO DI POTENZA DELLA DONNA “EMPOWERMENT” Il nostro intervento deve essere sempre tale da NON ANNULLARE MAI IL SENSO DI POTENZA DELLA DONNA ma, al contrario, sostenere ed accrescere la CONSAPEVOLEZZA DELLA SUA INNATA - CAPACITA’ - “COMPETENZA” ISTINTUALE - FORZA FISICA E PSICHICA

L’OSTETRICA BRAVA, ESPERTA, ALLENATA - ED E’ PER QUESTO CHE LA SUA E’ UN’ARTE PIU’ CHE UNA PROFESSIONE - E’ PERFETTAMENTE IN GRADO DI DISTINGUERE SE IL GRIDO DELLA DONNA CHE HA DI FRONTE E’ FISIOLOGICO O PATOLOGICO, E PUO’ SENZ’ALTRO ESSERE LEI - QUANDO OCCORRE - A CONSIGLIARE CON DOLCEZZA LA STESSA PER IL CESAREO

occorre riconoscere il RUOLO DELL’ OSTETRICA Per i motivi accennati, occorre riconoscere il ruolo fondamentale dell’ OSTETRICA come operatrice autonoma in grado di gestire gravidanze, parti e puerpèri fisiologici in ospedale e a casa, e di offrire in tal modo la continuità di una assistenza personalizzata. Perché “tornare” …

I VANTAGGI DELL’ ACQUA Nell’ambito del parto attivo, un ruolo particolare può essere giocato dall’ ACQUA. L’ACQUA IN GRAVIDANZA, TRAVAGLIO E/O PARTO Anche su questo argomento, vi sono oramai numerosissimi studi e dati statistici che ne certificano l’assoluta sicurezza e ne garantiscono i numerosi vantaggi. Ovunque venga reso disponibile l’utilizzo dell’acqua nel travaglio e nel parto, si sono drasticamente ridotti : CESAREI EPISIOTOMIE e LACERAZIONI DI III° E IV° GRADO ANALGESIE PERIDURALI e INDUZIONI OSSITOCINICHE

I “MIRACOLI POSSIBILI” A Cosenza, dopo l’introduzione del parto attivo e dell’uso dell’acqua in travaglio e parto, in ospedale si sono verificati i seguenti “miracoli”: CESAREI nel 1997 CESAREI nel 2003 43,1% ( !!! ) 26,9% FORCIPI nel 1997 FORCIPI nel 2003 3,4% 1% EPISIOTOMIE nel 1997 EPISIOTOMIE nel 2003 87% ( !!! ) 15% In soli 6 anni, il numero di cesarei si è quasi dimezzato, in quel reparto, e le episiotomie sono state ridotte di quasi 6 volte !

TRAVAGLIO E/O PARTO IN ACQUA la partoriente può comunque godere di tutti gli enormi benefici di un travaglio in acqua e poi partorire - se non se la sente di farlo in acqua - a secco, nelle immediate vicinanze %

TRAVAGLIO E/O PARTO IN ACQUA E, sempre per questo motivo, è addirittura meglio che ella non manifesti questa sua intenzione ad altri per non sentirsi poi schiava di un progetto %

TRAVAGLIO E/O PARTO IN ACQUA L’acqua deve essere UNA delle potenziali scelte, non LA scelta, e deve essere sempre la donna a scegliere in che modo travagliare e partorire, senza condizionamenti da parte degli operatori e del partner, potendo recedere dalle sue decisioni e variarle in qualsiasi momento lo voglia %

L’acqua deve essere offerta dalle strutture sanitarie non come uno “specchietto per le allodole”, con una insistenza che può talora essere addirittura sospetta, ma come una ottima opportunità di parto attivo che può essere incredibilmente dolce, rilassante e profondamente coinvolgente al punto di non dover fare ricorso a nessuna analgesia. %

Non c’è, né ci deve essere - dunque - nessuna sensazionalità nel presentare l’introduzione dell’acqua nelle Maternità, dal momento che è la cosa più naturale del mondo

IL MEGLIO DELL’ACQUA Il più utile degli effetti dell’acqua ? Il suo effetto di PROTEZIONE DELLA PARTORIENTE DAI MEDICI, DALLE OSTETRICHE, DALLE PROCEDURE MEDICHE ED OSTETRICHE E DAGLI SGUARDI INDESIDERATI, fondamentale per far restare il parto VERAMENTE fisiologico.

