L'amicizia spirituale
Amicizia è una parola che richiama pensieri, nostalgie, ricordi: memorie d’infanzia, dei primi amici, di esperienze recenti e passate, belle ma anche tristi… L’amicizia è stata considerata in ogni epoca una delle esperienze umane fondamentali, ed stata santificata da tutte le religioni.
La parola “amicizia” contiene la radice del verbo latino amo (as, avi atum are) che significa AMARE. Con amicizia da un punto di vista oggettivo, si indica un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali.
Da un punto di vista soggettivo, insieme all’amore, l’amicizia è un atteggiamento nei confronti degli altri, caratterizzato da una rilevante carica emotiva e fondante la vita sociale del singolo. In quasi tutte le culture, l’amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima e la disponibilità reciproca.
Nell’ambito cristiano si parla di “amicizia spirituale” perché lo Spirito che è Amore comunica la grazia caritativa. Si tratta di una capacità nuova di vivere rapporti personali di amore reciproco. Il cristianesimo si aggancia e si armonizza con la convinzione etica di Aristotele e di Cicerone che diceva . ” L’amicizia non può che esistere tra persone umane”.
L’amicizia cristiana è spirituale perché grazie al dono dello Spirito i rapporti umani possono stabilirsi a partire dal rapporto che il credente stabilisce con Cristo.
Se Aristotele richiedeva un lunga pratica d’esperienza per introdursi in una amicizia, per il cristiano è richiesto che lo stesso Spirito trasformi sempre più l’affettività personale… L’amicizia spirituale presuppone una continua purificazione dei sentimenti perché il cuore possa esprimere genuinamente la carità amichevole di Cristo morto e risorto.
L’amicizia spirituale in ambito cristiano è chiamata ad avere la profondità e l’ampiezza di quella del Signore perché essa è sperimentabile e vissuta come continuazione della sua amicizia caritatevole: “ Vi ho chiamati amici perché tutto quello che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv15,15)
L’amicizia spirituale di Cristo è coestensiva a tutti gli uomini e dotata di tale intensità che trascende ogni amabilità umana: essa è specchio dell’amicizia che il Padre mostra verso ogni uomo vivente.
L’amicizia cristiana spirituale è comunitaria per vocazione L’amicizia cristiana spirituale è comunitaria per vocazione. Fin dall’inizio del cristianesimo i Padri della Chiesa si erano chiesti se l’amore come amicizia potesse conciliarsi con un’amicizia particolare. S.Basilio che visse la sua esperienza di amicizia con S. Gregorio Nazianzeno, esige che i monaci testimonino un’amicizia evangelica rivolta esplicitamente a tutti in forma indiscriminata.
Anche Giovanni Cassiano in base ad una propria amicizia parla di essa e ritiene che la stessa perfezione della carità, può usufruire beneficamente di un’amicizia particolare verso un amico con cui si condivide uno stesso lavoro o una medesima formazione o una esperienza virtuosa uguale.
Anche S.Agostino testimonia di aver vissuto una intensa esperienza di amicizia giovanile tanto che alla morte dell’amico confida: “ Tutto mi era odioso, perché tutto era vuoto di lui”. Convertitosi Agostino ritiene che un cristiano deve trascendere ogni affettuosità amichevole, scegliendo al primo posto quella per Dio.
Mentre secondo S.Bernardo abate di Chiaravalle, l’affettività amichevole può essere accolta come una ricompensa che Dio offre per la pratica della carità verso tutti: “ L’affettività se insaporita dal sale della saggezza, è piena di una unzione celeste e fa gustare all’animo l’abbondanza delle dolcezze che si trovano in Dio” (Sermone 50° sul Cantico dei Cantici)
Contemporaneo di S.Bernardo Aelredo di Rievaulx fu definito il maestro dell’amicizia spirituale. Egli afferma nella sua opera “L’amicizia spirituale” che Dio è amicizia e vede le amicizie umane come amore attraverso cui le persone partecipano alla vita intratrinitaria. L’amicizia produce ed è prodotta da una conoscenza d’amore, che nel suo più alto grado , è una forma di contemplazione mistica.
Aelredo diversamente dalla riserva mostrata in questo campo dai Padri e autori monastici, considerava l’amicizia una virtù cristiana, una forma di carità, attraverso la quale la persona partecipa alla vita di Dio Trinità. Secondo Aelredo Dio è amicizia e colui che dimora nell’amicizia dimora in Dio. Egli considerava un persona senza amicizia una “bestia”.
Non esiste felicità nel genere umano senza amicizia e un uomo deve essere paragonato ad una bestia se non ha nessuno che lo consoli nelle avversità, nessuno con cui confidarsi se qualche ostacolo ne attraversa il cammino o con cui condividere qualche insolita, sublime o illuminante ispirazione… è completamente solo colui che è senza un amico ( Aelred of Rievaulx-On Siritual Frienship)
Aelredo diceva che l’amore di Dio non può essere in conflitto con l’amore degli amici, perché l’amore è uno ed è fondato in Dio. Il monastero era da lui considerato come scuola di amicizia e amore spirituale, poiché il vero amore costruisce la comunità. L’amicizia umana terrena rispecchia il grande amore che i santi hanno in cielo l’uno per l’altro.
Ma Aelredo non era un romantico sdolcinato Ma Aelredo non era un romantico sdolcinato. Solo le persone buone, moralmente, sono capaci di amicizia; l’amicizia che si aspetta un guadagno carnale o materiale è una pseudo-amicizia. Inoltre, l’amicizia deve essere fermamente ancorata in Cristo e nelle Scritture. Difatti egli afferma: “Poiché nulla che non sia stato addolcito dal miele del dolcissimo nome di Gesù, nulla che non sia stato insaporito dal sale della Sacra Scrittura ha attratto completamente il mio affetto”.
Nell’amicizia spirituale sono uniti l’onore e il fascino, la verità e la gioia, la dolcezza e la buona volontà, l’affetto e l’azione e tutte queste cose vengono da Cristo, progrediscono in Cristo e sono perfezionate in Cristo. (Aelredo di Rievaulx)
Nell’amico si devono provare quattro cose Nell’amico si devono provare quattro cose. La fedeltà, l’intenzione, il criterio e la pazienza. Per sempre ama chi è amico: anche se rimproverato, anche se offeso, anche se messo sul fuoco, sempre ama. (Aelredo di Rievaulx)
L’amicizia è il fiore del presente e il frutto del tempo. August von Kotzebue
Credo in te, Amico. Credo nel tuo sorriso, finestra aperta nel tuo essere. Credo nel tuo sguardo, specchio della tua onestà. Credo nella tua mano, sempre tesa per dare. Credo nel tuo abbraccio, accoglienza sincera del tuo cuore. Credo nella tua parola, espressione di quel che ami e speri. Credo in te, amico, così, semplicemente, nell'eloquenza del silenzio. Elena Oshiro
Un Amico Cos'è per te un amico, Perché tu debba cercarlo Per ammazzare il tempo? Cercalo sempre per vivere il tempo. Deve colmare infatti le tue necessità, non il tuo vuoto. E nella dolcezza dell'amicizia Ci siano risate, E condivisione di momenti gioiosi. Poiché nella rugiada delle piccole cose Il cuore trova il suo mattino E si rinfresca Kalhil Gibran
L’amicizia è un piacere superiore a tutti i piaceri, così’ necessaria più dell’aria, del fuoco e dell’acqua, e rallegra tanto che a levarla di mezzo si leva via il sole. (Erasmo da Rotterdam)
Monache Benedettine S. Margherita Fabriano arcofloridapps