Le POSIZIONI del PARTO tra SCIENZA e TABU La posizione “classica” adottata oggi per il parto è - in realtà - una innovazione della moderna Ostetricia. PRIMA NON SI PARTORIVA COSI’ ! Tale “innovazione” non sarebbe mai venuta in mente ad alcuna donna, in quanto la posizione che una donna assumeva ed assumerebbe normalmente, spontaneamente, è quella accovacciata o semiseduta, non già assolutamente quella supina a gambe levate.

ABBANDONO DELLA FRETTA Abbiamo il DOVERE DI ESCLUDERE LA FRETTA quando ci occupiamo di una gravidanza, di un travaglio e di un parto. IN QUESTO PERIODO IL TEMPO NON PUO’ ESSERE QUELLO DELL’OROLOGIO. IN QUESTO PERIODO MAGICO PER LA DONNA, IL TEMPO DEVE ESSERE QUELLO DELL’OROLOGIO BIOLOGICO !!!

LA DONNA HA VOGLIA DI PRENDERSI IL SUO TEMPO LA DONNA HA BISOGNO DI LA DONNA HA DIRITTO DI LA DONNA DEVE PRENDERSI IL SUO TEMPO

Un ritorno al passato, alla Saggezza del passato, alla rivisitazione delle tecniche “dolci”, un abbandono della fretta, un lasciare il tempo meccanico per il Tempo Biologico, durante gravidanza, travaglio e parto, con il ritorno ad un pieno riconoscimento del ruolo centrale dell’ostetrica nei parti fisiologici, e ad un maggior rispetto per l’individuo Donna, è la cosa più saggia ed auspicabile che il Sistema Sanitario possa fare per umanizzare la Nascita e migliorarne gli esiti.

PER CAMBIARE LE COSE NON OCCORRONO GRANDI STRUTTURE GRANDI MEZZI GRANDI IMPEGNI GRANDI RIVOLUZIONI ( eccetto quella “culturale” ! )

PER CAMBIARE LE COSE BASTA UN PO’ DI … CONVINCIMENTO BUON SENSO ELASTICITA’ MENTALE RISPETTO e AMORE per le MAMME BUONA VOLONTA’

Associazione Sportiva Socioculturale “Il Delfino” Si batte per questi e altri problemi del mondo Materno-Infantile

IL PARTO ATTIVO  E’ un parto fisiologico in cui, come sempre dovrebbe essere ma non sempre è, la neomamma si appropria del proprio ruolo di Protagonista, e viene riconosciuto il ruolo fondamentale dell’ostetrica. L’affermazione in sé sembra banale, scontata, ma non lo è …

senza prescrizioni e obblighi assoluti IL PARTO ATTIVO E’ un parto in cui alla gestante viene lasciata la massima autonomia nella scelta delle posizioni da tenere e dei movimenti da compiere, sia nella fase dilatante che in quella espulsiva del travaglio (confidando nel suo innato istinto di … … mammifero dotato anche della facoltà di partorire !) senza prescrizioni e obblighi assoluti da parte degli operatori sanitari.

IL PARTO ATTIVO E’ dunque un parto fisiologico in cui la gestante ha piena fiducia in un’operatrice che la conosce così bene, e in cui l’ostetrica si assume pienamente le sue responsabilità di leader nel sostegno alle modalità del travaglio e del parto, prendendo le decisioni al riguardo in base alle proprie conoscenze ed esperienze e al dialogo col personale medico e la donna.

INDICAZIONI (ASSOLUTE?) MATERNE FETALI Gravi patologie cardiache, respiratorie, renali, epatiche, metaboliche AIDS e serie patologie infettive Patologie neoplastiche Diabete SCOMPENSATO Immunopatie ( alcune ) Malattie ematiche ( “ ) Patologie neurol. o psic. ( “ ) Sproporzioni feto-pelviche Problemi “placentari” Distocia “estemporanea” Precedente cesareo ( ??? ) Grave prematurità Malformazioni fetali varie ( muscolo – scheletriche, gastroenteriche, renali,spina bifida e altre neurologiche) Cardiopatie fetali ( alcune ) Rischio di M.E.N. Neonato macrosomico > 4,5 Infezioni fetali Pluri -gemellarità Posiz. anomale Nodi veri del cordone omb. Sofferenza in utero Idrope fetale

Grazie per l’attenzione !

“PRO e CONTRO delle VARIE MODALITA’ di PARTO” Dott. Jafar G. Khaligh Specialista in Clinica Ostetrica e Ginecologica Ci parlerà di indicazioni e controindicazioni, aspetti positivi e problemi potenziali delle varie modalità di parto, con riferimento in particolare alle principali tecniche analgesiche.

LE FASI DEL PARTO NATURALE Le fasi del parto hanno una durata che varia a seconda che la donna sia alla sua prima gravidanza oppure no Se la donna è infatti primipara, in media il tempo che occorre potrebbe essere più lungo

PERIODO PRODROMICO Dura dalle 5 alle 8 ore circa Contrazioni via via più ritmiche e dolorose Appianamento del collo dell’utero Perdita del “tappo mucoso”

PERIODO DILATANTE Dura dalle 2 alle 5 ore circa Contrazioni più dolorose e ravvicinate Dilatazione del collo dell’utero “Impegno” della parte presentata ( testa )

PERIODO ESPULSIVO Dura circa 30 - 60’ Contrazioni alla massima intensità Spinta consensuale alle contrazioni Il bimbo attraversa il canale del parto fino ad uscire copletamente

PERIODO DEL SECONDAMENTO Dura in media 10-30’ Espulsione di placenta ed annessi fetali Contrazione rapida uterina e conseguente arresto dell’emorragia nell’area di impianto placentare

PARTO INDOTTO O “PILOTATO” In alcuni casi il b. viene fatto nascere senza attendere che il parto si avvii spontaneamente, usando specifici FF. ( Ossitocina o PG-gel ) INDICAZIONI : Diabete o Ipertensione materna Eccessiva riduzione del Liquido Amniotico Liquido tinto di meconio ( amnioscopia ) Dilatazione passiva del collo dell’utero Gravidanza oltre la 41-42° settimana

PARTO CESAREO E’ un intervento di chirurgia addominale “maggiore”, che dovrebbe essere praticato qualora la nascita per via vaginale sia pericolosa o impossibile. Si ricorre però al cesareo troppo frequentemente. A volte viene assecondata la donna che lo richiede, anche se non vi sono motivi strettamente medici

INDICAZIONI ASSOLUTE AL TC Sproporzione feto-pelvica Placenta previa centrale o marginale Distacco intempestivo di placenta Sofferenza fetale Prolasso di funicolo Anomalie della presentazione Tumori pelvici previ

INDICAZIONI RELATIVE AL TC Presentazione podalica nelle primipare Primiparità in pz. attempata ( >35 anni ) Gravidanza protratta, dopo fallimento della induzione con ossitocici Pregressi interventi isterotomici ( miomectomie, metroplastiche, tagli cesarei -30%- )

ANALGESIA PD : INDICAZIONI Patologie internistiche in cui è necessario evitare lo stress del travaglio : Insufficienza cardiaca, Insufficienza Respiratoria, rischi di problemi neurovascolari Sofferenza fisica che la donna percepisca come assolutamente insopportabile Ansia o paura intensissime anche soltanto nell’attesa del dolore da parto, non controllabili Gravidanze plurigemellari Pre-eclampsia Travaglio abortivo : sapendo di dover partorire un feto morto, la soglia di sopportazione del dolore è - ovviamente - molto bassa, e vi è una profonda sofferenza psicologica della donna

ANALGESIA PD : CONTROINDICAZIONI Emorragia materna in atto Coagulopatia materna Infezione nei pressi o sulla sede di inserzione dell’ago per la PD Setticemia materna Febbre non diagnosticata e non trattata

RISCHI DELLA PERIDURALE I RISCHI della peridurale possono incidere, fondamentalmente e profondamente, su : MADRE BAMBINO “BONDING” ( e, dunque, sulla relazione madre-bambino ) AVVIO DELL’ALLATAMENTO AL SENO

COMPLICANZE MATERNE TARDIVE Cefalee da Puntura Lombare > Sacralgia e Dorsalgia Ascesso o Meningite ( molto rari ) Deficit neurologici permanenti ( molto rari )

EVENTO FISIOLOGICO   EVENTO MEDICO Vi sono quindi le possibili COMPLICANZE, immediate o tardive, che riguardano ancora la madre, il bambino, e il loro rapporto, ed implicano quasi sempre l’avvio di una serie di PROCEDURE MEDICHE “a cascata”, che trasforma inevitabilmente ( e innegabilmente ) l’evento fisiologico in EVENTO MEDICO

Grazie per l’attenzione !

“L’OSTETRICA NEGLI ANNI” Ost. Maria Colasante Responsabile Sala Parto Ostetricia O.C. Pescara Presidente del Collegio delle Ostetriche - Provincia di Pescara  Cenni sugli aspetti storici della professione ostetrica e sui suoi cambiamenti negli anni.

CENNI STORICI Già gli Egiziani si occupavano di problemi ostetrici e ginecologici anche importanti

CENNI STORICI Nella Bibbia si legge che quando il Faraone ordinò alle levatrici ebree di uccidere tutti i nati maschi, queste risposero: “Le donne ebree non sono come le egiziane : sono piene di vitalità ; prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito ! Dio beneficò le levatrici, il popolo crebbe e divenne molto forte”.

CENNI STORICI Socrate si definisce “ostetrico delle anime” perché “faceva venir fuori dalla mente dei discepoli le concezioni filosofiche, nella stessa maniera in cui sua madre aiutava i feti ad uscire dall’utero materno”.

“AVEVANO GLI OCCHI IN CIMA ALLE DITA” Visitavano molto poco, ma “avevano gli occhi in cima alle dita” e sapevano “vedere” il feto nell’utero.

x LA REGOLA DELLE 3 P Pazienza, pazienza, pazienza, prudenza, prudenza, prudenza, e ancora pazienza, pazienza.

OSTETRICA: UNA PROFESSIONE EMBLEMATICA Tutte le ostetriche, anche le più anziane, hanno sempre la loro “borsa” a portata di mano. La partoriente che bussasse alla loro porta potrebbe sempre contare su di loro.

PRATICA ed ESPERIENZA TEORIA

Grazie per l’attenzione !

IL RUOLO DELL’ OSTETRICA Ost. Fabiola Mancini Ostetrica O.C. Pescara  Ruolo / autonomia dell’ostetrica nella conduzione di gravidanze, travagli e parti fisiologici.

RUOLO/AUTONOMIA DELL’OSTETRICA NELLA GRAVIDANZA, NEL PARTO E NEL PUERPERIO FISIOLOGICI

LEGGE N°42/99 DEFINISCE L’OSTETRICA UN “PROFESSIONISTA SANITARIO” DOTATO DI AUTONOMIA DECISIONALE, DI INDIPENDENZA CULTURALE E OPERATIVA E DI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE

DECRETO MINISTERIALE DEL RELATIVO PROFILO PROFESSIONALE N° 740/94 ART 1 : E’ INDIVIDUATA LA FIGURA DELL’OSTETRICA CON IL SEGUENTE PROFILO : L’OSTETRICA E’ L’ OPERATORE SANITARIO CHE, IN POSSESSO DEL DIPLOMA UNIVERSITARIO ABILITANTE E DELL’ ISCRIZIONE ALL’ ALBO PROFESSIONALE, ASSISTE E CONSIGLIA LA DONNA NEL PERIODO DELLA GRAVIDANZA, DURANTE IL PARTO E NEL PUERPERIO, CONDUCE E PORTA A TERMINE PARTI EUTOCICI CON PROPRIA RESPONSABILITA’ E PRESTA ASSISTENZA AL NEONATO

MIDWIFERY, ARTE E SCIENZA LA MIDWIFERY E’ L’INSIEME DELLE - CONOSCENZE TEORICO-PRATICHE - SAPERE - - DELLE ABILITA’ - FARE - - DEGLI ATTEGGIAMENTI - SAPER ESSERE - PECULIARI DELLA PROFESSIONE OSTETRICA. ARTE → INGEGNO, MANUALITA’ , ESPERIENZA SCIENZA → LEGGI, NOZIONI, CONTENUTI, “SAPERE DI FONDO” DELL’OSTETRICA

PRATICARE LA MIDWIFERY SIGNIFICA: FORNIRE INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA MATERNITA’ E ALLA PATERNITA’ RESPONSABILI PREPARARE LA COPPIA A DIVENTARE GENITORI RISPONDERE AI BISOGNI DI SALUTE DELLA DONNA RELATIVI AL CONCEPIMENTO, ALLA GRAVIDANZA, E AL PARTO EROGARE ASSISTENZA AL FETO, AL NEONATO, ALLA GESTANTE, ALLA PARTORIENTE ED ALLA COPPIA %

PRATICARE LA MIDWIFERY SIGNIFICA: OCCUPARSI IN PIENA AUTONOMIA E RESPONSABILITA’ DELLA DONNA NELLA GRAVIDANZA NORMALE E DI CONDURRE E PORTARE A TERMINE I PARTI FISIOLOGICI INDIVIDUARE PRECOCEMENTE LE CONDIZIONI CHE DEVIANO DALLA NORMALITA’ E PRATICARE LE OPPORTUNE MANOVRE DI EMERGENZA/URGENZA PRESERVARE LA NATURALITA’ DELL’EVENTO NASCITA

ASSISTENZA OSTETRICA “PRENDERSI CURA” DELLA DONNA DA UN PUNTO DI VISTA GLOBALE CLINICO - MIDWIFERY CURE - DI SOSTEGNO E SUPPORTO - MIDWIFERY CARE - EDUCATIVO E FORMATIVO - MIDWIFERY EDUCATOR -

ASSISTENZA OSTETRICA APPROCCIO GLOBALE : SODDISFARE BISOGNI DI NATURA FISICA, PSICOLOGICA, SOCIALE ED EMOZIONALE DELLA DONNA E DELLA COPPIA DURANTE IL PERCORSO DELLA NASCITA

CHI E’ L’ OSTETRICA ? E’ LA FIGURA PROFESSIONALE PER ECCELLENZA PIU’ VICINA ALLA DONNA IN TANTI MOMENTI DEL SUO PERCORSO DI SALUTE (FERTILITA’, GRAVIDANZA, PARTO, PUERPERIO, MENOPAUSA) %

LA PECULIARITA’ DELL’OSTETRICA E’ QUELLA DI POTENZIARE LA NATURALE CAPACITA’ DELLA DONNA DI FARE UN FIGLIO, DI METTERLO AL MONDO E DI NUTRIRLO, CREANDO CON LEI UNA RELAZIONE DI EMPATIA %

L’ OSTETRICA E’ GARANTE DELLA FISIOLOGIA E DEL BENESSERE DELLA DONNA, QUANTO IL MEDICO LO E’ DELLA EVENTUALE PATOLOGIA

RUOLO DELL’ OSTETRICA PRECISAZIONI Quanto affermato NON deve condurre assolutamente a ipotizzare una posizione conflittuale dell’ ostetrica ( assolutamente inutile, improduttiva se non nociva ai fini dell’assistenza e pertanto non auspicabile !!! ) con il personale medico, il quale tutto deve operare con il massimo spirito di collaborazione possibile, ma è pur vero che IN UN PARTO EUTOCICO, FISIOLOGICO, la conduzione va affidata all’ostetrica. Anche queste SEMBRANO cose scontate, ma non lo sono …

VIENE DEFINITO NORMALE IL PARTO CHE “INIZIA SPONTANEAMENTE, A BASSO RISCHIO ALL’INIZIO DEL TRAVAGLIO E CHE SI MANTIENE TALE FINO AL PARTO. IL FETO VIENE ESPULSO SPONTANEAMENTE, IN PRESENTAZIONE DI VERTICE, TRA LA 37ª E LA 42ª SETTIMANA GESTAZIONALE. DOPO LA NASCITA MADRE E FIGLIO GODONO DI BUONA SALUTE”.

COMPITI DELL’ OSTETRICA CONTROLLI PERIODICI, ESAMI DI CONTROLLO VALUTA IL BENESSERE DELLA MAMMA E DEL BAMBINO RILIEVO DI EVENTUALI FATTORI DI RISCHIO E RICHIESTA DI CONSULENZA ALLO SPECIALISTA CORSI DI PREPARAZIONE AL PARTO PREPARAZIONE DELLA COPPIA A DIVENTARE GENITORI IN GRAVIDANZA

NEL TRAVAGLIO E NEL PARTO CONTROLLA I PARAMETRI MATERNI E FETALI CONTROLLA L’ANDAMENTO DELLE CONTRAZIONI E LE CONDIZIONI DEL NASCITURO “SEGUENDOLO” NEL CANALE DEL PARTO CONSIGLIA E RASSICURA LA DONNA SIA A LIVELLO FISICO, SIA A LIVELLO EMOTIVO CON PAZIENZA E DOLCEZZA AIUTA A CONTENERE L’ANSIA E ALLEVIARE IL DOLORE PROPONE LE POSIZIONI E LE MODALITA’ PER AIUTARE IL BAMBINO A NASCERE, LIMITANDO GLI INTERVENTI MEDICI (SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI, EPISIOTOMIA, RICORSO ALL’ANALGESIA E AL PARTO OPERATIVO ) SECONDAMENTO NEL TRAVAGLIO E NEL PARTO

NEL PUERPERIO E ALLATTAMENTO FAVORISCE L’ALLATTAMENTO CON L’ATTACCO PRECOCE DEL BAMBINO AL SENO AIUTA AD ACCUDIRE CON SICUREZZA IL NEONATO PROMUOVE IL BENESSERE PSICOFISICO DELLA DONNA E DEL BAMBINO AIUTA LA DONNA NEL NUOVO “MESTIERE DI MAMMA” ACCOMPAGNA LA DONNA IN UN PERIODO DI CAMBIAMENTI FISICI, PSICOLOGICI E LOGISTICI “SCONVOLGENTI” NEL PUERPERIO E ALLATTAMENTO

Grazie per l’attenzione !

“IL PARTO ATTIVO : UTOPIA o REALTA’ ?” Ost.ca Monica Sablone Ostetrica O.C. Pescara Ci parlerà delle esperienze maturate anche nel frequentare i Corsi del Movimento Internazionale Parto Attivo, e di cosa si fa o si pensa di poter fare praticamente per andare sempre di più nella direzione di una assistenza al parto che migliori ancora sotto il profilo di un maggior rispetto della sensibilità, della autonomia e delle aspettative della gestante.

LE “RACCOMANDAZIONI” O.M.S. SULLA NASCITA Tutti gli Ospedali devono garantire ed offrire un’assistenza appropriata basata sulle evidenze scientifiche. Qualsiasi procedura deve essere : dimostrata scientificamente SICURA, socialmente accettabile, economicamente realistica Ogni interferenza con il PROCESSO NATURALE e FISIOLOGICO della gravidanza, parto e post-partum deve essere dimostrata utile. Presenza di un familiare durante tutto il travaglio e il parto Supporto emozionale da parte dell’Ostetrica La donna deve partecipare alle decisioni Libertà di movimento e posizione NON uso sistematico, di routine, della cardiotocografia NON uso di : tricotomia, clistere e digiuno NON uso sistematico dell’amnioressi precoce NON uso sistematico dell’induzione ( < 10% ) NON uso sistematico di analgesici NON uso sistematico dell’episiotomia ( < 5% ) Incoraggiare il parto vaginale dopo un cesareo ( > 75% ) NON uso sistematico della Manovra di Kristeller Taglio cesareo max 10% nei I°-II° Livello e 15% nei III° Livello Il neonato deve restare con la madre Inizio immediato dell’allattamento al seno entro i primi 30’

SOGGETTIVO ED INTENSO, PER PARTO EVENTO FORTE E GLOBALE SOGGETTIVO ED INTENSO, PER EMOZIONI POSITIVE GIOIA EUFORIA SENSO DI COMPLETEZZA UNIONE AMORE FORZA ENERGIA POTENZA LIBERAZIONE EMOZIONI NEGATIVE PAURA IMPOTENZA SEPARAZIONE VERGOGNA DOLORE DELUSIONE SOLITUDINE ABBANDONO ↔

PARTO ATTIVO DONNA PROTAGONISTA AL CENTRO DEL SUO TRAVAGLIO E DEL SUO PARTO SCEGLIE LE MODALITA’ E IL LUOGO DEL PARTO (OSPEDALE, CLINICA, CASA) MANTIENE LA PROPRIA AUTONOMIA GESTIONALE

IL PARTO ATTIVO E’ un parto in cui la gestante viene possibilmente seguita dall’ostetrica che più e più volte l’ha consigliata, incoraggiata e visitata in gravidanza, e che dunque la conosce bene sia dal punto di vista clinico e anatomico che sotto il profilo psicologico, con i suoi punti deboli e i suoi PUNTI DI FORZA.

ACCOMPAGNATA DAGLI OPERATORI LA DONNA E’ ACCOMPAGNATA DAGLI OPERATORI (OSTETRICHE, MEDICI, INFERMIERE, PUERICULTRICI) CHE GUIDANO INCORAGGIANO SORVEGLIANO CON OCCHI ESPERTI TUTTI I PASSAGGI DI QUESTO PERCORSO

OSTETRICA PROMOTRICE DI SALUTE FACILITATRICE DEL PARTO FIGURA PROFESSIONALE SPECIFICA LEVATRICE SAPERE ANTICO OSTETRICA SAPERE MODERNO PROMOTRICE DI SALUTE FACILITATRICE DEL PARTO DA “OB-STARE” = STARE DAVANTI : AIUTA, ASCOLTA E SORVEGLIA

MAMMA E BAMBINO NON SONO PROTAGONISTI SITUAZIONE ATTUALE MAMMA E BAMBINO NON SONO PROTAGONISTI - ECCESSO DI “BARRIERE” (CLISTERE, RASATURA DEL PUBE, COPRISCARPE) CHE SPERSONALIZZANO E SPAVENTANO - DONNA “CASO” → “PAZIENTE” - POSIZIONE SUPINA - MONITORIZZAZIONE CONTINUA - FLEBOCLISI

DONNA ( SPESSO ) PASSIVA INCAPACE DI TROVARE IN SE’ LA FORZA ( IMPREPARAZIONE ) INCAPACE DI AFFRONTARE IL DOLORE ( SCARSA PREPARAZIONE SPECIFICA ) INCAPACE DI AVERE TUTTE LE POTENZIALITA’ PER FARCELA SOTTOMESSA, ABBATTUTA, DEMOTIVATA, SPAVENTATA

DONNA ATTIVA PROTAGONISTA SI INFORMA, SCEGLIE, DECIDE PREFERISCE LE POSIZIONI VERTICALI

PARTO ATTIVO/PERCHE’ E’ MEGLIO PARTO IN PIEDI O ACCOVACCIATO AUMENTO DI 1-2 CM DEI DIAMETRI ANTERO-POSTERIORE E TRASVERSO ( UNA “CIFRA”!!! ) AUMENTO DEL 28% DELL’ INGRESSO PELVICO CONTRAZIONI UTERINE MAGGIORI, PIU’ FREQUENTI E PIU’ REGOLARI DILATAZIONE MAGGIORE POSIZIONI PIU’ COMODE, MENO DOLOROSE E STRESSANTI, CON RICORSO MINORE AGLI ANALGESICI CONDIZIONI DEL NEONATO MIGLIORI I E II PERIODO DEL TRAVAGLIO PIU’ BREVI DONNE PIU’ ATTIVE PERCHE’ PIU’ LIBERE DI MUOVERSI

POSIZIONI . 2 FORZA DI GRAVITA’ La forza di gravità, nel caso la donna sia accovacciata o semiseduta, AIUTA, AGEVOLA l’espulsione del feto : sia perché la madre può sviluppare una forza maggiore puntando bene i piedi a terra, sia perché in queste posizioni tale forza asseconda anche lo sforzo che anche il feto esprime per nascere. Nella posizione supina odierna, la forza di gravità non può aiutare né la madre né il bimbo !

POSIZIONI . 3 MOBILITA’ DELL’ OSSO SACRO L’ osso sacro può avere una mobilità passiva e dunque, con l’ “impegno” della testa del feto e il suo passaggio attraverso il canale del parto, esso può spostarsi all’ indietro, con un’ escursione di qualche centimetro. Tale aumento del diametro porta anche a un considerevole aumento della CIRCONFERENZA del canale del parto : CIRCONFERENZA=2πr.  Quando la partoriente è sdraiata supina, tale mobilità è minima o nulla, il canale è più stretto, e madre e bimbo “soffrono”…

POSIZIONI . 4 ( segue ) In tale condizione, alla madre viene richiesto uno sforzo assolutamente molto maggiore di quello che sarebbe necessario per partorire in una posizione fisiologica, naturale. Così, si stanca maggiormente e si sfinisce prima. Anche al bimbo viene richiesto uno sforzo “antigravitario” e dunque maggiore. Se vi associamo l’ostacolo del mancato spostamento del sacro, capiremo il perchè di molte sofferenze !!!

POSIZIONI . 5 In tali condizioni, sarebbe addirittura strano se ( segue ) In tali condizioni, sarebbe addirittura strano se il feto non presentasse almeno i segni di una iniziale “sofferenza”, e per questo motivo l’EPISIOTOMIA DIVENTA QUASI LA NORMA o si deve decidere troppo spesso per il CESAREO.

PARTO ATTIVO : UTOPIA O REALTA’ AMBIENTE DONNA OPERATORI

BISOGNI SPECIFICI DELLE COPPIE INTIMITA’, GENTILEZZA, DISPONIBILITA’ RISPETTO DEI TEMPI, SICUREZZA, FIDUCIA, INCORAGGIAMENTO POSSIBILITA’ DI ESSERE SEGUITA DALLO STESSO MEDICO-OSTETRICA LIBERTA’ DI MOVIMENTO E DI POSIZIONE MASSAGGI INFORMAZIONE SU FARMACI E PROCEDURE ACCOGLIENZA DOLCE PER IL BAMBINO CON ATTACCAMENTO PRECOCE E ROOMING-IN POSSIBILITA’ DELLA FIGURA DI SOSTEGNO (PARTNER, AMICA, OSTETRICA)

PRATICHE DA ABBANDONARE, ALLA LUCE DELL’ EVIDENZA SCIENTIFICA LASCIARE LA DONNA SOLA DURANTE IL TRAVAGLIO RICOVERARE ROUTINARIAMENTE TUTTE LE DONNE PER IL PARTO INDURRE ROUTINARIAMENTE IL TRAVAGLIO PRIMA DELLA 42° SETTIMANA TRICOTOMIA ROUTINARIA PRIMA DEL PARTO PORRE UN LIMITE ARBITRARIO ALLA SECONDA FASE DEL TRAVAGLIO MONITORAGGIO CONTINUO DEL BCF LIMITARE LA POSSIBILITA’ DI MOVIMENTO DURANTE IL TRAVAGLIO E IL PARTO %

% SOMMINISTRARE ROUTINARIAMENTE SEDATIVI O TRANQUILLANTI DURANTE IL PARTO INDURRE IL TRAVAGLIO IN CASO DI ROTTURA PRECOCE DELLE MEMBRANE A TERMINE DIRIGERE LE SPINTE DURANTE IL PERIODO ESPULSIVO ESEGUIRE L’EPISIOTOMIA DI ROUTINE RIPETERE UN CESAREO DOPO UN PRECEDENTE CESAREO SEPARARE LA MADRE E IL BAMBINO SANO DOPO IL PARTO

PARTO A PESCARA LIBERTA’ DI MOVIMENTO IN TRAVAGLIO PRESENZA DELLA FIGURA DI SOSTEGNO USO MODERATO DI OSSITOCINA INDUZIONE DEL PARTO NON PRIMA DELLA 42° SETTIMANA NELLA PROM : INDUZIONE NON PRIMA DELLE 24 ORE ATTACCAMENTO PRECOCE AL SENO ALLATTAMENTO PIU’ FISIOLOGICO ( ORARI PIU’ LIBERI, POSSIBILMENTE SENZA AGGIUNTE, STANZA PER L’ ALLATTAMENTO ) PARTO VAGINALE DOPO PREGRESSO TC

Grazie per l’attenzione !

“COSA CHIEDONO LE MAMME” Ost. Giovanna Abruzzese Ostetrica Ci parlerà delle domande più ricorrenti che le mamme rivolgono alle ostetriche.

Grazie per l’attenzione !

IL PARERE delle MAMME Signore : …………………………………. …………………………………. NEO-MAMME Ci parleranno di :  Sensazioni, considerazioni e osservazioni sullo stato dei fatti.  Consigli e richieste su possibili miglioramenti dell’ assistenza in gravidanza e al parto.

Grazie per l’attenzione !

GRAVIDANZA E PARTO NEL TERZO MILLENNIO Prof. Dott. Raffaele Lotti Primario Ostetricia e Ginecologia Ospedale Civile di Pescara Ci parlerà dell’evoluzione dell’Ostetricia e dei suoi progressi più significativi, ma anche - alla luce della propria esperienza - delle sue carenze e dei suoi limiti, e di quanto sia a volte eticamente e praticamente pericoloso tentare di forzare i limiti imposti dalla Natura, sostituendosi ad essa.

Grazie per l’attenzione !

Prof. Dott. Raffaele Lotti Primario Ostetrico O.C. Pescara “GRAVIDANZA E PARTO NEL TERZO MILLENNIO”. CONCLUSIONI

Buon Natale, Felice 2010,e… …Buone Nascite !!!